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In un primo momento vedendo la miniatura ho pensato, forse era meglio una visione più ampia, la vedevo come "chiusa".
Poi l'ho aperta e ne sono stata catturata, la vedo una ripresa "intima", un punto di ripresa "immersivo" che guida lo sguardo verso il centro. Una foto che si gioca su diversi piani e visuali e ti cattura.
Grazie per il tempo speso nel commento e l'apprezzamento. La composizione con le due "quinte" ravvicinate è voluta per poter dare da subito un maggiore senso del contesto, anche con la matericità stessa della superficie delle rocce coperte di muschi. L'intento era quello di passare dall'"abbraccio" delle due rocce e dalla piccola baietta in cui parte lo sguardo, ad allargarsi poi verso il "largo" del piccolo laghetto, avendo come cornice e sfondo i larici e la natura. Quindi uno sguardo che parte lento e circospetto a un maggior respiro. La direzione è poi obbligata visto che il percorso è solo diretto. L'anomalia è nel fatto che di solito si procede obliquamente per dare maggiore dinamismo e tempo allo sguardo di spaziare. Sovente in scatti a sviluppo centrale, può capitare che l'immagine "finisca" troppo rapidamente lasciando un po' un senso di "già finito?" .
Bello lo scatto e la lettura che hai dato in riposta a Irenix. Avrei lasciato più spazio in alto perché lo sguardo si muove anche in quella direzione (e per non tagliare le punte dei larici), ma si tratta ovviamente di un parere del tutto personale! Ciao Massimo
Grazie Massimo, dici bene. Vale per questo scatto il medesimo dilemma che avevo sul precedente, quello del lago Nero.
Aumentare la porzione sopra, stante che ho solo ottiche fisse, avrebbe comportato una lente più grandangolare, con lo sgradito effetto di allontanare lo sfondo.
Qui ho impiegato un Canon FD 35mm. Avrei preferito impiegare il 28mm che avevo con me, ma dovendo usare il GND e mancandomi l'anello, alla fine son rimasto sul 35, pagando un poco lo scotto da te indicato.