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Qualcosa è andato storto?


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avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 11:20

Se mi viene data la possibilità di espandere la mia creatività con la tecnologia non ci vedo nulla di strano e anormale. Oggi posso scattare una foto nitida mentre cammino di sera tra la gente. Dovrei rinunciare, solo perchè 30 anni fa era impensabile? Se scatto a un paesaggio uso 100 iso e cavalletto, esattamente come 30 anni fa. Non ha senso insomma porsi dei limiti "perchè la fotografia è cominciata così".

avatarjunior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 11:22

Straquoto Vulture

avatarjunior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 11:37

Il kodak 3200 B\N era una pellicola fantastica, che dava una grana unica alle stampe. La usavo spesso anche di giorno solo per quello.

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 11:41

Rifiutare la tecnologia per snobismo è da stupidi, ma anche divetarne schiavi lo è.


Concordo.

Nel passaggio al digitale, non ci abbiamo solo guadagnato, ci abbiamo anche perso. La qualita' che si aveva nella proiezione delle diapositive, è andata persa. E solo chi ci ha convissuto lo può capire. La tridimensionalita', i colori, il passaggio dalle zone chiare alle zone scure... quando scattavi bene, e non era per niente facile, era un'estrema soddisfazione e ti ripagava di tutti gli sforzi anche se era uno scatto buono su 10. Io rimanevo letteralmente a bocca aperta e mi emozionavo.

Qualcosa, davvero, è andato storto.

avatarjunior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 11:44

Ma comunque continuano a venderle le pellicole, nessuno vieta di tornare all'analogico, no?

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 12:04

anche se era uno scatto buono su 10


Beato te ....., io a volte cannavo interi rotoliniMrGreen

Credo che in generale la vita "fotografica" sia nettamente migliorata ma ha anche preso una via tutta sua col digitale e certe cose sono innegabilmente scomparse, bene, male? boh!!!?
Mi ripeto, la stampa è una cosa che sono tornato a fare dopo tanto tempo e mi da emozioni "perse" che il monitor non può dare, insomma si può convivere benissimo con la tecnologia che avanza senza che questa ci tolga il gusto del "tradizionale".;-)


avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 12:10

Ma comunque continuano a venderle le pellicole, nessuno vieta di tornare all'analogico, no?


vero, ma trovato chi ti vende le dia, devi trovare chi te le sviluppa. Vendono ancora anche cavalli e carrozze per chi non vuole usare l'auto.

user14498
avatar
inviato il 06 Marzo 2014 ore 12:18

La mia esperienza fotografica risale alla pellicola 35mm e 6x6. Utilizzavo pellicole bassissime di ASA (oggi iso). Oggi pur avendo la canon 5dm3 faccio fatica a impostare l'iso oltre 800.
800!!!
MI sto abituando a impostare gli iso nativi,cioè 160,320,640,1250.
Vedremo i risultati.
NB. sviluppiamo file che raggiungono le dimensioni (nel mio caso) 40,76x27,17 metri. Quando mai sviluppiamo posteroni.

avatarjunior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 12:36

Daniele, la mia è una provocazione, io sono giovane e quel poco di analogico l'ho fatto con mio zio e la sua F2 ma ho ancora le vasche per il b/n conservate!
Lo si trova chi sviluppa, non è quello il problema, solo non capisco a volte questo eccesso di romanticismo, questo dire che le cose sono peggiori. Da qui a 30 anni diranno "12.000 uso? Ma è buissimo come facevano a fare sport?".
Siamo al 3d al cinema, al 4k, agli ologrammi ma la fotografa sopravvive secondo me ancora fedele a se stessa anche se più facilmente accessibile e gestibile. Parliamoci chiaro, possono vendere 1 miliardo di reflex che arrivano a 24000 ISO ma ciò non farà diventare tutti fotografi che da qui a 30 anni la gente studierà.

