user12181 | inviato il 27 Aprile 2022 ore 17:22
Grazie Guido, sono tornato proprio per aggiungere che dopo aver molto cercato sul web stavo propendendo per il gheppio, però non aveva macchie, i colori erano omogenei, ho visto una sola foto di un gheppio senza macchie. Comunque mi basta la tua ipotesi. |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 20:48
La testa grigia (maschio), la barra nera ben visibile in fondo alla coda, la piccola taglia e lo spirito santo (anche se non è l'unico uccello a praticarlo) sono le caratteristiche che mi hanno indotto a pensare al gheppio. Le macchie possono essere difficili da notare in condizioni di luce non favorevole. Unica alternativa che posso ipotizzare è lo sparviere. |
user226917 | inviato il 28 Aprile 2022 ore 7:28
In un altro periodo, mi porrei dei dubbi, notato una sorta di evidente baffo o virgola sulla faccia, o macchiettatura del dorso (il marrone chiaro ha delle macchie più scure nel gheppio, mentre il grillaio non le ha), ma essendo ora ancora aprile, i grillai si stanno vedendo arrivare ora a sud, al nord ancora non mi risulta una segnalazione, quindi per il principio del rasoio di Occam direi gheppio con buona sicurezza. |
| inviato il 28 Aprile 2022 ore 10:37
“ Perchè non ha quasi a.c.? Perchè ha i prismi di Porro... di conseguenza è già quasi completamente corretto di partenza. „
...ma per favore!!................ |
| inviato il 28 Aprile 2022 ore 12:40
Ciao Rigel, ho detto qualcosa di sbagliato? Se non è così come ho scritto ti prego di correggermi, io ne ero realmente convinto. Ho usato Porro da 20€ con pochissima AC e tetto da 500 € che avevano più AC.
Ti chiedo, quindi, se puoi, di spiegarmi le cose come stanno, così imparo qualcosa. Grazie |
| inviato il 28 Aprile 2022 ore 15:12
L'aberrazione cromatica c'è in qualsiasi sistema ottico che lavora per rifrazione, non fa distinzione tra Porro e Tetto....parlando di prismi, al limite si può disquisire sul problema dei tetto che aveva portato la Zeiss ad introdurre il trattamento di fase (ed anche li bisognerebbe poi distinguere tra schemi Abbe, Schmidt Pechan, Perger etc)...ma l'ac viene controllata scegliendo opportuni vetri per le lenti dell'obiettivo ed oculari.
Anche la leggendaria tridimensionalità di un Porro, se non si sta parlando di osservare un fiore a 2/3mt ma soggetti a centinaia o migliaia di metri di distanza, non ha nessun motivo di esistere, è pura fantasia equiparabile al "carattere" degli obiettivi fotografici.
Sul discorso "binocolo da 20 euro" meglio di uno da 500, sono sempre a disposizione per vedere questa meraviglia...ovviamente mettendo sul tavolo anche tutti i miei, spaziando da quelli del Lidl fino a Zeiss, Leica, Swaro, Canon, Nikon, Fujinon, Kowa, Miyauchi, Optolyth etc........senza problemi. |
| inviato il 28 Aprile 2022 ore 15:30
Si sta parlando nello specificilo di ac però: il Lidl da 20€ ha meno AC dello Zeiss Terra (in condizioni limite, tipo antenne su cielo bianco). Poi su tutto il resto (compresa la risolvenza) lo Zeiss stravince. Li ho entrambi.
Conosco bene il principio della rifrazione, la dispersione ottica e il numero di Abbe per cui so che l'a.c. dipende dal vetro. Ma...è evidente che in genere i prismi a tetto (io ho provato solo Schmidt-Pechan, mai Abbe-Konig) ne introducano di più, il perchè non lo so, forse per il maggior numero di riflessioni. Allo stesso modo nell'Habicht vedo meno AC rispetto al EL, e mi pare pari al NL.
