RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Ultimo blog


  1. Forum
  2. »
  3. Blog
  4. » Ultimo blog





avatarjunior
inviato il 12 Ottobre 2017 ore 20:40

L'attesa di un blocco, di una cancellazione, si insinua in ogni pensiero.

avatarjunior
inviato il 13 Ottobre 2017 ore 10:16

Come sopravvivere alla propria macchina fotografica: Lezione 1 - I modi di esposizione.

Non c'è sempre stata, ma da quando esiste il concetto di esposizione automatica di questa temuta ghiera non ce ne liberiamo più. Non è sufficiente smontarla, i suoi effetti continuano a farsi sentire lo stesso, quindi tanto vale imparare a conviverci. Le prime ghiere avevano solo due posizioni, tipicamente A e M, ma oggi con orgoglio i costruttori ne prevedono 4 (A, M, S, P). In questa breve guida, per coscienza ma anche per vergogna, non tratteremo di eventuali altri modi di esposizione che sarà possibile selezionare sulle ghiere più fashion .
(segue)

avatarjunior
inviato il 13 Ottobre 2017 ore 11:21

Ma cosa vogliono dire le lettere A, M, S, P? Sono le iniziali, nella lingua stampata sui dollari, rispettivamente di Aperture (A), Manual (M), Shutter (S) e Program (P). L'unico incomprensibile a noi italiani è shutter (otturatore), che infatti è l'unico termine dei quattro a non avere origini latine. In sostanza quindi A sta per "esposizione automatica a priorità di apertura di diaframma", M per "esposizione manuale ", S per "esposizione automatica a priorità dei tempi" e P per "esposizione automatica programmata ". Ma voi queste cose le sapete già, come è giusto che sia. Passiamo quindi ad analizzare questi modi di esposizione in dettaglio, uno alla volta.
(segue)

avatarjunior
inviato il 13 Ottobre 2017 ore 12:04

Partiamo dal modo di esposizione manuale (M), l'unico dei quattro a non avvalersi dell'esposizione automatica, in quanto il fotografo deve impostare sia il tempo di scatto che l'apertura di diaframma. E qui cominciano i dolori. Prima di tutto non è vero che il modo manuale non sfrutta l'esposizione automatica, in realtà può non sfruttarla, ma può anche farlo. Infatti basta impostare gli ISO automatici ed ecco che trasformiamo il modo manuale in automatico, ovviamente con dei limiti rispetto agli altri modi più spiccatamente automatici. Il limite sta nel fatto che delle tre variabili che determinano l'esposizione, due sono fissate e non possono essere cambiate on the fly , mentre negli altri modi ne fissiamo una sola. Quindi possiamo dire che anche il modo manuale può essere in realtà automatico, ma fissa più paletti degli altri modi e ha un ridotta possibilità di compensazione, basandosi solamente sull'automatismo ISO. Conviene usare il modo manuale?
(segue)

avatarjunior
inviato il 13 Ottobre 2017 ore 14:18

Per capire se è conveniente usare il modo manuale è necessario fare una premessa. L'esposizione automatica (e in qualche modo il file raw) ha invertito i termini del problema. La corretta esposizione non è più il modo migliore per registrare il soggetto fotografico come visto dal fotografo, ma è la capacità interpretativa della macchina a differenziare i soggetti secondo parametri impostati dal costruttore. Non c'è alternativa: quello che si è guadagnato in termini di velocità operativa lo si è perso in termini di interpretazione personale. Ma torniamo alla domanda: conviene usare il modo manuale?
(segue)

avatarjunior
inviato il 13 Ottobre 2017 ore 15:28

La risposta semplice è: se la macchina è adatta, perchè no. Se non ci sono condizioni particolari che lo sconsigliano, a mio avviso conviene sempre operare in manuale, oggi più che in passato, vista la possibilità di compensare eventuali errori variando gli ISO automaticamente. Con due ghiere di comando e un minimo di pratica è possibile tenere sotto controllo agevolmente sia i tempi che le aperture di diaframma, pilotando gli ISO ai valori desiderati. Quindi macchina adatta implica due ghiere di comando, gestione ISO automatici, previsualizzazione ISO scelti prima dello scatto (non dopo lo scatto, come su alcune) e, ultimo ma non ultimo, una buona tenuta agli alti ISO, e qui il formato pieno è molto utile (non dimentichiamoci che un tempo, prima dell'abbrutimento commerciale della fotografia, questo era chiamato 'il piccolo formato' ).
(segue)

avatarjunior
inviato il 13 Ottobre 2017 ore 18:19

(e invece non segue più) Sorriso

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2017 ore 18:21

Brillante esempio di scrittura finalizzata all'aver qualcosa da leggere.

avatarjunior
inviato il 13 Ottobre 2017 ore 18:30

Tu cosa stai leggendo?

