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Via Cappabianca,i luoghi di Errico Malatesta...

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Via Cappabianca,i luoghi di Errico Malatesta inviata il 10 Dicembre 2017 ore 13:33 da Raffaele Carangelo. 12 commenti, 1511 visite.

Un moderno Gladiatore:Errico Malatesta Non si può,passare per S.Maria C.V. senza pensare anche solo un attimo ad uno dei personaggi più controversi al quale questa città, ha avuto l'onore di fargli da culla. Errico Gaetano Maria Pasquale Malatesta nasce a Villa S.Maria Maggiore frazione di Capua (diventata S.Maria Capua Vetere nel 1862 ) il giovedì 4 dicembre del 1853. Il padre don Federico ('O francese,per merito dell'origine marsigliese della moglie) un piccolo imprenditore del cuoio, la madre Lazzarina Rastoin di mestiere moglie,madre,garzone, sposata nel 1848 tra una cosa e l'altra ebbe modo pure di partorire prima di Errico,una femmina di nome Emilia (1849) Aniello (1851) Errico e ultimo Augusto (1857). Con il passare del tempo l'attività ( in via Dell'Olmo,oggi via Cappabianca,dove naque,Errico) si ben avviò,andando in crisi dopo l'unificazione, (dei perché di questa crisi,ne parleremo poi) e 'O francese decise di ritornare a Napoli nel 1864. Trà i Padri Scolopi e la facoltà di giurisprudenza che frequentò per tre anni,senza poi laurearsi, Errico,trovò il tempo di scrivere una lettera di 5minaccia al RE Vittorio Emanuele II. Nella sua casa di via Pignatelli,nell'omonimo palazzo, fu arrestato. A seguito di accertamenti,si scoprì che delle correzioni allo scritto furono fatte dal maestro di Errico,Antonio Ferrara,sul quale ricadde l'intera responsabilità,nonostante che il ragazzo, assunze in toto la colpa.Padre Ferrara,fu severamente ammonito,ma seppur sotto sorveglianza venne scarcerato. Tornato a casa ebbe il primo scontro ideologico con il padre,dove sostenne la necessità di esporre e combattere per esse, le proprie idee,il povero don Federico gli rispose solo:Figlio mio,tu finirai impiccato. Errico, aveva 14 anni. Collega di università del fratello Aniello,Giorgio Imbriani, Mazziniano che non poca influenza ebbe sul giovane Errico. Lasciamo il giovane anarchico mentre matura le sue idee,arrivando così,nel 1869,dove un fermento dovuto alla esosa tassa sul macinato si trasformò in una guerriglia,al punto che Errico scrisse,che nella farina si sarebbe trovato un ingrediente in più:Il sangue dei poveri. Ma lasciamo a questo punto,il percorso( accidentato )di Malatesta,e portiamoci direttamente nel 1872. Dopo la Comune di Parigi,Errico andò in Svizzera ( a piedi,scavalcando le alpi, arrivando con la polmonite ) per un congresso. Fù la svolta. Divenne amico di Michail Bakunin,il quale lo aveva ospite,e lo curava per l'accidente che gli era occorso. Comincia così la sua immersione totale nel pensiero anarchico, arrestato più volte,ma sempre coerente a se stesso e alle sue idee,dopo un veloce passaggio attraverso la Massoneria che abbandona nel 1876,si porta sui monti del Matese. Aprile del 1877. Con Carlo Cafiero forma la “banda del Matese” Lo scopo era quello di dare man forte ai contadini che si erano già ribellati al nuovo regime. Una vera rivoluzione,che avrebbe dovuto portare,libertà.La scelta cadde sulla zona del Matese,in quanto era zona impervia, adatta quindi a una guerra per bande, al centro di tre Regioni,con possibilità di fuga in cinque province diverse. Questo motivo,doveva essere il punto di forza.Lo era.Per l'esercito. Spacciandosi per turisti inglesi,giunsero a S.Lupo (BN) portando l'occorrente per cominciare la rivolta,si unirono altri anarchici tra cui un certo Salvatore Farina di Maddaloni,che invece di fare da tramite con il popolo,lo fece con la forza pubblica.Li tradì, spifferando tutto a Nicotera,ministro degli 9Interni ex