| inviato il 28 Settembre 2012 ore 10:37
se guardando una foto capisco al volo che è un hdr, bhè, è già troppo. |
| inviato il 29 Settembre 2012 ore 12:40
Come tutte le tecniche se usata bene cioè con un lavoro progettato dalla ripresa e ultimato con gusto in post può portare ad immagini creative ed interessanti anche se spesso purtroppo i risultati sono altri, Casio aveva dedicato a questo genere un grosso concorso ecco che ne è venuto fuori www.fotografia.it/hdrcasio.aspx può piacere ma non è il mio genere Ciao. |
| inviato il 29 Settembre 2012 ore 13:39
Allora, premessa che sto leggendo ora un libro sull'HDR molto interessante che mi hanno regalato, e proprio leggendo ho scoperto molte cose che prima non sapevo, partendo dalla premessa che non possiamo vedere immagini HDR,questo perche i dispositivi convenzionali come schermi ecc non lo permettono, quindi tutto cio che vediamo sono immagini LDR, poi la fotografia HDR inizialmente parte nello scatto, e poi in fase di PP si divide in 2 parti: FOTOREALISTICO e IPERREALISTICO. Un HDR bel elaborato porta a risultati impossibili da ottenere con un singolo scatto, perche le fotocamere registrano al massimo 5-9 EV di gamma tonale, mentre la possibilita dell'occhio puo arrivare 24 EV. E sono del parare che un buon HDR non crei artefatti. Naturalmente sta poi all'utente singolo scegliere come elaborare i propri scatti. Comunque metto di seguito il titolo del libro che trovo molto interessante e dove provero a cimentarmi in questa tecnica. High Dimanic Range di DAVID NIGHTINGALE |
| inviato il 02 Ottobre 2012 ore 16:24
Allora correggo le mie affermazioni: 1) l'HDR fotorealistico mi garba se fatto benissimo e anche qui sono di gusti difficili... 2) l'HDR iperealistico mi fa ..aaare Riporto il link ad una discussione attinente a questo tema, invitando i partecipanti a continuare qui... www.juzaphoto.com/galleria.php?t=245519&l=it |
| inviato il 02 Ottobre 2012 ore 20:52
A me l'idea dell'HDR piace molto. D'altra parte l'idea non e' altro che una soluzione per evitare i limiti della tecnologia (dynamic range). Quello che non mi convince e' come la maggior parte dei software HDR siano implementati e le immagini che ti propongono di default (quelle che poi riconosci immediatamente come HDR). Per questo motivo di solito preferisco fare a mano in PhotoShop partendo da esposizione multiple, anche se ci vuole molto tempo. Ci sono cmq mille tecniche per aumentare il dynamic range. Devo dire pero', che comincio ad evere risultati piu' "guardabili" usando un software che si chiama SNS-HDR: www.sns-hdr.com/. Per ora ci sto solo sperimentando, ma tra i programmi che ho provato (tanti) e' quello che mi da risultati piu' naturali. |
| inviato il 02 Ottobre 2012 ore 23:08
Qualche esempio? |
| inviato il 03 Ottobre 2012 ore 0:05
Non e' l'esempio ideale, ma questa l'ho fatta fondendo 2 scatti in SNS-HDR
Tieni presente che l'ho parecchio sistemata in PS dopo essere uscita da SNS-HDR. Sono partito da solo 2 raw perche' cmq volevo tenerla sottoesposta. Invece la versione uscita da Photomatix di default era inguardabile. |
| inviato il 03 Ottobre 2012 ore 1:10
Sto leggendo ora un libro hdr che parla anche di photomatix e spiega come ottenere risultati reali o irreali quindi penso che sia anche bisogno di pratica nelle impostazione del software HDR |
| inviato il 03 Ottobre 2012 ore 5:19
Penso che la piacevolezza del risultato finale sia il fine ultimo della post , così come usare photoshop non significa muovere a caso le curve srgb , anche l'hDR non significa sbattere un brakering in Photomatix e farsi sputare fuori un HDR con settaggi standard e sperare di ottenere un risultato guardabile. Ritengo l'HDR automatico poco adatto a sfornare risultati piacevoli e preferisco di gran lunga il blending manuale che si fonda su un principio diverso del tonal mapping via software, la maggior parte degli HDR automatici online sono da denuncia, una buona porzione sono solo inguardabili e una minima percentuale sono piacevoli e ben gestiti, su soggetti che bene li "portano". Mi viene in mente