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Perchè fotografare?







avatarjunior
inviato il 20 Marzo 2015 ore 2:48

Io invece con la fotografia cerco di catturare la pura bellezza o l'essenza di qualcosa. A differenza di moltissimi non cerco di catturare una storia o un significato, ma inseguo qualcosa di esteticamente sintetico e puro: l'idea del tempo che passa e fugge fino ad arrivare al termine mi spaventa a tal punto da cercare di catturare qualcosa di atemporale e "immortale".

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2015 ore 9:29

Fino ai tempi dell'iscrizione all'Università non avevo mai preso in mano una fotocamera, nonostante avessi frequentato l'Istituto d'Arte; ma ad Architettura diventava praticamente uno "strumento di lavoro" soprattutto nelle fasi preliminari al progetto. In realtà mi ci sono appassionato subito per motivi che non avevano nulla a che fare con l'architettura. Soprattutto mi consentiva di ottenere "velocemente" quello che tramite il disegno mi avrebbe portato via molto tempo (avevo una buona mano, ma ero molto lento; gli schizzi veloci non erano il mio "punto di forza"); questa, almeno, credo sia stata la motivazione iniziale, anche perché all'epoca fotografavo soprattutto persone, situazioni di strada, insomma, "street" (ci ho sostenuto persino un paio di esami universitari con Italo Zanier come docente). Il fatto è che ho iniziato fin da subito anche la pratica di camera oscura, appassionandomi anche a quella e, soprattutto, rendendomi conto che il processo fotografico non inizia e non si conclude con il click. Così, col tempo e nonostante i miei soggetti siano cambiati, mi sono reso conto che il click mi permette di fissare velocemente "l'idea", che alle volte è già praticamente conclusa in quel momento, ma che altre volte e per altri scopi richiede comunque tempo (vedi il BN e il suo innato carattere "interpretativo", che adoro). Credo che la fotografia sia, per le mie caratteristiche personali, il giusto mix di velocità esecutiva (che fisiologicamente mi manca), riflessione (che invece tendo ad enfatizzare fin troppo), tecnica esecutiva ecc.; per questo non sono un facinoroso dell'attimo fuggente, perché mi rendo conto che nel mio modo di fotografare la velocità al momento dello scatto è funzionale più che altro a colmare una mia lacuna tecnica. Per lo stesso motivo, non riesco a considerare la fotografia "sempre e comunque" un documento, altrimenti le verrebbe a mancare quell'elemento interpretativo che caratterizza ogni linguaggio; dipende di volta in volta da cosa le voglio far dire (che poi mi riesca più facile dirlo come farebbe uno scaricatore di porto e non come farebbe un "maestro" è tutt'altra faccenda MrGreen)

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2015 ore 14:20

Mi piace raccontare per immagini più che per parole. Perciò fotografo. Il motivo cambia ogni volta e dipende molto da cosa devo e decido di raccontare. Non ho perciò "la ragione" che mi accompagna costantemente, me ne faccio una ogni volta.
Un saluto.

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2015 ore 22:57

Per tradurre in immagine "ferma" ciò che in un momento particolare della mia giornata, del mio tempo, della mia vita, mi colpisce e incuriosisce. Non un documento, piuttosto una mia personale emozione.

avatarjunior
inviato il 20 Marzo 2015 ore 23:36

Ciao a tutti,

Premetto che questa è una domanda che sarebbe più giusto porre in forum di sociologi o psicologi, ammesso che esistano; comunque, detto ciò, questo mi ricorda che quando praticavo l'alpinismo, alcuni mi chiedevano perchè scalassi le montagne, e io rispondevo sempre con un piccola frase che avevo fatta mia, ma che purtroppo ora non ricordo chi l'aveva pronunciata, e che era: "perchè sono li (le montagne)".

Tutte le altre risposte rispecchiano l'inutile. Un po come la breve riflessione del tuo amico che citi nel post, che secondo il mio ovviamente modesto parere, scrive molto bene il... niente.