Mazziniano come lui. Ci fu uno scontro a fuoco,un agente morirà in seguito.Il piano di San Lupo venne abbandonato,e scappando sui monti si dirigono verso Letino,volendo ripartire da lì con una nuova insurrezione.Da cento che dovevano essere,partirono in ventisei.Affamati (le vie di comunicazione erano state già tagliate,grazie a Farina) decisero in stile pienamente proletario,di passare all'esproprio.Lo fecero.Al pastore Purchia,sequestrarono un'agnello.Si sa,l'agnello impaurito che bela,sembra piangere. Piansero anche loro,inteneriti,lo restituirono. Come Dio volle,arrivarono a Letino dopo tre giorni di 1 marcia. Occuparono il municipio del paesello,bruciarono le carte del catasto,staccarono il ritratto del Re. Le 50 lire trovate in cassa comunale distribuite al popolo,il parroco Don Raffaele Fortini rassicurava tutti:Non temete,vengono solo a cambiare il governo. Celebre il discorso di Cafiero alle (poche )persone del posto:Li curtiell,li tenete,i fucili vè l'avimmi dati,si vulite fà,facite,sinnò vi futtite. Distrussero gli odiati contatori delle macine,fonte di balzello per il popolo. A Gallo rifecero la scena,con in testa anche li il parroco don Vincenzo Tamburri. Era nata la Repubblica del Matese. Su quei monti,l'esercito era di casa,avendo da poco combattuto con il Generale Pinelli, Michele Arcangelo Pezza al secolo Fra Diavolo,e Mammone,e non solo, (dei quali parleremo anche dopo) e quindi circondare tutto il Matese con 12000 uomini contro i 26 anarchici,armati male,vestiti peggio,con viveri ridotti all'osso,o meglio,senza più viveri,fu poco più che un'esercitazione per le tre compagnie di bersaglieri,per il 56° reggimento di fanteria e tutto il resto venuto da Napoli,Caserta,Campobasso e Isernia tutti agli ordini del Generale De Saugent. Provarono a rompere l'accerchiamento, inutilmente, senza fucili funzionanti a causa delle grandi piogge,con la neve al collo,trovarono rifugio nella masseria Coccetta. Li furono arrestati da una pattuglia comandata dal Capitano De Notter. La Repubblica Del Matese,era sciolta. “Oggi,è deceduto a Roma per broncopolmonite il noto Errico Malatesta,prego intensificare vigilanza su elementi anarchici e sovversivi” datato 22 Luglio 1932. Il telegramma della questura. Il regime fascista ( emanazione,erede morale diretto, del regime dei Savoia ) in piazzale degli Eroi,dove Errico abitava,per anni non aveva perso d'occhio il palazzo,seguito Errico ovunque si recasse.Il feretro,senza nessun seguito fu trasportato al Verano.La salma del “brigante Malatesta” dispensava ancora paura. In incognito e la sua tomba piantonata,affinchè nessuno potesse avvicinarsi.Il suo ricordo doveva scomparire.Da morto era più ingombrante che da vivo. Eroe di mille imprese fallite,romantico,rude,di onestà e coerenza esemplare,la sua città natale ne ha un ricordo sbiadito, in tanti non ne hanno mai sentito parlare,quasi si vergognasse di un così enorme personaggio, uno dei pochi, che dalle nostre parti,tentò di ridare al popolo la dignità di cittadini,di una terra devastata da una politica di rapina ( ne parleremo ) dedicandogli appena un largo,seminascosto lungo il corso De Carolis dove fino a poco fa,la targa recitava “Piazzetta Errico Malatesta-Politico” e solo dopo,una mente illuminata ha voluto cambiare con la scritta Anarchico. ( Per contro,le nostre città e paesi,sono inondati di corsi Vittorio Emanuele,Giuseppe Garibaldi, e di piazze Unità d'Italia, il merito è tutto dei nostri grandi storici e politici locali.Bravi.) Facendo così (poco) onore al suo concittadino e contemporaneamente ad un grande Voltaire che affermava:Non condivido le tue idee,ma mi batterò fino alla morte, affinchè tu possa esprimerle. A S.Maria C.V. nessuno si batterà mai fino alla morte per le idee di Errico Malatesta. (Testo di Raffaele Carangelo)




