| inviato il 12 Febbraio 2015 ore 10:40
Riporto di seguito, quale spunto di riflessione e dibattito comune, una mia risposta sollecitata da un suggerimento di clonazione della "monnezza" in primo piano pervenuto da un amico del forum nell'ambito di un commento su una mia foto ritraente un uccello in un lago idilliaco all'alba. "Clonare tutta quella roba non è nelle mie capacità e, ad essere sinceri, neanche nelle mia logica. Non voglio assolutamente fare discorsi seriosi (dico veramente MrGreen) ma la fotografia naturalistica, per me, è anche questo, è realtà, se vuoi denuncia ( ma adesso divento serioso Triste)...monnezza in un posto fantastico .... in Etiopia sono rimasto sconvolto dagli orrori ambientali che ho visto Triste ..non ti dico i cinesi che stanno facendo in piena Valle dell'OMO...formalmente patrimonio dell'Umanità. In altre foto che ho fatto sono ritratti soggetti "neolitici", in ambienti naturali bellissimi ma sullo sfondo si vedono le trivelle cinesi che stanno sbancando mezzo mondo... devo clonare? dovevo scegliere una angolazione diversa (ma meno bella per la luce) per non fare vedere lo scempio? Confuso Forse dovevo mettere la foto in reportage anziché nella sezione uccelli?Confuso" Potrei anche aggiungere il fatto che, come noto, non è successo poche volte che delle foto siano state escluse, causa clonatura, da concorsi fotografici. Chi è interessato alla questione dica la sua!!;-) |
| inviato il 12 Febbraio 2015 ore 11:23
Ciao Giuseppe...non posso far altro che darti ragione.
Ci sono tanti modi di intendere la fotografia,ed e' giusto che ognuno scelga la sua strada e la sua etica.
Personalmente,sono d'accordo sul fatto di non intervenire in modo pesante su uno scatto.
Andro' a vedere la foto incriminata appena ho tempo.
Conosco i tuoi scatti,e spesso ci sono foto che non saranno perfette,ma sono "vive","reali",senza togliere nulla a chi la pensa diversamente.
Una foto naturalistica,che ha sullo sfondo delle trivelle cinesi,non dovrebbe farci pensare al fatto che c'e' un'errore enorme nella foto perche' non sono state clonate.
Non dovrebbe farci pensare al fatto che ci sia troppo rumore,e se l'avessimo fatta con la nuova Nikon XXX sarebbe venuta meglio.
Semplicemente,uno scatto cosi',dovrebbe farci riflettere e portarci con la mente a cose piu' profonde.
Cogliere il forte contrasto,per una volta farci pensare al valore emotivo che uno scatto puo' avere.
Questo e' cio' che penso.
Ciao Giuseppe |
| inviato il 12 Febbraio 2015 ore 11:31
Ciao Giuseppe,
Potresti mettere il link della discussione e della foto per cortesia.
Ciao
Un saluto
Alberto
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| inviato il 12 Febbraio 2015 ore 13:15
Il mio pensiero in merito alla discussione lo potete leggere nel blog "fotografia naturalistica e post produzione" che trovate nella mia Home page.
Sostanzialmente d'accordo con Giuseppe e riprendendo l'infinita ma interessante discussione sulla foto del gorilla allo zoo mi sa cari amici naturalisti che ci tocca calare le braghe di fronte a foto spazzatura pubblicate solo per i consensi e per ridicoli commenti da Facebook più che da forum di fotografia. Così va purtroppo è non ci resta che farcene una ragione. |
| inviato il 12 Febbraio 2015 ore 13:51
A parte casi particolari sono sostanzialmente il linea con Giuseppe.
Se c é un ramo o un tronco per me ci restano.la foto naturalistica é questo.
però qui siamo su un forum di fotografia per cui posso anche capire chi cerca la perfezione fotografica. Si tratta di punti di vista che originano da filosofie diverse e sempre corrette.ognuno é libero di esprimere le proprie opinioni su un forum pubblico.
molti qui sono fotografi che fanno animali.
a loro piacerà moltissimo un fringuello con uno sfondo eccezionale ed una gran nitidezza.
altri preferiranno un animale raro e difficile da fotografare che difficilmente avrà qualità fotografiche altissime perché infrascato o croppato ecc ecc.
per me la fotografia é una scusa per immergermi nella natura ed incontrarne i protagonisti.
ma sul forum c é posto x tutti |
| inviato il 12 Febbraio 2015 ore 14:00
Vista la foto aggiungo....
ero sul lago awassa ad inizio gennaio.
