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| inviato il 13 Febbraio 2017 ore 10:46
Mi piace il rosso smorto della macchia di sangue +1 |
user81257 | inviato il 13 Febbraio 2017 ore 11:14
Beh, il concetto che volevi esprimere ci sta tutto. Una immagine forte, la solitudine intesa in senso lato, con più sfaccettature. Questa distorsione crea ansia, una sedia dritta non avrebbe reso lo stesso effetto. Ottima come posizionamento, quel quadrato sotto la sedia crea interesse e non distrae. Bello anche il fatto che il corridoio dietro è buio, ci sta tutto con l'atmosfera. Volendo fare i pignoli, penso tu abbia messo i tovaglioli per non sporcare la sedia. Sono garze? Si capisce poco. E perché una sopra l'altra? E perché la siringa è arrivata a fine corsa ed è stata accuratamente posizionata li? Avrei visto meglio una siringa non a fine corsa, come non terminata, una in quella posizione sarebbe probabilmente finita a terra, non posizionata ordinatamente su una sedia con delle garze sotto. |
| inviato il 13 Febbraio 2017 ore 11:35
Questa foto restituisce un'ansia pazzesca, quindi direi che sei riuscito nell'intento. L'inquadratura ravvicinata e il corridoio buio aumentano ancora di più questa sensazione come a voler dire che intorno alla sedia ci sia il vuoto o che la sedia sia dentro una "bolla". Il pavimento di marmo e la sedia di pelle (almeno credo) fanno pensare alla dipendenza di un uomo/donna facoltoso/a e anche questo mi piace perchè è un'idea più difficile da raggiungere rispetto a quella di un "tossico da strada". Complimenti. |
| inviato il 13 Febbraio 2017 ore 12:16
Inquietante e riuscitissima, il soggetto è da svenimento per chi si impressiona alla vista degli aghi o del sangue... Però è troppo vignettata; inoltre sistemerei lo schienale un pò pendente a sinistra che disturba la simmetria. |
| inviato il 13 Febbraio 2017 ore 12:22
Marco, come sempre la tua attenzione ai dettagli offre interessanti spunti di riflessione: non era mia intenzione riprodurre la scena di una "pera", piuttosto cercare di accostare alcuni oggetti che la rendessero riconducibile e basta, perché ciò che volevo rappresentare era la dipendenza/solitudine. Ammetto di non aver avuto le idee molto chiare sul momento, perché lo scatto nasceva con altri intenti ed è stato un tentativo "in corso d'opera" quello di mettere la siringa. Proprio per questo volevo capire, grazie, al vostro aiuto, come renderla più efficace in questo senso. La siringa cmq non è a fine corsa ma si capisce poco Mignolo, la tua analisi rispecchia la mia idea, quindi sono contento del tuo riscontro perché significa che un po' funziona... Tony, grazie del passaggio! |
| inviato il 13 Febbraio 2017 ore 12:26
Grazie Riccardo, vero, ho aggiunto un po' di vignettatura per isolare meglio la sedia e creare la sensazione di buio intorno. Ora che me lo fai notare, davanti ho esagerato e non c'era bisogno che fosse così marcata. Per lo schienale hai ragione, un po' disturba ma non sono riuscito a correggere il problema in fase di ripresa (con il 21mm ed il telemetro purtroppo è difficile gestire questo aspetto a distanze brevi). |
user39791 | inviato il 13 Febbraio 2017 ore 15:51
L'idea è molto buona, forse potevi sfruttare ancora meglio i giochi di linee tra sedia e pavimento. |
| inviato il 13 Febbraio 2017 ore 16:17
Sto svenendo mannaggia a te la prossima volta avvisa quindi immagine forte, mi piace anche se resisto poco nel guardarla. anche secondo me si poteva provare qualche allineamento ulteriore delle linee, la spalliera che va oltre il corridoio nel buio dei muri non mi fa impazzire. Hai un pavimento bellissimo, tirato a lucido ti potrebbe dare molte soddisfazioni in termini di resa fotografica secondo me. Un saluto |
| inviato il 13 Febbraio 2017 ore 16:30
Ciao. Un immagine dal forte impatto, comunicativa; il problema della droga non solo per le classi più disagiate ma che circola anche nei cosiddetti ambienti a modo. |
| inviato il 13 Febbraio 2017 ore 17:38
