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Confronto ottiche fisse vintage: da 35mm a 60mm eq.


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avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2015 ore 14:44

Che da sempre e comunque una resa migliore del 50, specie al confronto.

user46920
avatar
inviato il 23 Maggio 2015 ore 15:05

Probabile micromosso. Ma il fuoco c'è. A f2 nemmeno il Summicron fa miracoli ai bordi estremi!

non sto dicendo che ci sia indubbiamente del micromosso, questo lo puoi dire solo tu, che riesci ad ingrandire la foto al 100% (io ho solo una sensazione), ma se c'è, è un problema poi trovare il vero piano di messa a fuoco (anche qui lo sai solo tu, dove hai fatto la maf).
In più, focheggiando una bottiglia, non può "esistere" un piano di fuoco chiaramente individuabile e se ci si somma anche il micromosso, diventa una foto-test inutilizzabile !!! (questo è il concetto).


PS: ... essendo un thread di confronti, sarebbe anche necessario (più logico) postare due inquadrature uguali, fatte con due ottiche "diverse", ma circa della stessa focale ;-)

user46920
avatar
inviato il 24 Maggio 2015 ore 9:26

Con che lente potrebbe esser stata fatta questa foto ???



... chi indovina vince almeno un caffé ;-)

avatarsenior
inviato il 24 Maggio 2015 ore 11:27

Era collegato al discorso della miglior facilità di maf delle ML rispetto alle reflex, accennato con Giuliano, parlando di ottiche vintage. Il punto di fuoco era l'icona di Minnie, non " una bottiglia ". Scusa l'intervento prof. Non ho ancora imparato a postare immagini. Credevo si vedesse. Mi levo dalle oo. Mi limiterò a seguire in religioso silenzio.

user46920
avatar
inviato il 24 Maggio 2015 ore 12:08

Mi levo dalle oo. Mi limiterò a seguire in religioso silenzio.

Perché ??? Eeeek!!!

Non ho ancora imparato a postare immagini.

si usa il tasto IMG e l' indirizzo immagine.jpg va inserito tra [IMG] e [/IMG]
questo è l'indirizzo della foto sopra (ad esempio)
img1.juzaphoto.com/shared_files/uploads/1333150.jpg
se lo copi e lo incolli, hai imparato ;-)

avatarsenior
inviato il 24 Maggio 2015 ore 13:01

occhio un domiplan 50 2.8? proprio buttata :-P
tenendo conto che siamo su un topic di ottiche fisse forse sono un pelo ot ma direi tanta roba questo tokina atx 35 200
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1347363&l=it




questo invece è accrocchiato con un tc 2x vivitar con distanziatore macro:



così sempre stesso accrocchio ma vicino al massimo ingrandimento possibile (più di così la lente frontale va quasi a contatto con l'oggetto)




tutte a ta dato che ha il diaframma bloccato tra l'altro xD per capire l'ingrandimento il fiore è una Lobelia dimensioni circa un pollice un pollice e mezzo circa.

avatarsenior
inviato il 24 Maggio 2015 ore 13:47

Direi molto OT.....
Uno zoom 35-200 ......

avatarsenior
inviato il 24 Maggio 2015 ore 13:50

... e che vuoi che ti dica tutti li snobbano gli zoommoni vintage ma alcuni non sono affatto male cigno apri un topic tu in merito? fai 1 topic unico zoom vintage?

avatarsenior
inviato il 24 Maggio 2015 ore 13:53

Si, bisognerebbe aprire anche agli zoom ! Solo che gli zoom Vintage erano proprio penosi....

avatarsenior
inviato il 24 Maggio 2015 ore 13:56

ti dirò Giuliano 2 tokina zoom mi sono passati per mano e tutti e 2 direi che poco hanno da invidiare agli zoom moderni di pari range focale;-) poi quello che ho postato ora stiamo parlando di quasi 9 etti di vetro e metallo con una lente frontale di 67mm di diametro mica banane.

avatarsupporter
inviato il 24 Maggio 2015 ore 16:42

Si, bisognerebbe aprire anche agli zoom ! Solo che gli zoom Vintage erano proprio penosi....


ti dirò Giuliano 2 tokina zoom mi sono passati per mano e tutti e 2 direi che poco hanno da invidiare agli zoom moderni di pari range focale


I Tokina vintage non li conosco, ma pare che il Nikkor 80-200 nelle sue varianti di cui parla qui Marco Cavina:
www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Nikkor_80-200_story/00_pag.ht
credo costituisca un' eccezione a questa regola.
All'epoca era decisamente costoso. Ora le versioni f/4.5 AI e f/4 AI-S le si trova, messe bene, su Ebay a 120-150 €. Si è svalutato molto più dei fissi coevi. Evidentemente non è molto richiesto perché sugli zoom sono molto apprezzate le "diavolerie" contemporanee come AF e stabilizzazione.