Saluti
Adolfo

avatarjunior
inviato il 21 Marzo 2015 ore 0:22

l illusione di mettere a fuoco le cose, il desiderio di allineare dentro un punto di vista occhio e cuore Sorriso

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2015 ore 0:36

L'accenno di Adolfo alla frase George Mallory ( in risposta alla domanda "Perché vuol scalare l'Everest?") mi intriga assai . . . e se la risposta alla diabolica domandina di Jeronim fosse proprio questa : "Perché le immagini sono lì e mi stanno aspettando". ;-)

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2015 ore 8:46

Le montagne stanno lì, le immagini un po' meno; forse oggi è così per il fatto che la tecnologia ti permette di rivederle subito dopo lo scatto, ma per chi ha iniziato nell'era dell'analogico e doveva aspettare di avere la serata libera da dedicare alla camera oscura (magari dopo 2 mesi da quegli scatti) o, in alternativa, attendere 10-15 giorni che le Dias gli ritornassero dal laboratorio di sviluppo (magari dopo aver impiegato un mese per terminare il rullino), credo che quel discorso non possa essere valido. Forse è proprio per questo che oggi ci sono in circolazione molte più immagini prive di una logica, di un messaggio o anche solo della capacità di suscitare una sensazione di qualche tipo (non è un riferimento personale a chi ha citato quella frase, ma solo una considerazione di carattere generale)

avatarsupporter
inviato il 21 Marzo 2015 ore 9:55

anche se l' invito è quello di tralasciare credo che la prima ragione sia proprio il divertimento e dicendolo non mi sento di cadere nell' ovvio...
Fotografare mi fa sentire bene e mi da soddisfazione sia quando progetto un viaggio pensando a cosa troverò, sia mentre fotografo e poi successivamente quando riguardando le foto ritrovo le emozioni vissute ed infine quando le post produco...
Nonostante provi sempre a metterci del mio anche in fase di scatto l' ultima fase, quella dell' elaborazione, è quella che più mi da l' opportunità di essere creativo o per lo meno di provarci...
Per me la fotografia è un piacere intimo e personale che mi diverte condividere ma in fondo quello che viene dopo, non avendo dei committenti ne un ottica commerciale, è un accessorio.....;-)

user32134
avatar
inviato il 21 Marzo 2015 ore 11:35

Perché ho speso un sacco di soldi per prendermi "quella reflex che , a quanto dicono tutti, fa miracoli e trasforma un incapace come me in un fotografo della madonna".......

Solo che non ho ancora trovato, in tutta quella serie di pulsantini levette ghiere ecc.... quel pulsante che mi fa fare "quelle foto da figo..." e mi vengono fuori foto che potrei tranquillamente fare col mio cellulare scrauto...
Non capisco dove l'abbiano messo..... SorryMrGreen

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2015 ore 12:31

In breve, lo si fa per rispondere a necessità o richieste di natura personale.

ma piuttosto un incessante e vivo divenire.

...quando progetto... mentre fotografo...quando riguardando...l'elaborazione

Ho citato alcune frasi che mi sono rimaste più di altre per riflettere sul mio perchè.
Penso che il primo imput nasca dalla necessità di rendere evidente e fissare qualcosa che mi ha colpito o stimolato (emozionato, incuriosito, infastidito, attratto, incantato...), per mettere in memoria l'immagine ed il momento. Molto spesso ritorno a guardare scatti miei e di altri e mi piace, ne sono appagato (non necessariamente esteticamente, ho la sensazione di non aver sprecato il mio tempo); nei propri scatti c'è anche il ritorno all'esperienza vissuta. Non sottovaluterei neanche l'eventuale gratificazione(qualche volta;-)) legata all'aspetto creativo, dovuto alle numerose possibilità tecniche da utilizzare nel rappresentare una scena e poi al processo di elaborazione dell'immagine.
Queste prime considerazioni parlano di
necessità personali ed intime
, di vivere il mio tempo partecipando a ciò che accade (essere presente e testimone di esperienze che sono andato a cercarmi e mi hanno arricchito), di riempire di contenuti per me non banali il mio database, la mia storia, di ambizione a migliorare la padronanza di questo linguaggio che ritengo strumento privilegiato per comunicare a noi stessi la nostra identità mentre la costruiamo.

Se fotografare riguardasse solo me stesso, non avrei necessità di far vedere le mie foto e non lo faccio di mestiere.
Per cui per me riguarda molto anche gli altri con i quali sento la necessità di condividere e comunicare, di confrontarmi, di farmi conoscere ed accettare per quel che sono e di conoscere loro per quello che hanno da dire, attraverso un linguaggio molto diretto e semplice, seppur complesso, perchè universale...

avatarjunior
inviato il 21 Marzo 2015 ore 22:11

Perché fotografare?

