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Cos'e' un ritratto?


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avatarjunior
inviato il 29 Giugno 2013 ore 21:32

Chi vuol improvvisare non viene su un forum come questo. Che come tutti gli spazi tematici da modo a chiunque di esporsi e quindi la possibilità agli altri di trarne qualcosa. Qui sopra tutti impariamo tutto da tutti, magari in misura diversa. E se chi è partito improvvisando poi finisce su queste pagine è segno che vuol fare le cose meno improvvisate. Il buffo di questo thread è che cerca di stabilire una specie di massimo comun divisore, di capire se almeno a livello di linguaggio parliamo o meno la stessa lingua ed è abbastanza evidente che non è così...

Mi viene in mente una frase di Fossà, che definiva il ritratto (se non erro in studio) come un caso particolare di still life. Basta sostituire agli oggetti una persona.

Argomento potenzialmente infinito...

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2013 ore 23:48

credo di non aver capito a pieno il quesito, comunque non mi pare molto dissimile da quanto avviene in altre gallerie. in paesaggio quello che si vede ha a che fare con il paesaggio ? o piuttosto con il photo art ? dove tutti si ostinano a dire che la luce era proprio quella.., contemporaneamente rossa e blu ( una volta esistevano le dominanti...)
il fatto e' che la scelta della "direzione" del sito e' stata quella di imbarcare più utenti possibili (i banner rendono in relazione al numero di utenti), la maggior parte dei quali intende il sito come un photo sharing piuttosto che un forum di condivisione di una passione, e le categorie sono poche e mal organizzate.
in "ritratto e moda" la parola moda, intesa come costume fa si che la categoria sia un secchio in cui infilare qualsiasi cosa non entri nelle altre.
1x ha ad esempio una organizzazione delle categorie decisamente migliore.

avatarsupporter
inviato il 30 Giugno 2013 ore 0:24

Mr credo che se frequentiamo questo forum e' perche' abbiamo voglia di migliorare e onestamente ne abbiamo tutti bisogno.

La domanda l'ho posta proprio per guardare in modo un po' meno superficiale quello che postiamo e magari per ricercare anche insieme di fare degli scatti diversi.
Criticare il forum e' facile anche se stiamo sempre tutti qui a scrivere. La verita' e' che questo e' uno spazio molto interessante e grazie alla pubblicita' gratuito per tutti i suoi partecipanti. Cercare di promuovere argomenti costruttivi e' compito nostro e io nel mio piccolo con questo topic ho cercato di farlo.

Spero di vedere sempre piu' ritratti postati e spero che sia chi e' intervenuto che anche solo chi ha letto queste pagine abbia visto la possibilita' di scattare foto diverse.

avatarsenior
inviato il 30 Giugno 2013 ore 0:31

Per me ritratto significa semplicemente fotografare una persona. Poi c'è il R itratto che è raccontare la persona attraverso la foto, un po' come "paesaggio" é una ripresa di un luogo, poi C'è il P aesaggio che invece racconta il luogo stesso trasmettendone l'atmosfera.

Ora vado ot ma non posso farne a meno, prendiamo macro e flora: che diavolo c'entra una betulla di 8 metri con la macro? E perché una macro a 4X o 10X di un insetto su materiale entomologico deve stare in still-life (che di still life come si intende normalmente non ha nulla)e una rana o una libellula a 1:4 (che al massimo la si puó chiamare close up, ma proprio per essere buoni) può andare in macro? Secondo me é proprio la gestione delle categorie il problema, ma se a Juza va bene, va bene anche a me, dato che è casa suaMrGreen

avatarsenior
inviato il 30 Giugno 2013 ore 0:55

@gianluca
Probabilmente il mio modo di vedere e interpretare mccurry (così come javier manzano) è esattamente quello che da fastidio a franzpi riguardo ai suoi lavori! Comunque io vedo steve mccurry,ma posso tranquillamente sbagliare per carità, come un funambolo del ritratto prima che un fotoreporter. Basta guardare la serie work per esempio, è impossibile equivocare il genere delle foto. Credo comunque che il problema stia nel fatto che come genere il ritratto, proprio per la sua natura e multiformità, sfugga alle classificazioni convenzionali e al comune percepire e quindi azzardare una risposta universale sia una cosa scivolosa e forse impossibile.

