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Mentre alcuni miei amici si addentravano nel sottobosco alla ricerca di asparagi per la cena, io con l'attrezzatura ho fatto un giro alla ricerca di un buon punto dove scattare; il fiume in questo periodo è abbastanza carico, nonostante la diga a pochi passi che ne riduca la portata ho potuto ammirare una gran varietà di scene, nessuna però attuabile visto che il fiume passa nel fitto della foresta e tutto risulta impraticabile... Passando lungo una stradina scavata nel terreno sono giunto a una piccola rientranza tra i grandi cespugli di rampicanti, a pochi cm da me il fiume che tagliava a gomito il percorso, placido perché in piana (al contrario di altre zone) ma altrettanto energico. Dopo aver fatto un breve sopralluogo nei pochi metri in cui potevo muovermi, ho piazzato il treppiede sul letto del fiume, riluttante verso la scena e l'inquadratura ho montato la 5D e il 19-35mm abbinando l'Haida nd3.0 da 10 stop; l'esposizione calcolata tramite un applicazione sul mio cellulare risultava di 262 secondi circa, ma nonostante tutto ero ancora riluttante, avrei voluto addentrarmi di più nel fiume, ma era per me impossibile.... Salire sulle pietre non se ne parlava, troppo poche, troppo piccole e troppo bagnate, guadarlo immergendo i piedi no visto che non avevo nemmeno le scarpe adatte, pertanto mi sono dovuto accontentare. Ritornando a casa però mi sono ricreduto. Aperto il file in Lr5 ho visto che potevo ricavarne qualcosa di interessante! Il titolo della foto (River of Deceit) ha un doppio significato: il primo è semplicemente perché a prima vista il fiume ingannava e dava l'impressione di non essere un bello spot (per quanto scomodo) e in secondo luogo proprio perché mentre elaboravo il file ascoltavo "River of Deceit" dei "Mad Season" (di cui consiglio caldamente l'ascolto). #LungheEsposizioni#Water#Montagna#LongExposures#FiltriND#AcquaVelata http://500px.com/photo/61399083
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1.1 MEGAPIXEL
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