| inviato il 07 Ottobre 2013 ore 11:55
@Ivancosta: devi argomentare un po' di più, dire il perchè e il percome hai pensato di fare questo scatto e cosa hai voluto rappresentare.
Inoltre hai messo un link che manda alla fotografia in sè ma senza area commento.
Ciao
Barbara |
| inviato il 07 Ottobre 2013 ore 12:18
Non ho capito,Barbara cosa intendi senza area commento? mi sono perso qualche cosa?, io ho messo il link che porta alla foto proprio perchè nella didascalia spiego che lo scatto è stato fatto alla fine della terra, dove inizia il mare; quindi per me la visione di questo scatto stà ad indicare tutte le popolazioni che Lasciano\Arrivano in questa terra dove si vede il Faro che ti indica la presenza della terra(Da Lontano) e nello stesso tempo la statua della madonna, che si può interpretare come una speranza per chi arriva da altre nazioni e altrettanto per chi parte.......
Il tutto penso che riporti alla tragedia di Lampedusa di questi giorni |
| inviato il 07 Ottobre 2013 ore 12:28
Caricala su juza, cosi possiamo commentare sotto la foto. Non è come magico sfocato...  |
| inviato il 07 Ottobre 2013 ore 12:31
La foto è già su Juza,avevo sbagliato mettendo il link della foto e non della pagina ho corretto il Link spero sia giusto adesso www.juzaphoto.com/galleria.php?t=610415&l=it lo riporto pure qui |
| inviato il 07 Ottobre 2013 ore 15:23
Approfitto del topic per chiedere anche io qualche commento.
Questa serie di 15 foto appartiene ad un lavoro di circa 350 che mi è stato commissionato da un locale durante una serata. Quindi comprende foto di ospiti, dj, persone presenti.
Le foto non hanno ricevuto post produzione, si tratta di un genere di lavoro "veloce", dove è richiesto un grosso volume di foto ed una rapidità notevole, io garantisco le foto pubblicate il giorno successivo all'evento.
Ovviamente lo scopo di questo foto è rappresentare nel modo migliore la serata, il divertimento, insomma pubblicizzarla.
Ecco il link
www.juzaphoto.com/me.php?pg=57785&l=it |
user22061 | inviato il 07 Ottobre 2013 ore 19:41
@Manicomic:
“ L'idea prevede che, chi lo desidera, presenterà qui una sua foto (o una serie di foto tra le quali ci sia un nesso, un racconto) inserendo il link delle sue gallerie .
Sarà cura dell'autore argomentare nel modo più completo,chiaro e specifico le sue scelte. Dovrà sforzarsi di spiegare la ragione, il perché, un eventuale progetto, che l'hanno spinto a realizzare quello scatto. Motiverà la scelta del titolo, il B&N o il colore, il tipo di inquadratura, l'atmosfera, l'emozione, la denuncia e quant'altro è nelle sue intenzioni trasmettere sul piano espressivo ed estetico. Egli non richiederà pareri strettamente tecnici (per questo ci sono già ampi spazi nel forum) ma sceglierà, dopo un'analisi autocritica delle sue foto , quelle che ritiene le più significative e meritevoli di essere commentate in modo approfondito. „
Ti chiedo di approfondire la storia di queste foto, l'idea nativa, insomma qualcosa in più della necessità di lavoro veloce. Oltremodo evidenzio la totale mancanza dei dati tecnici utili per qualsiasi tipo di commento. Un saluto.
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| inviato il 07 Ottobre 2013 ore 21:36
Da 3 anni sto lavorando ad un progetto di fotografia aerea, che ha già visto la stampa di 3 libri (altri tre sono in lavorazione. Posto questo scatto che ha avuto notevole successo all'ultima mostra realizzata.
