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Dopo lo tsunami: una scala di valori







avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2015 ore 1:27

Caro Paco,

a mio parere, riguardo l'approccio di S.B., il "problema" non sono solo i suoi modi, ma lo sono anche alcuni aspetti dei suoi contenuti, che sono, se non altro, discutibili.

Leggo, condividendolo, nell'intervento di Jeronim:

È anche vero che il mondo della fotografia è talmente vasto e variegato che accomunare generi e finalità diverse con metro di giudizio univoco è sempre una forzatura.
Stroncare, utilizzando i parametri più alti, chi di fotografia campa con lavori di stock, matrimoni e quant'altro è perciò troppo facile ed è un'operazione irrispettosa della dignità di chi svolge un lavoro comunque utile alla comunità. Questi fotografi sanno di dover trovare, ogni giorno, un difficile equilibrio tra creatività e compromesso e nessuno di loro, mi pare, ha qui preteso di andare oltre questa consapevolezza.
Pretesa che invece ha animato, più o meno esplicitamente, molti interventi di semplici appassionati vistisi attaccati sul terreno dei loro "credo". "Credo" molto spesso basati solo su un'erronea interpretazione della scala di valori: si entra in un forum fotografico, si ricevono consensi, centinaia di "mi piace", ed il pericolo è quello, per fare un esempio banale, di sentirsi Uto Ughi solo per aver ricevuto l'applauso dopo aver strimpellato qualcosa alla chitarra tra amici e parenti stretti...


Avevo già seguito l'anno scorso la discussione con S.B. qua sul forum e quest'anno ho avuto l'occasione di poterlo seguire dal vivo a Genova.
Al di là dell'opinione che mi sono fatto, sono rimasto stupito di come tratti certi generi fotografici che secondo lui non rispondono ai "suoi" dogmi. Ad esempio il paesaggio.
E io non mi sento per nulla parte in causa dato che non ho tempo - purtroppo - di dedicarmi ai paesaggi.
Ci sono posti splendidi, magari non tanto famosi, che levano il fiato.
Posti non famosi, che richiedono 2,3,4 o più ore o giorni di cammino. Quindi nel momento in cui uno decide di fotografarli deve prepararsi a 360°. Pertanto la foto che otterrà non sarà solo una foto di un paesaggio, di un luogo, ma sarà qualcosa di più. Sarà espressione di fatica, tempo, dedizione, ricerca. Potrà anche essere "potente" a seconda di quanto sarà speciale il posto ritratto, a seconda di quanto incontrerà o meno i gusti di chi vedrà la foto, a seconda di quale scelta di ripresa sarà fatta dal fotografo per valorizzare o meno quel posto...E lo sarà magari anche se fatta con una lunga esposizione e un ND64...

Insisto su questo perché
il mondo della fotografia è talmente vasto e variegato che accomunare generi e finalità diverse con metro di giudizio univoco è sempre una forzatura.
ri-utilizzando parole già citate.


user46920
avatar
inviato il 28 Agosto 2015 ore 7:41

Ottima descrizione Jeronim, concordo anch'io con Caterina e con la tua descrizione di ciò che è successo e benvenga anche una scala di valori (se riuscirà ad essere il tema della discussione ;-))

il mondo della fotografia è talmente vasto e variegato che accomunare generi e finalità diverse con metro di giudizio univoco è sempre una forzatura.


Infatti ... non c'è altro da dire o almeno sarebbe sufficiente approppiarsi di questa consapevolezza: la Fotografia è quella potente, vera, coraggiosa ed intima, proposta dell'autore ??? si ??? ... bene, ma non c'è scritto da nessuna parte che sia obbligatorio fare Fotografia così, c'è anche la fotografia ad minchiam, quella bella, quella asettica e documentaristica, quella di ricordo, quella delle fototessera e/o qualsiasi altra tipologia che ci faccia piacere (dimenticavo c'è anche quella pornografica ;-)), ma ripeto non c'è nessun obbligo alla produzione di questa Fotografia.