..e questa è una bella domanda.
Ora come ora non saprei rispondere, devo ancora capirlo.. o magari non c'è una vera e propria risposta. Forse ne esistono mille.
Probabilmente perché un giorno ho preso una fotocamera in mano e mi ci sono trovato bene..
Magari un giorno lo saprò e allora ritornerò in questo post e aggiungerò qualcosa al mio pensiero.
Intanto continuerò a fotografare e a cercare la risposta. In fin dei conti la bellezza sta nel viaggio non nella meta raggiunta.
Saluti..
Pietro

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2015 ore 22:58

Per vizio incallito assorbito giovanissimo, per colpa di papà che mi ha iniziato alla pratica di camera oscura. Da allora non ho più smesso, neanche con la camera oscura, e nel 2007 ho affiancato il digitale. Diciamo che fotografo perché mi sento in pace con me stesso, e mi piace curiosare il mondo osservandolo nei suoi variegati aspetti, cercando talvolta di mettere in evidenza ciò che di solito sfugge ma per me ha invece significato. Per le mie abitudini, la parte di gran lunga più interessante del processo è la valorizzazione dell'immagine post scatto, agendo con delicatezza senza eccedere, e tentando di suscitare un'emozione.
Saluti. Stefano

avatarsenior
inviato il 22 Marzo 2015 ore 18:42

Perche'si fotografa..?Senza citare ogni volta i grandi del passato o copiare famose frasi di altrettanti..bisognerebbe prima di tutto capire cosa vogliamo noi..senza copiare nessuno,avere un nostro cervello..NOn e'che se si leggono tutti i libri di fotografia,o siamo laureati in beni culturali facciamo belle foto..Questo aumenta il nostro "ego" se dietro c'e'un vero percorso fotografico dimostrato.Si scatta per immortalare il tempo e lo facciamo nostro..,per rivedere quell'attimo di storia tra 10-20 anni ed emozionarsi,per rivedere il tempo andato.Si scatta con calma,quando siamo soli,quando non vogliamo pensare come dice Filiberto, e ogni volta che guardiamo le nostre stampe ci sentiamo partecipi di quella scena e ripensiamo..a volte con malinconia.Si scatta per fare scena con gli amici,per non stare soli,per lavoro,per sentirsi snob,per fare foto di famiglia...Io scatto per...non lo so precisamente..,mi piace stare tra la gente e osservare,capire,aspettare e intuire la prossima mossa.Amo meno la fotografia da studio,programmata,niente treppiedi e photoshop..Una passione per la fotografia,nudo e crudo,prendo quello che viene,e me lo tengo..con grande affetto..

avatarjunior
inviato il 22 Marzo 2015 ore 19:38

Interessantissimo questo spunto di riflessione . Spero di non tediarvi troppo con la mia risposta , ad alcuni potrebbe sembrare strana .
Una mia grande passione , che molti purtroppo ritengono propria solo dell'età adolescenziale per le classiche domande di questo periodo in cui mi trovo , è la filosofia .
Ho visto solo una parte del pensiero filosofico , ma certamente il pensiero che più ammiro e che cerco di vivere è quello platonico . In quanto tale questo pensiero condanna l'arte mimetica , perché imita un mondo , che a sua volta è un imitazione del mondo Iperuranico . La fotografia quindi dovrebbe essere per me una cosa disprezzabilissima .
Invece trovo che sia l'arte che tende di più verso il mondo metafisico , insieme alla musica . Quando si fotografa , non si ritrae una realtà sensibile e fallace , ma l'idea stessa delle cose e il loro bello in sè . Si aspira all'idea metafisica , non a quella materiale . Quando si fotografa una persona , per esempio , non si vuole ritrarre un insieme di muscoli , legamenti e ossa , ovvero la realtà fisica . Si cerca di ottenere ciò che di più alto c'è in quella determinata scena , il mondo metafisico , le idee meravigliose e giuste .
Quindi la trovo un'arte mirabile perché tende verso l'Iperuranio , passando però attraverso il fisico e il materiale . È la voèsis platonica.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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