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Dopo lo tsunami: una scala di valori







avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2015 ore 15:55

Già col primo post di introduzione al topic penso che cose da aggiungere ce ne fossero poche (anche se potevi scrivere ancora qualcosina in più Sorriso).

A conclusione del 3D posso aggiungere di mio, che sia il caso SB e gli sviluppi successivi e futuri al quale hai tentato di dare ordine e un senso, vertono e dipendono da fattori che più inerenti alla fotografia stessa, sono legati ad aspetti psicologici/sociologici degli utenti del sito/forum.

Considerazioni che esulano da Juza, ma riguardano le dinamiche di qualsiasi forum di discussione del web.

Un ingrediente fondamentale ritengo sia l'apertura mentale e il senso di maturità che ciascuno ha nell'approccio.
Se l' intento di apertura sta nella continua voglia di arricchimento personale. delle materie e degli argomenti trattati. guidati della volontà di continuare ad apprendere, evolversi nel progredire e migliorarsi, il contributo personale che si apporta e che si riceve non può che essere che costruttivo e positivo.

Ma se invece a questo prevalgono quelle dinamiche (appartenenti appunto alla sfera della psicologia) mosse dalla" pancia" e dall'emotività delle persone, che vedono un' "immaturità" nelle reazione nel subire la critica o una critica.

Senza un pizzico di umiltà, di obiettività, di sincerità verso se stessi, l'orgoglio ferito porta alla levata di scudi, alla non accettazione di quelle critiche, anche se sacrosante, col contrattacco l'obiettivo è di irridere e delegittimare colui che le ha portate.

Se nel web uno vale uno, la tua opinione vale quanto la mia, chi sei tu a voler dare lezioni (...) non si andrà mai da nessuna parte con costoro, e non è certo un forum che potrà mai far maturare le persone o il loro approccio nel relazionarsi.


avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2015 ore 19:40

No Jeronim quando parlo di unto da Dio non mi riferisco a te né a qualcun altro in particolare. ...considerato anche che mi pare che tu non fai fotografia naturalistica e lo capisco dal fatto che (senza polemica) non ritieni fondamentali i valori che ti ho citato.(se ancora non ho capito male) Scattare una buona foto in natura dipende moltissimo dalla conoscenza di territorio specie ecc...

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2015 ore 21:31

@L'oggettoindistruttibile
Con lo stesso proposito di alcuna polemica, solo per cercare di capirci, non penso affatto che i valori da te citati non siano fondamentali.
Come penso, per esempio, che nello still life sia imprescindibile una impeccabile gestione della luce. Ti ripeto però che io, parlando di scala di valori, mi riferivo ad altri aspetti. Volevo distinguere tra fotografia leggera e disimpegnata a salire fino ad arrivare alle sue espressioni più alte. Questo non esclude che la fotografia "alta" sia esclusa a certi generi fotografici come il ritratto, il paesaggio o la stessa fotonaturalistica.
Spero di essermi spiegato.
Un saluto cordiale.
Franco

avatarmoderator
inviato il 06 Settembre 2015 ore 8:34

Riprendo dal regolamento di un concorso in scadenza appena letto a cui sto valutando se partecipare o meno (non credo di avere il materiale ne soprattutto il tempo per pensare e realizzare un lavoro) basato sulla presentazione di storie fotografiche di max 10 foto.
I criteri con cui la giuria effettuerà la selezione sono i seguenti:

originalità e creatività della storia, impatto narrativo della storia, qualità della realizzazione.

Credo che la capacità di usare questi criteri di valutazione nell'insieme possa o debba essere anche nel bagaglio di un critico; questo dovrebbe avere la cultura per cogliere originalità e creatività, la sensibilità per sentire l'impatto narrativo e l'esperienza/preparazione per riconoscere la qualità della realizzazione.

Un saluto e buona domenica.
Paolo ... cusufai
p.s. ed ora anche l'indicizzazione della quindicesima pagina pare funzionare Sorriso