Quindi, il fermento verso alcune provocazioni, è stato solo una conseguenza della assenza totale di questa cosapevolezza ... è stato come dice Jeron un vero tsumani, che ha colpito principalmente gli ignari (non dico ignoranti, che quelli sono consapevolmente volenterosi a rimanere ignari).

E purtroppo Gannjunior, mi sembri anche tu un superstite Triste
Al di là dell'opinione che mi sono fatto, sono rimasto stupito di come tratti certi generi fotografici che secondo lui non rispondono ai "suoi" dogmi. Ad esempio il paesaggio.

prendo le tue parole, che ormai avrò letto 5 o 6 volte in questi giorni, per provare a dare un valore a questo tuo "sentimento":
ma chissenefrega di quello che dice Benedusi !!! se a lui non piacciono i paesaggi (e io non lo so) e non li rinchiude in quello che chiami i "suoi" dogma, chissenefrega !!!
Ma ce l'hai una tua testa per pensare e per decidere cosa sia buono o meno per te ?? e allora usala !!! fattene una ragione e sbattitene di quello che pensa o dice Benedusi !!! o vuoi ripeterla per la settimia volta ?? ;-)

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2015 ore 8:05

Superstite di cosa?
5-6 volte, ma che dici?
Perdonami ma ti sembro uno che non pensa con la sua testa? Hai mai visto un mio lavoro, una mia foto?

Mi da solo fastidio che qualcuno che non sapesse cosa fare (x sua stessa ammissione) abbia impiegato il suo tempo di feria per venire a fare certe affermazioni, alcune naturalmente condivisibili e altre discutibili ma che di fatto discutibili non erano in quanto lui, professionista affermato e di successo, si dedicava a noi gratis e quindi dovevamo stare lì ad ascoltare gli slogan.
E purtroppo l'esperienza mi ha insegnato che il successo non è una garanzia necessaria che rende illuminate le persone. Ci sono stati 4 incontri a palazzo Ducale quest'anno, tutti con personaggi di successo. Uno non sono riuscito a seguirlo, gli altri si, ma solo uno mi ha lasciato qualcosa e l'ho ritenuto degno di un professionista che veniva li nella vece di insegnante.
Ma lo sai cosa significa sapere insegnare?
Vai a seguire delle persone, perchè di successo, in versione "spugna on" e poi ti accorgi di avere davanti qualcuno a cui di insegnarti qualcosa non frega nulla..
... Quindi mi sono permesso di fare le osservazioni che ho fatto (offrendo uno spunto di ragionamento per altro e non limitandomi a lamentarmi).
Non credo comunque di dover giustificare con nessuno (quasi) una mia opinione.

user46920
avatar
inviato il 28 Agosto 2015 ore 8:35

...ma solo uno mi ha lasciato qualcosa e lho ritenuto degno di un professionista che veniva li nella vece di insegnante.

infatti non è che chiunque può essere il tuo maestro, se ti accorgi che non lo è, meglio !!! ma allora perché perdere tempo a sottolineare che non lo è ?? non lo capisco Confuso come non capisco tutte queste polemiche, ogni volta, per tutti i topic aperti anche da Jeronim ad esempio (se non ti interessano, vai in altri lidi, che ci fai qui ??? ... sembrano invece e volutamente delle precise rotture di cojoni).

Quindi mi sono permesso di fare le osservazioni che ho fatto (offrendo uno spunto di ragionamento per altro e non limitandomi a lamentarmi).
Non credo cmq di dover giustificare con nessuno una mia opinione.

Infatti non ce n'è bisogno. Adesso non volevo aprire una polemica con te in particolare ;-), ma visto che hai rimesso anche qui lo stesso concetto, che non ha secondo me nessun punto su cui ragionare se non quello di dire "questo non è il tuo maestro, prendine atto e via avanti" , l'ho usato solo come esempio della situazione in generale. E spero non sia di deviazione dal tema aperto da Jeronim, come forse/purtroppo mi è capitato involontariamente di aver già procurato in altre occasioni.

