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Lenti Angenieux


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avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2014 ore 19:34

Curiosando mi sono imbattuto su ebay in una lente Angeniux 50mm f/0,95 a 19.999$ Eeeek!!!
Non conoscendola ho cercato di approfondire...
l'Angenieux é un'azienda francese che ha prodotto lenti di precisione per cinema e fotografia...
Oltre al cinema, più che altro lavora nel campo militare e spaziale (equipaggia diverse missioni della NASA)
Qualche lente per il "largo consumo", nel '53 esce il 50 mm f/0,95 e degno di nota il 28-70 f/2,6 degli anni '80, ancora il più luminoso a quelle focali...
In vendita ho visto anche un 25mm f/0,95 che sembrava molto interessante...
Sapete qualcosa di più su questa maison o queste lenti?
Sarei molto curioso...

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2014 ore 19:53

Tutte ottiche buie....! :-)

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2014 ore 20:47

Infatti...
E' proprio quello che mi ha colpito...
Subito dopo aver visto il prezzo MrGreen

avatarsupporter
inviato il 08 Giugno 2014 ore 22:33

È la Casa fondata da Pierre Angénieux, che ha prodotto lenti di notevole spessore tecnico:

en.wikipedia.org/wiki/Pierre_Ang%C3%A9nieux

www.angenieux.com/

Qui ci sono due articoli di Marco Cavina su alcune ottiche di questa Casa francese:

www.marcocavina.com/articoli_fotografici/angenieux_28_70_2,6/00_pag.ht

www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Angenieux_180-2,3_200-2,8_APO

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2014 ore 22:52

Grazie,
Molto interessante!
Invece dei fissi luminosi non ci sono notizie?
Ho provato a cercare ma non ho trovato nulla...

avatarjunior
inviato il 08 Giugno 2014 ore 23:30

Avevo il tokina 28-70 f2,6-2,8, era praticamente un Angénieux, in quanto la casa giapponese aveva comperato il marchio ed i progetti, non era nitidissimo a TA, ma il suo bokeh era molto particolare, mi son pentito di averlo venduto Confuso, si trova intorno alle 270 euro.

avatarsupporter
inviato il 08 Giugno 2014 ore 23:48

Grazie,
Molto interessante!
Invece dei fissi luminosi non ci sono notizie?
Ho provato a cercare ma non ho trovato nulla...


Su Ebay ci sono vari fissi 0.95 di varie focali con innesti e prezzi molto differenziati:

www.ebay.com/sch/i.html?_kw=angenieux+0.95

Pare che abbiano un debole per questa apertura di diaframma.
Poi digitando "angenieux 0.95" con google, ho trovato questi filmati:




e questa galleria Flikr di immagini prese con una Panasonic Lumix e l'Angenieux 25mm F/0.95 (50mm equiv.):

www.flickr.com/photos/eries/sets/72157623421401459/

Lo sfocato mi sembra notevole, specie considerato che è prodotto da una Micro 4/3.

avatarsupporter
inviato il 09 Giugno 2014 ore 3:25

Qui c'è un interessante scatto preso con un Angenierux M1 50mm F/0.95:

www.pinterest.com/pin/85990674105507551/

Non ho capito con quale corpo, ma vista l'angolazione e la profondità di campo presumo un Full Frame e suppongo una Leica M9 o M240, stando al nickname dell'autore (ragefinder FF c'è solo Leica).
Qui c'è uno di questi obiettivi adattati per Leica M a una modica cifra (praticamente regalato):

www.ebay.com/itm/EX-P-Angenieux-Paris-TYPE-M1-50mm-f-0-95-modified-to-

Qui, l'M1 25mm f/0.95 con corpi Micro 4/3:

www.flickr.com/photos/astroman-photo/sets/72157619970482898/

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2014 ore 7:00

Parlando di superluminosi fai qualche ricerchina sul mir 20mm f 0.5 catadiottrico... Da quando è stato prodotto la lente più luminosa al mondo

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2014 ore 9:47

"
.........
Sapete qualcosa di più su questa maison o queste lenti?
Sarei molto curioso...
"

Io presi contatti, per lavoro, con l'Angenieux, molti anni fa, quando facevano le ottiche per la NASA: era ed è tuttora ( THALES Angenieux) una società che persegue la perfezione ottica.