Lo scatto è intitolato Disegni inconsapevoli
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=611346&srt=mcommento&show2=1&l=it
L'uomo nel suo continuo plasmare il paesaggio, spesso inconsapevolmente, usa la terra come una tela su cui crea bellissimi giochi di colori e linee. Cambiando la prospettiva questo disegno diventa evidente. Un susseguirsi di forme, colori e prospettive, mutevoli con le stagioni e con gli anni. La foto nasce da una ricerca di un grafismo minimale in cui anche ombre troppo lunghe avrebbero creato disturbo, per cui lo scatto è stato fatto a centro giornata, con un minimo accenno di ombra per creare tridimensionalità.
Colgo anche l'occasione per invitarvi alla prossima mostra ;)
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=611314
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| inviato il 07 Ottobre 2013 ore 21:54
Continuo a seguire con interesse questa iniziativa, in questo caso, postando una nuova immagine, scattata qualche anno fa.
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=611406&l=it
Il pensiero che ha ispirato questo scatto è sulla realtà visibile e quella reale.
All'epoca il titolo è stato 'l'albero riflesso non è l'albero' cercando di spiegare che a questo mondo non sempre le cose sono come sembrano.
L'albero in questo caso, con le sue linee di profondità, le foglie caduche, il tronco robusto ed i rami sottili i colori molto diversi raffigura la diversità di questo mondo.
L'acqua, come il mezzo che divide il reale dall'irreale, rifrange questo passaggio, rendendo però la situazione torbida, fosca, non troppo chiara.
Il colore, nei suoi toni saturi, pone l'accento sulla forte impressione che può avere una visione anziché un altra, può sembrare molto appariscente, per attrarre.
Tutto concorre a vedere la realtà come fosse vera ma appena cerchiamo di afferrarlo (l'albero) svanisce (l'acqua) e con se la figura che si era formata.
Nella quotidianità, accade di leggere, sentire e vedere cose con denominazioni chiare che invece sono tutt'altro e, purtroppo, con loro, anche la personalità e il modo di fare di certi umani.
S
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| inviato il 07 Ottobre 2013 ore 22:04
Ciao Paolo.
Provo a rispondere alle tue domande dividendole in punti.
Lo scopo delle foto all'interno di locali serve a pubblicizzare gli eventi organizzati dallo stesso. Quindi lo scopo di queste foto è far sembrare l'evento bello, divertente, piacevole, il locale frequentato da belle ragazze.
Ovviamente in base alla tipologia del locale si valuta cosa mostrare, in un locale chic magari si cerca di mostrare la bellezza della struttura, i servizi offerti. In un locale piu' giovanile come questo bisogna far percepire che li' si fanno serate divertenti, allegre.
I dati tecnici, data la tipologia del servizio lavoro con una sola reflex, una sony a700 con uno zoom standard, un 16-50 f2.8 ed un flash montato direttamente sulla slitta, per questioni logistiche/comodità/evitare rotture.
I dati di scatto come puoi notare sono tempi molto lunghi, diaframma chiuso, flash diretto.
Per i ritratti f2.8, tempo medio, flash direzionato verso un lato con il pannellino estratto.
Il locale era molto buio, poche luci presenti, per far qualcosa di "diverso" dalla banale inquadratura ho usato tempi lunghissimi per raccogliere la poca luce presente. Qualora il soggetto aveva oggetti luminosi ho utilizzato tempi sufficientemente lunghi in modo che il proprio movimento creasse un immagine gradevole, il bastone del nano fa una rotazione completa, le palle di fuoco una o piu' rotazioni, le spade laser "vibrano".
Le altre impostazioni, ovvero diaframma ed iso sono adeguati per fornire una corretta esposizione, quindi un diaframma relativamente chiuso ed iso bassi per evitare la bruciatura delle luci in movimento. |
| inviato il 08 Ottobre 2013 ore 9:52
Gentilmente sollecitato da Sergio, inserisco anche io una mia foto in questo interessante thread anche se mi sento un po' un intruso perchè non ho ancora partecipato commentando nessuna foto.....
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=611692&srt=new&show2=1&l=it
La foto in questione riguarda i cacciatori/raccoglitori Hadzabe/Watindinga che vivono in Tanzania.
