| inviato il 03 Gennaio 2020 ore 21:22
Riassumo: L' animale e' un animale, l' uomo e' una bestia.   |
user111807 | inviato il 03 Gennaio 2020 ore 22:52
Noi che ci vantiamo di avere una ragione, compiamo azioni atroci che gli altri animali compiono con ragione . |
user177356 | inviato il 03 Gennaio 2020 ore 23:23
Quando si prova a calcolare l'apporto proteico giornaliero necessario, anche negli adulti, ci si rende immediatamente conto che una dieta vegetariana è insostenibile. Non solo, le diete vegetariane tendono ad apportare troppi carboidrati, con conseguenze importanti sul metabolismo dei lipidi.
Ci tengo a sottolineare che sono stato convintamente vegetariano per oltre dieci anni, quindi conosco entrambi i lati della barricata. |
| inviato il 03 Gennaio 2020 ore 23:35
Per rispondere alla domanda direi che la differenza principale sia costituita dalla nostra capacita' enormemente sviluppata di adattare l' ambiente piegandolo alle nostre necessita' . Abbiamo rotto tutti gli equilibri naturali e siamo diventati padroni del futuro del pianeta. Visto che comunque le nostre capacita' intellettive non sono evidentemente sufficienti per farci agire con saggezza possiamo dire che siamo una specie estremamente pericolosa ... Troppo intelligente per essere soggiogata dalla natura, troppo stupida per rispettarla. Buon anno a tutti Allegria! :)
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| inviato il 04 Gennaio 2020 ore 0:52
Ooo da una parte e Alessandro Traverso dall'altra stanno arrivando al nocciolo del discorso che ho voluto aprire:
“ Noi che ci vantiamo di avere una ragione, compiamo azioni atroci che gli altri animali compiono con ragione . „
Domenic, gli animali non si chiedono il motivo di quello che fanno.
Per quale motivo dovremmo essere diversi dagli altri animali? Sfruttiamo le armi che abbiamo, e non abbiamo artigli e denti o forza/dimensioni particolari, quindi sfruttiamo il nostro cervello per i nostri interessi...la parte etica del nostro rapporto con gli animali è quella più controversa... noi siamo crudeli, è vero, ma vedendo diversi anzi moltissimi documentari, sono giunto alla conclusione che ci sono diverse specie che ci stanno molto vicine come crudeltà di comportamento, in seguito se serve farò degli esempi.
L'uomo eccelle nella crudeltà perché ha capacità intellettive più sviluppate, che lo portano a superare gli altri animali nel bene e nel male, ma alla base c'è sempre il proprio interesse.
Non so se tutti gli animalisti siano vegetariani, ma credo che questo sentimento venga fuori in parte a causa del senso di colpa per tutto il male che l'uomo fa agli animali, ma in parte anche per il benessere che più o meno oggi abbiamo...in passato era molto difficile portare avanti certi ideali...sbaglio? |
user111807 | inviato il 04 Gennaio 2020 ore 4:27
Domenic
“ Noi che ci vantiamo di avere una ragione, compiamo azioni atroci che gli altri animali compiono con ragione . ?
Traduzione: noi umani , esseri senzienti che pensiamo di essere superiori a tutti gli altri animali soprattutto nell'intelletto non dovremmo compiere azioni che invece si compiono gratuitamente senza senso, cioè senza RAGIONE,
al contrario nel resto del mondo animale c'è quasi sempre una logica nelle loro azioni, nel senso che pare esistere una ragione istintiva che li fa agire sempre o quasi per il bene collettivo.
Da qui un altro dilemma irrisolvibile, sono più intelligenti gli squali che sono su questo pianeta da più di 200 milioni di anni oppure noi homo sapiens che in appena 40.000 stiamo rendendo invivibile la nostra casa senza che ci sia un alternativa, un suicidio praticamente.  |
user111807 | inviato il 04 Gennaio 2020 ore 4:37
Paolo, il mio intervento non vuole essere assolutamente critico del tuo ultimo post, anche se so che tu lo sai e non mi sembri il tipo, lo specifico perché noi esseri troppo "intelligenti" spesso soprattutto in questo genere di approccio c'è chi non accetta altro pensiero oltre che al suo.
