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ma che sei Ceca ? ;/) la Flexaret Automat VI


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avatarsenior
inviato il 31 Dicembre 2022 ore 20:04

la Flexaret VI è "quasi" esclusivamente grigia (solo 55.000pz circa furono neri). Sino a poco tempo fa si recuperava per poche decine di € (70/80 circa). Ora il mercato dell'usato vintage sembra impazzito e difficilmente si recupera a quei prezzi (nel canali soliti). Ad est si trovano ancora a prezzi "umani" ...


avatarsenior
inviato il 31 Dicembre 2022 ore 21:33

Pippone di fine anno dedicato alla Flexaret - spunti e info raccolti negli anni in vari siti principalmente dell'ex Cecoslovacchia.

Perché le Flexaret ?

Le Flexaret sono ancora apprezzate da un certo gruppo di fotografi anche dopo 50 anni dalla fine della loro produzione. Grazie al loro uso diffuso (in Cecoslovacchia n.d.r.), sono relativamente facili da trovare.
Hanno ottiche ragionevolmente semplici rispetto alle attuali, principalmente a causa dell'assenza di strati antiriflesso multipli di alta qualità. Praticamente tutte le TLR, a cui appartengono le Flexaret, sono attualmente considerate modelli tecnologicamente obsoleti per vari motivi. L'otturatore centrale, che anche nelle migliori marche blasonate non consentono tempi più veloci di 1/500, il pozzetto con immagine speculare e l'obiettivo non intercambiabile, con fuoco fisso, giocano contro di loro.

Se riesci ad adeguarti a queste caratteristiche, otterrai ad un prezzo che può sfiorare il ridicolo rispetto alle fotocamere digitali che vanno per la maggiore, un dispositivo compatto di medio formato, che in determinate attività può superare anche le attuali fotocamere digitali amatoriali (DSLR - ML) in termini di qualità fotografica; sembrerebbe impossibile, ma è proprio così.
Grazie alla combinazione, pur di un semplice obiettivo ma soprattutto di un supporto sensibile (pellicola) di medio formato, il carattere delle foto scattate dalle Flexaret (ed in generale a pellicola) è totalmente "diverso" dai dispositivi attuali. Ecco perché le Flexaret hanno ancora il loro fascino e restituisco un'ottima qualità, per l'uso nella fotografia riflessiva, offrendo una via di fuga dal mondo frettoloso e troppo tecnologico dei megapixel, rispetto al mondo della fotografia classica rilassata.






Le Flexaret - in breve

Se vogliamo cercare l'origine delle biottiche Flexaret, allora dobbiamo ritornare a Praga prima della II^ Guerra Mondiale, nella fabbrica Bratrí Bradáč (!!). Sorriso

camera-wiki.org/wiki/Bradac_brothers

Nel 1936, nella loro fabbrica iniziò la produzione della "Kamarád" biottica.
Nel 1938, le fotocamere Kamarád e Kamarád II furono integrati con i dispositivi Autoflex e Flexette, sempre biottiche. Nel 1938 la società Optikotechna Prerov (la futura Meopta) rilevò la loro produzione. I fratelli Bradac non terminarono la propria produzione di attrezzature fotografiche fino al 1939 e poi continuarono con la loro produzione principale di cabine per la proiezione di film sonori. Quindi, per un certo periodo, sia Autoflex e Flexette sono state prodotte da entrambe le società.

La prima delle Flexaret è stata prodotta da Optikotechná nel 1939, ed era una replica al 100% identica del modello Flexette. Il primo modello del dopoguerra della ditta Meopta Prerov (!!! così fu ribattezzata Optikotechna) fu la Flexaret II, lanciata ufficialmente sul mercato nel 1948, in cui la messa a fuoco frontale del primo modello fu sostituita da lenti saldamente montate in una parte scorrevole.