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2017 ore 18:42

Non mollare, siamo tutti con te.

avatarjunior
inviato il 13 Ottobre 2017 ore 18:53

Grazie per il supporto, ma mi sembra un buon punto per interrompere in attesa che il moderatore... zac! Sorriso

avatarjunior
inviato il 14 Ottobre 2017 ore 8:32

Poi c'è l'uso classico del modo manuale, senza automatismi. Si impostano le tre variabili (tempo, apertura e ISO) in modo completamente discrezionale, salvo seguire in qualche modo le indicazioni dell'esposimetro. Una meraviglia, il piacere del perlage che ti massaggia il palato, la rivincita dell'uomo sulla macchina, la libertà di pensiero ritrovata dopo un periodo buio (ricordiamo che gli alti ISO possono mitigare gli effetti degli ambienti bui, ma nulla possono contro i periodi bui). Sbagliare, sbagliare, sbagliare, sbagliando si impara, recita non senza ragione l'adagio popolare. Infine c'è la classica situazione in cui il modo manuale è impagabile.
(segue)

avatarjunior
inviato il 14 Ottobre 2017 ore 9:02

Con il modo manuale infatti possiamo risolvere la spinosa situazione in cui facciamo più scatti ad uno stesso soggetto, variando l'inquadratura (di tanto, di poco, il giusto, in alto, in basso, a destra, a sinistra, al centro, di lato, più vicino, più lontano -ma non troppo più lontano, eh) senza che l'automatismo ci cambi il valore di esposizione. Certo, il primo scatto (più realisticamente, i primi scatti) sono un po' lenti per le verifiche del caso, ma poi si procede spediti come treni. E' proprio vero, più tempo hai a disposizione, più sei veloce. Ma non l'ho creato certo io il mondo!
(segue)

avatarjunior
inviato il 14 Ottobre 2017 ore 12:39

Abbandoniamo ora il principe dei modi di esposizione per parlare della cenerentola degli stessi: il modo di esposizione automatico programmato, quello di cui molti si vergognano e che potrebbe essere definito con superficialità come l'antitesi del saper fotografare. Anche qui occorre fare una premessa: ci sono vari modi per sbagliare una foto, ma tra i più diffusi ci sono senz'altro il non fidarsi dell'esposimetro, e il fidarsene troppo. Ma queste cause di errore affliggono sia il modo manuale che quello automatico programmato, quindi alla fine mal comune...
(segue)

avatarjunior
inviato il 14 Ottobre 2017 ore 15:05

Se proprio dobbiamo muovere una critica al modo automatico programmato, direi che è quello che maggiormente incarna il senso consumistico della fotografia: ho comprato una macchina fotografica, ora voglio che faccia le foto fatte bene, perchè così diceva la pubblicità. Questo tipo di utente difficilmente indagherà sulla troppa luce, sulla poca luce, sulla luce adatta, sulla profondità di campo e, se la foto viene mossa, darà la colpa al nipote che non sta un attimo fermo. Come se non bastasse, accanto a questo 'primate fotografo' , l'industria ne ha individuato un altro altrettanto pericoloso ma lucrativo: il 'primate fotografo consapevole' (non consapevole di essere un primate, consapevole di essere un fotografo). E ha sfoderato il programma cosiddetto flessibile.
(segue)



Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)



Questa discussione ha raggiunto il limite di 15 pagine: non è possibile inviare nuove risposte.

La discussione NON deve essere riaperta A MENO CHE non ci sia ancora modo di discutere STRETTAMENTE sul tema originale.

Lo scopo della chiusura automatica è rendere il forum più leggibile, soprattutto ai nuovi utenti, evitando i "topic serpentone": un topic oltre le 15 pagine risulta spesso caotico e le informazioni utili vengono "diluite" dal grande numero di messaggi.In ogni caso, i topic non devono diventare un "forum nel forum": se avete un messaggio che non è strettamente legato col tema della discussione, aprite una nuova discussione!





 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me