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| inviato il 30 Marzo 2020 ore 16:28
Un'intensa didascalia, pienamente condivisibile e ottimo l'approccio fotografico che in poco descrive tanto. Bravo Ciao Stefano |
| inviato il 30 Marzo 2020 ore 21:36
Ecco un sospiro di sollievo. Leggere il perfetto compendio al magnifico scatto mi farà dormire con "un filo" di leggerezza in più. Alla fine di tutto ciò che ci sta distruggendo i "poveri automi" saranno nuovamente utilizzati in termini funzionali all'unico dio esistente ed universalmente adorato. Stammi bene. Paolo |
| inviato il 31 Marzo 2020 ore 10:21
Stefano, Paolo. Non pensavo di ricevere alcun "mi piace" con questa foto, figuriamoci un commento ! They live, we sleep è uno dei miei film preferiti: gli occhiali da sole sono il mezzo per filtrare gli effetti di distorsione della realtà, per distinguere dagli esseri umani la razza aliena che si è impadronita del mondo e lo governa, con le sue regole di asservimento al consumismo sfrenato. Memorabili e coraggiosi per vari motivi i primi minuti che ho in parte citato nella didascalia. Il testo della canzone è Almighty Dollar (Ozzy Osbourne) da cui ho preso spunto per il titolo. |
| inviato il 31 Marzo 2020 ore 17:06
Già foto e titolo si raccontano, la didascalia, che condivido in toto, completa egregiamente l'opera, complimenti Fabio. Ciao Rod |
| inviato il 31 Marzo 2020 ore 17:23
Da Oscar, per idea e realizzazione, il messaggio invece è di gran lunga più importante di tanti Oscar messi insieme Complimenti vivissimi Pierpaolo |
user196465 | inviato il 01 Aprile 2020 ore 18:56
Ciao Fabio, complimenti per l'idea che hai avuto nella composizione |
| inviato il 01 Aprile 2020 ore 21:40
Ottima idea e composizione. Interessante la didascalia. Complimenti. |
| inviato il 02 Aprile 2020 ore 10:40
Rod, Pierpaolo, Trattore (aka Daniele?), Alejandro. Grazie. un saluto |
| inviato il 05 Aprile 2020 ore 12:59
Purtroppo non conosco l'inglese, la frase scritta sulla lente dell'occhiale è però stata facile da tradurre anche per me, questa foto è geniale e quello che hai scritto è il vero, credo poi che siamo tutti d'accordo, credo anche che le uniche persone che riescono ad uscire fuori da questa degradazione siano solo alcuni barboni. Complimenti per l'idea e la realizzazione della fotografia. Un saluto Maurizio |
| inviato il 05 Aprile 2020 ore 15:03
Maurizio grazie per la visita; concordo col tuo pensiero. Speriamo alla fine di tutto di riscoprirci un pò più umani e ogni tanto scendere dal "Crazy Train" (Folle Treno) p.s. In Crazy Train sentite l'indimenticabile assolo di randy rhoads fabio |
| inviato il 15 Aprile 2020 ore 8:55
Questo è il credo. Assoggettati a questo stile di vita e crederai di aver raggiunto il benessete. Intanto i poveri diventano sempre più poveri e il potere del denaro si concentra nelle mami di pochi. Devastazioni, sopprusi, priviligi e prevaricazioni. Cosa resterà di questa misera società? Il dopo che ci aspetta cambierà il sistema? No! Perché saremo manovrati e gestiti da un nuovo Grande Fratello, più tecnologico, più potente, piu invasivo. Consumare e produrre, questo è il dogma da applicare. Un mantra che subliminalmente inoculano a dosi quotidiane. Intanto i valori reali, la moralità, il rispetto per tutto quello che ci circonda si sta perdendo nell"oblio del tempo. Immagine eloquente, simbolica, di grande spessore espressivo. I miei più sentiti complimenti Fabio. Bye gios |
| inviato il 15 Aprile 2020 ore 9:47
Ciao Gios. Grazie per la visita. è così, non c'è nulla da fare |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 21:11
Bella foto e il messaggio che vuol comunicare. Bravo |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 21:18
Ciao Monticola grazie per aver visto la foto A presto Fabio |
| inviato il 01 Maggio 2020 ore 0:23
Complimenti Fabio per il tuo concetto espresso con una fotografia di grande interesse e impatto, "il dio denaro" quello come affermi ci ha schiacciato ogni dignità, viviamo solo per lui ormai, l'economia passa sopra anche ai morti del covid19 dopo i dati giornalieri dei contagiati, deceduti e guariti si parla solo ed esclusivamente di economia, certo è un problema che ci affligge, ma c'è il perché per noi occidentali è un problema. Io fortunatamente ho viaggiato, poco ma ho conosciuto realtà che in molti dovrebbero visitare, per capire che si può vivere anche senza dover essere alienati dal consumismo e dall'economia, la dove le industrie non esistono se non esclusivamente nelle grandi città ed a volte nemmeno lì, paesi come Tunisia, Egitto, Turchia, Cuba, e gli ex paesi della Jugoslavia sconvolti dal dopo guerra civile dal 1991 al 2001, nazioni dove la vita non è soffocata dal circolo vizioso dell'economia, certo mi verrà detto, ma per andare in quei posti i soldi dove li hai trovati? Con il lavoro ma non solo, anche con il sacrificio di risparmiare e non correre dietro al consumismo sfrenato, dove oggi compri un qualsiasi oggetto e domani lo getti o lo cambi per il modello nuovo o di moda. Tutti si meravigliano come fanno a vivere gli extracomunitari che giungono in Italia, molti di loro sono abituati a vivere con poco o con nulla, siamo noi che ci troviamo in difficoltà con la crisi economica perché siamo abituati a vivere in un mondo consumistico e non vogliamo rinunciare a nulla. Scusami per essere andato lungo e confusionario ma spero di aver fatto capire il mio pensiero Ciao Loris |