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2015 ore 8:42

Adesso non volevo aprire una polemica con te in particolare ;-)

Ecco, anche perchè forse mi confondi con qualcun altro. ;-)
(e non amo la generalizzazione).

Lasciamo che il 3d di Jeronim prosegua e rimandiamo eventuali chiarimenti specifici (se mai ce ne dovesse essere la necessità) via mp.

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2015 ore 11:06

Applausi a Jeronim. Sintesi perfetta.

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2015 ore 13:57

Ringrazio tutti per per gli interessanti interventi.
Scusate la mia scarsa presenza e tempestività, ma sono fuori casa con poco tempo e connessione precaria (scrivo con l'iPhone!).
Cerco comunque di rispondere agli spunti che avete offerto:

@zentropa
Mi chiedi cosa mi spinge alla ricerca fotografica.
Cercando di sintetizzare, rischiando la banalità (altrimenti Caterina mi bacchetta!), alla base di tutto credo ci sia la passione e l'interesse per ciò che è arte figurativa in generale. Decidere poi di mettersi in gioco, senza accontentarsi di ammirare e studiare il lavoro degli altri, è un passo delicato che, per me, può trovare il suo senso solo se si è disposti ad indagare e mettere allo scoperto la propria autenticità. E il primo sintomo dell'autenticità è quella indispensabile spinta interiore che traduce in fattività il nostro desiderio d'espressione. Il rischio è quello di scoprire di aver nulla o poco da dire, o farsi distrarre dal facile consenso, dalle mode, dalle dinamiche dei forum, dei concorsi etc. Credo però che non esista altra strada per chi desidera intraprendere un percorso di ricerca.
Io ci provo.

@Nonnograppa
@Shambola
@tutti gli altri (scusate se non vi cito tutti)
Non ho qui, e non ho mai avuto, l'intenzione di convincere o, peggio, irridere nessuno. Penso di essere stato chiaro nell'affermare che ciascuno è libero di scegliersi il suo modo di frequentare la fotografia. È un'ovvietà anche questa come, ripeto, lo sono, nel loro impianto generale, i principi affermati qui da Benedusi. La nostra libera scelta non può però essere priva di quella consapevolezza critica, ed autocritica, che ci permette di saper distinguere il Brunello dal vino cartonato. E se qualcuno qui pretende di affermare la superiorità del Tavernello dovrebbe essere interesse suo primario ascoltare chi ha la pazienza ed occupa del tempo per riportarlo nella giusta dimensione di giudizio. Teniamo perciò bene a mente le ovvietà di Benedusi e, modestamente, le mie, perché se sono concetti scontati presso chiunque si occupi, con un minimo di impegno, del mondo della fotografia, nel forum vengono spesso dimenticate o, peggio, contestate: si lascia andare in aceto il Brunello per ubriacarsi di Tavernello!
Nonnograppa, hai aperto un thread a giustificazione e difesa di quella che hai definito "fotografia pop". Ho l'impressione che tu l'abbia fatto anche per reazione nei confronti di quei pochi, tra cui io, che qui insistono nel ricordare che bisogna sempre e comunque tenere presente una scala di valori. È l'unico aspetto sul quale mi permetto di insistere. Se avessimo tutti questa consapevolezza, il tuo thread sarebbe del tutto inutile perché evaporerebbe ogni contrapposizione.
Ha senso scrivere pagine e pagine per dire: "io sono per la fotografia popolare, mentre io cerco la fotografia colta ed io tifo per la Juve e mi è antipatico Valentino Rossi"?
Più interessante sarebbe stato approfondire il tema della cultura Pop. Ma poi sarebbero stati necessari (sì, anche qui!) quegli strumenti culturali minimi per parlarne con cognizione di causa.
Non è questo lo spazio per approfondire, ricordo solo che, per fare un esempio comprensibile a tutti, è considerato pop il "Tipitipitì" di Orietta Berti come "Imagine" di John Lennon. Anche qui è necessaria una scala di valori!

