| inviato il 22 Gennaio 2014 ore 7:46
Più gente approda al medio formato e meglio é per tutti gli utilizzatori.
Non solo per il costo dei dorsi, ma anche per quello dei corpi e delle ottiche, i cui prezzi non dovranno più essere formulati sulla base del migliaio di unità vendute...
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| inviato il 22 Gennaio 2014 ore 8:13
Ben vengano le evoluzioni anche nel MF, vediamo i prezzi però.. Ad oggi accessibili a pochi |
| inviato il 22 Gennaio 2014 ore 8:21
Beh, non sull'usato però, dove si trovano tranquillamente ottimi dorsi o corpi tutto in uno a prezzi da D800 o 5DIII.
Chiaro, l'età si vede, ma soprattutto dal punto di vista dell'ergonomia (schermi LCD piccoli o in bassa risoluzione, una certa lentezza operativa generale, ecc.), non tanto dal punto di vista della qualità dei file: nel 2004-2005 il CCD per medioformato era ormai "maturo", e le evoluzioni, salvo la maggior risoluzione che mana mano si é avuta, non sono state trascendentali.
A ISO base, dove possono esprimersi al meglio, i file di dorsi come l'Aptus 22 o il Phase One P25 sono ancora oggi ottimi.
(Ok, se uno considera che si é passati da 22 a 80MP e nel contempo son migliorati il noise e la gamma dinamica, le evoluzioni sono state importanti. Ma comunque un file dal classico 48x36 22MP é tuttoggi ottimo). |
| inviato il 22 Gennaio 2014 ore 8:25
Comunque secondo me potrebbe proprio essere che i dorsi CMOS siano croppati 44x33 e posizionati come prodotti di ingresso nel mondo del medio formato, a prezzi ancora più bassi degli attuali dorsi CCD 44x33.
In questo modo le varie Case potrebbero attirare nuovi clienti e nel contempo si terrebbero i dorsi full frame CCD come prodotto di punta, con quell'aura di (presunta o meno) superiorità sul "volgare" e "dslr-oso" CMOS.
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| inviato il 22 Gennaio 2014 ore 8:34
Probabilmente nei prossimi mesi arriveranno, finalmente, dei test seri e attendibili tra ccd e cmos. |
| inviato il 22 Gennaio 2014 ore 8:40
Anche io sono curioso.
Comunque per come la vedo (e parlo da possessore di dorso CCD), variabili come il filtro colore o altri aspetti "di contorno" al sensore, oppure avere un RAW converter che interpreta alla perfezione il RAW (es. Capture 1 per Phase One e Leaf), sono alla fine decisamente più influenti che la mera questione CCD vs CMOS.
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| inviato il 22 Gennaio 2014 ore 9:39
Purtroppo il MF rimarrà relegato alle nicchie per ancora tanto tempo.
Gli sono preclusi molti generi, non puoi farci avifauna, non puoi farci street, non puoi farci sport.
E così, secondo me, ti sei giocato il 50% dell'utenza.
Però, nei campi elettivi che sono: ritrattistica/ritrattistica ambientata, paesaggio e, perchè no, testimonianze di viaggio, primeggia.
E' ovvio che devono inventarsi qualcosa per limitare pesi ed ingombri e renderli simili alle DSLR.
Secondo me, Mamiya, con la Mamiya ZD ebbe un intuizione geniale, creare un corpo con pesi ed ingombri da dsrl e ad oggi, rimane la fotocamera più vicina appunto alle dslr.
Purtroppo non fu capita dal mercato che la considerò come un sistema "chiuso", ma perchè fu l'utenza MF a giudicarla .... e fu qui l'errore.
La ZD era rivolta al mercato dslr e l'utenza dslr è abituata ai sistemi chiusi, alle reflex non puoi cambiare il sensore, nascono e muoiono così.
L'unico modo per cambiare qualcosa, potrebbe inventarselo Canon, con un nuovo corpo con sensore più grande..... bisognerà capire se lo farà, anche perchè il grande impegno non è quello di creare un sensore 48x36 ma è quello di creare tutto un sistema di ottiche adatte per quel formato.... ci vorranno anni.
Ovviamente, se siete interessati, state pronti a sborsare cifre a 4 zeri.
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| inviato il 22 Gennaio 2014 ore 9:53
Da una parte questo essere di nicchia non é poi così un male (prezzi a parte): se ti interessa quella nicchia hai prodotti esattamente come vuoi, che devono far bene meno cose, con molti meno compromessi rispetto a camere che devono essere molto più a 360°.
La ZD 22 é stata penalizzata moltissimo nella sua diffusione dalla mancanza iniziale di copertura per l'importantissimo mercato americano, visto che l'importatore Mamiya aveva deciso così. Poi quando é arrivata era troppo tardi, erano usciti i dorsi P45, da 39MP ed lunghe esposizioni, e i 22MP eran "superati" e il prezzo della ZD22 era troppo alto.
Era ed é molto buona, ma non é l'unica ad essere vicina ad una DSLR: in minor misura Pentax 645D ma molto di più Leica S2 lo sono anch'esse, anche se con una sensore leggemente più piccolo.
La 645D in particolare ha subito avuto un price tag di 9'999$, ora molto meno, e non sono poi moltissimi per un corpo 44x33 tropicalizzato, che comincia anche ad avere qualche ottica tropicalizzata.
La S2 idem, ma con costi ovviamente molto Leica, e un sensore 3:2 che non a tutti piace.