Sul carattere degli obiettivi permettimi di dissentire: per me esiste ed è dovuto ad ariosità e plasticità dell'immagine, che dipendono molto dal dosaggio dell'aberrazione sferica ai diversi diaframmi (che non deve essere totalmente corretta come si usa fare sugli obiettivi odierni i quali invece puntano alla massima nitidezza a tutta apertura). Io ad esempio riscontro molto di ciò nel mio Minolta Af 85/1.4 G. |
| inviato il 28 Aprile 2022 ore 19:52
“ Sul carattere degli obiettivi permettimi di dissentire: per me esiste ed è dovuto ad ariosità e plasticità dell'immagine „
Ok......allora perfettamente inutile continuare a disquisire su qualsiasi cosa....abbandono. |
user12181 | inviato il 29 Aprile 2022 ore 5:34
Ieri dopo decenni sono riuscito a dare un nome all'uccellino bianco e nero dal volo ondulato che mi accoglie ogni volta che entro in Valgrosina, mi accompagna e poi mi saluta quando esco. Ne ho osservato a lungo uno e ho preso appunti (era me-ra-vi-gli-o-so). È la ballerina bianca. Ho visto anche due aquile levarsi (apparentemente) in volo dal Pizzo Trevesina innevato proprio mentre lo osservavo prima di entrare in macchina, illuminato dall'ultima luce. Erano molto lontane e invisibili a occhio nudo.
Avevo passato il pomeriggio alle prese con il sole, prima ho fotografato due pulsatille primaverili che controluce si accendono come lampadine, si sono riprese dalle ultime nevicate, ma ne sono previste altre per il fine settimana. Poi ho fatto anche alcune prove per verificare il glare/abbagliamento, con il sole credo a un angolo di 15°/10° e appena fuori dal campo visivo. C'è, ma mantenendo gli occhi in asse rimane al lato opposto del campo rispetto alla posizione del sole e non preclude l'osservazione, a volte da falce di luna diventa una più consistente ellissi. Sulla testata della Valle di Malghera in ombra controsole c'era soprattutto un po' di perdita di contrasto, ma potevo veder brillare l'acqua che stillava da una parete di roccia lontana molte centinaia di metri. Devo provare più in alto. O forse è meglio che la smetta con le prove, rischio di danneggiare gli occhi, due o tre volte il sole è entrato nel campo visivo. |
| inviato il 29 Aprile 2022 ore 17:09
Caro Murmunto,
invece di utilizzare lo stativo, basta usare un binocolo stabilizzato e lo stativo è compreso nel prezzo!
Anche io la pensavo come Te, fintanto che non ho provato … |
| inviato il 29 Aprile 2022 ore 18:38
Rigel, visto l'esordio direi che non ne sentiremo la mancanza. 
Murmunto, bel racconto come sempre. |
| inviato il 29 Aprile 2022 ore 20:23
La mia esperienza consiste, all'incirca, in più di 40 anni nel campo di ottica sia astronomica che cosi detta sportiva/naturalistica, circa 30 anni con le 2 principali associazioni astrofile di Torino, anni di collaborazione, praticamente dagli inizi, con PierGiovanni Salimbeni di Binomania (e moltissimi scambi/prove strumentali con il Prof. Piero Pignatta qui di Torino, ed anche lui collaboratore dagli albori di Binomania)....ovviamente di tutti gli strumenti di cui parlo li possiedo (e tra questi ci sono, ovviamente, anche i Bresser e altri di Lidl, compreso il Gran Visir delle ciofeche, l'8/20x50, perchè mi servono proprio per far toccare con "occhi" le differenze a chi si avvicina al mondo dell'osservazione naturalistica/astronomica/sportiva/etc....
....e per continuare con la mia maleducazione, confermo che, se non stai mentendo sapendo di mentire, allora hai dei problemi di valutazione su ciò che vedi. |
| inviato il 29 Aprile 2022 ore 20:46
Perchè dovrei mentire scusa? Ho sia il Lidl che l'NLPure... non ho interesse a mentire. Io nel Bresser vedo poca a.c. ..pochissima. E mi pare che Murmunto abbia qui testimoniato la stessa cosa.
In ogni caso...nessuno ha messo in dubbio la tua esperienza, che in ogni caso non ti autorizza a porti in quel modo. Ciò detto, siamo andati ben oltre di quanto avrei voluto, in uno dei rarissimi post che ancora non era stato rovinato in questo forum.
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| inviato il 29 Aprile 2022 ore 21:17
Come va qua?
Ancora a binoccolate sul coppino? |
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