| inviato il 01 Aprile 2018 ore 7:53
Il comprare per poi vendere é parte integrante di questa passione chiamata fotografia.Il tutto é dovuto dall'influenza della rete e dalle varie recensioni degli utenti pertanto bisogna prendere tutto con le dovute precauzioni e ponderare gli acquisti. |
| inviato il 01 Aprile 2018 ore 7:57
Sarà anche parte integrante... Mah... chissà. Per me è solo una cosa che potevo evitare. Una celebrazione dell'oggetto tecnologico, e non una dedizione allo scatto. |
| inviato il 01 Aprile 2018 ore 8:15
Raoul è vero che nella realtà attuale fa parte del gioco o almeno ne fa parte per molti di noi. Però è vero anche che non va bene oppure bisognerebbe distinguere questa passione per gli attrezzi da quella per la fotografia. Io conosco tanta gente che, non solo sul forum ma anche in privato, parla TUTTO il santo giorno di attrezzi e MAI di fotografia/e. Conosco anche gente che colleziona chitarre, che sa tutto di tutti i modelli dal 1950 ad oggi e NON ha mai suonato. Sono passioni ed in quanto tali non criticabili e mi guardo bene dal farlo ma la collezione di chitarre non fa parte della passione per la musica o ne fa parte marginalmente. Tutti i chitarristi sanno che acquistare l'ultimo modello non li farà suonare meglio, al massimo stupirà con gli effetti speciali. Tutti i fotografi dovrebbero sapere la stessa cosa. A meno che, inconsapevolmente, dapprima attratti dalla passione per la fotografia siano andati via via abbracciando la passione per le attrezzature. Insomma se mi piace il "magico sfocato" un ultraluminoso nel corredo ci può anche stare ma forse non è cosi necessario che lo siano anche tutti gli altri. |
| inviato il 01 Aprile 2018 ore 8:45
Peppe sottoscrivo al 100% |
| inviato il 01 Aprile 2018 ore 8:53
@Cristian e Peppe, d'accordo con voi che ogni tanto è utile enfatizzare che non è necessario rincorrere l'ultima novità tecnologica per fare belle/buone foto e che, piuttosto, ci si deve porre la domanda "mi serve veramente?" prima di ogni acquisto importante. Ogni tanto è bene aiutare l'Homo photofaciens a difendersi da certi primati antropomorfi che scorrazzano nei forum.  |
| inviato il 01 Aprile 2018 ore 9:07
e speriamo siano tutti tutti in buona fede |
| inviato il 01 Aprile 2018 ore 9:17
Siccome in precedenza ho riferito il pensiero di Luigi Ghirri sul "magico sfocato" ecco che riporto il passo che sono riuscito a ritrovare con la citazione esatta. “ [...] Anche per questo non mi piace sfocare il fondo per dare profondità, per isolare un oggetto. questo mi infastidisce, anche perché è un espediente che normalmente viene utilizzato dai principianti. Come il papavero in primo piano e lo sfondo sfocato, per arrivare a delle cose che conosciamo tutti. Nei ritratti a volte lo uso anch'io, è impossibile fare altrimenti. Però spesso quando ci sono degli oggetti da sottolineare, utilizzo la luce. Oppure mi piace utilizzare l'atmosfera che impedisce di vedere lo sfondo. In questo modo vedi il fondo, però lo vedi lontano, c'è l'effetto di lontananza. In altri casi mi interessa un effetto di luce diffusa, meno percettibile e che non disegna le forme dell'architettura. Vedere, intravedere la linea di queste architetture sullo sfondo più che disegnarle. „
 Per completezza riferisco anche , cosa che non ricordavo, che Ghirri mostra di non gradire nemmeno la tendenza opposta verso il "magico dettaglio tutto a fuoco" cui propendo io: “ Per questo sono importanti anche le scelte del formato di ripresa. Perché lavoro prevalentemente con il medio formato? Il grande formato, per intenderci quello della lastra, quello nel quale si vede tutto, anche i dettagli che dopo si devono ritoccare, non lo uso proprio perché, secondo me, causa un eccesso di rivelazione. Si vedono troppe cose. Il fascino dell'immagine sta anche nel trovare un equilibrio tra quello che si deve vedere e quello che non si deve vedere. Non deve essere una fotocopia della realtà. Il problema è sempre quello. C'è anche un'importante corrente di fotografia di ricerca che fa di questa estrema definizione e precisione, del fatto di vedere tutto in modo omogeneo, tutto ben equilibrato, tutto ben graduato, una sua poetica e una sua linea di lavoro. Io preferisco questa interrogazione continua su quello che si deve e quello che non si deve vedere. Mostrare come ci sia sempre nella realtà una zona di mistero, una zona insondabile che secondo me determina anche l'interesse dell'immagine fotografica. Non mi piace questo vedere tutto come sinonimo di profondità della visione, [...] „