Riguardo alla struttura del sito io non sono d'accordo con chi dice che è organizzato male, il problema, si torna sempre la, è la scarsa cultura fotografica di chi carica le immagini, sia come capacità di autocensura (in un'altissima percentuale di casi si vedono delle foto veramente inguardabili per cui il voler chiedere un parere vuol dire solo voler evitare la fatica di aprire un libro ed andare oltre il concetto di esposizione automatica) che di contestualizzazione. Quando poi non c'è quello che, vuoi perché distratto vuoi perché bifolco, posta una foto in una sezione piuttosto che un'altra quando è chiaramente scritto che non si può fare (esempio classico sono i mezzi busti con un pezzo di seno di fuori o le mani che lo nascondono messi nella sezione ritratto e moda piuttosto che in nudo quando ad inizio sezione c'è scritto che è vietata qualsiasi forma di nudo anche parziale).

Riguardo al discorso di Francesco su chi si vuole migliorare, porto sempre l'esempio di quel tizio della moglie con le pudenda al vento: a spulciare il suo profilo si deduce che la sua unica forma di interesse è il numero di visite (io non saprei nemmeno dire quante ne ho ricevute, ma sono sicure che non sono molte) e di feedback positivi alle sue immagini, in pratica lui lasciava intendere che la sua foto era bella perché era tanto vista... Eeeek!!!
Inutile dire che la realtà è un altra, ma poco importa perché il tizio, e come lui una carrettata di altre persone, ormai si sente appagato e arrivato, cosa che di per se può fare anche tenerezza al limite, ma diventa un problema quando una massa critica di persone che ragionano con questi parametri "inquinano" un forum come questo che, personalmente, continuo a ritenere uno strumento di conoscenza preziosissimo, anche se ultimamente, con l'uscita di alcuni utenti veramente competenti, le cose davvero interessanti le si devo o cercare col lanternino anche per colpa dei soggetti di cui sopra.

avatarjunior
inviato il 30 Giugno 2013 ore 1:00

Scusate la mia "ignoranza" se paragonata ai senior qui sopra, (sono una novellina nel campo). Comunque per le mie conoscenze concordo sul fatto che una fototessera sia classificata come ritratto. Poi c'è il fattore artistico o meno. Le foto postate sopra sono meravigliose, ma c'è un fattore di discriminazione sul discorso degli occhi. In tutte le foto il soggetto ha degli occhi stupendi, per taglio, per colore o entrambe. Sono piu dell'idea che un ritratto sia immortalare l'emozione del soggetto, in quel un preciso istante. Ogni espressione ha una punto chiave ed è li la bravura... E' una cosa abbastanza difficile, perchè non credo sia questioni di iso, filtri ecc ecc E sopratutto sono sempre stata convinta che per riuscire a fare un ritratto come lo intendo io il soggetto non debba guardare l'obiettivo, anzi, se non è nemmeno a conoscenza di essere il soggetto ancora meglio

avatarsenior
inviato il 30 Giugno 2013 ore 1:27

@yle_23
Il tuo è sicuramente un modo di vedere il ritratto che ci può stare, ma allora ti chiedo: se il soggetto non deve guardare nell'obiettivo, come le chiami queste immagini?

www.juzaphoto.com/galleria.php?t=505658&l=it

theworldofphotographers.com/2011/04/16/martin-schoeller-photographer/l

theworldofphotographers.com/2011/04/16/martin-schoeller-photographer/m

Ho messo martin schoeller e steve mccurry proprio perché secondo me, pur essendo ai antipodi come impostazione e stile alla fine sono molto vicini come risultato finale...




avatarsenior
inviato il 30 Giugno 2013 ore 3:43

Mah un ritratto è un ritratto... Quante storie... Che poi sia ben fatto o meno, soprattutto che poi piaccia o meno, se ritrai una persona, con il pennello o con la macchina fotografica, non si scappa... È un ritratto... Non stiam qui tanto a rigirarla. Forse non vuole esprimere niente, forse vuole e non ci riesce, forse racconta poco, forse molto (mai niente, questo è sicuro)... Ma è sempre un ritratto...

avatarsupporter
inviato il 30 Giugno 2013 ore 9:11

Fabrizio di sicuro le 2 foto di Schoeller sono dei ritratti, Mc Curry non ha idea di chi sia quel ragazzo tranne che per il fatto che lo incontra li. La foto nasce solo per una ricerca estetica sulle persone e sul racconto che l'autore vuole fare di loro. Sto estremizzando e probabilmente sbaglio, vorrei pero' insinuare un dubbio.

Samuele molte foto fatte alle persone non sono un ritratto, se non ti rende conto neanche di questo credo che sia difficile dialogare, anche e soprattutto per la chiusura che dimostri con la tua premessa.

Yle per me non e' una questione di risultato, ma di ricerca e volonta' nello scatto. La ricerca della "bella" foto non restituisce ritratti, per farlo devi essere nella condizione mentale di ritrarre, di voler parlare delle persone che hai di fronte.

