| inviato il 02 Febbraio 2015 ore 10:17
Ciao Stefano, Non ho ancora aperto gli articoli perche' sono in viaggio per lavoro. Rientro la prossima settimana. Se riesco apro gli articoli questa sera dal computer, spero di avere una connessione decente ;-) Le tue informazioni sul Microphen sono veramente interessanti e se tirano fuori quello che si vede in quegli articoli sono una bomba. Non vedo l'ora di provare quel metodo e magari di allargare la sperimentazione a un po' di persone davvero competenti!!! |
| inviato il 02 Febbraio 2015 ore 10:20
“ Sui vantaggi dell'analogico, aggiungerei poi, per il colore, la possibilità di scattare diapositive. Chi ha visto anche solo una proiezione di diapo sa di cosa parlo: non c'è proiezione digitale che regga il confronto. „ E credo che la differenza rimarrà ancora per molto tempo, ammesso che possa scomparire del tutto, perché comunque dopo un certo ingrandimento rimarrà la visibilità dei fotodiodi, che non è certo un bel vedere! (a proposito, non so esattamente come avvenga il procedimento: ma la scheda video trasmette al proiettore uno screenshot della visualizzazione a monitor? Perché se è così dovremo aspettare di avere monitor da 30 o 40 Mp per avere proiezioni decenti) |
| inviato il 02 Febbraio 2015 ore 10:27
Io non credo che la fotografia analogica sia "solo una moda", forse tra i giovani in Italia (fa molto hipster, per chi conosce il termine), ma all'estero no di sicuro :) Personalmente scatto ancora molto a pellicola, soprattutto b/n. L'ultimo viaggio a Parigi ho portato con me solo la Ftb con il 28mm, lasciando a casa 5d e X100. Quando scatto a pellicola mi sembra di riappropriarmi dell'essenza della fotografia, mi concentro di più sullo scatto, lo sento più "mio". Ho un amico che studia a Londra che spesso mi racconta di negozi che vendono solo pellicole, di tutti i tipi; e un amico che vive in Giappone per lavoro, dove ci sono dei veri e propri "supermercati della pellicola", dove la gente gira con il cestino in mano pieno di Ilford, Kodak... |
| inviato il 02 Febbraio 2015 ore 10:29
Mdales, cos'è la fruizione digitale? Per vedere un'immagine occorre sempre riconvertirla in analogico. D'accordo sulla praticità del digitale, l'economicità è discutibile. La qualità dipende da moltissimi aspetti. La qualità ottenibile nel colore dalle inkjet è ormai molto elevata, con in più la soddisfazione di potersi "fare in casa" la stampa. Ma una diapositiva proiettata... un'altra dimensione. |
| inviato il 02 Febbraio 2015 ore 10:29
“ Però apprezzo moltissimo la comodità del digitale e mai tornerei all'analogico, per nessun motivo! „ Ecco appunto se uno la pellicola la mastica tutti i giorni, si rende conto che ha solo tanti limiti rispetto al digitale, ormai da quest'estate scatto solo in pellicola (grande e medio formato) e se non fosse per i vantaggi che il formato mi offre, non mi sognerei mai di spendere i soldi, il tempo e la fatica che investo nell'acquisto delle pellicole, negli sviluppi e nelle scansioni (del colore, il b/n lo faccio da me , ma ahimè non m'interessa troppo) . Sapete quanto costa lo sviluppo di una lastra 4x5" colore qui a Firenze? 8 euro e 50 centesimi , e una scansione? più o meno lo stesso. Un 120 invece? In c41, più economico comunque dell'e6, mi costa 5 euro e le scansioni siamo sempre dai 3 euro a salire (per fortuna ho il mio scanner, ma è un piano e alcune volte devo ricorrere ai laboratori) . La pellicola ha senso di esistere perchè come ha Detto Feddas i costi si sono ammortizzati per i formati superiori (per chi la usa quotidianamente) oppure perchè rimane uno sfizio da sabato e domenica, ma nel secondo caso ci si sta divertendo e c'è poco da fare i nostalgici perchè non si sta scattando in pellicola. “ Non è che sia morta, e semplicemente passata dallo "standard" ad un hobby per amatori „ Questo non è assolutamente vero, può esserlo ma la sua funzione non è rilegata a questo, se vai a vedere la maggior parte dei lavori di fotografi professionisti che riescono a riscuotere fama a livello internazionale sono stati realizzati all'80% dei casi su pellicola, parlo di fotografia che entra nel mercato dell'arte e non di lavori commerciali. Vi lascio un link al lavoro realizzato a Bari da me ed un collega in banco ottico , i costi e la fatica neanche ve li racconto. Si chiama "Italian South's Queens" witness.fotoup.net/wj/index.php?issue=68 |
| inviato il 02 Febbraio 2015 ore 10:34
p.s. se Paco mi regala la ZD , ricambio con più di 10 kg di attrezzatura analogica |
user58978 | inviato il 02 Febbraio 2015 ore 10:34
@baronerosso tecnicamente la filiera produzione - visualizzazione su un monitor lcd è tutta digitale, la conversione in analogico la fa ... il nostro cervello! sulla differenza tra proiettare una diapositiva o proiettare una immagine digitale non so bene (parlo dal "basso" delle migliaia di diapositive che ho fatto in passato) ... però se anche al cinema si sta passando dalla proiezione della pellicola alla proiezione di immagini, qualche dubbio sul fatto che quest'ultima sia qualitativamente migliore mi viene |
| inviato il 02 Febbraio 2015 ore 10:40
