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Set3
www.juzaphoto.com/p/Set3



Recensioni di fotocamere, obiettivi, treppiedi, teste e altri accessori pubblicate da Set3


canon_50_f1-2Canon EF 50mm f/1.2 L USM

Pro: Colori, qualità dei materiali, qualità e progressione dello sfocato.

Contro: Il peso, ma tanto vetro pesa.

Opinione: Potrei copiare ed incollare quello che ho scritto per l'85 f1.2: ciò che per molti è considerato un difetto dell'ottica, per me è un pregio che la caratterizza. Non sono alla ricerca della nitidezza assoluta, quindi non mi soffermo su quali dei 50 che ho posseduto è più o meno nitido, non mi importa. Mi piace come questa lente riproduce dei colori caldi e ricchi di sfumature. L'autofocus è veloce, anche in condizioni di scarsa luce soprattutto con fotocamere di classe 5, mentre è leggermente più lento con le serie 6: con la 5D3 il fuoco è più preciso e rapido ed in situazioni dinamiche è meno titubante rispetto a quando lo uso su 6D. Dovendo lavorare, quasi sempre, in condizioni di luce scarsa, con valori ISO minimi di 6400-12.800, questa lente garantisce risultati di qualità in termini di velocità operativa, precisione di funzionamento e bellezza dei contrasti.

inviato il 28 Gennaio 2018


canon_85_f1-2_v2Canon EF 85mm f/1.2 L II USM

Pro: Colori delicati, pittorici; qualità generale molto alta.

Contro: I suoi difetti ottici ritengo siano, per contro, i suoi pregi.

Opinione: Una lente che scopre la luce dove c'è il buio. Se non vedete, montate quest'occhio di vetro e scattate. I suoi apparenti difetti quali le aberrazioni cromatiche e la morbida nitidezza a tutta apertura, li considero i suoi punti di forza. Saturazione naturale, colori vividi e mai esagerati, livree diffuse in fotogrammi pure banali. La ghiera del fuoco è dolce e burrosa, con lunga corsa per il fuoco manuale. Il fratello minore è un bell'obiettivo pure lui, veloce, sincero, tagliente e preciso. L'1.8 è un bel giocattolo. L'1.2 è meno obbediente ed è difficile da sfruttare; l'1.2 non è un giocattolo, ma è un gioiello con cui giocare. Difficile centrare il fuoco durante un'azione, difficile da usare in contesti movimentati, tuttavia il divertimento che regala è notevole. La tecnica serve a poco, serve fantasia e tanto, tanto esercizio per imparare ad usarlo.

inviato il 22 Giugno 2017


canon_tse17Canon TS-E 17mm f/4 L

Pro: Lente poliedrica, qualità del dettaglio fotografico, nitidezza anche ai bordi, pochissima distorsione sferica, costruzione, polivalenza nell'uso, precisione ghiera di fuoco, facilità e velocità d'uso (in seguito ad opportuno periodo di apprendimento).

Contro: Lente sporgente, senza paraluce quindi soggetta a Flare cospicuo con fonti luminose provenienti superiormente con angolo di circa 45°; difficoltà di montaggio filtri disponibili sul mercato (esempio un polarizzatore per ridurre i riflessi in fase di ripresa). Risolvo il flare con l'uso della mano; deformazione prospettica sul massimo decentramento.

Opinione: Praticamente il 17mm, in tutte le situazioni è nettamente più nitido degli obiettivi di pari focale, nel primo piano, all'infinito e ai bordi. L'aberrazione sferica è ridottissima, le linee sono dritte (cioè rettilinee, non curve...) anche quando la fotocamera non è perfettamente in bolla (al contrario del 16-35 L II). Questa lente si può usare come semplice grandangolo o, meglio ancora, come lente poliedrica per realizzare fotografie panoramiche di notevole qualità, impatto visivo e ricchezza di dettaglio sia in termini di risoluzione sia in termini di nitidezza. Per fare ciò si deve posizionare la fotocamera in bolla, decentrare l'obiettivo al massimo e poi fare 5 scatti in sequenza ai seguenti riferimenti di decentramento: -12mm, -7, 0, +7, +12mm. Risultati del decentramento verticale e orizzontale: se la fotocamera viene posta in posizione verticale, l'unione dei 5 scatti (es. con Photomerge di Photoshop), restituirà una singola foto con un'ampiezza di ripresa equivalente ad un 14-15mm; se la fotocamera viene posta in posizione orizzontale, l'unione dei 5 scatti, restituirà una singola foto con un'ampiezza di ripresa equivalente ad un 10,5mm. Se usate una fotocamera da 22Mp, otterete una foto di circa 90Mp al netto dei ritagli e dei bordi da rifilare dopo le operazioni di montaggio software. Pur decentrando al massimo, cioè da -12mm a +12mm, il fenomeno della vignettatura, spesso citata come difetto, è eliminata in fase di assemblaggio dal software con risultati molto buoni. L'unico difetto nell'uso del decentramento panoramico è l'effetto prospettico ai bordi: un oggetto rettangolare, orizzontale (esempio un quadro), posto al bordo sinistro o destro, sarà distorto tanto da sembrare verticale nella foto unita...Problema non trascurabile per foto professionali ad uso catalogo. Si può usare il decentramento anche senza prevedere le panoramiche. Per foto di architettura, in cui i piani verticali devono essere dritti e non convergenti verso l'alto, basta inquadrare l'edificio, muovere l'asse della fotocamera finchè le linee siano parallele e dritte e poi decentrare l'obiettivo per spostare l'inquadratura verso l'alto o verso il basso (così non è la fotocamera a muoversi). Basculando invece, in base all'allineamento del piano dell'oggetto da focheggiare ed il piano del sensore, si può gestire la profondità di campo da ridottissima ad estesa all'infinito. Ad esempio, se si vuole fotografare uno sportivo in griglia di partenza sulla pista, si può isolarlo con fuoco selettivo basculando verso sinistra o destra. Ad F4, sarà a fuoco solo la striscia verticale di 1 metro (circa) intorno allo sportivo. Una lente eccezionale che consente un livello di creatività unica rispetto ad altre lenti. Per imparare ad usarla ci sono moltissimi video tutorial su youtube ed in particolare, è molto interessante quello realizzato proprio dalla Canon in collaborazione con Vincent Laforet.

inviato il 04 Giugno 2016




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