Ovvio - anche questo!- che la spinta all'approfondimento, alla cultura, deve partire da una scelta individuale. Si può benissimo campare senza ascoltare alcun richiamo in questa direzione.
Ma sul serio c'è chi pensa ancora che io sia qui a cercare di convincere, a dettare il "verbo", come qualcuno ha scritto in altro thread? Sono costretto a ripetermi: sinceramente, non me ne potrebbe importare di meno. Credo viceversa che sia un'operazione di onestà intellettuale da parte di chi ha qualche esperienza e conoscenza in più (scusate l'immodestia) mostrare, specie ai neofiti, che la fotografia va ben oltre la vuota apoteosi dei "mi piace" e le abbuffate tecnologiche. Poi ognuno faccia quello che vuole.
Se anche uno solo dei miei lettori cominciasse a porsi qualche dubbio, qualche domanda, io sarei soddisfatto.

Shambola sottolinea un aspetto importante che condivido. La cultura, lo studio, da soli non ci possono far diventare HCB ma, certamente, sono uno strumento irrinunciabile per acquisire strumenti critici e cominciare a capire qualcosa di più di GBG, HCB etc.
Sembra poco?

Non tornerei infine sul tono ed il carattere di Benedusi. Schierarci a difesa o contro è solo distrarsi dai concetti espressi. Ha comunque ragione Paco quando dice che l'aggressività, il tono polemico, gli aggettivi pesanti, risultano spesso più efficaci del "dolce stil novo". È il mondo che va così.




avatarsupporter
inviato il 28 Agosto 2015 ore 14:21

Ha comunque ragione Paco quando dice che l'aggressività, il tono polemico, gli aggettivi pesanti, risultano spesso più efficaci del "dolce stil nuovo". È il mondo che va così.

Per il riscontro immediato sicuramente, sul lungo periodo ( i risultati parlando di diffusione della cultura difficilmente arrivano in tempi brevi) secondo me equlibrio e pazienza pagano di più, in questi anni ne ho visti di utenti crescere grazie ai tuoi suggerimenti e consigli, anch'io ne ho tratto beneficio;-)

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2015 ore 14:33

@Caterina Bruzzone
Naturalmente concordo e mi fa piacere quello che scrivi.
Chiuderei su Benedusi: il personaggio va preso così com'è. Nel bene e nel male.
Resta il fatto che ha smosso un po' le acque.


user16612
avatar
inviato il 28 Agosto 2015 ore 16:03

hai aperto un thread a giustificazione e difesa di quella che hai definito "fotografia pop"...che tu l'abbia fatto anche per reazione...