 Ovviamente è solo l'opinione di Ghirri, però mi sembra un'opinione molto interessante che offre soprattutto notevoli spunti di riflessione per interrogarci sul nostro modo di fotografare. Nel mio caso mi ha stupito come avessi completamente rimosso dal ricordo della lettura fatta alcuni anni fa il pensiero sul tutto a fuoco, mantenendo solo la parte relativa alla critica del magico sfocato. |
| inviato il 01 Aprile 2018 ore 9:38
Tradotto: non facciamoci tutte ste pippe sullo sfocato o sulla iper nitidezza. È onanismo fotografico quello. |
| inviato il 01 Aprile 2018 ore 9:54
E mannaggia quanti viaggi in Islanda, Lofoten, Danimarca, Svezia ecc ecc mi sarebbero venuti. E lì si che venivano fuori le foto belle, oltre ai ricordi ecc. Oddio Cristian ... adesso cerchiamo di non precipitare nell'altro luogo comune che sostituisce il magico sfocato col posto bello ... la magica location insomma, perché per fotografare un paesaggio idilliaco il più delle volte basta e avanza pure il giardinetto sotto casa! |
| inviato il 01 Aprile 2018 ore 9:56
A certo |
| inviato il 01 Aprile 2018 ore 10:02
Il tentativo di percorrere strade fuori moda è accidentato ma vale la pena provare. Alla fine potrà anche provocare le stesse tensioni, ma non credo, che saranno però sicuramente meno.............costose. |
| inviato il 01 Aprile 2018 ore 10:07
Questo argomento è difficile da trattare in due righe. Qualche anno fa ho deciso di fare il grande salto passando alle ff. Il ragionamento iniziale per me che mi dedicavo unicamente ai ritratti e saltuariamente a foto di paesaggio o qualche compleanno, ho preso la 5dII + 24/105 + 135L. A distanza di tanti anni e tanta attrezzatura acquistata e venduta, era un corredo di ottimo livello. Col tempo ho acquistato e provato tanta attrezzatura. Le considerazioni fatte in tanti anni, mi hanno più volte a pensare di cambiare, cambiare, cambiare. Oggi ho una 1dx, 24/105L, 70/200 2.8 isII, 40 2.8 e 50stm. Avevo pensato al cambio degli zoom con dei fissi compatti e leggeri: 24 2.8 is, 50 stm, 100f2, 200L. Poi però ho fatto dei passi indietro: il 70/200 isII sarà pure un macigno ma mi fa fare quello che faccio con i fissi ed anche di più dal punto di vista della qualità e della versatilità, a questo punto quale sarebbe stato il guadagno se poi sono costretto a rinunciare alla possibilità di fare certe foto? Il 24/105 è un altro zoom maledetto per certi versi ma che alla fine con poca spesa (vale 400 euro usato) mi fa fare quel che mi serve. Ho aggiunto due piccoli fissi economici e dalla bella resa, che non mi fanno pensare ad un patrimonio che prende polvere. In generale, tolto il discorso puramente collezionistico, le foto le fa soprattutto un buon manico. Molte volte l'attrezzatura serve ai tanti fotografi medi a dare la speranza di riuscire in qualcosa che non si riuscirà mai a fare. Il costo è sempre giustificato quando si hanno le capacità per sfruttare al meglio le potenzialità che certa attrezzatura offre. Certamente si può costruire un bel corredo e fare cose prestigiose con poco. |
| inviato il 01 Aprile 2018 ore 10:19
Mi pare un ottimo corredo Francaren, ho già detto prima che l'unico obiettivo costoso che mi sento di salvare è proprio il 70-200/2.8 L IS II e lo prenderò se troverò una buona copia ad un prezzo ragionevole (1300 euro circa) , il 24-105 lo metterei fra gli economici ormai e ci puoi fare tutte le foto del mondo, il 50ino ci sta sempre bene, è un 1.8 ed hai voglia a sfocare. Il tempo bisogna trascorrerlo a fare foto e vedere se riesci a raccontare quello che ti prefiggi, sempre che ti prefigga qualcosa Se e solo se quella particolare cosa che vuoi raccontare non la puoi raccontare perchè manca un determinato attrezzo allora te lo procuri. Il percorso inverso non ha semplicemente senso alcuno. |
| inviato il 01 Aprile 2018 ore 10:27
“ il 50ino ci sta sempre bene, è un 1.8 ed hai voglia a sfocare „ Il 50 su ff solitamente lo si utilizza per ritratto ambientato e la vedo dura che si riesce a sfocare su una figura intera, forse sul primo piano con gli annessi e connessi dovuti alla focale. |
| inviato il 01 Aprile 2018 ore 10:29
 50 STM f1.8
 50 STM f2 ne ho anche a figura intera ma non le ho postate su Juza e in questo momento mi riesce difficile trovarle |
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