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| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 1:40
L'offensiva sul Piave iniziò ufficialmente alle tre del mattino del 24 ottobre 1918 con un massiccio bombardamento sulle posizioni austro-ungariche del Monte Grappa. La pioggia di granate italiane però non ebbe l'effetto sperato: l'esperto generale Svetozar Borojevic, viste le condizioni metereologiche, immaginò che un attacco lungo il Piave non era concepibile e quindi preparò i suoi soldati sul Grappa, disponendoli molto meglio degli italiani. Al contrario il generale Giardino, il quale ebbe solo una settimana per organizzare l'attacco, si trovò ben presto in difficoltà. La fanteria si mosse con una tattica antiquata, avanzando in linea (senza prendere in considerazione i movimenti "elastici" come fatto durante la prima Battaglia sul Monte Grappa) e senza poter contare sul sostegno dell'Ottava Armata che rinviò l'attacco di 48 ore. In questo modo i monti Asolone, Prassolan e Solarolo rimasero tutte in mano austro-ungarica. La battaglia, preceduta dal violento tiro di preparazione della nostra artiglieria, si sviluppa sull'Asolone, Cima Pertica, Osteria del Forcelletto, Prassolan e Valderoa, dove d'impeto vennero raggiunti importanti successi, nonostante la tenace difesa ed i ripetuti contrattacchi mossi dal nemico il 27 e 28 ottobre, contro il Pertica ed il Valderoa. Il 29 ottobre la 4 Armata, in concomitanza della grande battaglia offensiva del Piave, balza in avanti in tutti i settori, irrompe come una valanga sul nemico e ne travolge ogni residua resistenza. Alle ore 15 del 3 novembre (ora dell'armistizio) l'Armata raggiunge la linea Borgo in Val Sugana - Fiera di Primiero in Val Cismon. Località toccate dagli scontri a partire dal 24 novembre.
Il giorno seguente gli attacchi si diressero verso il Monte Pertica, sul versante occidentale del massiccio. Nel pomeriggio i soldati italiani riuscirono a conquistare la cima ma due giorni dopo subirono il contrattacco. Si susseguirono diversi tentativi che non portarono a nessun risultato apprezzabile. Lo stesso avvenne sul Col della Beretta, mantenuto saldamente dagli uomini di Borojevic. Probabilmente, se l'attacco italiano si fosse limitato al Monte Grappa, la situazione non sarebbe cambiata e gli austro-ungarici sarebbero riusciti a mantenere tutte le loro posizioni. Le sorti della Battaglia Finale cambiarono sul Piave: l'avanzamento verso Vittorio Veneto e il fiume Livenza rischiò di isolare i soldati asburgici e quindi il generale Ferdinand Goglia, comandante dell'Armata Belluno, fu obbligato a diramare il 30 ottobre il ritiro immediato da tutte le posizioni. In meno di 24 ore tutti i reggimenti si spostarono verso settentrione ad eccezione del 99° che, dopo aver coperto la marcia dei propri commilitoni, fu catturato da quelli italiani che lo avevano circondato. Le steli che fiancheggiano la Via Eroica del Sacrario con i nomi dei luoghi di sanguinose battaglie.
La battaglia si concluse dopo una settimana di combattimenti durissimi che riportarono a galla i peggiori incubi dell'Isonzo. La battaglia è vinta! L'Armata del Grappa ha ben assolto il compito che la Patria aveva ad essa affidato, in 6 giorni di combattimento si registrò la perdita di circa 25mila uomini, di cui almeno 5.500 tra morti e dispersi.
Il Sacrario Italiano Cima Grappa
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| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 2:12
Molto toccanti queste immagini Loris Ho appena finito di leggere il tuo dettagliato racconto.....sempre tutti i miei complimenti per il lavoro straordinario che fai |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 2:18
Loris, il tuo lavoro , la dedizione e il tenere viva la memoria dei gesti eroici dei nostri Soldati/combattenti, dovrebbero leggerla molte persone che oggi si credono "qualcuno" ma di fronte a questi Uomini sono meno di niente. Un dettagliato resoconto di una battaglia e strategia utilizzata. Grazie Loris e sinceri complimenti. Franco |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 12:44
Un racconto molto dettagliato corredato da splendide foto che come sempre mi fa riflettere sulla stupidita' della guerra! Tantissimi complimenti per il grande lavoro che fai! |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 13:44
Un documento storico e fotografico molto toccante Complimenti, Loris Ciao, Carlo |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 22:29
Sempre belle le tue foto documento che mi hanno consentito di scoprire luoghi del nostro paese di cui non conoscevo l'esistenza. Un caro saluto e complimenti. |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 23:12
Ottimo lavoro Loris, complimenti, ciao. |
| inviato il 07 Gennaio 2022 ore 9:45
Complimenti .... complimenti... complimenti...... 7 ciao Ray Palm |
| inviato il 07 Gennaio 2022 ore 20:57
Bella composizione, anche molto interessante. Complimenti! |
| inviato il 07 Gennaio 2022 ore 22:15
Ottima ripresa e bellissima ed esaustiva didascalia, come sempre. Un saluto Annamaria |
| inviato il 08 Gennaio 2022 ore 22:02
Bellissimo e interessante documento, complimenti come sempre ( guarda che le scuole riaprono il 10 forse) ciao gino |
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 19:02
Come sempre sei bravissimo nella tua lezione di storia che accompagni sempre con le tue splendide immagini, complimenti, un caro saluto Paola |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 13:18
salita al calvario nella memoria di giovani eroi |
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