Questa è un'immagine che trasmette una grande ansia, e per me, che ho problemi con gli aghi, le sensazione è moltiplicata. La siringa non non è a fine corsa e forse sarebbe stato meglio che lo fosse stata, per comunicare meglio il suo utilizzo. La forte vignettatura aumenta l'inquietudine, così come l'inquadratura dall'alto ed il corridoio retrostante nero, avrei solo preferito una maggior contestualizzazione con l'ambiente elegante per associare maggiormente l'uso della siringa con ambienti cosidetti "bene". Forse potresti riprovare posizionando le garze in maniera più disordinata. |
| inviato il 13 Febbraio 2017 ore 18:50
Il punto di ripresa è ottimo come angolo, prospettiva. La foto è ottima come messaggio e realizzazione. Forse un Bokeh più spinto avrebbe aumentato la carica drammatica, sfocando persino una parte della sedia. |
| inviato il 13 Febbraio 2017 ore 19:52
Dipendenza e solitudine, direi che la foto parla da sola L'immagine è molto forte e anche il punto di ripresa aiuta molto nel creare ancor più drammaticità Direi un ottima foto ben contestualizzata dalla tua didascalia nel post Ciao Massimiliano |
| inviato il 13 Febbraio 2017 ore 20:27
Filiberto Fiosco Mattehorn Alexmi Tonysuper Massimiliano Grazie a tutti per il passaggio e gli utili suggerimenti! |
| inviato il 13 Febbraio 2017 ore 20:58
Il Messaggio è forte anche se amio parere l immagine non è del tutto esauriente per poterlo esprime,inoltre il bn lo trovo un pò incerto, |
| inviato il 13 Febbraio 2017 ore 21:25
Il concetto in parte arriva e in questa circostanza il soggetto centrale ci sta. Forse manca una rappresentazione naturale della situazione, come ad esempio la siringa appoggiata in modo più disordinato, come la sedia ambientata in una stanza o in un corridoio sporco o trascurato così da trasmettere trascuratezza. Poteva essere più drammatica. Buona luce Raf |
user81826 | inviato il 14 Febbraio 2017 ore 0:14
L'inquadratura stretta e distorta, le geometrie della pavimentazione ed il soggetto centrale assente straniano l'osservatore creando un effetto "stupefacente". Mi piace molto l'ombra scura che non permette di vedere in fondo al corridoio cosa ci sia. Raddrizzerei un pelo per ottenere maggiore simmetria. Tanto inquietante quanto gli Urbex di Alcy |
| inviato il 14 Febbraio 2017 ore 12:21
Ottimo foto, anche il titolo è azzeccato. Ce la vedo bene in una serie ma anche da sola non perde importanza. |
| inviato il 15 Febbraio 2017 ore 8:49
Bella!! Mi piace un sacco. Il b/n è buono anche se l avrei spinto d piu. L immagine è essenziale... tutto focalizza sul messaggio. Furba la mattonella a rombo sotto la sedia, che sembra la sua ombra ma distorta. C stava quasi bene un po di rosso sul sangue... Complimenti mi piace |
user75655 | inviato il 15 Febbraio 2017 ore 23:10
Anche Daniele che si dà allo still life :-) sicuramente un'ottima idea e la sensazione di solitudine arriva, anche se su questo ho una critica da farti. Anch'io, come già sottolineato da qualcuno, ho particolarmente apprezzato le macchie di sangue desaturate. Mi danno l'idea di una vita svuotata della sua essenza. Più morta che viva. Ora arriviamo alla critica. Benché io ami le linee e le geometrie per me questo scatto è troppo ordinato. Mi spiego meglio: il rifugio di un tossico solitario me lo immagino nel più grande caos possibile. Secondo me questo penalizza il messaggio del tuo scatto perché si percepisce troppo facilmente che è una messa in scena. |
| inviato il 16 Febbraio 2017 ore 10:23
Alessio Raffaele Paolo Cristian Nico Yesica Grazie a tutti per essere passati e per i vostri commenti. Rispondo un po' a tutti per spiegare che l'idea alla base dello scatto non era tanto quella di rappresentare il covo di un tossico, quindi con tutto il degrado, disordine, ecc. quanto quella di rappresentare il concetto stesso di dipendenza. Si cerca un luogo bello, migliore, ordinato... ma è solo un illusione che si scontra con una realtà fatta di solitudine, finzione e buio... |
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