Leggiti prego quello che ho già scritto, qui sul forum, qui:

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=645729&show=7


Se trovi delle ottiche loro in buono stato, prendile, sono molto buone.

Saluti cordiali.

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2014 ore 11:33

@Roberto P: grazie per i video, effettivamente lo sfocato è molto interessante, (per me), decisamente piacevole!

@Alessandro Pollastrini: grazie!
è stato veramente un piacere leggere il tuo intervento!

mi permetto di quotarlo anche qui...

"TUTTE le missioni che sono andate su quell'oggettino che si trova circa a 400.000 km e che si chiama Luna erano Hasselblad"

................svedesi le prime fotocamere sulla Luna!

E.......il primo satellite svedese è stato........una fotocamera, un'Hasselblad: si ruppe la cinghia dell'attacco alla tuta durante una escursione extraveicolare e la fotocamera si è allontanata ed è restata in orbita, probabilmente c'è ancora.

Alcune Hasselblad, quelle fatte per uso extraveicolare e per la Luna, avevano delle ottiche dedicate, non le solite ottiche Zeiss, e le ottiche dedicate furono introdotte dalla NASA al posto delle Zeiss per problemi di tenuta, termica, alle difficili condizioni ambientali.

Le ottiche dedicate le fabbricò una società francese di ottica, che oggi non è più sul mercato civile amatoriale, e che lavorava ottiche veramente di eccellenza, la Angenieux, che aveva uno stabilimento in cima ad un monte vicino a Lione.

A quel tempo, noi provammo a far lavorare l'Angenieux per noi, come subfornitore nostro, su ottiche militari, dato che noi eravamo pieni di lavoro, ed io li andai a visitare, ai primi anni '90: mi portarono a visitare l'officina, dove vidi lavorazioni manuali di lenti, visione rara, rarissima per noi.

Avevano in produzione quelle ottiche per le Hasselblad, e le facevano loro a mano per un motivo semplicissimo: in assenza di atmosfera, la fotocamera era protetta, ma l'ottica no, per avere risoluzione e pochi riflessi, e quando veniva esposta al sole, l'ottica scaldava molto per irraggiamento solare, mentre quando era posta in ombra si raffreddava molto, il salto termico era ben oltre 200 gradi centigradi, se ben mi ricordo, sui 300 gradi centigradi.

Le ottiche hanno doppietti flint/crown, non se ne può fare a meno, e quei doppietti sono incollati: non c'è nessuna colla che tenga quel salto termico così elevato, la colla si cricca e si stacca, dunque un'ottica incollata normalmente non è usabile.

L'Angenieux, su specifica NASA, aveva messo in produzione quelle ottiche per fotocamera con doppietti lavorati così bene da avere contatto molecolare su tutta la superficie, tenuti assieme meccanicamente e dunque SENZA la necessità di collante: per raggiungere la precisione di un contatto molecolare, le superfici le finivano a mano, con banchino mosso col piede e polvere di diamante abrasivo passata a mano, con controllo superficiale fatto con interferometro di Fresnel, dato che, a quel tempo, non c'era nulla di meccanico che fosse più preciso di un uomo bravo.

Noi avevamo molta produzione di ottica per piattaforme spaziali, nel visibile, nell'IR e perfino banda X, sui raggi X, e facevamo anche asferici già in diamond turning, estremamente preciso, processo rarissimo a quei tempi e raro ancor oggi, per il costo, ma un contatto molecolare su superficie estesa, meccanicamente, non si riusciva a farlo con costanza, nemmeno con quelle macchine, ed eravamo troppo grossi, come azienda, per fare lavorazioni manuali di lotti piccolissimi tipo quelle ottiche per l'Hasselblad: vedendoli lavorare, mi sentii riportato indietro nel tempo, quelle lavorazioni per noi erano preistoriche.