Il modello III (1948 - 1950) utilizzava una manovella per avanzare la pellicola, sostituendo il classico pomello. Il modello IV (1950 - 1957) introdusse la nuova lente Belar (lente quadrupla cementata tipo Tessar); il modello IVa fu la prima a consentire l'uso della pellicola perforata 135, mediante un kit composto da mascherine e mirino dedicato. Il modello V (1958 - 1961) fu il primo ad essere dotato di pulsante di scatto svincolato dall'obbiettivo. Il modello VI (1961 - 1967) è stato il primo con obiettivi dotati di baionette per il fissaggio di filtri e aggiuntivi macro. Ed infine il modello VII (1966 - 1971) è stato dotato di una lente di Fresnel in materiale plastico per migliorare la visione sullo schermo di messa a fuoco, arresti commutabili (!!!) per una messa a fuoco rapida, multiesposizione e la possibilità di impostare anche il formato 6x4.5.

avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2023 ore 0:28

Flexaret I

È la prima Flexaret dell'intera serie, prodotta nel 1939.
Era l'unica Flexaret dotata di messa a fuoco frontale. Si agiva ruotando la ghiera anteriore dell'obbiettivo; mirino ed obiettivo erano collegati da un cavo d'acciaio nascosto dietro la piastra frontale metallica. Il pozzetto aveva quattro parti, simile ai modelli Voigtländer Brillant e della Lubitel sovietica.
La fotocamera era identica alla Flexette, prodotta nel 1938 dalla ditta dei fratelli Bradáč e, dopo il rilevamento della produzione, anche dalla Optikotechná di Prerov.

L'usabilità attuale di questa prima Flexaret è più difficoltosa rispetto ai modelli più recenti, così come i risulati. Utilizza un obiettivo più vecchio e meno tagliente, un otturatore che non consente tempi di posa brevi, l'impossibilità di utilizzare filtri e/o aggiuntivi, questi sono gli svantaggi che ne predeterminano l'uso piuttosto a favore, viceversa, per le vetrine dei collezionisti.Sorriso

Anno di fabbricazione: 1939
Obiettivo del mirino: Mirar 1: 4.5/75mm (raramente il vecchio Trinar 1:2.9/75), entrambi senza possibilità di applicare filtri e obiettivi.
Obiettivo di ripresa: Mirar 1: 4,5/75 mm
Otturatore: Prontor II con tempi 1s - 1/150s, B e T oppure Compur 1s - 1/250s, B e T, entrambi importati dalla Germania.
Conta scatti: il numero frame viene visualizzato utilizzando la finestrella rossa sul dorso della fotocamera.
Pellicola: 120




avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2023 ore 0:56

Flexaret II e Flexaret IIa

Era molto più diffusa della Flexaret I.
La messa a fuoco frontale del modello I è stata sostituita facendo scorrere l'intero blocco obiettivo/mirino, che il produttore ha fissato saldamente in un'unica parte scorrevole. I progettisti hanno risolto il controllo della messa a fuoco utilizzando una semplice leva sotto l'obbiettivo di ripresa. Gli otturatori furono migliorati, molto spesso si trova montato il Prontor o il Metax, entrambi erano dotati di autoscatto e sincronizzazione flash. Il pozzetto simile a quello delle Lubitel era dotato di un riquadro per scattare foto sportive veloci. Le prime Flexaret II avevano un pozzetto identico al precedente modello I, fino a quando le più recenti furono dotate di un pozzetto di forma "più spaziosa".

Il modello Flexaret IIa (nella foto) modernizzato era dotato di una leva di armamento che andava dall'otturatore verso l'obiettivo del mirino (al contrario della II) e di un otturatore Metax 1s - 1/400s. Possiamo trovare Flexaret II con il marchio Optikotechny sulla ghiera della lente oppure con l'incisione rinominata Optikotechna - Meopta P?erov. La distinzione tra modello II e modello IIa è molto incerta. Gli autori di alcune pubblicazioni li distinguono per il tipo di otturatore e contatto di sincronizzazione del flash, altri per il nome del produttore.

Nel complesso, il modello II rappresenta un grande salto qualitativo di sviluppo rispetto al modello I. La maggior parte delle soluzioni progettuali utilizzate, erano miglioramenti evolutivi in ??altri modelli, piuttosto che cambiamenti fondamentali. Per quanto riguarda l'usabilità pratica, è sorprendentemente semplice. Principalmente le varianti successive del modello II (IIa) equipaggiate con l' obiettivo del sensore Mirar II 1: 3,5/80 mm sono paragonabili in termini di qualità di progetto a tutti i modelli successivi. La possibilità di utilizzare filtri e paraluce è la stessa dei modelli III IV e V, un contatto di sincronizzazione per il flash, un mirino sportivo, tutto ciò rende questo modello davvero storico un degno rivale, ad esempio, per la versione leggera del Flexaret VI - Standard Flexaret. Esisteva una rara variante dotata di un conta scatti meccanico identico al Flexaret III.

