| inviato il 24 Gennaio 2017 ore 21:07
“ a parte il fatto che si è detto di ogni, ma semmai la macchina li registra ... sempre che davanti ci sia una lente e che dall'altra parte ci sia Luce „ La macchina tramuta la luce che colpisce il sensore in impulsi elettrici i quali vanno a formare stringhe di tanti 1 e 0. Dopodiché il convertitore ritramuta le strisce di bit in colore. Siamo nel digitale, non c'è niente di analogo fra la causa e l'effetto. Qui si distrugge e si ricostruisce. Dire che i colori li fa la macchina non è del tutto sballato. |
user46920 | inviato il 24 Gennaio 2017 ore 21:23
quindi tu sei convinto che la voce che senti al telefono quando ti chiamano, non è quella di chi ti chiama, ma è quella della telecom? |
| inviato il 24 Gennaio 2017 ore 21:46
“ quindi tu sei convinto che la voce che senti al telefono quando ti chiamano, non è quella di chi ti chiama, ma è quella della telecom? „ Questa me la segno... |
| inviato il 24 Gennaio 2017 ore 23:17
L'occhiodelcigno “ il blu è in effetti la parte dello spettro più difficile da riprodurre .. „ non lo sapevo, anche se l'avevo notato, grazie |
user112924 | inviato il 25 Gennaio 2017 ore 2:33
Vedo come la discussione si stia incanalando verso il classico argomento della "diversità delle lenti Leica" di cui si è già ampiamente discusso in passato. Da leicista moderato, sono convinto che una diversità esista, ma che non sia da andare a cercare contro qualcosa o qualcuno (Zeiss). Penso piuttosto, ma è solo una mia ipotesi, che le caratteristiche che distinguevano le ottiche Leitz siano da andare a ricercare più sui alcuni particolari produttivi (la vetreria interna della Leitz, ad esempio, finché era in funzione), sulla ricerca della prestazione globale, equilibrata, senza privilegiare nessun singolo parametro (al contrario delle ottiche giapponesi coeve, che spingevano al massimo la risolvenza a scapito di altri parametri, come accade ancora oggi, d'altronde), sulla estrema cura e qualità costruttiva (il fatto che esistano ottiche Leitz che dopo cinquant'anni sembrano ancora nuove, la dice tutta sulla qualità dei materiali). Insomma, credo sia un insieme di fattori che concorrono a rendere unica Leitz, non la singola prestazione sul colore, sullo sfuocato o sulla curvatura di campo. _______________________ @Ulisse Di Bartolomei “ Sì, infatti io mi esprimo soltanto in base alla mia esperienza visiva. „ Chiaramente tutti ci basiamo sulla nostra "esperienza visiva", ma il problema, nel nostro caso, credo stia proprio nel correlare quelle che sono alcune personali sensazioni (come il discorso sui colori freddi o "slavati", ad esempio) a un fondamento quantitativo, quindi misurabile. Altrimenti, non sarà mai possibile distinguere i sogni di un visionario da quella che chiamiamo "realtà oggettiva" (sempre che sia possibile). Ma il discorso sarebbe lungo e non è certo questa la sede adatta per approfondirlo. “ Faccio un esempio: uno schermo bianco inquadrato dalla fotocamera in perfetta perpendicolarità. Un led colorato disposto su un lato dello schermo, in modo che la luce lo irradi in modo da affievolirsi come la distanza aumenta. „ Ora ho capito benissimo, vuoi andare a scavare nella capacità di riprodurre, da parte dell'obiettivo, anche le più piccole sfumature nella resa del colore. Penso sia un'operazione non facile da realizzare, ma si potrebbe anche provare. |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 10:08
“ Vedo come la discussione si stia incanalando verso il classico argomento della "diversità delle lenti Leica" di cui si è già ampiamente discusso in passato. Da leicista moderato, sono convinto che una diversità esista, ma che non sia da andare a cercare contro qualcosa o qualcuno (Zeiss). Penso piuttosto, ma è solo una mia ipotesi, che le caratteristiche che distinguevano le ottiche Leitz siano da andare a ricercare più sui alcuni particolari produttivi (la vetreria interna della Leitz, ad esempio, finché era in funzione), sulla ricerca della prestazione globale, equilibrata, senza privilegiare nessun singolo parametro (al contrario delle ottiche giapponesi coeve, che spingevano al massimo la risolvenza a scapito di altri parametri, come accade ancora oggi, d'altronde), sulla estrema cura e qualità costruttiva (il fatto che esistano ottiche Leitz che dopo cinquant'anni sembrano ancora nuove, la dice tutta sulla qualità dei materiali). Insomma, credo sia un insieme di fattori che concorrono a rendere unica Leitz, non la singola prestazione sul colore, sullo sfuocato o sulla curvatura di campo. „ Buongiorno Apo... Tu hai bisogno dei "numeri" per definire la questione e ti concentri sul perché Leica, mentre in questa discussione il fattore dominante è che cosa è Leica e come appare differente rispetto ad altre filosofie trasferenziali. “ Chiaramente tutti ci basiamo sulla nostra "esperienza visiva", ma il problema, nel nostro caso, credo stia proprio nel correlare quelle che sono alcune personali sensazioni (come il discorso sui colori freddi o "slavati", ad esempio) a un fondamento quantitativo, quindi misurabile. Altrimenti, non sarà mai possibile distinguere i sogni di un visionario da quella che chiamiamo "realtà oggettiva" (sempre che sia possibile). Ma il discorso sarebbe lungo e non è certo questa la sede adatta per approfondirlo. „ Continui a sminuire la sostanza della questione. Se acquisto una torta, posso anche leggere gli ingredienti e interessarmi dei processi produttivi dei singoli ingredienti, ma se il sapore non è gradevole come piace a me, possono essere anche criteri sviluppati per i cibi per astronauti, ma quella torta non la compro, né consiglio di comprarla. Ciò che distingue Leica è il piacere che se ne trae osservando le sue immagini! Poi possiamo pure correlarle a tutto quello che vuoi, ma è un'altra storia. |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 11:46
Vorrai dire dello scudetto del Cagliari! |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 11:54
A me è sembrata una occasione sprecata,ci lasciamo trasportare un po' troppo dalle appartenenze,un po' come si fa appunto con le fedi calcistiche Per fortuna qui si leggono molte opinioni fondate ed interessanti,che riescono a farci seguire appassionatamente |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 11:55
Gian Carlo sei così vecchio? |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 12:00
“ Gian Carlo sei così vecchio? „ Sono del '49 |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 12:06
Si sei vecchissimo , io del 51 |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 12:08
“ "Tanto rumore per nulla" „ Questo è un semplificare al massimo e ci sta pure. Diciamo che è uno scontro "interpretazionale" su un "presunto" fatto di cui si tenta di definirne una "presunta" oggettività. Non è una cosa che si giustifica soltanto in se stessa, poiché da una definizione dialettica il più possibile approssimata alla verità oggettiva, qualcuno può decidere se spendere diecimila euro per una professionale con due super zoom o una Leica M con un 50 f 1,4. Io non mi ritengo un partigiano tecnologico, ma sin da bambino, sono ossessionato dal bandolo della matassa... |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 12:16
sono vecchissimo anche io....... e sarà per quello che , filtrato dal mezzo secolo di maneggiamento di ammenicoli fotografici quando vedo il blu( per dirne uno) che mi restituisce il Summicron riesco ancora ad emozionarmi? |
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