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Cucco1983
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avatarTempesta su Ouessant
in Articoli il 06 Giugno 2012, 10:51


Questa era la terza volta di seguito che decidevo, assieme ad altri due cari amici e fotografi paesaggisti, di andare a trascorrere qualche giorno sull'isola di Ouessant nel mese di gennaio. Il mese, assieme a novembre e dicembre, dove su quest'isola di 8x4 chilometri si possono abbattere, anche per un'intera settimana, tempeste che non hanno eguali in nessuna altra parte d'Europa, se non al mondo! Il tratto di mare intorno all'isola, il Mer d'Iroise, è infatti considerato uno dei mari più pericolosi al mondo e la presenza di tanti fari offshore e del faro della Creach, il più potente d'Europa, ne sono una perfetta testimonianza.





Decidere di passare il capodanno su un'isola che conta al massimo 700 abitanti, in mezzo al mare d'Iroise, non è una scelta che farebbero in molti, ma essendo tutti e tre amanti dei luoghi selvaggi, avevamo voglia di passare un capodanno così, lontani dal caos di una città o di qualche altra meta mondana. Ouessant in realtà è una meta abbastanza conosciuta ai francesi e durante i mesi estivi si popola di turisti e di bagnanti che affittano le graziose abitazioni dell'isola. D'inverno l'isola però ritorna in mano ai soli abitanti che vedi girare per le stradine dell'isola con le loro Renault 5 divorate dalla salsedine o intenti passeggiare sul fare della sera con il proprio cane lungo le scogliere, magari fumandosi unsigaro.

Anche le due volte precedenti ho deciso di andare sull'isola durante l'inverno, in primis, come già detto, perchè è più alta la probabilità di vedere qualche tempesta, ma anche perché si può assistere ad una spiccata variabilità meteorologica che porta a fotografare cieli di una profondità unica e giochi di luce meravigliosi. In ultimo, in inverno dei turisti che assaltano l'isola durante l'estate non c'è più traccia e il resto dell'isola è deserto e solo il rumore del vento, delle onde e dei numerosi uccelli che vengono qui a cercare riposo nelle loro rotte migratorie, rompono il silenzio. Se si vogliono respirare le atmosfere vere dell'isola di Ouessant, quelle che l'hanno resa leggendaria come le sue tempeste, consiglio a tutti una visita durante l'inverno. Io da qui torno a casa sempre rigenerato, riposato e con un bagaglio di emozioni sempre molto ricco.





Prima di partire il sito specializzato in previsioni marine "Previmer", annunciava una 3-4 giorni di pura libidine per gli amanti degli eventi atmosferici più violenti. I bollettini parlavano chiaro: dal giorno di...


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Occupazione: Tecnologo Alimentare

Interessi: Fotografia, Montagna/Natura, Viaggi e Musica

Contatti: Sito Web

Stefano Cuccolini, nato a Reggio Emilia il 10 ottobre 1983, Tecnologo Alimentare

Cominicio a fotografare a 16 anni con una compatta analogica Canon, poi con la maturità a 18 anni arriva un regalo inaspettato: la mia prima reflex!
Ho iniziato con la fotografia sportiva seguendo le tantissime competizioni rallistiche che si svolgono in Emilia e non solo.
Con il tempo però questo genere di fotografia non mi ha più restituito le stesse emozioni ed è cominciata invece una grande passione per la montagna e quindi, di pari passo, una grande passione per la fotografia di paesaggio che coltivo ormai da 5 anni

Quello che amo di più della fotografia di paesaggio è naturalmente la ricerca della luce e di quelle condizioni atmosferiche che possono restituirti condizioni di luce irripetibili...Non scorderò mai una frase letta in un libro di un famoso fotografo paesaggista statunitense John Shaw:

"Per un fotografo paesaggista il brutto tempo è bello"

Non mi impongo regole particolari nello scegliere il formato più adatto alla scena, ma certamente amo il formato panoramico (che ottengo unendo più scatti con i software appositi) perchè ritengo che in molte situazioni sia l'unico modo per restituire a chi osserva la fotografia le stesse emozioni che ho provato durante lo scatto.


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