“ Sapete quanto costa lo sviluppo di una lastra 4x5" colore qui a Firenze? 8 euro e 50 centesimi , e una scansione? più o meno lo stesso. Un 120 invece? In c41, più economico comunque dell'e6, mi costa 5 euro e le scansioni siamo sempre dai 3 euro a salire „ Ammazza che costi!!! Io le sviluppo in casa e francamente anche il colore non e' cosi' problematico con un paio di accorgimenti. Se poi prendi una Jobo con lift usata la ammortizzi velocemente con quei prezzi. Io non la uso perche' scattando soprattutto BN non ne sento l'esigenza e anzi mi costringerebbe a modificare le mie abitudini a causa dell'aumento di contrasto dato dall'agitazione continua. |
| inviato il 02 Febbraio 2015 ore 10:58
Mdales, anche nella catena che hai descritto tu la conversione in analogico la fa il sistema scheda video - monitor, il nostro cervello non è in grado di convertire dei numeri. Per il cinema... non è che semplicemente la produzione e distribuzione digitale sono più pratiche ed economiche? |
user15476 | inviato il 02 Febbraio 2015 ore 13:05
Per il cinema, a parte la distribuzione più pratica ed economica, le proiezioni hanno senso se fatte in 4K almeno; ai primi posti sotto il grande schermo non è detto che si noti questa maggiore qualità. Per l'audio, penso che accostare digitale e pellicola e lp vs cd sia un pò fuorviante, in quanto questi sono mezzi finali per usufruire dell'opera musicale che però nasce da un master analogico a più piste (tecnologia ormai obsoleta). Molti appassionati si sono trovati delusi delle prestazioni sonore, con le sue approssimazioni a 44.1Khz 16 bit. Penso che un DVD Audio campionato a 96Khz 24 Bit è un approssimazioni molto migliore e credo che sia lo standard dei nuovi master digitali a più piste. |
| inviato il 02 Febbraio 2015 ore 13:41
Marameo, concordo pienamente sull'inadeguatezza del paragone tra audio e fotografia. Ero intervenuto perché volevo ribattere ad alcuni giudizi secondo me superficiali su tecnologie che hanno ancora molto da dare. Per quanto riguarda l'alta definizione nell'audio, è molto dubbio che sia più di uno strumento di marketing. Avevo letto un articolo che parlava dei risultati di un accurato test in doppio cieco sulla capacità di distinguere a orecchio registrazioni a 44 Khz / 16 bit e a 182 Khz / 24 bit ottenute dallo stesso master ... risultato: impossibile distinguere i due formati! Se trovo il link all'articolo apro un altro thread, per non andare ancora OT su questo. |
user46920 | inviato il 02 Febbraio 2015 ore 14:53
Che casotto ragazzi ... Audio, video, digitale contro analogico ... è sempre la stessa zuppa di discorsi, che iniziano generalmente dall'ignoranza e dai luoghi comuni ... e non finiscono mai, in quanto è pressoché impossibile "cancellare" i luoghi comuni dalle menti degli ignoranti. E la "colpa" di tutto questo è quasi sempre dei Mercanti Oggi, chi volesse fare foto in pellicola troverebbe l'attrezzatura a basso/bassissimo costo; chi produce in casa abbassa ultriormente i costi e le realizzazioni saranno comunque al livello massimo possibile, dato dal supporto (per chi non è in grado, esistono Laboratori di professionisti capaci). Le diapo ad esempio, rendono tutta la loro massima qualità ottenibile, che il digitale ad oggi non può ancora dare, per via di una "risoluzione" troppo bassa durante la proiezione (che sia su Monitor PC, TV o Proiettore). La stampa delle foto digitali è un'altro discorso, che può raggiungere qualunque dimensione e risoluzione possibile, superando le limitazioni della visione proiettata. |
| inviato il 15 Settembre 2015 ore 15:52
Più di una volta mi sono chiesto che decisioni prendere, a proposito del mio corredo Mamiya RZ67, composto da: -Corpo Mamiya Rz, - 3 magazzini 120 + 1 magazzino 220 - 1 winder rz II - obiettivo Mamiya Sekor RZ 110 mm f 2,8 - " " " " 50 mm f 4,5 ULD !! - " " " " 65 mm f 4,5 - " " " " 210 mm f 4,5 APO..!! - Mirino esposimetro loupe - Dorso Polaroid. Un bel corredino... pagato parecchi soldini, anche se, a parte il Kit standard, tutto il resto lo acquistai usato. Il punto è questo: questo splendido corredo è fermo da anni, a parte un paio di rulli (neg. colore) che erano ormai oltre la scadenza. Secondo voi, mi conviene tenerla ancora...? ( a venderla realizzerei una minima parte di quanto speso..). Tempo fa pensavo.. la tengo..chissà mai se uscirà un dorso digitale di formato prossimo al 6x7.. , ma ormai ho perso le speranze... ( anche in considerazione degli ipotetici costi..) Anche ammesso che mi decida a scattare qualche rullo di diapo, dovrei comunque scansionarle, quindi avremmo comunque una conversione da analogico in digitale...! Qui prodest..? |
user46920 | inviato il 15 Settembre 2015 ore 16:16
ciao Frank .. a me piacerebbe averla e tu te ne vuoi disfare : è proprio vero che il calzolaio ha sempre le scarpe buche o chi ha il pane non ha i denti, ecc se non la usi tanto vale "regalarla" a qualcuno che la usa !!! Non penso che un dorso da 300Mp poi farebbe bene con quelle ottiche ... e dopo dovresti rinnovare il corredo, e via da capo a spendere soldi |
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