Le foto mi sembrano scattate tutte al fish market una porcata organizzata x i turisti.
ci sono stato 10 minuti e non ho fatto neppure una foto.
da amante della natura quale mi ritengo ho preferito astenermi.
non mi interessano tre mambrucchi che tirano pesci ai pellicani per far contenti i turisti e poi chiedere la mancia.son cose che con la foto naturalistica non ci incastrano a mio avviso un bel nulla.come fare i grifoni al carnaio , non è il mio stile.
credo che neppure tu ci tornerai
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| inviato il 12 Febbraio 2015 ore 14:04
Quoto Steff. Dipende dall' approccio e da cosa si vuol ottenere. Certamente qualsiasi stravolgimento della foto (paesaggio, numero dei soggetti) andrebbe dichiarato alla prima pubblicazione dell'immagine.  |
| inviato il 12 Febbraio 2015 ore 14:44
Sono entrato nel mondo fotografico per la stessa ragione che ha spinto Stefano: vivere forti emozioni, andare in luoghi ricchi di foreste, o dagli ampi spazi aperti e privo di qualsiasi cosa di antropico. Purtroppo, però, come ha sperimentato Giuseppe, non sempre vediamo ciò che ci si aspetta. Forse la foto di Giuseppe (che tra l'altro è molto bella, complimenti!) l'avrei messa in foto reportage, visto che il primo piano, chiaramente, indica (o riporta, per l'appunto) il degrado civile e l'inquinamento che affligge quelle zone bellissime, dove altri stati (in questo caso la Cina, ma in altri Russia, stati arabi e USA) non hanno esitato a mettervi gli occhi e a sfruttarle con un ritmo e dei metodi insostenibili per l'ambiente e la fauna circostanti. Per quanto riguarda invece la vera fotografia naturalistica, almeno quella fatta per piacere e non per lavoro, (dove si devono rispettare le consegne e attenersi a certi standard) io penso che sia più che altro l'emozione che si prova al momento dello scatto a costituirla. Inoltre uno scatto a me emoziona di più se so cosa ha passato il fotografo per realizzarlo. Molte delle mie stesse foto le ho fatte dopo lunghe scalate, alzatacce alle 5 del mattino e ore ed ore ad inseguire un soggetto. Penso sia questa la cosa più bella della fotografia naturalistica: l'appagamento che deriva da una buona foto, così come anche quello derivante dal saper raccontare una storia con un solo scatto (cosa che Giuseppe in questo caso ha saputo fare, a mio parere). Ma credo che solo in pochi la vedano così. La maggior parte della gente vede uno scatto con un sacco di post oppure con un soggetto dall'espressione buffa o malinconica e mettono un sacco di mi piace. |
| inviato il 12 Febbraio 2015 ore 14:52
La post produzione poi come dice Paolo dovrebbe essere, nella maggior parte dei casi, molto contenuta (personalmente non sono mai andato oltre la regolazione dei colori, del contrasto e della nitidezza così come ho usato tre volte il pennello in tutti i miei scatti) siccome la fotografia naturalistica non è come quelle da studio, bisognerebbe sempre ritrarre ciò che effettivamente si vede e non andare a rifare lo scatto al computer. Ovvio però che se si ha un'idea e per realizzarla bene ci vogliono post produzioni spinte, allora ben vengano, ma bisognerebbe smetterla di spacciarle per fotografia naturalistica/Wildlife. IMHO |
| inviato il 12 Febbraio 2015 ore 15:23
Grazie a tutti per i contributi che mi ( ci ) trovano sostanzialmente d'accordo . Una postilla personale su come intendo io la foto naturalistica.Nella foto naturalistica, oltre alla natura in senso stretto, io ci includo (forse sbaglio) anche quella antropologica , intendendo con ciò la rappresentazione di quelle popolazioni e culture che vivono ancora secondo ritmi più o meno tradizionali e naturali, ben conscio dei problemi di contaminazione e dei processi sempre più accelerati di modernizzazione in essere. Il tal senso anche certe pratiche "turistiche" ma molto legate a quelle culture non le disdegno (anche se non le prediligo). Nel caso specifico a parte i pellicani a cui veniva lanciato il pesce, il marabù che vagava all'alba nel lago non aveva in assoluto niente di artificiale se non il fatto che sulle rive del lago ci fosse..."monnezza". Ad ogni modo sul mio intendere la foto naturalista (riassumo : strumento per esplorazione, avventura, natura,) rimando a due miei blog pubblicati sulla mia pagina:" Riflessioni sulla foto naturalistica" e "Prima che tutto passi". Le argomentazioni li espresse ho cercato di condensarle anche nella brochure di presentazione della mia prima mostra fotografica tenuta da poco, che pure trovate nella mia pagina. Con Paolo le abbiamo già commentate con completo accordo di visione ... sarei contento le partecipaste anche voi... 
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| inviato il 12 Febbraio 2015 ore 17:57
hai detto tutto Vincenzo, grazie per la tua partecipazione al blog |
| inviato il 13 Febbraio 2015 ore 0:02
Grazie Giuseppe.
il mio pensiero è generale.
La foto è un documento che rappresenta la realtà del posto com'è, non come vorremmo che fosse. Clonando tutto fai quello che è stato fatto nella foto del gorilla (da me inutilmente commentata) ovvero falsifichi la realtà per uno scopo puramente stilistico è commerciale, anche se fatto tecnicamente bene e dichiarato in modo onesto.
Rispetto le opinoni degli altri, ma a mio parere non si deve clonare.
P.s. Paolo la discussione sulla foto del gorilla prosegue ... |
| inviato il 13 Febbraio 2015 ore 0:45
Grazie a te Alberto. Comunque preciso nuovamente che la mia foto e' solo un pretesto per parlare di quale può' essere il limite di intervento nella foto naturalistica. Dove trovo la discussione sul gorilla? |
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