Dopo che 20.000 anni fa, risalendo dal Kalahari, avevano occupato territori fino all' Africa centro/orientale, sono stati mano a mano scacciati dalle più forti popolazioni di ceppo nilotico e questa tribù di pochi individui è l' unica che sopravvive nell' Africa orientale.
Una atlra premessa importante penso che sia dire che, quando ho scattato, il loro territorio era fortemente a rischio perchè il governo tanzaniano stava per cederlo ad una società che voleva trasformarlo in una riserva di caccia ( progetto fortunatamente abortito soprattutto grazie alla pressione di importanti campagne di sensibilizzazione internazionali ).
Li ho accompagnati durante una battuta di caccia ed inizialmente lo ho fotografati dal davanti fino a quando mi è venuta l' idea che forse non fosse il modo più significativo..
Con questa foto volevo dare l' idea di un popolo quasi primitivo incamminato verso un futuro incerto: da qui le impronte impresse lungo l' alveo di un fiume ormai secco ( mi hanno ricordato la passeggiata preistorica di Laetoli sempre in Tanzania dove le impronte di una madre ed un piccolo di Australopitecus Afarensis, uno dei nostri progenitori ) che camminano l'uno a fianco all'altro sono rimaste impresse nel fango e fossilizzate..... ) che sarebbero potute rimanere impresse e fossilizzarsi lasciando traccia del loro cammino.... E poi il bimbo che non riesce a frenare l' entusiasmo per la caccia e che precede il padre che lo controlla da dietro con i cani a fare da fidi scudieri: nella mia idea questo dovrebbe significare la proiezione verso il futuro incerto.
La scelta del BN credo sia consequenziale a tutto questo e non ho resistito al viraggio che di solito non mi piace molto ma in questo caso penso contribuisca ricordando i colori della sabbia e conferendogli una certa aria retrò....
Tecnicamente non c'è niente di interessante da dire e mi interesserebbe più che altro sapere se sono delle mia " pippe " mentali oppure se, uno spettatore neutrale, può coglie qualcuno degli aspetti di cui ho parlato...
Grazie a tutti coloro che vorranno intervenire e complimenti per l' idea di questo thread
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| inviato il 08 Ottobre 2013 ore 11:12
Penso che chi partecipa a questo thread si debba sentire onorato dal tuo apporto ed il thread stesso, con questo inserimento, ne riceverà un beneficio qualitativo e, dato che hai dato riscontro al mio invito, mi sento di darti il messaggio di benvenuto.
Dall'immagine Memy traspare tutto il senso di ciò che dici: il territorio non facile, scosso da siccità e da diluvi, l'uomo con un equipaggiamento essenziale (immagino i loro colori tenui) per muoversi leggero, i cani compagni di caccia, tutti avanzano e cercano nel loro vivere nomadi: penso che determinate popolazioni non cerchino la stabilità che noi intendiamo ed è anche difficile, per noi, capire il loro modo di vivere, influenzato da ambiente e momento.
Una bella descrizione la tua Memy, intensa e profonda che può trasmettere soltanto da chi è dentro la cosa.
Ciao
S |
| inviato il 08 Ottobre 2013 ore 11:56
Onorato mi sembra un po' eccessivo... ma ti ringrazio ancora per avermi invitato  |
| inviato il 08 Ottobre 2013 ore 12:10
Memy, ti ringrazio per i complimenti, visto che sono l'autore del thread. Ti do anch'io il benvenuto precisando a te, ma anche a tutti coloro che volessero partecipare, che qui non esistono "intrusi". È uno spazio che vuole essere aperto a tutti coloro che desiderano presentare in modo articolato le proprie foto e richiedere dei commenti più approfonditi, con particolare riguardo agli aspetti espressivi ed estetici.
Appena ho un po' di tempo andrò a vedere la tua foto.
Un saluto.
Franco |
| inviato il 08 Ottobre 2013 ore 12:43
Avrei una domanda per chi di voi comincia ad affacciarsi o è già entrato nella fotografia concettuale.
Dove prendete ispirazione sul concetto che volete esprimere con le vostre fotografie?
Libri, vita reale, soggetti?
Un grazie delle risposte
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