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 12:39

Ma comunque continuano a venderle le pellicole, nessuno vieta di tornare all'analogico, no


No, non le vendono con la stessa diffusione di una volta. E' difficile trovarle, ancor più difficile svilupparle (bene). Sicuramente non trovo più le Elite e le Sensia a 2,5 Euro come una volta. I bagni di sviluppo non vengono rinnovati come una volta (la richiesta degli sviluppi è crollata), quindi la qualita' è incostante. Io per la cronaca, continuo a scattare Dia, anche adesso, con la mia Eos 33 che porto come muletto della digitale. Ma quando vado a ritirare le dia spero sempre "che vada bene".


avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 13:55

Ragazzi, non sto dicendo di non usare quello che abbiamo.
Dico solo che se perdiamo la tecnica, le caratteristiche della macchina non ci basteranno mai.
Mi piacerebbe raggiungere la capacità di quei fotografi e applicarla a uno strumento moderno, con tutti i suoi vantaggi

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 22:10

la pellicola concedeva un micromosso, un mosso, uno sfuocato molto più piacevole rispetto al digitale che fa schifo se si hanno questi inconvenienti. in oltre non vale più la regola del tempo di sicurezza pari alla focali in uso, bisogna quasi raddoppiarlo. questi possono essere i motivi perché adesso si cerca tanta sensibilità. con la pellicola ovviamente si facevano le foto che si fanno adesso ma la sensibilità arrivava a 1600 per il colore e 3200 per il b/n, e fu eclatante la notizia della tmax 3200 che si poteva tirare fino a 25000; la resa invece non era così eclatante ma la foto era ugualmente bella anche se sgranata. adesso se hai un file sgranato è da cestinare. è che la fotografia è cambiata come sono cambiati i sistemi. la pellicola si usa ancora molto ma non è che una è migliore dell'altro, ma semplicemente diversi, sapori differenti che in alcuni casi si preferisce l'uno o l'altro.
nel mercato per fortuna si trovano pellicole, sviluppatori e stampatori e si troveranno ancora per molti anni. i più importanti laboratori di stampa digitale offrono anche un servizio di sviluppo e stampa, anche del b/n con stampe ai sali d'argento. chiaramente se certe lavorazioni professionali erano costose un tempo adesso lo sono ancora di più, ma del resto se uno scatta a pellicola lo fa solo per il massimo risultato ottenibile, o dovrebbe farlo per il massimo risultato ottenibile. in oltre adesso si tende molto a stampare in digitale anche partendo dalla pellicola e si può stampare ai sali d'argento partendo dal file...straordinario.

avatarsenior
inviato il 07 Marzo 2014 ore 9:01

lo standard qualitativo che veniva accettato nell'era della pellicola era molto più basso rispetto ad ora.
una foto in condizioni di scarsa luce, considerando che le pellicole non avevo la possibilità di riprendere bene la scena, era sempre affetta da micromosso, o grana eccessiva se la pellicola era tirata a iso maggiori.
Oggi questo non è più possibile nè accettato, ed è una conseguenza a quello che abbiamo, volenti e nolenti, se oggi fai una foto micromossa quando potresti evitarla, non è ritorno alle origini ma solo ottusità.
Le scelte che facevano allora erano semplicemente condizionate al progresso di allora,

Mi piacerebbe raggiungere la capacità di quei fotografi e applicarla a uno strumento moderno, con tutti i suoi vantaggi
... oggi i fotografi del NG scattano tranquillamente alle sensibilità ISO che permettono una foto buona, in termini qualitativi, anche se fosse millemila iso, come avrebbero fatto allora ma non potevano.
Ciao
LC

avatarsenior
inviato il 07 Marzo 2014 ore 10:26

come non quotare lordcasco!! è tutto rapportato ai mezzi che si hanno a disposizione.
un po' come quando si dice che i piloti di f1 e motomondiale di una volta erano più bravi. e perchè? come si fa a stabilire che un pilota moderno non potesse imparare a guidare senza elettronica? la sensibilità ci vuole comunque e la storia evolutiva insegna che l'uomo si è affinato, non si è rincoglionito, altrimenti non ci sarebbero ne scoperte ne evoluzioni scientifiche.

user39791
avatar
inviato il 07 Marzo 2014 ore 10:42

Già, quando uscirono le prime reflex analogiche dipendenti da una pila per scattare in molti allora presero la novità come un limite assoluto.Eeeek!!!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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