| inviato il 10 Febbraio 2020 ore 19:50
Perdonatemi ragazzi...
ma se proprio devo morire assassinato da un pezzo di merda che non vedo nemmeno,
almeno voglio andarmene sorridendo e meglio ancora ridendomela.  |
| inviato il 10 Febbraio 2020 ore 19:50
No Felix, non corre, salta come un grillo. |
| inviato il 10 Febbraio 2020 ore 19:52
Old...cambia nickname..
mi pare di aver capito che attacca facilmente i vecchietti.
Tu così fai autodichiarazione...
cambia il nickname in Young_Fuji. |
| inviato il 10 Febbraio 2020 ore 21:29
“ Il kit per misurare la febbre è una cosa. „
si chiama termometro credo.  |
| inviato il 10 Febbraio 2020 ore 21:55
Chang Mei
io sono onorato se tu partecipi in questo topic.
grazie.
io rispetto la tua scelta.
io a volte credo di non sapere niente di quello che sta succedendo in Cina.
io ho delle domande, se vuoi rispondere:
1) in quali città cinesi tu hai telefonato dall'Italia?
2) tu hai amici ammalati o morti? quanti?
3) che età hanno? erano già malati? quale città?
4) secondo te, quante persone in Cina sono ammalate di coronavirus?
grazie Chang Mei,
io ti rispetto anche se tu non rispondi alle mie domande. |
| inviato il 10 Febbraio 2020 ore 22:16
Per cercare di capire la velocità di diffusione del virus sono andato a cercarmi i dati relativi alla provincia dell'Hubei, che contiene la prefettura di Wuhan.
Ho trovato questo sito, dove ci sono molte mappe interessanti, tra le quali la distribuzione nelle provincia dell'Hubei.
carto.com/blog/visualizing-emergency-data-coronavirus/
Come si può vedere la grande maggioranza dei casi è nella prefettura di Wuhan (11 milioni di abitanti), che da sola conta poco meno della metà dei contagiati mondiali, cioè ca. 17.000.
Le altre prefetture (totali 46 milioni) hanno numeri molto più bassi, dell'ordine di 1.000-2.000, ma quelle più ad ovest anche meno, dell'ordine delle centinaia. Parliamo delle aree che rappresentano la primissima linea, già tutte isolate dal resto della Cina.
Da quello che si evince l'isolamento della città di Wuhan, avvenuto poco dopo metà gennaio se non ricordo male, ha portato risultati visibili. Questo per me aumenta le speranze che l'epidemia in cina possa essere contenuta, ed a maggior ragione nel resto del mondo. |
| inviato il 10 Febbraio 2020 ore 22:52
Sierra..spero che tu abbia ragione...sopratutto per I.Felix...che si sta cagand...sotto...e pensa che lui di vite ne ha ben sette...
Al di la delle battute...non passa giorno che non ci penso...lo so che non ci posso fare nulla...però è più forte di me...penso sopratutto alle tante persone colpite e alle loro sofferenze... |
| inviato il 10 Febbraio 2020 ore 22:52
mah...
dare i numeri... poco fa era 40.787
adesso 40.652 
gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd4
bravo Marcello Ferrari,
una lacrima.
io sono stato costantemente distaccato ma rispettoso,
però quoto al 100% la tua empatia. tutti questi morti, quanti lutti. Quanta ansia e disperazione e speranza per le persone gravi.
A volte trattiamo male i cinesi, soprattutto perchè non li capiamo.
possiamo denigrarli per le loro abitudini che noi non capiamo ma stiamo parlando di ferite sanguinanti.
Sono un miliardo e 250 milioni ma ogni vittima è un singolo che manca ai suoi cari.
immenso rispetto e cordoglio. |
| inviato il 11 Febbraio 2020 ore 6:46
caspita... non poter creare i kit in pochi giorni mentre hanno creato un ospedale in una settimana circa?? |
| inviato il 11 Febbraio 2020 ore 7:02
ufficiale totale infetti 43.108
ufficiale totale morti 1.018 con un incremento rispetto a ieri del 12%
quindi stamattina l'incremento percentuale dei decessi non è diminuito rispetto a 2 giorni fa me è diminuito rispetto 3 giorni fa.
Anche i grafici denotano una tendenza ribassista, trend degli ultimi 3 giorni. |
| inviato il 11 Febbraio 2020 ore 7:35
Ricapitolando le ultime info:
- incubazione fino a 24 giorni (con buona pace per chi é stato tenuto in quarantena per 14 giorni)
- sopravvive sulle superfici fino a 9 giorni (con buona pace di chi frequenta bagni, mezzi di trasporto pubblici e ordina su Amazonia e Ebaia prodotti provenienti dalla Cina)
- il numero di casi nei Paesi esterni alla Cina é solo la punta dell'iceberg (considerati i casi di persone che lo hanno contratto ma non sono mai state in Cina)
- i Paesi esterni alla Cina "dovrebbero sfruttare la finestra di opportunità data dalla strategia di contenimento per prepararsi all'arrivo e diffusione del virus" = la strategia di contenimento ha fallito, il virus arriverà massicciamente anche da noi e sarà una ecatombe (ma qui nessuno ha costruito 2 ospedali da 10.000 posti letto in 7 giorni) |
| inviato il 11 Febbraio 2020 ore 7:55
“ il virus arriverà massicciamente anche da noi e sarà una ecatombe „
cosa intendi con ecatombe?
in Cina sono 1.433.783.686 e finora sono morti 974 (ufficiali)
in Italia siamo 60.359.546, se ne morissero tanti quanti proporzionalmente ne sono morti finora in Cina avremmo 41 decessi. |
| inviato il 11 Febbraio 2020 ore 8:31
Just wait and see |
| inviato il 11 Febbraio 2020 ore 8:34
la fin est proche
|
| inviato il 11 Febbraio 2020 ore 8:58
E anche oggi, arrivano belle notizie
Dall'America arriva un allarme ancor più preoccupante, quello dell' esperto Gordon Chang, un sinologo, ossia uno specialista di Cina, di origine cinese, ma nato negli Stati Uniti. Intervistato dalla giornalista Sara Carter, l' esperto ha denunciato, pare anche da fonti della dissidenza, che il regime sta mentendo per nascondere la vera portata dell' epidemia.
«Le autorità cinesi sono state soverchiate dal numero di casi - dice Chang - e hanno difficoltà a recuperare tutti i corpi dei deceduti. Molta gente, inoltre, non è riuscita ad avere accesso agli ospedali e sta morendo a casa propria avendo il tempo di infettare altre persone. La situazione è molto peggiore di ciò che appare e le critiche espresse dagli scienziati dell' università di Pechino sugli errori iniziali nell' affrontare l' epidemia stanno facendo perdere la fiducia nel governo»
L' esperto rileva che ben 5 milioni di persone hanno lasciato la zona di Wuhan prima dell' imposizione della quarantena, diffondendo potenzialmente il morbo, e che la stessa quarantena, imponendo alla gente di starsene a casa, non potendosi ricoverare milioni di persone in ospedale, potrebbe aggravare il virus fra le famiglie. Chang ricorda che alcuni giornalisti cinesi che seguivano la questione, come Chen Qiushi, sono «spariti nel nulla, forse bloccati dal regime». |
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