Quelle ottiche fatte con metodi superati costavano cifre da capogiro, ed erano prodotte in un'azienda piccola, artigianale, forse l'unica in grado di farle a quel tempo, ed erano progettate da una squadra di ingegneri da levarsi il cappello, e realizzate da operati anziani molto esperti, praticamente fatte tutte a mano, e..... fecero il loro lavoro in modo egregio, la storia ne è stata la miglior testimone, le immagini le abbiamo viste tutti.

L'Angenieux era ed è ancor oggi, lo è da sempre, un covo agguerritissimo di perfezionisti accaniti, lavorano con lo scopo di fornire la perfezione e ci vanno assai vicini.

Alcuni anni dopo la mia visita furono assorbiti dalla Thales, oggi ne sono una divisione, non producono più ottiche per uso amatoriale, ed oltre a fare le loro eccellenti ottiche per il cinema e TV, lavorano molto per il militare, alla fine si sono buttati nel nostro mondo, dove la perfezione è imperativa, ma soprattutto dove è pagata, mentre il settore civile non la paga più.

Le ottiche civili di oggi sono migliori di anni fa, ma se si considerano i passi avanti fatti dall'ottica in questi anni, sullo stesso arco di tempo, l'ottica civile, tutta, oggi produce ottiche vili assai.

Rispetto alla tecnologia disponibile, l'ottica civile è molto decaduta qualitativamente, sono progettate male e realizzate peggio, mentre un tempo produttori civili metteva in commercio ottiche al top della tecnologia dell'epoca.

A quel tempo erano costose, mentre oggi non lo sono più, costano poco, ma danno poco: anche un OTUS della Zeiss non è più costoso, per nulla, riportando il prezzo al passato, ma .....è fatto in Giappone, la Zeiss tedesca non si sporca più le mani con le ottiche di poco pregio.

La Zeiss fa produrre da altri, in Giappone, le ottiche civili da fotografia, la robetta da poca tecnologia e poco prezzo, mentre la roba seria, per il militare, la fa in Germania, idem la Shott, produttore di vetri, per Zeiss ed altri, oggi gruppo da 3,2 Mdi di euro, lavora moltissimo sul militare (corazze trasparenti).

........il mondo cambia, anche quello dell'ottica.


Grazie ancora MrGreen



avatarsupporter
inviato il 09 Giugno 2014 ore 17:00

Figurati... è stato per me un piacere cogliere quest'occasione per approfondire la conoscenza di questa Casa francese, sconosciuta ai più, ma che ha un ruolo non trascurabile nel campo dell'ottica professionale.

Ho trovato un'altro articolo di Marco Cavina sugli obiettivi super luminosi a schema Gauss, in cui, commentando l'uso da parte di Kubrick degli Zeiss 50mm f/0.7 per le riprese di "Barry Lyndon", si fa menzione degli Angenieux f/0.95 per cinematografia:

www.scattineltempo.it/SNTsettembre2006/I%20Gauss%20superluminosi%20-%2

Più avanti racconta di voci, mai ufficialmente confermate, secondo cui la stessa Leitz si sarebbe rivolta alla Angenieux per far molare alcune lenti onde renderle asferiche:

" Nel frattempo alla Leitz Canada di Midland, Ontario, dopo gli studi coronati da successo sui vetri al fosfato di Fluoro che avevano portato al celebre Apo-Telyt-R 180mm f/3,4, il team di calcolo ottico guidato dal dott. Walter Mandler non dormiva sugli allori ed era alla ricerca di nuove sfide; il dott. Mandler era una stella di prima grandezza nel firmamento dell'ottica ormai giunta al pieno della maturità tecnica se è vero che aveva esordito già nei lontani anni '40 firmando lo schema del Summaron f/3,5.

Matematico geniale e grande esperto di vetri ottici speciali, a metà degli anni '70 si accinse a sviluppare un'evoluzione di quel primo, mitico Noctilux-M 50mm f/1,2 che nei piani della leitz non doveva rimanere uno sfortunato episodio isolato, non fosse altro per la sua funzione di grande trendsetter per il resto del sistema; del resto ottiche molto luminose abbinate a Leica a telemetro erano un logico sillogismo sostenuto dal ridotto tiraggio (che permetteva più libertà di progetto) e dall'attitudine dei corpi ad operare con tempi di otturazione particolarmente lunghi grazie alla soppressione delle vibrazioni di scatto, permettendo di affrontare situazioni-luce impossibili.

