| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 16:41
99% l'ho sparata! Una percentuale esatta si potrebbe pure ricavare già dopo le prime 10 pagine, solo che non ho nessuna voglia di fare questo lavoretto. Comunque la percentuale è alta e ci sono foto che con la street non hanno niente a che fare! Per esempio ci sono dei ritratti o dei fuochi artificiali, eppure stanno nelle pagine più popolari di sempre della galleria street e fotogiornalismo. |
| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 16:43
Detta brevemente una fotografia Street è una foto "autoconclusiva". Quella del teatro Olimpico non lo è e potrebbe essere una foto parte di un reportage. Dare definizioni esatte è difficile. Il genere è nato in America ai tempi della rivoluzione sociale. Le Street "vecchie"sono meno giocate sulle contrapposizioni e gli accostamenti e sono quasi più spaccati quotidiani, "reportage di una foto" denunce sociali. Guardatevi qualche foto di Wynogrand per capire quello che intendo... Bresson è sul filo della Street. La sua è più una ricerca personale sul momento decisivo, sull'attimo in cui tutto converge in una composizione armonica... Non gioca pesantemente su contrapposizioni ne le sue foto (almeno la maggior parte) richiamano osservazioni su stili di vita, sulla società... Oggi ripeto si gioca più sulle contrapposizioni e si travisa un po' lo spirito primitivo della Street. Ma tutto (giustamente) cambia. Però vediamo di non confondere foto Street da momenti rubati o ritratti ambientati di sconosciuti... Qualche fotografo Street... vediamo: Wynogrand di sicuro e anche Bruce Gilden. Tra i recenti i più famosi direi che sono Trente Perk, Alex Webb, Matt Stuart, Martin Parr (non so se ho scritto bene tutti i nomi). |
| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 16:47
Quoto Opisso, ma Wynogrand mi ricorda i paparazzi dalla dolce vita. |
| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 17:00
ok |
| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 17:10
Seguo con molto interesse questo thread. Mi piace molto l'ultima definizione di Opisso, la street come "foto autoconclusiva", cioè con una storia che nasce e muore all'interno della stessa fotografia. Un po' come riassumere un reportage fotografico (in un contesto cittadino) in un'unica fotografia. |
| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 17:11
Domenik anche a me a pelle non piace particolarmente Winogrand ma prendi ad esempio la strafamosa foto delle scimmie. All'inizio mi sembrava solo una foto curiosa. Solo dopo molto tempo ho capito che c'era dietro tutto un discorso sotteso sulle razze, sul fatto che le scimmie, progenitori in comune ai due (tra l'altro un uomo e una donna), erano a differenza "indistinguibili"... Cioè una Street di livello stratosferico rispetto a quelle che si vedono oggi con persona cotrapposta a un cartellone a caso (le faccio anch'io eh! )... Magari sono anche riuscite ma non hanno nessun vero messsaggio "sociale"... |
| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 17:25
Esatto Raffaele reportage di una foto Il fatto che la foto debba completarsi da sola (anche se poi ovviamente può far parte di un progetto più ampio) diciamo che secondo me è la condizione, forse non sufficiente, ma di sicuro necessaria. In realtà l'unico modo per capirci qualcosa è andarsi a vedere le foto degli autori di riferimento. Tenendo conto come ho detto prima che gli stessi autori sono incasellati in maniera mobile, che ognuno ha un suo stile e che la Street è cambiata col tempo e probabilmente evolverà ancora... |
user46920 | inviato il 25 Gennaio 2016 ore 17:29
Trente Perk = Trent Parke Ottimi spunti, Opisso! |
| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 18:01
Solleciterei un riassunto delle condizioni emerse. Abbozzo in attesa di correzioni: scattata in luogo pubblico non preparata dal fotografo scattata a soggetti che non posano per la foto non collegata strettamente ad un evento di cronaca autoconclusiva |
| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 18:17
credo fermamente che ogni genere, e non solo fotografico, non sia rappresentabile con una linea retta ma piuttosto con una linea curva di tipo gaussiano. Tutte le foto di un certo genere si possono disporre sulla gaussiana e quelle al centro apparterranno al genere in pieno, poi via via sulle discendenti destra e sinistra si collocheranno tutte le altre a seconda della piena aderenza o meno. Le varie gaussiane, rappresentanti tutti i generi possibili, collocate una in fila all'altra avranno le parti più discendenti sovrapposte ognuna con la propria vicina. Quindi c'è un certo genere di "campioni", non tarscurabile, che apparterrà ad almeno due "popolazioni". Mi dispiace di non riuscire a fare questa rappresentazione grafica (e scusate il linguaggio vagamente da statistico). Credo che le cose stiano così. |
| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 18:39
“ Domenik anche a me a pelle non piace particolarmente Winogrand ma prendi ad esempio la strafamosa foto delle scimmie. All'inizio mi sembrava solo una foto curiosa. Solo dopo molto tempo ho capito che c'era dietro tutto un discorso sotteso sulle razze, sul fatto che le scimmie, progenitori in comune ai due (tra l'altro un uomo e una donna), erano a differenza "indistinguibili"... „ ...a me sembra una foto curiosa e basta! La tua lettura è plausibile, ma soggettiva. Nessuno sa esattamente come si è evoluto l'uomo. Ma questa è un'altra storia. Da questo punto di vista, Oliviero Toscani era uno che modulava il messaggio fotografico sul piano sociologico, anche se non era uno strepher. Trent Parke, uno strepher surrealista! |
| inviato il 25 Gennaio 2016 ore 18:49
Certo che riuscite a scriverne di roba.... Sulla classificazione della fotografia in generi ho già detto: personalmente non sono così categorico. Vorrei però menzionare un paio di personaggi che non mi pare siano stati citati fino ad ora. Il primo è Elliott Erwitt, che con i suoi album inizialmente privati è quello che ha contribuito molto a sdoganare il genere. L'altro è per me un vero genio: René Maltete. L'umorismo fatto fotografia, con una spontaneità ed una leggerezza da vero poeta (qual'era veramente). Va, ve ne indico anche un terzo che ha qualcosa da dire con le sue istantanee di vita sulla strada: Francesc Català Roca. Saluti Roberto |
user46920 | inviato il 25 Gennaio 2016 ore 18:57
Peppe:“ Qualcosa ho colto da questo interessante topic ma non tutto, debbo essere sincero. „ io anche e proseguo nel cercare di comprendere altre sfumature... la foto di Parke credo che sia un ritratto fatto al fotografo, l'altra foto nemmeno io la ritengo street ... anche parché seguendo la lista di Cameramaniac, magari aggiungendo e/o correggendo si potrebbe stilare pure un elenco di coerenze che descrivano il genere, il fatto che ci sia una posa ed il soggetto sapeva di essere fotografata, a parte il taglio dark-horror, la esclude sistematicamente. ho provato a riordinare la lista riassuntiva 1 - autoconclusiva (credo sia un ottimo punto di partenza) 2 - scena non preparata dal fotografo (altro punto fondamentale) 3 - a soggetti che non posano per la foto (come sopra) 4 - in luogo pubblico 5 - non collegata strettamente ad un evento di cronaca il punto 4 sarrebbe da confermare con esempi e il 5 forse da riformulare meglio |
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