Da quando ho il Micro-Nikkor 55mm 2.8 Ai-S, uso esclusivamente quello per fotografare i fiori:
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1329291&l=it
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1164176&l=it

Questi link relativi al 55/2.8 so di averli già postati:
www.mir.com.my/rb/photography/companies/nikon/nikkoresources/micronikk
www.naturfotograf.com/lens_spec.html

Ho trovato su Photographylife una sintetica prova dell'obiettivo in questione:
photographylife.com/lenses/nikon-micro-nikkor-55mm-f2-8-ai-s
Il giudizio è: "Performance is very impressive wide open in the center of the frame. Mid-frame and corners start out a little weaker due to field curvature, but the performance is restored to very good levels when the lens is stopped down to f/8. Center frame peaks at f/5.6 reaching excellent results, while the corners are the best at f/8. [...] A great classic with impressive performance, especially when stopped down to f/5.6. CA levels are controlled extremely well and the lens is distortion-free. A great buy, especially on the second hand market."
Non è firmato ma lo stile, soprattutto per l'intercalare del termine "impressive" è quello di Nasim Mansurov, titolare del sito.
Non specifica con che macchina l'hanno testato, ma per queste prove usano in genere delle D800 o D810.

Il 55 esce bene anche da questo test:
coinimaging.com/nikon_55microais.html

user46920
avatar
inviato il 24 Maggio 2015 ore 23:18

... un domiplan 50 2.8? proprio buttata :-P

No, non è un Domiplan ! ;-) (ps: il sensore è apsc)

Osservando quella fatta col tokina atx 35 200 mi sembra che è proprio come dici: niente male lo zoommone ;-)
Proverò ad aprire un topic sugli zoom vintage, sperando che rimanga aperto (...).

Da quando ho il Micro-Nikkor 55mm 2.8 Ai-S, uso esclusivamente quello per fotografare i fiori:

Roberto, non è che per caso hai anche in disponibilità il Nikkor 55/3.5, col quale fare un confrontino ad hoc ??? ;-)

user46920
avatar
inviato il 25 Maggio 2015 ore 0:17

cigno apri un topic tu in merito?

fatto!
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1348451

avatarsupporter
inviato il 25 Maggio 2015 ore 1:20

Roberto, non è che per caso hai anche in disponibilità il Nikkor 55/3.5, col quale fare un confrontino ad hoc ???


No, il 55/3.5 non ce l'ho. Possiedo i Nikkor manual-focus in quasi tutte le focali dal 20mm al 135 (mi manca solo il 105), quattro in versione Ai e tre Ai-s, ma per ciascuna focale in un esemplare. Quando c'era la scelta tra più aperture massime di diaframma (e un classico della Nikon era offrirne tre) io sceglievo quella intermedia, reputandola il compromesso ideale tra le esigenze di luminosità da un lato e quelle di contenimento di dimensioni e costi.
I miei comunque sono questi:
20mm f/3.5 Ai
24mm f/2.8 Ai-s
PC 28mm f/3.5 Ai
35mm f/2.0 Ai
Micro 55mm f/2.8 Ai-s
85mm f/2.0 Ai
135mm f/2.8 Ai-s

Secondo Rorslett, nellla pagina che ho linkato sopra, la seconda vesione di metà anni '60 (55 mm f/3.5 Micro-Nikkor Auto - la prima del '61 era la 5.5 cm f/3.5 Micro-Nikkor ) era un obiettivo altamente specializzato nella macro, infatti gli ha dato 5 (up close) e 2 (distant). Già la terza serie (55 mm f/3.5 Micro-Nikkor-P.C) presentava una maggiore uniformità di comportamento: "Nikon gave it a better image rendition for shooting distant objects, meaning there had to be some quality sacrifice for close-ups.".
Infine la versione 55 mm f/2.8 Micro-Nikkor Ai-s, quella che io posseggo, che adotta il sistema CRC brevettato da Nippon Kogaku (e presentato per la prima volta sul 24mm f/2.8 nel 1968): "The faster f/2.8 version of the Micro-Nikkor had floating elements to make it perform equally well up close and for distant scenes." Poi parla del noto problema del lubrificante sulle lame dei diaframma, su cui torneremo in seguito.