| inviato il 01 Maggio 2020 ore 8:03
Grazie per il tuo contributo Loris, lo apprezzo, lo condivido. Il problema di fondo è che siamo schiavi del profitto e la ricchezza si sta concentrando sempre di più nelle mani di pochi, che così possono decidere per noi. Energia e risorse sono controllate da pochissimi che fanno profitti stratosferici, ma il sistema funziona molto bene proprio perché anche i più poveri bramano la loro fetta di ricchezza che non raggiungeranno mai e si piegano a questo stile di vita. Dice Huxley: "La società descritta in "1984" è una società controllata quasi esclusivamente dal castigo e dal timore di esso. Nel mondo immaginario della mia favola il castigo è raro e di solito mite. Il governo realizza il suo controllo, quasi perfetto, inducendo sistematicamente la condotta desiderata, e per far questo ricorre a varie forme di manipolazione pressoché non violenta, fisica e psicologica, e alla standardizzazione genetica..... Noi vediamo dunque che la tecnologia moderna ha portato alla concentrazione del potere economico e politico, e alla formazione di una società controllata (spietatamente negli stati totalitari, pulitamente, nascostamentenelle democrazie) dalla Grande Impresa e dal Gran Governo..... La Grande Impresa, resa possibile dal progresso tecnologico e dalla conseguente rovina della Piccola Impresa, cade sotto il controllo dello Stato; cioè, di un piccolo gruppo di dirigenti politici e militari, di poliziotti, di funzionari che eseguono certi ordini. In una democrazia capitalista, come gli Stati Uniti, la Grande Impresa cade sotto il controllo di quella che il professor C. Wright Mills definisce 'élite al potere'. Questa élite impiega direttamente la forza lavorativa di milioni di cittadini nelle sue fabbriche, nei suoi uffici, nei suoi negozi, altri milioni controlla, e anche meglio, prestando loro i soldi perché comprino i suoi prodotti; ed essendo proprietaria dei mezzi della comunicazione di massa, influenza pensieri, sentimenti e azioni di tutti." Anche il problema attuale del covid sono sicuro sarà un'occasione per i soliti sciacalli e predatori e temo che nessun governo democraticamente eletto sia stato veramente dalla parte dei cittadini. Ho sentito spesso paragonarlo ad una guerra ma anche la guerra è funzionale, utile e finalizzata. Riporto Orwell: "Non si tratta di stabilire se la guerra sia legittima o se invece non lo sia, la vittoria non è possibile. La guerra non è fatta per essere vinta, è fatta per non finire mai. Una società gerarchica è possibile solo se si basa su povertà e ignoranza. Di norma lo sforzo bellico persegue sempre lo scopo di tenere la società al limite della sopravvivenza. La guerra viene combattuta dalla classe dominante contro le classi subalterne e non ha per oggetto la vittoria sull'Eurasia o sull'Asia orientale ma la conservazione dell'ordinamento sociale" un caro saluto fabio |
| inviato il 26 Luglio 2020 ore 20:34
Bellissima idea e ottima realizzazione ! |
| inviato il 26 Luglio 2020 ore 20:53
Ti ringrazio tengo molto a questa foto. Un caro saluto |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 18:15
Il mio personale pensiero su questo scatto è che sia un'altra splendida dimostrazione che la FOTOGRAFIA è il mezzo per comunicare un pensiero, un concetto che si compone nella mente, e che comincia ad esistere prima ancora di essere scattata; dopo, semplicemente diventa visibile a tutti. Graficamente il concetto c'è tutto; la didascalia esaustiva completa la descrizione di una dannazione che ci hanno imposto, ma alla quale non sappiamo, e forse neanche possiamo, rinunciare: è la storia del mondo, dai faraoni, all'impero romano, ai giorni nostri. Le risposte del popolo oscillano, a seconda della particolare era storica, dall'accettazione dell'apologo di Menenio Agrippa, Console Romano, alla Rivoluzione Francese; e poi si ricomincia con altri nomi, "che tutto cambi affinché nulla cambi", come scriveva Tomasi di Lampedusa. Bravissimo amico mio. Un caro saluto Carlo |
| inviato il 07 Settembre 2020 ore 18:49
Carlo sono felice per questo tuo commento. Apprezzo e condivido le tue parole, dimostrano grande sensibilità e conoscenza, una sintesi perfetta. grazie per il tempo dedicato a questo scatto. Un saluto e felice serata |
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