Assolutamente no!Sorriso
Il mio 3D era una serie di considerazioni del tutto personali che partivano da un'autocritica.
Sono intervenuto in questo 3D perché ho la sgradevole sensazione (ma correggetemi se sbaglio) che stia passando il messaggio che bisogna aprire le menti, bisogna acculturare, bisogna migliorare, eccetera.
Non intervengo mai in questi 3D perché riconosco di avere pochissima cultura prettamente fotografica.
Ma "rivendico", per così dire, la possibilità di poter fare fotografia anche senza avere un cultura fotografica doc, senza conoscere tutti i grandi del presente e del passato e senza citare a memoria i loro aforismi.
Esistono molti modi di fare cultura al di là della fotografia, ma si direbbe che qui pochi lo sappiano. La cultura è il bagaglio di tutte le nostre esperienze e accrescerla fa di noi persone più interessate e interessanti.
Quest'estate, per fare un esempio, durante le vacanze con moglie e figli (dai 4 ai 14 anni) abbiamo pensato di dedicare una giornata a Piero della Francesca. Ho scoperto un'opera straordinaria e per me inedita: la Madonna del Parto, affresco conservato in un piccolo museo di Monterchi (AR). Un po' per il gran caldo che scoraggiava le uscite e un po' per l'ora vicina al pranzo, non c'era nessuno, e siamo rimasti a osservare l'affresco per venti minuti buoni.
E' stata una scoperta e una vera lezione fotografica bellissima: tralasciando l'abilità tecnica ("papà, com'era bravo a disegnare!"Sorriso), la composizione, la scelta dei colori, le espressioni, il taglio, la luce, tutto sembrava sorprendentemente parlare di fotografia (come nei film, diciamo). Ma a una più attenta visione, col supporto delle guide, sono comparsi lo studio e la conoscenza dell'artista. Potrei dire altrettanto di alcune opere meravigliose del Perugino o di Benozzo Gozzoli e altri ancora. Sarebbe bello parlarne ma si andrebbe troppo OT.
Quel che voglio dire è che un'opera vista quasi per caso è diventata cultura e addirittura lezione di fotografia.
Ci sono molti modi di studiare e di migliorarsi. Io "auspico" che il forum non diventi la contrapposizione tra i colti e gli ignoranti che si accontentano di foto mediocri. "Auspico" che si cerchi di migliorare la cultura non per diventare grandi fotografi ma per essere foto-amatori migliori, più interessanti. E' una cosa di cui accontentarsi?
Le mie foto sono più che mediocri, non ho il minimo dubbio, ma sono certo di fare e di vivere cultura. Cerco di insegnarlo anche ai miei figli.
Resto molto sorpreso quando leggo certi giudizi morali su alcuni utenti a partire dalle loro foto. Possiamo dire che questo sia fare cultura? per me no. Per me è fare una violenza.
Invece apprezzo i tuoi interventi Jeronim, sinceramente. Apprezzo il tuo modo di proporre cultura: questo mi piace molto, perché lascia libero l'interlocutore.
Scusate se sono stato prolisso e poco chiaro, ma in buona sostanza ho cercato di spiegare la mia idea di cultura (e quindi anche di fotografia" pop) senza pretendere di convincere qualcuno o di avere schiere di quotazioni (manco fossimo in borsa :-P)
Giuliano

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2015 ore 16:55

Caro Giuliano,
chiamiamola "reazione" o "sgradevole sensazione" penso converrai che nella sostanza cambia poco. Ma è inutile puntualizzare sulle parole ed andiamo alla sostanza: qui non "bisogna" nulla! Siamo perfettamente in linea, credevo di essere stato chiaro.
La mia "sgradevole sensazione", che dura e riaffiora con più o meno forza da anni, è che, all'opposto, qui ci sia il pericolo di chiudersi in una gabbia autoreferenziale e, forti di certe dinamiche (i "mi piace", le classifiche, il social), si finisca per stravolgere quella che ho definito "scala dei valori". Tutti i giorni leggiamo apologeti dell'ignoranza ed ascoltiamo "maestri d'orchestra" che mai hanno visto un pentagramma.
Qui siamo in 70000 ma è bene ricordare che è solo una piccola molecola nel mondo della fotografia.
Ci piace vincere facile? Cerchiamo l'apoteosi dei "mi piace"?
A me questi aspetti interessano poco, ma non condanno chi vi trova divertimento e soddisfazione.
Mi basta la consapevolezza necessaria a non confondere la lista della spesa, pur scritta in bella calligrafia, con Joyce.


user16612
avatar
inviato il 28 Agosto 2015 ore 17:17

credevo di essere stato chiaro.

Tu sei stato chiaro, altri meno. Pensavo che si capisse che non parlavo delle tue parole e mi scuso se mi sono spiegato malamente.
Per quanto mi riguarda, sono tutto tranne che invischiato nei meccanismi del do (mi piace) ut des e delle politiche social.
Voglio dire che c'è una terza via: tra gli amanti del social e i dotti (detto senza alcun sarcasmo), c'è anche spazio per gente che se può e quando può cerca di migliorare senza farne una ragione di vita, lasciando uno spazio a cultura e fotografia a seconda di quello che la vita gli permette. Siamo in tanti qui, davvero, a non vivere il forum come una collezione di mi piace e con la consapevolezza di aver capacità limitate, ma cercando di attingere a ciò che di buono si trova.
Tra cui anche a 3D come questo, certo!

