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Marcox65
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Recensioni di fotocamere, obiettivi, treppiedi, teste e altri accessori pubblicate da Marcox65


hasselblad_h5d50Hasselblad H5D-50

Pro: H5D 50C - qualità molto alta delle foto con colori naturali e assenza di visibile rumore anche ad alti ISO grazie al nuovo sensore CMOS, velocità operativa, ergonomicità e robustezza della macchina, ottime lenti anche se non Zeiss

Contro: mancanza tropicalizzazione, mancanza di qualche tasto funzione diretta nel dorso, peso un pò alto ma comunque ben equilibrato, prezzo ancora alto

Opinione: Premetto che sono riuscito a provare questa nuova fantastica HASSELBLAD H5D 50C grazie alla gentilezza e disponibilità del "mitico" Watanabe che ospitava nel suo negozio il distributore DGTales che aveva portato macchine e dorsi da far provare ai clienti. Anzi io ero interessato semplicemente a provare solo il nuovo dorso CFV 50C sulla mia vecchia 503 CX in modo da vedere come venivano gli scatti digitali fatti dal nuovo sensore Sony CMOS con gli Zeiss CF. Ma poi mi sono reso conto della laboriosità di usare un dorso digitale sulla 503 CX e che è (secondo me) destinato a chi lavora solo in studio, mentre io l'Hasselblad - grazie alla grande manovrabilità e la relativa leggerezza - l'ho sempre adoperata con grande soddisfazione anche in esterni a mano libera. E poi il problema più grande è che vengono a mancare i veri grandangolari visto il crop di 1,5x che quindi aumenta tutti i nostri cari obiettivi Zeiss fino a farli diventare quasi dei tele come ad esempio il normale 80mm che si trasforma in 120mm. E poi guai a non usarla (come ho sciaguratamente fatto io) insieme al vetrino di messa a fuoco con le cornicette per il nuovo formato 4,4x3,3... un disastro azzeccare l'inquadratura, ma per fortuna mi hanno detto che è venduto insieme al dorso digitale. Un'altra cosa che è cambiata (drasticamente direi) per via del sensore più piccolo rispetto al 6x6, è la profondità di campo che è molto più simile a quello delle DSLR e infatti anche per colpa del formato rettangolare si è perso l'ultimo feeling con le mitiche Hasselblad (e infatti molti continuano ad usarle con la pellicola anche per questi motivi). Quindi ho voluto provare a vedere se perlomeno la velocità d'uso con la nuova H5D 50C era maggiore rispetto al solo dorso montato sulla mia 503 CX, mentre per la qualità non dovrebbe cambiare niente visto che il sensore è lo stesso. Intanto una buona notizia per i possessori di Zeiss CF: come optional esiste l'adattatore originale Hasselblad per montare i nostri cari Zeiss sulla nuova H5D 50C e devo dire che funziona egregiamente, naturalmente bisogna ricaricare manualmente l'otturatore, ma è prevista una comoda levetta a fianco dell'adattatore. Poi naturalmente nessun problema a visualizzare l'inquadratura corretta nel mirino e soprattutto la qualità degli scatti rimane quella fantastica a cui eravamo abituati con la pellicola; altamente raccomandato anche a chi ha solo un paio di ottiche CF. Come va quindi la H5D 50C? Bene molto bene! La velocità di scatto è molto elevata, l'autofocus funziona bene (naturalmente non aspettatevi velocità tipo Ultrasonic Canon) e i sensori autofocus riescono ad individuare sempre cosa devono focheggiare. Il menù del dorso digitale è lo stesso del CFV molto semplice da usare, manca, secondo me, un tasto dedicato per visualizzare gli scatti e per cancellare velocemente quelli che non piacciono. La macchina reagisce velocemente allo scatto e si può scattare in continuo senza mandare in crisi il sensore grazie al buffer di dimensioni appropriate ai grossi file generati. Dopo lo scatto il dorso genera un suono che avvisa se lo stesso è avvenuto in maniera corretta secondo le impostazioni di fabbrica, mentre ne genera uno diverso se non dovesse essere così. Naturalmente viene generato immediatamente l'istogramma della foto così da controllare se si è sulla strada giusta. L'esposimetro funziona bene e si riescono ad ovviare la maggior parte delle situazioni con la normale modalità a prevalenza centrale. Notevole e realmente funzionale la modalità di scatto remoto utilizzando un iPhone/iPad a cui volendo viene velocemente anche inviata la foto fatta (nonostante il grande peso del file la foto è arrivata in pochi secondi). L'ho provata anche con i flash da studio e grazie al wireless incorporato la comunicazione è sempre sicura. Naturalmente il peso c'è ma ad un uso pratico si sente meno del previsto grazie al grande bilanciamento di macchina/obiettivo. Unico grosso neo a detta di tutti è la mancanza della tropicalizzazione della macchina e degli obiettivi: se si lavora in esterni e dovesse piovere, insomma un pò di apprensione viene visto che si hanno in mano 25.000 eurozzi, mentre con una più "banale" reflex Nikon o Canon da 2000 euro si sta tranquilli che i circuiti interni non si bagnino o non entri della micidiale polvere. Prima questo problema era sentito meno visto che con il sensore CCD si lavorava soprattutto in studio, ma adesso con il CMOS e 6400 ISO si può andare tranquillamente in esterni senza dover rimpiangere le reflex FF. Secondo molti sarebbe una cosa che in Hasselblad dovrebbero cercare di aggiungere in una prossima versione. I risultati degli scatti mi hanno molto impressionato per la grande qualità del sensore ed anche ad alti ISO il rumore è praticamente assente. Ottime anche le ottiche che anche se non più Zeiss made in Germany fanno molto bene il loro lavoro. Una curiosià a cui non ero abituato con le Hasselblad è che adesso per via del sensore rettangolare bisogna prevedere anche di scattare in verticale ad esempio per un ritratto a figura intera. Sembra una banalità ma con le Hasselblad era una cosa che si faceva (se serviva) solo in fase di stampa, adesso è del tutto simile ad una reflex 24x36 (anche la proporzione del file prodotto è simile ma non identico). Comunque la manovrabilità della macchina aiuta molto essendo stata studiata anche per un comodo uso in verticale. Inserisco anche una foto fatta ad una modella con il 28/f4 così che potete vedere la qualità della nuova H5D 50C con la sua ottica HCD, naturalmente ho ridotto in Photoshop le dimensioni del file che era di ben 146 Mb (dal RAW 3FR senza nessuna interpolazione si può generare un TIFF a 300 dpi 50x70 cm!!). Per me assolutamente consigliata ad un professionista evoluto che lavora sia in studio sia in esterni e magari ha già in casa delle ottiche Hasselblad Zeiss.