Anno di costruzione: 1948 - 1965
Mirino Anastigmat 1:3/80mm con ø esterno 30 mm per l'applicazione di filtri e aggiuntivi.
Obiettivo ripresa : Mirar 1: 4,5/80 mm o Mirar II 1: 3,5/80 mm con ø esterno 30 mm per il fissaggio di filtri e aggiuntivi.
Otturatore: Ufficialmente Prontor SVS 1s - 1/300s o Metax 1s - 1/400s , ma anche Compur, Compur Rapid , Prontor II , Prontor S e Prontor SV.
Conta scatti: il numero di frame viene visualizzato utilizzando la finestrella rossa sul dorso della fotocamera.
C'erano modelli (oggi molto ricercati dai collezionisti) con un conta scatti meccanico identico al successivo Modello III.
Pellicola: 120




avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2023 ore 12:32

Flexaret III e IIIa

Senza alcun dubbio uno dei modelli più eleganti !!! (imho)

Si riconosce facilmente perché è dotata, come le Rolleiflex, di una manovella per l'avanzamento della pellicola. Sfortunatamente, la manovella era coperta da Rollei con un brevetto e quindi non la vedremo più nei modelli successivi. Triste È la prima dotata di conta scatti meccanico automatico. È stato posizionato, a causa della manovella, nella metà superiore del fianco destro leggermente rialzato. L'otturatore, la lente d'ingrandimento ed il pozzetto erano gli stessi del Tipo II.

Nella Flexaret III sono stati montati due tipi di obiettivi: il Mirar 1:4.5/80 e il Belar 1:3.5/80, che, per ignoti motivi, è stato chiamato Mirar II. Questo nome che ha un po' confuso utenti e collezionisti è stato messo sulle lenti probabilmente solo per motivi commerciali. Gli apparati Flexaret III sono stati ampiamente esportati negli Stati Uniti e la campagna promozionale sulla stampa ha messo in risalto la qualità dell'obiettivo Mirar. Un modello IIIa Crown migliorato è stato designato per l'esportazione negli Stati Uniti, differendo dal design normale per la scala delle distanze di messa a fuoco espressa in piedi anzichè in metri, un connettore speciale per il collegamento del flash posizionato sul fianco sinistro e un logo Meopta in similpelle adornato con una corona sul coperchio superiore del pozzetto.

Anno di costruzione: 1947 (incerto) - 1950
Mirino : apertura 1:3 anastigmat con ø esterno 30 mm per l'applicazione di filtri e aggiuntivi.
Obbiettivo : Mirar: 1: 4.5/80mm o Mirar II 1:3.5/80 con ø30 mm esterno per il fissaggio di filtri e aggiuntivi.
Otturatore: Compur o Prontor SVS 1s - 1/300s ma anche Prontor II , Prontor S , Prontor SV e Compur Rapid .
Pellicola: 120




avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2023 ore 18:12

Schyter, mi hai proprio fatto venir voglia di fare un giro con una biottica.
Purtroppo una Flexaret non ce l'ho... dovrò ripiegare su una Rolleiflex. Speriamo che con i suoi 85 anni sulle spalle funzioni ancora ;-)

Poi dovrò procurarmi anche un Anaret... è tutta una catena senza fine Sorriso

avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2023 ore 18:20

Comunque bellissime le Flexaret CoolCoolCool

avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2023 ore 18:27

... dovrò ripiegare su una Rolleiflex


ehhh capisco ... è proprio un ripiego da poco ... MrGreen

avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2023 ore 18:34

È coetanea di mio padre, 1937, speriamo sia altrettanto arzilla Sorriso

avatarjunior
inviato il 01 Gennaio 2023 ore 19:25

Intanto ho trovato su un forum analogico, un utente che vende una flexaret VI nera (quindi rara, si direbbe) a 90 euro più spedizione.... Quasi quasi mi butto MrGreen

avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2023 ore 19:33

Buttati Nico ;-)

avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2023 ore 19:34

@Nicodemo Camuson ... bell'oggetto ad un prezzo onesto. L'importante è capire se la fotocamera sia perfettamente operativa e magari sia stata revisionata. Se così nn fosse il rischio sarebbe quello di passare dal fotoriparatore (pochi in Italia ci sanno mettere mano) e dover spendere minimo gli stessi soldi o peggio ritrovarti con una fotocamera non riparabile.