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avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2017 ore 15:31

un bellissimo scorcio della nostra Italia
un racconto veramente interessante , certo la politica ...lasciamo perdere Eeeek!!!
ti seguirò in questo tuo viaggio , leggendo il testo presumo che ne seguiranno altre
grazie Amico

claudio c

user59947
avatar
inviato il 14 Dicembre 2017 ore 16:03

Concordo Claudio

avatarjunior
inviato il 14 Dicembre 2017 ore 19:32

Mi trovi perfettamente d'accordo. Come si sa la storia la fanno i vincitori. Poche volte hanno vinto, purtroppo, i difensori degli oppressi. In questa mia affermazione la politica non c'entra. È una analisi. Lo diceva Tucidide

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2017 ore 9:59

Il mio grazie a voi tutti,anche a chi non ha commentato.
Claudio:-P
Ti invito a continuare la lettura,potresti scoprire cose interessanti e sconosciute ai più.
Ardian,l'invito è anche per te,ovvio.
Carmelo,io da vinto,scrivo la storia dal mio punto di vista,e parlo di storia,documentata,non di dicerie popolari.
Io sono un nazionalista,ma la verità,va detta,anche se non piace ai vincitori.
Di nuovo grazie.
Raffaele Carangelo

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2017 ore 18:40

Una bella storia, romantica e appassionata, una storia d'amore...di coraggioso amore per la propria gente, per il rispetto, la giustizia, la libertà...
Anche chi l'ha scritta l'ha fatto con altrettanto amore...
Buon tutto per il nuovo che abbiamo davanti.Sorriso
Ciao
Luigi

avatarsenior
inviato il 30 Dicembre 2017 ore 4:42


Se posso permettermi il lusso del termine, da un punto di vista ideologico sono sicuramente anarchico. Sono uno che pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio.
(Fabrizio De André)
Luigi:-PL'idea di fondo della vera anarchia,non è assolutamente un'idea di violenza,ma solo togliere limiti e paletti a qualsiasi cosa pretenda avere diritti di costrizione sulla persona in quanto cittadino,forse il primo anarchico si chiamava Gesù.Ma la storia cammina diversamente e spesso convincono gli uomini a morire per il loro Paese,quando in realtà,essi vengono mandati a morire per interesse di pochi, enormi capitalisti.Ma anche questa è un'altra storia,ed i 300 delle Termophili saranno quasi tutti morti,ormaiMrGreen
Luigi.
Il tuo commento è sempre gradito,la tua visita è sempre un onore.
A te,alla tua famiglia,al tuo scadente telefonino,il mio grande augurio di serenità.
Raffaele


avatarsupporter
inviato il 31 Dicembre 2017 ore 19:42

Complimenti Raffaele, ricerca letta e gradita! Bella la pioggia che lucida! ;-)

avatarsenior
inviato il 31 Dicembre 2017 ore 20:55

la gente che pensa è pericolosa. potrebbe dare un cattivo esempio..
il fatto di cui parli qui è stato uno dei prodromi di quanto si è verificato in tutti gli angoli del nostro paese, in modi diversi. anche le tigri spaventano il branco per dividere un capo dall' altro, per colpirli meglio. se tutti capissero questo sarebbe una buona cosa.
un grande augurio di buon 2018, Raffaele. GA

avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2018 ore 5:12

Franco:-P
Quasi come Hiroo Onoda.
Mi rifiuto di credere che oggi,specie da queste parti,una moltitudine di gente,non conoscono luoghi e fatti che hanno determinati il corso della storia,locale e non.
Come Onoda,continuerò a combattere,contro un nemico silenzioso,invisibile.L'ignoranza dei fatti.
Fatti che hanno visto protagonista anche il tuo Abruzzo,indagando,magari anche il tuo Mundefine,dove gli Angioini prima e gli Acquaviva dopo pare avessero una casettaMrGreenNon scordare che i fatti da me narrati,sono strettamente legati al "brigantaggio" post unitario e la tua terra era il limite nord est del Regno.Spero,di avere tempo e capacità,di inserire pure questo territorio,cosi strettamente legato ai fatti e personaggi che mi piace raccontare.Chissà.....
Non ti annoio oltre.ti lascio sperando in un sereno 2018.
Affettuosamente.
Raffaele


avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2018 ore 5:20

GA:-P
Filippo il Macedone non era uno sprovveduto.
Noi però,siamo stupidi.
Non mi voglio avventurare in discorsi che sono lontani dallo scopo del Forum,dico solo,che non mi ritengo complice di nessuno di questi figuri.
GA,ti ringrazio della riflessione,della visita,e ti auguro tanta serenità ben oltre il 2018.
Raffaele

avatarsenior
inviato il 15 Gennaio 2018 ore 0:28

bella la foto (siamo in un forum fotografico) ben realizzata magari perfettibile nella post (linee cadenti).

dopo di che passo alla "ingombrante" didascalia, un raro esempio di come la storia, "storpiata" ad arte dai potenti, abbia giocato (e giocherà ancora) con le vite dei poveracci senza esser messa in discussione alcuna;

sappiamo tutti, caro Raffaele, che esiste la storia "ufficiale" e la storia "ufficiosa", da noi insegnano solo quella "ufficiale".....e male per giunta....
troppi interessi in gioco....pensa se fosse saltato fuori il libretto segreto dell'occhialuto gobbo.....ci speravo ma ero realisticamente incredulo....

complimenti dunque, questa (assieme alle altre) tua divulgazione aprirà forse qualche paio di occhi in più.....
ciauuuzz Mario

avatarsenior
inviato il 15 Gennaio 2018 ore 6:16

Giusto.
Siamo in un forum fotografico.MrGreen
Ma io che non so scattare,che faccio?
Le linee cadenti,sono dovute alla mia poca capacità di gestire il 10/18 e questo era il primissimo scatto fatto con quell'ottica,però,devo dire,che ora,neanche sò ben gastirloMrGreen
Anche perchè scatto pochissimo.
La storia moderna d'Italia,è stata scritta a Londra,e quella dei prossimi decenni....
pure.
Ed io e te,siamo il Don Chisciotte ed il Sancio Panza dei fotoamatori.
La mia sconfinata stima Mario.
Raffaele


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