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2015 ore 8:43

Finalmente cominciamo a capirci......Forse sarà stata Caterina Bruzzone ad aver innescato il meccanismo perverso che si è innescato quando ha detto che lei non amava i discorsi lunghi ma il tuo ci voleva tutto.......Oh Caterina chiaramente scherzo.
Forse doveva essere una questione di metodo.......indicare schematicamente i valori da cui si intende partire e cominciare ad analizzarli ad uno ad uno.
E senza andare ad indicare i disvalori o presunti tali (il mi piace sotto questo aspetto é il nulla....non é né un valore nè disvalore) ma solo per non innescare quello che altri possono vedere come una provocazione. Insomma essere solo propositivi e comprendere l'obiettivo che si vuol raggiungere sarà conseguenza.
Per questo non mi piace come dicevo in un altro intervento il metodo benedusi perché sebbene sia efficace per far sentire la propria voce crea il popolo dei pro e contro......ma non parliamo di benedusi.
per concludere Jeronim......se hai ancora pazienza (cioé tante pagine di polemiche non hanno fiaccato il tuo spirito) e condividi il ragionamento, ti invito ad indicare con molta semplicità i valori a cui ti riferisci......il genere fotografico dove come dici tu questi valori possono essere più o meno presenti per poi analizzarli ciascuno col proprio profilo culturale (nel senso che ciascuno poi può fare ragionamenti più o meno complessi)
Saluti
Vincenzo

user20639
avatar
inviato il 06 Settembre 2015 ore 12:00

Vincenzo@ come ti è consueto, possiedi un grande dono: la sintesi e la chiarezza.
Ti condivido e mi piace molto il tuo modo aperto e positivo di affrontare le vicissitudini.
Spero saranno seguiti i tuoi consigli.

Non dobbiamo dimenticare il contesto che rimane quello di un luogo dove il tema maggiore è quello della natura e del suo rapporto con l'uomo.
Un caro salutoSorriso

user46920
avatar
inviato il 06 Settembre 2015 ore 15:13

Forse doveva essere una questione di metodo.......indicare schematicamente i valori da cui si intende partire e cominciare ad analizzarli ad uno ad uno.
E senza andare ad indicare i disvalori o presunti tali...

Questa condizione iniziale la ritengo pertinente anch'io. Ovvero, probabilmente Jeronim avrebbe dovuto indicare fin dall'inizio i valori che secondo la sua cultura e dal suo punto di vista, vengono rappresentati per poi essere analizzati ad uno a uno ... ma è impossibile indicare dei valori senza indicare i disvalori o presunti tali conseguenti o complementari !!! ... è questo secondo me il paradosso a cui qualcuno si "aggrappa" o decide di "imbracciare" e che finisce per combattere contro al topic e al suo svolgimento (che è forse una guerra contro se stesso o contro la realtà che ha di fronte - visto in soggettiva).

Paolo cusufai, giustamente e semplicemente, elenca
I criteri con cui la giuria effettuerà la selezione ...
o almeno una giuria ...
Da qualche parte bisognerà pur partire, per cercare di capire, altrimenti non si costruisce nulla, sul nulla !!!

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2015 ore 16:05

Credo che il primo valore sul quale dovremmo acquisire consapevolezza, la base di tutto, è la condivisone della necessità di ricercare una scala di valori.
Come costruirla non può che essere il passo successivo. Le polemiche e le chiusure manifestate hanno impedito, a me e credo ad altri, di andare oltre.
Eppure nel mio intervento di apertura, anche ad una lettura a posteriori, penso di aver chiarito che il presupposto fondamentale era quello di attribuire pari dignità ad ogni genere ed approccio fotografico.
Ora confesso che sono piuttosto sfiduciato e scarico. Ma ci penserò e forse finirò per scrivere qualcosa che chiarisca, nel merito, quei valori che qui sono stati solo accennati. Questo, naturalmente, non impedisce a nessuno di prendere iniziative proprie su questi temi. C'è gente che dice di avere le idee chiare e metodi migliori dei miei. Non ne dubito e leggerò volentieri chi desiderasse accollarsi questo compito.
Un saluto a tutti.
Franco

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2015 ore 10:14

Nessuno qui vi impedisce di vivere la fotografia come meglio credete.
Credo che il forum vi garantisca spazi immensi.
Non capisco che fastidio vi possa dare uno sparuto gruppo di utenti che sarebbero interessati ad un approccio più approfondito che credo sia altrettanto legittimo come il vostro. Non ho aperto questa discussione per pestare i piedi a qualcuno.
Il fastidio che ha provocato nei fautori della fotografia disimpegnata è però sospetto.....


esatto.


originalità e creatività della storia, impatto narrativo della storia, qualità della realizzazione.