Il massimo sarebbe quello di poterla vedere/provare ... o in alternativa essere garantito sull'eventuale restituzione.

avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2023 ore 21:02

Ha veramente un bel design la Flexaret VI nera CoolCoolCool

avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2023 ore 21:42

ci arriveremo ... Sorriso

Flexaret IV, Flexaret IVa, Flexaret IVb

E' stata la prima ad utilizzare "ufficialmente" il Belar 1:3,5/80 mm, un obiettivo a quattro lenti cementate tipo Tessar. La leva dell'otturatore è stata spostata dall'obiettivo di ripresa, al lato destro della fotocamera all'altezza dell'obiettivo di visione. Sfortunatamente, è una leva con movimento alto/basso abbastanza fragile.Era una causa frequente del crash della fotocamera durante la carica e l'avanzamento della pellicola. Il pozzetto è stato significativamente modernizzato con un nuovo design molto più controllabile, di cui sono stati dotati tutti i dispositivi successivi.

La Flexaret IVa (in foto), a differenza del modello precedente, permetteva l'utilizzo di pellicole perforate 135 con l'ausilio di un adattatore. Un indicatore del tipo di pellicola, regolabile manualmente, è stato posizionato all'interno della manopola di avanzamento. Raramente è possibile trovare una versione della Flexaret IVa dotata di una doppia leva di messa a fuoco e di una doppia scala di valori (metrico/imperiale) come nei successivi modelli IVb.

La Flexaret IVb era dotata di una doppia leva di messa a fuoco e di una scala della distanza, la stessa della successiva Flexaret V. Una terza levetta era situata sotto l'obbiettivo di ripresa, facilitando il controllo della fotocamera con una sola mano. A differenza della Flexaret IVa, questo modello non permetteva
l'uso della pellicola 135.

Esisteva anche la School Flexaret IV SCHOOL DEVICE - erano una serie di fotocamere realizzate per i circoli fotografici scolastici. Era simile al modello IVb nel design con una leva e una scala a doppia messa a fuoco. Si identificava per la scritta SCHOOL DEVICE sul retro del coperchio del pozzetto e per l'aggiunta di una tabella dei fattori di filtro sul retro del corpo macchina.

La Flexaret IV (tutte le varianti) è stata l'ultimo modello a non accoppiare l'avanzamento della pellicola con la carica dell'otturatore. Pertanto, il suo utilizzo attuale è leggermente più complicato rispetto ai modelli più recenti. Tuttavia, la qualità ottica del dispositivo è del tutto paragonabile.

Anno di costruzione : 1955 - 1958
Mirino : Anastigmat 1:3 /80mm con ø esterno 30 mm per il fissaggio di filtri ed aggiuntivi.
Obiettivo di ripresa: Belar 1:3.5/80mm con ø30 mm esterno per il fissaggio di filtri ed aggiuntivi.
Otturatore: Prontor SVS 1s - 1/300s o Metax 1s - 1/400s.
Conta scatti : Contatore meccanico accoppiato all'avanzamento del film. Tasto per blocco della doppia esposizione. L'
Pellicola: 120 (anche 135 solo modello IVa).






avatarjunior
inviato il 02 Gennaio 2023 ore 8:34

Nicodemo Camuson ... bell'oggetto ad un prezzo onesto. L'importante è capire se la fotocamera sia perfettamente operativa e magari sia stata revisionata. Se così nn fosse il rischio sarebbe quello di passare dal fotoriparatore (pochi in Italia ci sanno mettere mano) e dover spendere minimo gli stessi soldi o peggio ritrovarti con una fotocamera non riparabile.


Purtroppo il venditore è un antiquario e non un esperto, per cui non mi sapeva dare informazioni. Tuttavia, non accetta restituzioni, e pertanto ho evitato di rischiare di trovarmi un bel fermacarte. In compenso, ho trovato un bellissimo esemplare (intonso, direi) di Flexaret IV, revisionata e certificata, con possibilità di reso entro i 30 giorni dall'acquisto. Inclusi nel prezzo ci sono entrambi i flexpar, il paraluce e la sua custodia in cuoio, immacolata. Direi che per poco più di 100 euro ne vale la pena. Certo, su questo modello ho letto che non si può adattare il rullino 135, ma pazienza... Sulla Rolleiflex ho il rolleikin originale ma non l'ho usato solo una volta...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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