Paolo scusa la risposta abbastanza diretta, a me non frega niente della classificazione nel forum, mi interessa parlare di come si fa una foto, mi interessa insinuare il dubbio e magari vedere un gruppo di persone del forum che condivide la ricerca di un certo tipo di risultato fotografico. Se uno vuole fare un ritratto alla propria compagna, ad un amico o all'istruttore della palestra non deve chiedergli di posare per lui, ma deve mettersi nello stato mentale di voler parlare di quella persona. Senza questo non c'e' ritratto.

La differenza potrebbe sembrare sottile, in realta' e sostanziale, da una parte il soggetto e' al servizio del fotografo, dall'altra e' il fotografo al servizio del soggetto. Lo stato d'animo a monte dello scatto e' diverso.

Il mio modo di intervenire sull'argomento e' un po' polemico, rigido e assolutista perche' sto cercando di dimostrare qualcosa. Questo puo' portare a dire delle cose inesatte; lo scopo non e' quello di fare il professore o criticare gli altri. Lo scopo e' quello di vedere piu' foto di ritratto fatte da noi e piu' foto di ritratto commentate secondo i canoni del ritratto e non secondo i canoni della foto di moda o di reportage ad esempio.

avatarsenior
inviato il 30 Giugno 2013 ore 10:38

Sono d'accordo, ma se poni come condizione vincolante il fatto che il fotografo conosca i suoi soggetti, allora nemmeno quelli di schoeller sono dei ritratti. Secondo questo tipo di interpretazione non esiste ritratto al di fuori di quello fatto ad amici e parenti. Ovviamente sto estremizzando anch'io per farmi capire meglio!

avatarjunior
inviato il 30 Giugno 2013 ore 10:44

Non ho letto tutto iltread ma un ritratto è quello che hai nell'anima, l'incontro e la possibile interazione tra un soggetto che ti guarda e quello che hai dentro, le tue emozioni.

avatarjunior
inviato il 30 Giugno 2013 ore 10:47

Marinaio (Gianluca?) il tuo modo di intervenire mi sembra più frutto di curiosità insoddisfatta che non di assolutismo. Ed è una curiosità che condivido anche perché, io come voi, facendo fotografia devo interagire con le persone ed alla fine trovare un linguaggio comune, per quanto non apprezzato o condiviso, è indubbiamente utile. Un po' come dire che il francese è una lingua che mi va di traverso ma quando sono in un paese francofono o bé o affogà...

Alla fine io la cosa la vedo così: posso partire dal ragionamento di Fossà, che estremizzato può anche dire che il "ritratto" non esiste, il "ritratto" è un sotto-genere trasversale ed è sempre inseribile con facilità in un contesto diverso. Mi scuserete se ho postato così poche foto nella galleria ma sono molto pigro e già metterle su flickr e su facebook mi è pesante... però in quasi tutti i miei upload ci sono persone e ci sono come soggetto esplicito e volontario della foto... quanti le potrebbero chiamare "ritratto"? La foto di Alberto Marsico, il pianista col sigaro, di Eugenio Bennato, dei due ballerini di tango... ma anche il ciclista... alla fine sembra che il concetto di "ritratto" per il 90% delle persone sia "foto in cui il soggetto principale è una persona"... mentre io scatto con in testa l'idea di descrivere qualcosa attraverso le persone/cose/animali che vi partecipano e vi interagiscono... cioè: se scatto il viso indurito di un rugbista io non gli faccio il ritratto, io racconto il rugby attraverso la sua faccia: il soggetto è il rugby, non lui, per questo la chiamo "sport", ma sono anche cosciente che pochi mi possono capire. Attenzione che la lezione di HCB ce l'ho chiarissima in capo, il concetto di ritratto ambientato ce l'ho inchiodato al muro... Però HCB usava l'ambiente per contestualizzare i soggetti, io pretendo di usare i soggetti per raccontare l'ambiente... sembra una finezza da seghe mentali, però vi posso garantire che NON è una finezza e c'è chi la capisce... in una delle chiacchierate da feedback fotografico mi sono imbattuto in un noto chitarrista italiano (ora amico) che ho piacevolmente scoperto essere appassionato di fotografia... ricordo con piacere il suo "vieni che ti offro una birra e ci guardiamo dieci minuti le foto"... poi le birre offerte diventarono 6 ed i 10 minuti due ore e mezza (finimmo in piena notte). Lui la differenza la vide e la apprezzò fin da subito... non me le chiamò MAI "ritratti" e mi disse una cosa che dentro di me ho sempre saputo (Sorry <=) ma me la dovevo sentir dire per puro narcisismo: "la maggior parte dei fotografi di scena fa ritratti ambientati di gente che lavora, te fotografi il lavoro"... questo non significa che siano belle foto, significa solo che la strada comunicativa intrapresa è stata capita, che si può lavorare in questa direzione.