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2015 ore 17:34

Giuliano, ho letto il tuo topic, come sto leggendo questo e i molti che si sono sviluppati in questi giorni anche grazie a Benedusi (ma non solo visto che ne ricordo un paio di Franco e almeno altrettanti di i-Felix antecedenti allo tzunami). Purtroppo l'invito a farsi una cultura fotografica prima di parlare di Fotografia viene spesso visto come un giudizio di superiorità, se non addirittura di snobismo, da parte di chi lo esprime. Lasciamo perdere i toni di Benedusi per questa volta e concentriamoci sui concetti. Di fatto Benedusi non ha detto altro che per fare Fotografia e per parlare di Fotografia ci vuole cultura, niente di più niente di meno. Franco con i suoi topic cerca di far capire questo. Tu stesso con il tuo hai fatto cultura. Perché, giustamente secondo me, si può fare fotografia attingendo ad una cultura non prettamente fotografica. Spesso però si risponde a chi dice semplicemente che una cultura di base è fondamentale elogiando la NON cultura che oggi trova la sua massima espressione nel "mi piace" detto senza nessuna base di appoggio. POP non vuole dire "ignorante", l'esempio di Franco relativo ad Imagine vale più di mille parole.



Il mio nick la dice lunga sulla mia fotografia. Per me è un passatempo e se Benedusi, ma anche Franco, aprendo il mio flickr mi dicessero che le mie foto sono inutili non ferirebbero il mio orgoglio, lo so di mio. Ma proprio per questo non mi permetto di intervenire sul forum e giudicare le foto degli altri con dei "bello" o dei "mi piace" a caso. Non mi permetto neanche di giudicare snob chi nella fotografia cerca qualcosa di alt(r)o. Trovo fastidioso chi pretende, in nome della libertà e della democrazia, di fare semplicemente quello che gli pare e trovo ancora più fastidioso chi risponde piccato a chi gli fa notare che nella fotografia, ma lo stesso vale nella vita, le immagini buone si ottengono solo con la cultura che, purtroppo, implica qualche sforzo. Se giustifichiamo questi atteggiamenti non ci dobbiamo stupire se un tempo in parlamento c'erano i De Gasperi o i Pertini mentre oggi abbiamo Scilipoti (ma avrei potuto dire R. o B.)



Chiedo scusa per l'OT e ritorno a leggervi senza commentare.



Saluti, Eros.

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2015 ore 17:39

Trovo fastidioso chi pretende, in nome della libertà e della democrazia, di fare semplicemente quello che gli pare e trovo ancora più fastidioso chi risponde piccato a chi gli fa notare che nella fotografia, ma lo stesso vale nella vita, le immagini buone si ottengono solo con la cultura che, purtroppo, implica qualche sforzo.


Esatto. E sono giunto alla conclusione che siano delle persone infantili. Più che con la macchina fotografica, devono giocare con i sonaglini.

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2015 ore 17:39

Caro Giuliano,
quella che tu chiami "la terza via", nella sostanza, è ciò che dovremmo fare tutti lasciando da parte divisioni in categorie assurde (dotti, ignoranti, social).
Per cercare di migliorare, nel senso in cui tu lo esprimi, è però necessario identificare ed attingere da spazi e persone che, almeno nei nostri auspici, dovrebbero aiutarci a farlo. Si torna, fatalmente, alla scala di valori.
Altrimenti, come scegliere maestri ed obiettivi della nostra crescita (sia pure lenta, nel poco tempo, con pigrizia e tutto quello che vuoi tu)?



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