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Il Convento delle Carmelitane e la statua di S. Teresa...

Paesaggi di Sardegna

Vedi galleria (36 foto)

Il Convento delle Carmelitane e la statua di S. Teresa inviata il 22 Gennaio 2023 ore 0:05 da Emmegiu. 46 commenti, 805 visite. [retina]

, 1/60 f/10.0, ISO 100, mano libera.

Un suggestivo convento si erge su un colle nel Nuorese, al centro della Sardegna, come una fortezza monolitica e austera all'esterno, pieno di poesia dentro. Sull'isolato e silente colle di Cuccullio, a poca distanza da Nuoro, sorge maestoso il monastero delle Carmelitane Scalze, realizzato su un progetto di Savin Couelle per ospitare 24 monache. L'architetto francese fu uno dei 'progenitori' della Costa Smeralda, che non abbandonò la Sardegna ma volle sdebitarsi ulteriormente dell'ospitalità disegnando (di sua sponte) un altro capolavoro. La mole del complesso claustrale si eleva come un castello su un monte, grandiosa all'esterno, poetica dentro. L'impressione di una fortezza monolitica e austera svanirà quando varcherai l'ingresso e resterai estasiato dalla suggestione che il geniale Couelle ha saputo infondere, prediligendo povertà di materiali ed eleganza di forme e linee. Il risultato è un'architettura in movimento, fatta di rimandi, simbolismi e giochi di luce. Nell'opera sono racchiusi messaggi teologici come annientamento di Cristo e umiliazione profonda della Croce. Mentre la cupola ottagonale che chiude il santuario, è simbolo dell'ottavo giorno, quello di risurrezione e nuova creazione. Tutta l'opera ha uno sviluppo estremamente verticale: entrato in chiesa, scenderai fino a raggiungere l'altare, il punto più basso, mentre risalirai verso il catino, punto sommo dell'abside. Il tutto a simboleggiare l'Ascensione. Tutto l'edificio ha saliscendi a rappresentare le asperità della vita. Il tabernacolo incuneato nella roccia, invece, è un richiamo alla natura circostante Nuoro, così come la presenza di una conchiglia gigante - proveniente dalle Mauritius - rievoca il mare e l'Isola. La statua lignea della Vergine Maria - da cui la consacrazione alla Mater Salvatoris – proviene dagli Stati Uniti. È mutilata e bruciata, perché risale alla Rivoluzione francese, quando i Giacobini, in segno di disprezzo, mutilavano i simulacri religiosi. Nelle pareti laterali quattro piccole croci di bronzo indicano la data di consacrazione: 29 maggio 1994. ------------------------ S. Teresa di Gesù nacque ad Avila (Spagna) il 28 marzo dell'anno 1515, da nobile ed antica famiglia. Teresa si distinse fin da bambina per un grande amore alla lettura di buoni libri, e specialmente della Sacra Scrittura. Leggendo ad un suo fratellino le gesta dei Martiri, tutti e due furono accesi di santo ardore di morire per il nome di Gesù, ed un giorno, non visti, fuggirono per andare tra i Mori infedeli: « Così, dicevano, voleremo subito in Paradiso! ». Mirabile ingenuità! Ma un loro zio li ricondusse alla casa paterna. Allora pensarono di condurre una vita solitaria e si costruirono una celletta nel giardino, dove si ritiravano in preghiera. A 12 anni le morì la madre e Teresa provò tale dolore da non trovare conforto sulla terra. Pensò allora che le rimaneva un'altra madre ben più amorosa e potente: la Madonna, e a Lei si affidò. Intanto andava preparandosi pel chiostro e a 20 anni seguì la divina chiamata. Si ritirò nel monastero dell'Incarnazione del Monte Carmelo in Avila, dove ben presto rifulse per ogni virtù. Per una grave malattia dovette lasciare il monastero e ritornare in famiglia: guarì, ma perdette il primitivo fervore. Una visione la fece ritornare in sè ed allora si diede con tutte le forze alla propria santificazione. Così si preparò a quella grande riforma dei monasteri Carmelitani, che fu accettata non solo da tutti i monasteri delle suore, ma anche da parecchi conventi dei frati. Aveva conosciuto S. Giovanni della Croce, tenuto in grande fama di dotto e santo, e se ne servi come del più valido aiuto. Indicibili furono i dolori fisici, le penitenze e le discipline, ma sostenne tutto colla più dolce serenità di spirito. Gesù la ricompensava con sublimi estasi, rivelandole verità altissime che ella tramandò nelle sue mirabili « Opere ». Non conosceva altro bene in questa vita che quello d'imitare Gesù Cristo paziente e crocifisso, e si sforzava di acquistare, per mezzo dei patimenti, nuovi meriti per l'eternità. Ammirabile la sua preghiera: « Signore, o patire o morire ». Il suo cuore, infiammato dell'amor di Dio, altro non sospirava che di uscire da questa valle di pianto e di unirsi per sempre al suo diletto Sposo, nella gloria celeste. Il Signore esaudì i fervidi voti e, nel monastero di Alba di Tormes, alla età di 67 anni, passò da questa vita. Era il 13 ottobre del 1582.