Ciao
Domenic |
| inviato il 04 Gennaio 2020 ore 7:03
Beh questo quesito richiederebbe uno studio interdisciplinare fra etologia, psicologia sociologia medicina scienze comportamentali. Non c'è dubbio che l'uomo è anch'egli un animale, più evoluto nel senso darwiniano, quindi molti dei suoi comportamenti derivano sicuramente da comportamenti ancestrali tramandati dai nostri antenati dal DNA. Ma ci sono anche comportamenti derivanti dalle interazioni sociali. Chi studia ad es i primati potrebbe vedere quanti dei comportamenti siano comuni e quanti siano propri della specie umana.
Seguo da 30 anni quark e un idea me la sono fatta |
| inviato il 04 Gennaio 2020 ore 10:20
in realtà non stiamo focheggiando nè sull'uomo nè sull'animalità ma su qualcosa di più speciale.
Si tratta addirittura di un processo universale, non solo terrestre.
è quel processo che porta la vita ad un livello tale da rendere poco riconoscibile una specie come appartenente al resto del gruppo, nel nostro caso l'uomo, magari in un altro pianeta vivente un altro essere.
Di solito, darwinianamente parlando, si dice che le specie cambiano perchè si adattano ai nuovi ambienti che colonizzano. Vedi balena, che negli antenati aveva un quadrupede www.galileonet.it/wp-content/uploads/2019/04/balena.jpg e che con l'andar del tempo si è adattata così bene al mare tanto da sembrare un pesce.
Nell'uomo è vero il contrario, cioè è l'uomo che adatta gli ambienti a sè stesso, tanto da poter vivere in Antartide e respirare nello stazio.
Ma non si cada nell'errore di pensare che sia sola prerogativa umana. è un'azione animale che si riscontra a diversi livelli. Anche un castoro fa le dighe, le termiti fanno grattacieli e cantine.
è non si pensi che solo l'uomo fa utensili, li fanno anche uccelli e mammiferi. Diciamo che a quel che si sa, solo l'uomo fa un utensile atto a costruire un altro utensile.
il nostro sviluppo intellettivo ha prodotto tanto le teorie geometriche quanto il fucile, le sinfonie orchestrali e i genocidi, ma come è stato fatto notare è solo una questione di misura. Anche gli animali sono capaci di azioni crudeli anche all'interno della loro stessa specie.
è un po' come dire che se il mio gatto ogni tanto è un po' stronzetto nel suo comportamento, se fosse evoluto a livelli molto più elevati ogni tanto sarebbe in grado di compiere azioni davvero scellerate.
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L'uomo ha cambiato molto del suo vivere con il "contratto sociale". it.wikipedia.org/wiki/Contratto_sociale
Occorre capire come alcune specie sono inserite in questo contratto.
Il potenziale violento e distruttivo dell'uomo contro l'uomo è mitigato in questo contratto.
Ma può essere mitigato anche nei confronti degli animali.
In Italia, a partire da circa 50 anni si è vista una diversa sensibilizzazione animalista.
Tutto forse, è partito dalla conoscenza, mediata attraverso la televisione, con documentari sugli animali che ci hanno insegnato ad apprezzarli.
è molto più facile ammazzare una bestia piuttosto che un animale di cui conosci il nome, le abitudini, e con il quale sei entrato in empatia.
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noi siamo umani e riusciamo a conoscere in modo umano. Facendolo ci rendiamo conto di quante similitudini molti animali hanno con noi e questo ci fa entrare in empatia, mitigando l'azione violenta nei loro confronti.