inviato il 20 Aprile 2015


canon_tse90Canon TS-E 90mm f/2.8

Pro: RISOLUZIONE IN FF; PRECISIONE DIAFRAMMA; ASSENZA TOTALE DI DISTORSIONE; TILT & SHIFT QUASI DA BANCO OTTICO; PREZZO EQUILIBRATO PER LE PRESTAZIONI PROFESSIONALI

Contro: INGOMBRI MAGGIORI RISPETTO A UN NORMALE OBIETTIVO LO PENALIZZANO IN CASO DI LAVORI FUORI DALLO STUDIO... MA NON SAREBBE NATO PER QUESTO, SOLO CHE E' DIFFICILE RINUNCIARCI DOPO AVERLO USATO!

Opinione: Quando lavoravo in pellicola in studio usavo una Mamiya RB67, poi sono passato al mondo Hasselblad con le fantastiche lenti Zeiss, ma quando è iniziata l'era digitale che dovevo fare per i lavori in studio? Prendere un costosissimo dorso per Hasseblad? Oppure migliorare il parco ottiche delle mie Canon? Poi un giorno un collega mi ha fatto provare il 90 TS-E e... caspita... anzi accidenti potevo fare a meno del medio formato (normalmente con il 90 TS-E faccio due scatti dello stesso oggetto spostando solo il decentramento dell'obiettivo, poi unisco il tutto in Photoshop ottenendo una risoluzione doppia rispetto al sensore della macchina) e fotografare in studio con la Canon senza far rimpiangere la qualità delle diapo fatte con l'Hasselblad. CONSIGLIATISSIMO ps: un tecnico di Camera Service mi ha anche detto che i nuovi ob. TS Canon sono stati migliorati come qualità delle lenti (vedi il 24 TS-E II) mentre per quanto riguarda i meccanismi erano migliori (più robusti) quelli della vecchia versione come questo 90 TS-E

inviato il 21 Settembre 2014




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