| inviato il 13 Agosto 2014 ore 22:18
Ci sono monitor di ogni prezzo.... mica devi prendere per forza un Eizo. Un Monitor Dell o Asus è meglio di un monitor Apple venduto a 1000€ e ti costa meno della metà. |
| inviato il 13 Agosto 2014 ore 22:31
Ma è anche vero che il monitor dell'Imac è quanto di peggio si possa trovare, anche perché la componentistica retrostante lo surriscalda in modo poco uniforme. In una ricerca di un buon monitor ci si trova davanti a tutta una gamma che va dal peggio al meglio; in questa scala Apple si piazza particolarmente male. Poi ovvio che non riscontri dei viraggi così evidenti, è impossibile. Per vedere cose del genere il monitor dovrebbe essere proprio difettoso o il profili .icc sballati. |
| inviato il 14 Agosto 2014 ore 0:45
Raamiel, dal discorso tecnico al "quanto di peggio si possa trovare" dequalifica la tua valutazione! Se esageri diventi chiaramente poco credibile. Non scordarti che stai parlando di fotografia con dei fotografi. Un conto è il concetto di calibrazione e taratura di un processo di prestampa e stampa dove le tinte piatte devono essere ridotte ad un CMYK e devono corrispondere ad un campione ben preciso. Differente è il discorso di un fotografo che con i suoi occhi percepisce dei colori, li fotografa (è qui fa molto più caldo che con il monitor) e poi li "sviluppa" sul computer! È un processo meno scientifico e "colorimetrico", per cui potresti essere meno estremo. Comunque resta il fatto che anche io suggerisco un monitor di qualità come Eizo per la fotografia e Nec per la grafica. Comunque i vecchi Barco Calibrator rendevono le tinte tenui e pastello delle scale Pantone decisamente meglio degli attuali monitor. Nonostante tutte le calibrature e profilature attuali. |
| inviato il 14 Agosto 2014 ore 0:53
I monitor Apple sono concepiti con principi opposti a quelli che si usano per costruire monitor adatti alla fotografia e alla grafica. E costano cari; per questo dico che sono il peggio. Di certo non saranno peggio di un monitor a fosfori verdi o di un LCD da una manciata di euro. Poi alla fine tutto va bene se si accettano i limiti. |
| inviato il 14 Agosto 2014 ore 1:05
Diciamo che contrastano ed enfatizzano troppo le immagini. Ma diciamo anche che i monitor che un tempo erano abbinati alle fotolito ai più sembravano completamente sbiaditi perché proponevano un bianco "carta" e non contrastavano i colori tanto che un Pantone 100 C era un buon 90% vicino all'originale. Oggi qualsiasi monitor usi ti restituisce dei colori Pantone che sono molto lontani dalla realtà! |
| inviato il 14 Agosto 2014 ore 4:09
ma i pannelli che usa apple sono LG e Samsung montati anche da altri monitor non vedo, vetro a parte, differenze sostanziali in meglio o in peggio rispetto a Dell o Asus se non la pellicola antiglare. |
| inviato il 14 Agosto 2014 ore 10:36
Quando utilizzo il display Apple per evitare i riflessi tengo sempre la tapparella abbassata... quando faccio la PP. |
| inviato il 14 Agosto 2014 ore 12:02
“ ma i pannelli che usa apple sono LG e Samsung montati anche da altri monitor non vedo, vetro a parte, differenze sostanziali in meglio o in peggio rispetto a Dell o Asus se non la pellicola antiglare. „ La finitura lucida è già di per se sconsigliabile, Apple rincara la dose mettendoci pure il vetro. La calibrazione è difficile dato che hai scarso controllo sui parametri; migliori le cose con gli x-rite, ma rimane più ostico che con altri monitor. Il colorimetro o spettrofotometro non gradisce trovarsi davanti a un vetro e uno schermo lucido, ci sono troppe inter riflessioni e disturbano la misura. L'elettronica di controllo non è pensata per la stabilità e l'uniformità; ad ulteriore aggravio c'è il calore emesso dal resto dei componenti. Il pannello in se non è neanche male; è il concetto con cui Apple confeziona il tutto che è sbagliato, va contro ogni principio della colorimetria. Se pensi che Apple vende il Thunderbolt Display a 1007€ ti rendi conto che per una cifra simile prendi qualcosa di decisamente migliore. |
| inviato il 14 Agosto 2014 ore 23:10