A proposito di queste lenti, c'è questo articolo di Marco Cavina, come al solito interessantissimo:
www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Micro_Nikkor/00_pag.htm
Qui troviamo lo schema del Micro-Nikkor 5cm f/3.5, progettato dal celebre Zenji Wakimoto, da cui sono derivate le successive versioni f/3.5 fra l'Agosto 1961 e l'ottobre 1979: "si tratta di uno schema tipo Schneider Xenotar derivato da un obiettivo Nikon da microscopio, invertito per le differenti coniugate in gioco; questo schema fornisce una resa di altissimo livello ed ha fatto scuola anche fra la concorrenza, come gli Olympus Zuiko e Minolta AF 50mm macro 1:3,5, solo per citare due esempi." Poi passa a descrivere le successive evoluzioni del 3.5.
Infine troviamo gli schemi del Micro-Nikkor 55mm f/2,8 progettato nel 1978 da Yoshinari Hamanishi e basato su un Gauss asimmetrico dotato di sistema flottante CRC:
"Il Dr. Hamanishi era uno specialista nella progettazione di aggiuntivi posteriori afocali per moltiplicare la focale degli obiettivi (fra gli altri, il Nikon TC-201 e vari TC-14 sono alla sua firma) e vantava anche molta esperienza nello sviluppo dei sistemi ottici ad elementi flottanti; il primo imperativo del nuovo progetto fu un incremento di luminosità ad 1:2,8, per rendere più confortevole la messa a fuoco (il telemetro di Dodin ad immagine spezzata non si oscurava fino ad 1:5,6, l'esatto valore di un obiettivo 1:2,8 portato al rapporto di riproduzione di 1:1), portandosi contestualmente al passo con i mitici concorrenti tedeschi, che nel frattempo avevano sfornato i loro S-Planar e Macro-Elmarit 60mm 1:2,8; sfruttando il suo know-how nei sistemi flottanti, il Dr. Hamanishi abbandonò il tipo Xenotar tanto caro al mentore Zenji Wakinoto e si basò su un Gauss a sei lenti in cinque gruppi, col doppietto anteriore spaziato ad aria, prevedendo un sistema di elicoidi a passo differenziato per variare la lente d'aria all'interno del Gauss durante la messa a fuoco ravvicinata. [...] Hamanishi progettò il sistema flottante del Micro 1:2,8 prevedendo di arrivare direttamente al rapporto di riproduzione di 1:1, tuttavia ricevette il niet dal settore meccanico, dal momento che ciò avrebbe richiesto elicoidi così lunghi da rendere inaccettabile l'ingombro finale del barilotto, con l'aggiunta di una seria vignettatura meccanica su infinito; ci si accontentò quindi di una messa a fuoco fino ad 1:2, come nel precedente modello, corrispondente ad una distanza di messa a fuoco di 0,25m; [...]
Dal punto di vista ottico, in nuovo micro non sfoggiava lo stesso smagliante macrocontrasto del precedente modello nè la stessa capacità di tenere a fuoco sull'identico piano le frequenze di blu, verde e rosso, ma consentiva un superiore controllo di curvatura di campo ed astigmatismo, sia ad infinito che ad 1:2, dove pagava leggermente in brillantezza ma prevaleva in risoluzione pura; [...]
Il Micro-Nikkor 55mm 1:2,8 è stato un obiettivo di grande successo, prodotto a lungo con attacco AiS anche in piena era AF-Nikkor; forse è dotato di colori un filo più terrosi del precedente ma la sua affidabile nitidezza anche a piena apertura ad ogni distanza di messa a fuoco ne fa un affidabile compagno di vita; non va taciuto che quest'obiettivo, dopo alcuni prototipi valutativi, fu fornito anche alla NASA per le missioni space shuttle, appositamente modificato per sottostare ai rigidi capitolati della navigazione spaziale (...).
Sono molto affezionato a quest'obiettivo da quando nel 1981, a 17 anni di età, lo ricevetti come graditissimo regalo di Natale, un esemplare che conservo tuttora e che non ha mai presentato alcuna perdita d'olio sulle lamelle del diaframma, un difetto sovente lamentato, ma un semplice indurimento dei lubrificanti sugli elicoidi, dovuto alla lunga inattività, ovviato applicando nuovo grasso sui filetti."

Invece Bjiorn Rorslett, per il problema dell'olio su diaframma, ha dovuto smontarlo due volte per la pulizia. Ho sentito di diversi utenti a cui le lame si sono completamente incollate.
Io ho seguito i consigli del nostro amico norvegese e ho comprato, tramite Ebay su uno store tedesco, un esemplare abbastanza recente: il mio ha la matricola 742016, quindi dovrebbe essere del 2004-2005 (basandomi su www.photosynthesis.co.nz/nikon/lenses.html ). Poi, sempre su suggerimento di Rorslett, lo tengo in verticale con la lente frontale in giù.
Inoltre lo uso molto spesso, o per fotografare i fiori o per digitalizzare diapositive, ma non l'ho ancora usato per paesaggio e architettura, vedrò di colmare la lacuna. Comunque è senz'altro l'inutilizzo ad aumentare le probabilità di incollaggio delle lame.


user46920
avatar
inviato il 25 Maggio 2015 ore 9:39

Peccato, grazie comunque ;-)


Ottime info, potrebbe essere interessante vedere come si comporta il 105 (magari ce l'ha Giuliano Sorriso) !!!

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