una vecchia macchina arruginita, l'interno di una vecchia casa fantasma ecc. ecc. dove si vuole enfatizzare in maniera grafica la trama delle superfici vecchie e logore. Detto questo i software HDR si possono così classificare al primo posto secondo me SNS HDR, molto lento ma in grado di sfornare una naturalezza sconosciuta agli altri software in caso di HDR con escursione dinamina molto alta al secondo Photomatix, molto veloce, e più che discreto ma non riesce a gestire escursioni estreme di luminosità in maniera naturale al terzo HDR Pro 2 della Nik software, più lento di Photomatix ma leggermente sotto come risultati. Il resto non lo conosco ma non penso ci sia molto altro di degno. Photoshop CS6 ha un modulo HDR inutilizzabile come per i predecessori. |
| inviato il 03 Ottobre 2012 ore 18:00
Concordo con Eru quando dice di preferire il blending manuale. Il problema e' che farlo manualmente e' generalmente un lavoro molto lento e che richiede conoscenze di PS che non tutti hanno e che a loro volta richiedono molto tempo da imparare (luminosity mask per esempio). Per certe immagini, non le migliori, la decisione di fare un manual blending non e' una scelta facile. E' su queste immagini che voglio un programma che mi dia un punto di partenza piacevole e guardabile. Per ora SNS-HDR e' quello che piu' si avvicina (per quanto sia lento e abbia un interfaccia poco invidiabile). Di Photomatix preferisco l'exposure fusion. L'HDR Pro della Nik non mi ha mai convinto, ma confesso che l'ho studiato poco. Un'altro che mi piacerebbe provare e' quello della Oloneo, ma ancora non ne ho avuto occasione. Infine da accennare e' SAR image processor, un programma molto tecnico che fa tante cose, tra cui HDR. In pratica implementa molti degli algoritmi proposti nella letteratura scientifica senza dover richiedere il codice dagli autori in MatLab o quant'altro. |
| inviato il 03 Ottobre 2012 ore 21:04
Io non la ritengo una tecnica fotografica, così come tutte le altre che prevedano l'unione di due o più scatti. Purtroppo a causa della massiva diffusione delle reflex in mano ad appassionati di tecnologia più che di fotografia si sta assistendo ad una estrema diffusione di immagini perlopiù pacchiane o come giustamente dice Pisolomau barocche, alla costante ricerca della spettacolarizzazione e del sensazionalismo. La fotografia è altro. |
| inviato il 03 Ottobre 2012 ore 21:25
“ La fotografia è altro „ come tutte le cose nuove ci sono ondate di euforia dove tutti usano la tecnica popolarizzata ad nauseam. Vedi HDR (qualche anno fa), vedi Orton, vedi Dragan (o come cavolo si chiama), prospettiva/miniaturizzazione ecc ecc. Poi col tempo le cose si bilanciano un po', e passata la "spettacolarizzazione e del sensazionalismo" iniziale, si cerca di utilizzare le stesse tecniche in maniera piu' discreta e con un po' piu' di cervello. |
| inviato il 03 Ottobre 2012 ore 21:30
Quoto tommasino in pieno, anche perche ci sono situazioni dove o scatti e ottieni il cielo completamente bruciato o non scatti. |
| inviato il 03 Ottobre 2012 ore 21:40
“ Io non la ritengo una tecnica fotografica, così come tutte le altre che prevedano l'unione di due o più scatti. „ bè perchè non è una tcnica? che poi sia assolutamente abusata e la maggior parte delle volte venga male è un altro discorso, ma l'HDR, è una tecnica. "L'HDR, acronimo di High Dynamic Range (Ampia Gamma Dinamica), è una tecnica utilizzata in grafica computerizzata e in fotografia per consentire che i calcoli di illuminazione possano essere fatti in uno spazio più ampio (un high range appunto) e si possano rappresentare valori di illuminazione molto alti o molto bassi." fonte Wikipedia. Ciao LC |
| inviato il 03 Ottobre 2012 ore 22:47
Nel mio post precedente avevo risposto alla domanda iniziale di Maurizio “ Parlo di HDR duro e puro non di fusione di scatti o HDR soft „ dell'hdr manuale fatto per sopperire alle carenze in gamma del sensore ne penso tutto il bene possibile e concordo in pieno con quanto scritto da Eru Ciao. |
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