P.S. Alla fine come ti trovi con la ZD22? Io continuo a pensarci per avere un backup "leggero" 
P.P.S All'utenza MF, per come posso presumere di intuire sentendo diverse opinioni, non é che dà fastidio il corpo tutto in uno di per sé. La cosa che spiace a molti dei corpi tutti in uno é il non poter prendere il dorso e montarlo su una tech cam per avere i movimenti.
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| inviato il 22 Gennaio 2014 ore 10:01
Paco non saprei, in passato Mamiya 7 con il telemetro Pentax 67 con la reflex fecero corpi tutto sommato compatti usati anche per fotografia naturalistica, non era raro vedere anche Hassy usata per questi scopi, magari non per avifauna.
Oggi da una parte il mercato si sta estremizzando verso risoluzioni sempre piu' esasperate e dall'altra i mirini elettronici hanno permesso di creare macchine FF compatibili con tutte le ottiche esistenti (Sony A7/A7R)
Spero che Sony lavori come ha fatto nelle reflex 35mm, prima in collaborazione con un grande marchio e poi introducento i suoi prodotti e magari perche' no, delle A7 MF. |
| inviato il 22 Gennaio 2014 ore 10:06
Se Hasselblad non avrà l'esclusiva per sempre su questo fantomatico sensore Sony CMOS, sono pronto a scommettere che prima o poi Pentax l'avrà sulla sua 645D, ad un prezzo in linea con le varie ammiraglie Canon e Nikon. |
| inviato il 22 Gennaio 2014 ore 12:56
“ P.S. Alla fine come ti trovi con la ZD22? Io continuo a pensarci per avere un backup "leggero" „
Hai detto bene Tiamat, leggero.
La pentax 645D, l'ho impugnata ed è più ingombrante e pesante, lontana dalle "forme" delle normali DSLR.
La Leica S2 si avvicina, ma corpo ed ottiche hanno prezzi spropositati e poi il sensore è un po' più piccolo.
Non la posseggo da molto ma ho imparato che la ZD va usata quando serve, non bisogna fargli fare cose per cui non è attrezzata.
Apprezzo, però, la sua agilità, la butto nello zaino e mi occupa +o- come la 6D, le ottiche non sono ingombranti, nel corso dell'anno gli affiancherò il 55/2,8 e l'80/1,9.
AF buono, funzionalità immediate, ha tutto ciò che serve a portata di mano.
Il suo file ha una nitidezza out of the box quasi brutale..... mi piace, la sua lavorabilità è ottima.
Trovo solo il profilo adobe standard un po' spento nei colori, ma nulla che non si possa modificare in un secondo tempo.
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| inviato il 22 Gennaio 2014 ore 13:13
“ La Leica S2 si avvicina, ma corpo ed ottiche hanno prezzi spropositati e poi il sensore è un po' più piccolo. „
Sensore 45x30 a parte (che non piace nemmeno a me, sia per l'area che per il rapporto 3:2), non é male il fatto che si possano adattare praticamente tutte le ottiche per medio formato. Le lenti ufficiali Leica S sono veramente *perfette*, ma in effetti sono anche grosse e costose.
L'adattatore ufficiale Leica S -->Contax 645, per esempio, permette di usare le ottime Zeiss per Contax 645 con autodiaframma e autofocus (che a quanto pare é pure più veloce che sul corpo Contax originale!).
s.leica-camera.com/en/News/NEW-LEICA-S-ADAPTER-C-ENABLES-THE-USE-OF-CO
Comunque un corpo Leica S usato costa pur sempre almeno il doppio di una ZD22.
Per il resto, mi pare di capire che riscontri quello che ho notato anche io quando ho iniziato a usare il medio formato.
In più trovo che il file, se esposto correttamente, in condizioni che rientrano nel suo campo d'utilizzo, risulta già pronto e corretto, piacevole. Sembra un po' una Dia da questo punto di vista. I file della D600 li devo sempre lavorare abbastanza per questa o per quella ragione, quelli della 1DsII già un po' meno, ma non sono comunque "pronti" come quelli dei dorsi.
“ Trovo solo il profilo adobe standard un po' spento nei colori, ma nulla che non si possa modificare in un secondo tempo. „
Capture One come interpreta i file della ZD22? Per quanto mi riguarda é assolutamente il preferito. Ormai lo uso per qualunque mio RAW, anche Canon, Nikon o Leica.
Ha magari i vari profili per ZD22 come per i dorsi?
Secondo me l'integrazione tra il convertitore RAW e la camera/dorso dà una marcia in più notevolissima. Partendo da un colore non in linea al 100% con l'hardware, poi é più lunga ottenere ottimi risultati.
Questi ad esempio sono i vari ICC previsti per il dorso, che danno già una bella "regolata", "sgrezzata" al gamut totale del dorso e una bella base per il look finale:
Mentre queste le varie curve preimpostate:
Il tutto ovviamente molto preciso, essendo ormai Leaf di proprietà di Phase One.
Mi chiedo com'é il supporto in C1 per la ZD22. |
| inviato il 22 Gennaio 2014 ore 15:07
Adattatore Leica S - Contax 645, quello é quello più completo perché le Contax 645 hanno diaframma elettrico e hanno il motore AF interni all'ottica, quindi si possono far funzionare come se fossero ottiche native.
Riguardo l'impatto, effettivamente il medio formato é a volte particolare.
Vedrai con l'80/1.9 ma secondo me ancora di più con il 55/2.8: per quanto mi riguarda l'ottica che mi dà la resa più 3D e "MF" tra quelle che ho. |
| inviato il 22 Gennaio 2014 ore 15:39
Contax 645, un altro gioiello da resuscitare se Sony produce un dorso con piu' attacchi. Le lenti sono magnifiche e la macchina va benissimo! |
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