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avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 0:08

Bellissima immagine e atmosfera ovattata, la didascalia la leggo domani, adesso non la capireiMrGreencomplimenti per il bellissimo lavoro ciao ginoCool

avatarsupporter
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 0:09

Ciao Giuseppe
Uno scatto affascinante ancora più elegante e suggestivo per la presenza della neve
Bellissima la composizione con luci e colori molto equilibrati e delicati per un risultato al top
Molto dettagliata e di grande interesse anche la didascalia
Ottima proposta
Complimenti
Ciao e buona domenica
Roberto :-P

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 0:12

Bellissima Giuseppe ;-)La didascalia la leggo quando la legge Gino ;-)
Sempre complimenti ;-)

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 0:13

;-)MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsupporter
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 0:15

Tutto molto bene :-P
Complimenti Giuse ;-) buona serata e concediamoci un brindisi per riscaldarci un po' CIN CIN Gaz. :-P

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 0:16

Una meraviglia bravissimo Giuseppe. Un salutone e buona domenica Antonio.

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 0:25

Bellissima atmosfera invernale!
Interessante didascalia, complimenti Giuseppe!
Mandi
Roberto

avatarsupporter
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 1:22

Bella foto e ottima descrizione, ciao.

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 3:29

Come Ginolimbianchino rimando ad orari più decenti la lunga lettura,poi me la voglio godere sul 24 pollici. Splendido soggetto che la spruzzata di neve, aumentando la tridimensionalità, rende magico.A presto caro Giuseppe.

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 4:23

Che bel quadro, splendidamente inserito nel candore della neve, pare il luogo che più le si confà.
Una storia di Fede e di amore di Dio, testimoniato da questo Altare a cielo aperto.
Bellissima ripresa, Giuseppe!

Un caro saluto

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 7:01

Tutto rappresentato veramente bene , tantissimi complimenti per composizione , e descrizione del luogo .

un saluto Ermes

avatarsupporter
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 7:27

Bellissima immagine invernale e ottima didascalia, complimenti
Ciao Marco

avatarsupporter
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 8:35

Bellissimo scatto, e ottima didascalia, tanti complimenti.
Buona domenica.
Un saluto Giovanni

avatarjunior
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 8:44

Bellissima immagine Giuseppe, un saluto, Sandro

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 8:49

bella immagine!

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 8:50

Con la neve è tutto più affascinante. Bellissima composizione.;-)

avatarsupporter
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 9:23

Suggestivo con la neve!
Bellissimo convento ben conservato!
Esauriente la didascalia!
Buona domenica Emmegiu
FB

avatarsupporter
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 9:59

Complimenti Giuseppe,
bellissima e suggestiva immagine.
Interessantissima la didascalia.
Ciao e buona domenica,
Paolo

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 10:40

Insolito l'effetto che da la neve posata sulla statua e sul tronco dell'albero. Sembra quasi che siano ritagli appoggiati su un'immagine del convento. Fantastico.

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2023 ore 11:20

Ottimo scatto.




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