Quindi è l'aumento della conoscienza che in 50anni ha modificato il rapporto umano con gli animali.
Quando la conoscenza si fa curiosità ed indagine, allora ci sono le premesse per diventare animalisti.
Non sarà forse, che il rapporto che ho con il mio pappagallo ed il mio cane, lo potrei avere simile con una papera e un maiale? con un'oca ed una mucca?
Finchè ti rispondi: no, (quindi te la racconti) è facile. La carne può essere anche una scatola, membra arrotolate senza nè occhi nè narici, qualcosa che non può avere un nome come Leo o Fufi.
Ma poi scopri che qualcuno il maiale lo tiene in giardino, come animale domestico, e che questo è molto affettuoso, così una papera si lega all'uomo quanto un pappagallo se ne curi il rapporto...
Ti cadono le certezze.
Quegli animali che nel contratto avevi relegato ad essere carne senza nome assumono un aspetto differente.
Non capisci + quale è il limite tra coscia di pollo e animale d'affezione, anzi, capisci che il pulcinotto non è petto e cosce e che il termine animali d'affezione è solo una sega mentale di comodo.
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è ovvio che da lì nasce un problema etico a vari livelli:
che vita conducono?
come nascono e come muoiono?
potrei vivere senza mangiarli?
ecc...
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user177356 | inviato il 04 Gennaio 2020 ore 11:43
“ Se solo provassimo a condurre un pezzo di terra ed allevare venti galline, torneremmo ad avere un rapporto meno malato con il cibo. „
Applausi.
“ Sapete qual è il problema? E' che siamo talmente abituati a mangiare il prodotto confezionato che quando ad un cittadino proponi un uovo che arriva dal pollaio nel prato dietro casa, si domanda se' e' sano e se e' mangiabile. „
Ho avuto per qualche anno un'attività di produzione di alimenti, per la quale dovevo usare (tra l'altro) del tuorlo d'uovo, che avrei pastorizzato nel mio laboratorio prima dell'uso nei prodotti. Ebbene, sono dovuto piegarmi ad usare tuorlo in brick pastorizzato perché la ASL pretende una "stazione di sgusciamento" (sic.) separata e procedure di sanificazione pesantissime.
Tutto giustificato dalla necessità di garantire la sicurezza degli alimenti, sia ben chiaro: il guscio d'uovo è una delle cose più infette che passano in cucina. Però questo mi ha di fatto impedito di usare prodotti locali. |
| inviato il 04 Gennaio 2020 ore 12:34
beh il pollame crudo e derivati portano malattie serissime all'uomo.
Una certa cura nel trattare le uova e la carne e' d'obbligo.
In famiglia un parente conduce un allevamento di 60mila ovaiole allevate a terra all'aperto. Le uova fanno settecento km solo per andare e tornare dalla stazione di sterilizzazione e confezionamento. 
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user177356 | inviato il 04 Gennaio 2020 ore 13:33
“ stazione di sterilizzazione „
Ovvero? |
| inviato il 04 Gennaio 2020 ore 13:44
"Uomini e animali...quali differenze?"
Il livello d'intelligenza.
Oggi poi c'è necessità di proteine forse più di qualche anno fa, e dunque bisogna usare l'intelligenza in più per procurarsele, e la via più breve e meno erta é dagli animali: magnamo gli animali, grigliati, bolliti, brasati, fritti, crudi, etc. |
| inviato il 04 Gennaio 2020 ore 14:13
Ovvero la ditta che le lava , le timbra e le confeziona.
Edit: Come ha fatto notare RealB ho semplificato usando il termine "lava" in modo improprio.
Le uova non si LAVANO con l'acqua per molti motivi. Uno di questi e la conservazione che viene compromessa da un guscio lavato.
Ad ogni modo, vengono valutate, selezionate, sanificate, ripulite e timbrate.
Quando partono sono perlopiu' sporche e quando tornano in distribuzione son belle pulite e selezionate. |
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