| inviato il 15 Marzo 2019 ore 18:19
del futuro nulla è certo! E' certo che acquistare oggi i sistemi reflex anche professionali si spende molto meno ,si scatta lo stesso e per un amatore e un professionista conta molto. Diverso chi acquista compulsivamente,chi cerca la novità,chi segue la moda,chi segue l'investimento del futuro cerca le ml.Ma anche lì basta che l'oculare da 2\3 milioni di pixel fra un anno passano a 10milioni a 1000hz ecco tutti a rivendere la vecchia per la nuova. |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 18:22
Quotone a Lucionelli. |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 18:23
Finchè tengono un sistema apsc che soddisfa per me va bene. Di lenti ve ne sono anche troppe volendo, per tutte le tasche. Quest'anno lo hanno dedicato al completamente del FF, e mi pareva scontato. Non ho particolari scimmie, anzi. Ed anche l'avessi avrei già la lente per soddisfarla anche se non ne fanno di nuove. |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 18:49
In effetti anche acquistando una Reflex adesso, non è che diventi automaticamente una ciofeca per via delle Mirrorless. |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 20:38
Anche io sono d'accordo con Licionelli. Pentax ha ottimi prodotti Apsc e ff, è un parco ottiche in grado di soddisfare i più. Molti amatori faranno affari con chi, per scimmia o per bisogno, si butteranno sulle ML. Per come la vedo, CaNikon spenderanno molte risorse per completare il più rapidamente possibile il parco ottiche, e per dslr uscirà ben poco. Magari Pentax si distinguerà e, come dice Thinner5, rimarrà un vender di nicchia, con il suo segmento di mercato. Lo spero, lo spero proprio. |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 21:00
Credo che l'utente Pentax sia un utente fedele nonostante tutte le difficoltà legate al marchio (una FF che ha tardato ad uscire, poche ottiche proprietarie e terze per FF, difficoltà a reperire il materiale ecc. ecc.) e se Ricoh pare dimostrare di credere in Pentax vuol dire che non siamo poi così pochi (tra parentesi, credo sarebbe simpatico contarsi nel Forum, forse anche qui non siamo così pochi...) e sicuramente l'incremento delle ottiche porterà altri utenti, data l'indiscussa qualità dei prodotti, riconosciuta anche dai non pentaxiani; quanto al mercato di nicchia, ci può stare, perché no, non sarebbe il primo caso e non credo sarebbe pregiudizievole per la sopravvivenza del marchio, forse il contrario, specialmente se restasse l'unico o uno degli ultimi produttori di reflex, dato che forse non proprio tutti vorranno soggiacere al fascino delle ML. |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 0:12
Io attualmente ho una K-5 con 10-17 fish-eye, 16-50/2.8, 55-300, 21-40-70 limited, 35/2.4 e 50/1.8. Vorrei rimanere in aps-c perché mi ci trovo bene. Con gli zoom mi trovo divinamente, i fissi li adoro ma sono un po' meno divertenti (preferisco i fissi manuali sovietici, da quel punto di vista. Non per qualità, ma per puro divertimento). L'unica cosa di cui sentivo la mancanza era uno zoom grandangolare che fosse prettamente "paesaggista", con tutte quelle caratteristiche precise che un paesaggista potrebbe desiderare. E' uscito il DA* 11-18/2.8: nitido, luminoso, grandangolare vero, monta i filtri a vite, è tropicalizzato al top e avrà anche un accessorio anticondensa e antiappannamento; per me, la perfezione. Canon non ha nulla di simile (il 10-18 non è paragonabile, gli altri sono catafalchi costosi per full frame). Nikon la stessa cosa. Sony idem. Solo Fuji ha l'8-16/2.8 WR, che però ha qualche differenza (sia nei limiti che nei pregi). Con un po' di attesa spero che, a fine 2020, possa permettermelo (per ora non ho mai speso più di 275€ per un obiettivo, questo costerebbe 1300...) e concludere il corredo. E poi continuerò a seguire il mercato per curiosità ed interesse, ma per la fotografia avrò raggiunto la pace dei sensi (si fa per dire, sempre). A quel punto può anche scomparire l'intero mercato fotografico, mi basta che i cinesi continuino a produrre pile e i giapponesi schede di memoria |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 0:44
Se le grandi case limiteranno la produzione a causa dell'avanzata degli smartphone non è detto sia per forza un male per noi. Andranno a morire tutti quei modelli destinati a chi vuole una macchina fotografica ma la usa come un cellulare, magari senza mai cambiare la lente kit. Modelli che comunque noi non compreremmo, tipo le xxxxd e compagnia cantante. Le nuove uscite saranno più dilazionate ma, visto che saranno dirette solamente ad un tipo di utenza più consapevole, magari più ragionate. Oppure no, tanto, come già detto, la feature nuova attira comunque. |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 1:13
I modelli entry resteranno sempre. |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 1:44
Che esisteranno sempre gli entry lo credo anche io. Solo che probabilmente saranno qualcosa di già più evoluto, per distaccarsi da quello che l'80% degli odierni clienti entry potrà fare anche con lo smatphone con meno pesi e ingombri. Potrebbero anche scomparire i molti modelli intermezzi che ci sono ora, credo. Temo di stare andando OT però. |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 9:00
Ragazzi non voglio smorzare i vostri entusiasmi ma ha l'impressione che non abbiate ben compreso le logiche di mercato: le case storiche producono reflex alto di gamma per posizionarsi ai piani alti (e più prestigiosi) nell'olimpo dei produttori ... ma i soldi li fanno con le entry level! Ed è proprio il mercato delle entry level quello che passerà armi e bagagli agli smartphone! |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 10:03
“ Mentre quello fra una entry level Aps-c e una smart evoluto è sottile. „ Beh, con certe affermazioni ci andrei piano... In termini di superficie, facendo i conti con l'accetta, un APS-C è circa la metà di un FF, mentre un APS-C è più di 13 (tredici) volte più grande del sensore di un Samsung S10 (ultima generazione). La vera differenza tra uno smartphone e una APS-C è il software di cui sono dotati i primi, generalmente molto avanzato. Ciò rende un jpg di uno smartphone molto godibile, specie su schermi relativamente piccoli. Se si partisse dal RAW di un APS-C il discorso cambierebbe completamente, ma in quanti si sbattono a postprodurre un RAW? In pochi. Ma quei pochi sanno che ciò che si può ottenere con un APS-C non si può ottenere con uno smartphone. E il limite non è solo nel sensore, che comunque gioca un ruolo importante, ma anche nelle ottiche. Insomma, gli smartphone fanno miracoli, per i più sono la soluzione definitiva, ma la differenza con un APS-C, ma anche con una m4/3, per chi sa quel che fa, sarà sempre incolmabile. |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 10:20
“ un jpg di uno smartphone molto godibile, specie su schermi relativamente piccoli „ E' il fine che fa il distinguo allora! Per non andar fuori tema “ I lenti piani di Pentax sulle lenti „ potrebbero essere un cauto attendismo! Ma non è che anche Pentax starà sviluppando una ML FF di fascia medio alta ? |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 10:27
Insomma: il formato 24x36 ha una superficie di 864 mm²; un apsc Canon ha una superficie di 329 mm², poco più di 1/3 ( la superficie dei sensori 4/3 è di 225 mm² poco più di 1/4). Comunque si tratta di superfici di almeno un ordine di grandezza superiori rispetto ai sensori dei telefonini attuali. Purtroppo i telefoni con sensori più grandi non hanno attecchito, almeno sinora |
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