Credo che la capacità di usare questi criteri di valutazione nell'insieme possa o debba essere anche nel bagaglio di un critico; questo dovrebbe avere la cultura per cogliere originalità e creatività, la sensibilità per sentire l'impatto narrativo e l'esperienza/preparazione per riconoscere la qualità della realizzazione.


ovviamente per giudicare, una giuria (ma ancora di più, un curatore dato che è una vera professione, ho visto concorsi con giuria agghiacciante) deve possedere le conoscenze e strumenti atti a formulare le dovute considerazioni.
Detto ciò, ripenso alla creatività che rischia di essere fine a se stessa e al discorso di Enzo Mari:



p.s.

ieri ho conosciuto Mimmo Jodice ad una conferenza. Nonostante "se la tiri" un pochino, e i tratti distintivi delle sue opere/visone, il suo lavoro e suoi concetti, sono gli stessi che hanno suscitato il delirio forumistico di queste settimane.
E che ribadisce Fontana, Migliori, Meyerowitz, Gardin, Ghirri, ecc.

Sono
gli
stessi.

L'ho scritto molte volte? Si, tanto da essere vomitevole credo.

user20639
avatar
inviato il 07 Settembre 2015 ore 12:40

Mai avrei potuto aspettarmi tanta confusione e tanta conservazione in un unico discorso. Quanta attenzione bisogna fare ai cosi detti maestri....
Quello del video...appena visto.
Che tutti debbano per forza arrivare li, dove si è detto.....Mozart, Michelangelo, Dante, eccetera, è una vera eresia che non sta in celo ne in terra, per quanto riguarda l'arte. Ma anche per la scienza.

L'unica grande esigenza, per la produzione dell'arte è la libertà. Se si determinasse un ambiente, come dice Enzo Mari, privo di fantasia e creatività, dove il significato ed il progresso fosse quello di raggiungere un certo obbiettivo già raggiunto, l'arte non potrebbe più determinarsi. E' proprio attraverso le nuove intuizioni che si scoprono nuove strade e nuovi settori del pensiero. Quando si è scoperto la psicologia, ad esempio, l'arte è stata riscritta per altre vie. Lo stesso, quando è nato l'oggetto di consumo di massa, l'arte è cambiata profondamente. Quando è nato il pensiero democratico nell'arte ha stravolto anche i suoi valori, oltre la società. Insomma, la storia dell'arte ci porta da una rivoluzione all'altra.

Questi del video, piuttosto mi sembrano i discorsi già fatti in presenza di regimi totalitari, dove si doveva garantire dei valori all'arte che non dovevano deviare.

Quando l'arte si è macchiata di un grave peccato è stato quando si è messa a parlare di solo determinati valori per compiacere ed essere di supporto ai regimi. Questa non è arte. Peccato grave, anche della scienza.

L'arte ha necessità di qualità, quanto quella di ricerca, di libertà e sincerità.

L'arte contemporanea come valore ha avuto la ricerca, sopratutto verso l'ignoto e con l'aiuto della creatività, non verso qualche cosa che già si era proposto.

Mi dispiace molto che vengano presi sul serio, certe teorie del passato, che sembrano retaggi della storia.

Da questi discorsi insensati nascono le incapacità di capire l'arte contemporanea.

( Immaginate i poveri impressionisti che fine avrebbero fatto con questi discorsi, già che c'erano quelli che volevano bruciare le loro mostre come fossero il pattume dell'arte)

Eeeek!!!
ConfusoTriste

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2015 ore 14:12

creatività che rischia di essere fine a se stessa


poi basta. Davvero.

Analfabetismo funzionale.

user20639
avatar
inviato il 07 Settembre 2015 ore 15:00

La produzione delle grandi idee da parte degli artisti di tutti i settori va dai 16/25 anni circa, poi ci sono le eccezioni.
Quello che viene prodotto in questa fase dell'apprendimento non ancora completato o appena iniziato: servirà per sviluppare lavori per tutta la carriera.
Grandi o piccoli artisti si servono degli appunti di quella fase, perchè considerata la più illuminante e creativa oltre a essere la più prolifica.
E' una fase libera, dove non si è ancora del tutto inquadrati. Molto spesso, per tutta la vita l'artista lotta con tutti i mezzi per ritornare in quel ciclo, che a poco a poco viene frantumato dalle molte contaminazioni che si susseguiranno.
Come una lotta di liberazione intima da affrontare giorno dopo giorno.
Possibile che qui, la storia dell'arte non si legga?

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2015 ore 16:17

La produzione delle grandi idee da parte degli artisti di tutti i settori va dai 16/25 anni circa






La Gioconda.

Leonardo da Vinci aveva 51 anni quando ha iniziato a dipingerla.....

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2015 ore 16:19

Leonardo da vinci paco, prima , aveva avuto da fare altro...ora, mica per dire.

user20639
avatar
inviato il 07 Settembre 2015 ore 17:12

Come abbiamo detto ci sono le eccezioni, Van Gogh inizia a dipingere a 27 anni....aveva studiato poco l'arte, ma aveva pensato molto.



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