Non comprerei mai il Thunderbolt Display, a quella cifra Eizo o Nec... Il mio discorso era relativo al monitor del iMac. Il mio 24" ad esempio monta un pannello LG che è il medesimo che montava un Nec che all'epoca non era niente male e costava oltre 900 euro. Ovviamente il Nec aveva una pellcola antiglare e una elettronica di controllo di altro livello, ma il pannello era il medesimo. |
| inviato il 14 Agosto 2014 ore 23:16
All'epoca di acquistare l'imac 24" avevo fatto la stessa ricerca e scoperto la stessa cosa (nec a 900 euro) Poi non è comunque un pannello incredibile, ma il suo sporco lavoro lo fa! |
| inviato il 15 Agosto 2014 ore 0:56
Sì.. cero che fa il suo lavoro, ci mancherebbe, mica è un monitor ai fosfori verdi. Ma l'essere o non essere un monitor adatto per la postproduzione si gioca proprio in quel range; nell'avere o non avere certe caratteristiche. Il monitor dell'Imac non le ha; quindi non è classificabile come adatto. E' una soluzione di ripiego che non si giustifica con il prezzo. Meglio altre soluzioni. A parte questo; io non capisco come mai in tanti spendono migliaia e migliaia di euro nel corredo fotografico con obiettivi serie L e ammiraglie per poi tirare al risparmio sul monitor. Mi sembra poco sensato; si scatta in RAW, si cerca di ottenere il massimo lavorando in ProPhoto e poi il monitor castra tutto. Dato che tutta la nostra filiera di lavoro passa dal monitor, forse sarebbe bene investire qualcosa di più in questo elemento, che è la nostra unica finestra su quello che abbiamo ottenuto e su quello che stiamo modificando. |
| inviato il 15 Agosto 2014 ore 2:47
Raamiel, posto che sono d'accordissimo con te, spendere 1.000 euro nel thunderbolt display è follia, sui monitor degli imac invece bisogna distinguere: in assoluto hai perfettamente ragione (glossy e con calore dietro, copertura colore non elevatissima -> scelta non 100% adatta per la postproduzione, esiste di molto meglio) però dovresti anche essere meno assoluto nelle tue affermazioni, anche se so che per te è difficile Altrimenti chi legge si convince che il monitor dell'imac è peggio di quello dell'ipercoop o che non va bene nemmeno per postare le foto su facebook Anche il monitor dell'imac se calibrato consente di postprodurre sufficientemente bene i propri file a meno di non avere esigenze assolute di fedeltà. Il tuo assolutismo poi si vede dalla domanda che fai: posto che il concetto non è sbagliato (spendere nelle lenti e poi usare il monitor trovato nel pacco delle patatine non è una buona idea) dovendo scegliere preferirei usare il 70-200 f2.8 e postprodurre con il monitor dell'imac rispetto ad avere un eizo top ed un 75-300 e fidati che l'impatto del 70-200 f2.8 sulla qualità dell'immagine è decisamente superiore a quello dell'eizo... una foto non nitida non è nitida, una foto con un colore che differisce del 3% rispetto a quello visto a monitor è un non problema, a meno di non stare lavorando specificamente sul colore e di non controllare al 100% il processo fino alla stampa. |
| inviato il 15 Agosto 2014 ore 7:05
“ Ma l'essere o non essere un monitor adatto per la postproduzione si gioca proprio in quel range; nell'avere o non avere certe caratteristiche. Il monitor dell'Imac non le ha; quindi non è classificabile come adatto. „ Tu continui ad affermare questa cosa che è concettualmente errata, se il risultato è quello che conta, le mie gallerie e quelle di tanti altri che usano iMac per PP sono li a testimoniare che il pannello è più che funzionale allo scopo, dato che non mi pare nessuno abbia mai avuto niente da criticare sulla resa colore delle mie immagini. Pannello che dal 2008 è sempre acceso o quasi, regolarmente calibrato e di una costanza invidiabile. Questa è la mia esperienza e a quanto leggo quella di tanti altri. Quindi far passare il tuo concetto di un iMac poco consono alla PP non è a mio modo di vedere (secondo la mia esperienza come fotografo) corretto. |
| inviato il 15 Agosto 2014 ore 8:59
@Pisolomau Infatti è solo un problema di assolutismi. Problema che esce quando si tende a ragionare in maniera binaria...e mi meraviglio che, parlando di colore, non si veda come le cose non sono sempre solo o bianco o nero ma che vi sono una infinita di sfumature intermedie che a volte sarebbe utile sapere cogliere. |
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