Chiaramente è un discorso tra di noi, che facciamo fotografia, e qualcuno (pochi) dei nostri soggetti. Però la domanda iniziale è tutt'altro che pleonastica e, tornando ad un qualcosa che ho scritto nell'ultimo post, alla fine può semplicemente essere una finezza linguistica ma di cui tutti abbiamo necessità di capire le sfumature. Più che per noi (e per le gallerie, come dice Viper quelle dipendono da altro) per il nostro rapporto con i nostri soggetti. Che a volte ci chiedono un ritratto e noi non glielo vogliamo fare. Siamo noi che vogliamo che ci raccontino della loro vita e la loro vita vogliamo fotografare. Occhio: la modella brava questo fa... presta il suo corpo per raccontare il lavoro di un artista, più è brava più è capace di spersonalizzare il proprio lavoro, di dare etereità a sé stessa per enfatizzare un racconto: un abito, un acconciatura, un make up, un paesaggio, una geometria corporea ecc ecc...

Ora mi demolirete e io leggerò e imparerò ;-)

avatarjunior
inviato il 30 Giugno 2013 ore 10:51

Questo è un qualcosa che mi chiedo da molto tempo e non ho ancora trovato una risposta....
Di una cosa sono certa... non esistono delle regole perché le emozioni non le conoscono. Percepire è una questione molto personale che no si studia e non si impone..si vive e basta..

avatarsupporter
inviato il 30 Giugno 2013 ore 10:54

Secondo me è non è giusto dire che Mc Curry fa del reportage puro perchè quasi tutte le sue foto sono foto posate ed in buona misura costruite per cui secondo me si avvicinano molto di più ad un ritratto...
Però io sono dell' idea che non abbia più di tanto senso categorizzare perché il ritratto in realtà può avere molte sfumature ed il modo di interpretarlo da parte dell' autore così come quello di leggerlo da parte dello spettatore è estremamente personale... La stessa cosa vale per l'attrezzatura, c'è chi punta alla massimo tecnica ma secondo me l' attrezzatura non è così determinante come ad esempio nella fotografia naturalistica, mi è capitato spesso di vedere foto perfette tecnicamente realizzate con il top dell' attrezzatura ma fredde ed insipide mentre altre imperfette e realizzate con un attrezzatura più che approssimativa ma cariche di significato, comunicative ed emozionanti.

Anche in questo caso lo spettatore valuta secondo i propri parametri e qui secondo me bisognerebbe riflettere su quello che è il fine delle nostre fotografie: sul forum si guarda sempre maggiormente la tecnica, il tipo di sfuocato se la maf è precisa al millimetro ed altre sottigliezze ma è un mondo chiuso e ristretto, se si esce, il 99% delle persone valuta altro......secondo me è una cosa da tenere ben presente perché la foto è un potente mezzo di comunicazione con la quale si può arrivare a tutti.

Personalmente non penso che la conoscenza profonda del soggetto sia fondamentale, anzi a volte può essere persino un limite, per me conta di più la confidenza e la complicità che in certi casi si può raggiungere anche con un occhiatala e poi sta alla sensibilità e la capacità di saper cogliere anche in pochi attimi.....

In tutti i modi ognuno ha la sua visione e non mi piace dire " questo è ritratto e quello no", per me è più corretto dire " è un ritratto riuscito oppure no "...;-)

avatarjunior
inviato il 30 Giugno 2013 ore 11:13

Anche in questo caso lo spettatore valuta secondo i propri parametri e qui secondo me bisognerebbe riflettere su quello che è il fine delle nostre fotografie: sul forum si guarda sempre maggiormente la tecnica, il tipo di sfuocato se la maf è precisa al millimetro ed altre sottigliezze ma è un mondo chiuso e ristretto, se si esce, il 99% delle persone valuta altro......secondo me è una cosa da tenere ben presente perché la foto è un potente mezzo di comunicazione con la quale si può arrivare a tutti


Centrato il bersaglio. Questa è l'interpretazione che ho dato io alla domanda iniziale: aiutiamoci a trovare un linguaggio comune ma non tra di noi, verso l'esterno... indipendentemente da come noi vediamo le nostre foto, come vengono percepite dagli osservatori? In questo senso, cos'è un ritratto?

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