D'altro canto le specifiche imposte dalla Leitz non erano di poco conto: spingere la luminosità massima ad f/1,0 rinunciando nel contempo alle costosissime lenti asferiche della prima versione, la cui tecnologia produttiva non era ancora ben assimilata dal celebre costruttore tedesco (mentre Canon aveva messo a punto un sistema di fresatura a controllo numerico avanzatissimo che garantiva su scala di produzione medio-grande una tolleranza di 0,5 micron); a tale proposito si sussurra che per la modesta produzione del Noctilux-M 50mm f/1,2 la Leitz si sia rivolta alla Angenieux per la lavorazione delle superfici asferiche, forte del suo know-how legato agli zoom cinematografici che ne facevano uso, inviando a St. Heand le lenti a curvatura sferica e delegando ai francesi la molatura, con il conseguente aggravio dei costi che avrebbe portato ad un prezzo di listino proibitivo; altre testimonianze raccolte quando acquistai il Summilux-M 35mm f/1,4 Aspherical 1° tipo (caratterizzato da due lenti asferiche molate sul vetro) mi suggerirono una prassi analoga anche per questo celebre e parimenti costoso modello, anche se ad ogni mio contatto con personale della Polyphoto ricevetti sempre decise smentite; è però curioso notare che, appena la Angenieux fu dirottata dall'amministrazione controllata su produzioni militari trascurando il settore fotografico civile, subito la Leitz modificò il Summilux-M 35mm f/1,4 Aspherical introducendo prontamente la seconda versione Asph., dotata di una sola lente asferica rivestita in resina con una metodologia messa a punto all'uopo dalla stessa Leica; naturalmente sono solo vanneggiamenti personali privi di riscontro, la giuria non ne tenga conto!"

Anche se forse si tratta di una leggenda metropolitana, il fatto che sia stata messa in circolazione è rappresentativo della fama di eccellenza conquistata dalla Angenieux.

avatarjunior
inviato il 09 Giugno 2014 ore 18:16

Bella storia quella raccontata da Alessandro!
Rettifico quello che ho scritto sopra: la tokina acquisto' solo il progetto del 28-70 f 2,6/2.8, non tutto il marchio. Sorry

avatarsupporter
inviato il 09 Giugno 2014 ore 20:40

In questo sito francese ho trovato una sintetica storia dell'Angenieux scritta nel dicembre del 2010:

www.lemondedelaphoto.com/75-ans-joyeux-anniversaire,5404.html

Ancora più sintetica (ma corredata da un utile cronologia) è la storia di questa società in Wikipedia francese:

fr.wikipedia.org/wiki/Ang%C3%A9nieux

avatarsupporter
inviato il 09 Giugno 2014 ore 21:38

In vari siti ho trovato immagini dello "stabilimento in cima ad un monte vicino a Lione" di cui parla Alessandro Pollastrini (che l'ha visitato ai primi anni '90); ovvero a Saint-Héand, il paese natale di Pierre Angénieux, nel quale trasferì la sua ditta nel 1939:

www.angenieux.com/zoom-lenses/studio-pierre-angenieux/
www.agglo-st-etienne.fr/portrait-du-territoire/les-45-communes/saint-h
www.saint-heand.fr/2010-marque-le-75e-anniversaire.html
www.panoramio.com/m/photo/63052307
cinematographie.info/index.php?/topic/2632-journee-sony-f3-angenieux-a

Evidentemente con i loro 200 dipendenti era impossibile realizzare quelle economie di scala indispensabili per mantenere prezzi competitivi nel mercato amatoriale, specie se si considera quel loro iper-perfezionismo di cui parla sempre Alessandro.
Probabilmente quella di dedicarsi esclusivamente ai settori cinematografico e militare è stata una scelta obbligata.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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