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tridimensionalità degli obiettivi


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avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2020 ore 18:07

MrGreenMrGreenMrGreenMrGreenMrGreenMrGreenMrGreen

avatarsupporter
inviato il 03 Settembre 2020 ore 19:55

Il fatto è che lì più apri le Ombre più aumentano le distorsioni.. è un casino...

avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2020 ore 20:55

quindi ricapitolando io che non noto tutto sto 3D nelle foto che reputano tridimensionali non devo avere i sensi di colpa??

avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2020 ore 21:00

vorrei risponderti.
ma probabilmente direi una cosa troppo lapalissiana passando per scienziato.
mi astengo. Cool;-)

avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2020 ore 21:23

Si è dibattuto per decenni su certi argomenti, quando certe caratteristiche di alcuni obiettivi proiettati da diapositiva su un muro, a dimensioni notevoli, saltavano subito all'occhio.

Forse è difficile definire la plasticità a parole (e di gente brava a parole ce n'è tanta, molti sono bravi solo a parole). Però qualcuno nel link che vi ho messo ci ha provato, a definirla; qualcuno che di fotografia ne sa.
Qualche anno fa, spesso dalle parole si passava ai fatti. Non c'erano i monitor e i pixel, che per vedere queste cose non servono a nulla. Si proiettavano le foto su una parete attraverso la lente ingranditrice di un proiettore (che doveva essere buona) e si osservava.
La plasticità non era facilmente definibile, ma quando mettevi due immagini uguali, una ripresa con un obiettivo ritenuto "plastico" e una seconda con uno che non lo era, la differenza la notavi (e anche bene).
Magari a parole non riuscivi a spiegarla, ma la vedevi.
Per l'ariosità, stesso discorso. Le diapositive garantivano una qualità di visione insuperata. Se osservandola avevi l'impressione di "cascarci dentro" allora l'obiettivo aveva una certa ariosità.

Ho solo cinquant'anni, non sono una vecchia cariatide nostalgica. Lavoro solo in digitale.
Ma negare l'esistenza di certe caratteristiche si rischia di fare a figura di quello che prende in giro coloro che dicono che la terra è rotonda, solo perché lui non l'ha mai vista dallo spazio.
Si può decidere che certe caratteristiche (come la plasticità) siano o meno importanti. Per me lo sono poco e mi pare di averlo scritto. Ma negare che esistano e leggere certi commenti, mi fa sorridere.

avatarsupporter
inviato il 03 Settembre 2020 ore 21:31

No Pierfranco intendiamoci, l'articolo che hai linkato è serio e condivisibile.
Una percezione relativa a una certa tridimensionalità in certi scatti la si ravvisa, certamente, ma come Paolo ritengo che dipenda più che dall'obiettivo utilizzato dalla luce e dalla perizia nella composizione.
Le goliardate che hai letto si riferiscono a certi topic in cui alcuni elementi si riempiono la bocca di nulla assumendo toni di superiorità nei confronti degli altri utenti, attirandosi così qualche ironico lazzo...

avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2020 ore 21:34

mah dipende se si lavora a isolare variabili o a metterle tutte insieme in un calderone.

Esempio: uno che sa cosa fa può isolare l'effetto della resa della lente. Così può analizzare che una certa curvatura di campo + aberrazione sferica+ sfocato vivace+ buon trasferimento di contrasto= effetto 3d accentuato= lente di carattere old style

Altro esempio: se uno scatta con reflex e poi cellulare con zero controllo su ogni variabile in mezzo dallo scatto , scena, post, supporto di visualizzazione, è solo un minestrone. E vince lo smartphone perché è pensato per fare lui tutto da solo e darti il risultato cucinato in modo wow


Ps: Bisogna poi saper contestualizzare quello che è sostanza reale e quello che sono i discorsi tra volponi su finezze che poi oggi con quello che si fa lato software , lasciano molto il tempo che trovano

avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2020 ore 21:50

Credo che sia una questione di convenzione, ossia quella di chiamare tridimensionale il risultato di ottiche che ne hanno fatto una sorta di peculiarità (maggiormente di altre), come tipicamente si legge a giudizio di certe ottiche Leica (ad esempio).
Diversamente, occorrerà trovare un atro aggettivo per descrivere quel risultato, indubbiamente caratteristico (benché non esclusivo in termini assoluti) Cool

avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2020 ore 21:51

Si può decidere che certe caratteristiche (come la plasticità) siano o meno importanti. Per me lo sono poco e mi pare di averlo scritto. Ma negare che esistano e leggere certi commenti, mi fa sorridere.
Si puo' discutere o meno dell'importanza o meno. Il problema è trovare una definizione scientifica a corretta che possa mettere d'accordo tutti.

avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2020 ore 21:56

supponiamo di essere seduti su una panchina.
un insetto ci ha punto una palpebra, così temporaneamente vediamo solo con un occhio.
Ciò che vediamo sappiamo con certezza, è tridimensionale.
Si tratta di un viale alberato e ciottolato che porta verso una chiesa di paese.

ora, sapendo che è giorno, sappiamo anche che la nostra pupilla è ben chiusa.
conoscendo l'angolo di campo di un occhio possiamo dire che abbiamo un angolo di campo come un 43mm su ff, o un 30mm in apsc.

supponiamo quindi di scattare con un 30mm f8 con apsc.


se ne facessimo una grande diapositiva che riproduce con dovizia di proporzioni le misure dei vari oggetti, così come li vedavamo seduti sulla panchina, l'illusione dovrebbe essere abbasta ben ricreata, specie guardando con un occhio solo.

Per ricreare la stessa ilusione senza investire tutta una parete, potremmo usare fotografie viste da un congrua distanza.
esse sarebbero quindi frazioni di quell'angolo di campo (circa 52°), quindi sarebbebero foto fatte con dei tele, e per avere la stessa pdc dei nostri occhi, le immagini con i tele dovrebbero essere fatte chiudendo ben di più di f 8.

Anche queste foto, con copertura spot rispetto a quello che vedemmo live, dovrebbero creare abbastanza bene l'illusione della tridimensionalità che percepivamo live. Specie osservando di nuovo con un solo occhio.

avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2020 ore 22:29

Si ma con un solo occhio non riesci a percepire la distanza dell'oggetto. con due ci riesci perfettamente.
Fate mettere unpiccolo oggetto da un vostro amico a una distanza variabile davanti ai vostri occhi diciamo da 30cm a 1mt. Ora con un occhio chiuso cercate con la mano di afferrlo al primo colpo. Non sarà semplice, mentre con i due occhi aperti saprete certamente il punto dove afferrarlo. Nel primo caso non avete una visione tridimensionale. Nel secondo caso si. Strataggemmi per rendere tridemsionale una foto bidimensionale non soddisfano mai ed sono ben distanti dalla realtàdelle cose.

avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2020 ore 23:24

È inutile... Un po' come spiegare, in un mondo cieco, che ti che ci vedi sai dove sono le cose senza toccarle. E c'è pure chi ti spiega come sia impossibile senza toccare una cosa dire che esista...

Nello specifico, ci sono fior di studi sulla fisiologia e psicologia della visione che spiegano come la stereoscopia sia solo uno (sicuramente importante) degli elementi che ci aiutano a situare spazialmente gli oggetti intorno a noi.

Ripeto, nelle discussioni sullo yakamoz, tra alcune perle di snobismo erano venute fuori molte cose interessanti, tra cui un certo consenso nel percepire la disposizione spaziale degli oggetti rappresentati in alcune immagini. Poi ,come non c'è più sordo di chi non vuol sentire...

avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2020 ore 23:53

@marco
Hai solo ribadito quello che hanno detto in molti...
E cioè che ci sono delle tecniche, situazioni (leggi situazione di luce favorevole), inquadrature che agevolano il cervello a percepire la giusta collocazione spaziale (leggasi prospettiva in parole povere) dei soggetti ed oggetti nella scena...se in un disegno bisogna tener conto anche delle dimensioni apparenti dei vari oggetti collocati nel piatto foglio da disegno, in foto questo è gia dato, ma sempre su una superficie bidimensionale la si sta vedendo e sempre il cervello che elabora il tutto, e quindi per qualcuno una foto è tridimensionale per altri no...

avatarsenior
inviato il 04 Settembre 2020 ore 7:47

Basta intendersi no?Cool

avatarsenior
inviato il 04 Settembre 2020 ore 8:33

". qualcuno che riesce ad avere obiettivi decenti mi può fare un confronto tra kit e ottica da sogno? magari con qualche foto di confronto? grazie"

L'argomento è interessante ed è già stato dibattuto.

La "tridimensinalità" di una immagine è data dalla grande estensione dei toni delicati, cromatici e luminosi, dell'immagine, è data dunque dalla luce giusta e non dall'obiettivo.

Ma per trasmettere bene (nella maggior quantità possibile) in immagine quei toni delicati cromatici e di luminosità, ci vuole un'obiettivo che li lasci passare e non li tagli.

E dunque ci vuole un obiettivo "buono", coi giusti vetri.

Qui
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=1&t=3564379#20211539

ne avevo già parlato ed avevo postato anche un sacco di foto, cliccarci sopra per vederle grandi.



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