Coppi e Bartali, pagina 3

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Coppi e Bartali inviata il 18 Luglio 2022 ore 19:42 da Merak.dubhe. 114 commenti, 1863 visite.

, 1/20 f/3.2, ISO 3200, mano libera.

Questa immagine deriva da un fotogramma originario, scattato alle 22.14 della notte del 3 agosto 2021: sono elementi di una cancellata in Acciaio Corten, retti da pilastri di cemento; nella lastra di sinistra, alta circa due metri, con uno spessore di circa un centimetro, vi è intagliata la famosissima fotografia del passaggio di borraccia tra Coppi e Bartali, scattata da Carlo Martini nel Tour de France del 1952: la luce di un lampione, attraversando da dietro il disegno di Coppi e Bartali, propaga l'immagine sul portone adiacente e sulla pavimentazione, in un gioco di sagome lucenti e ombre. I colori li ho aggiunti successivamente. ***************************************************************** LA STORIA "Durante la tappa del Tour de France del 4 luglio 1952, tra Losanna e Alpe d'Huez, Fausto Coppi conduceva la gara in maglia gialla. Durante una impegnativa salita, il fotografo della Omega Fotocronache Carlo Martini scattò una fotografia sul passo del Galibier in cui si vedeva un passaggio di una bottiglia tra i due eterni rivali. La foto divenne rapidamente un simbolo della rivalità sportiva cavalleresca, della sfida tra galantuomini e del fair play che ha caratterizzato negli anni il rapporto tra i due campionissimi, ma la verità sullo scatto è sempre stata in discussione: non è infatti noto chi dei due stesse passando la bottiglia al rivale. Coppi non rivelò mai la verità, alludendo però al fatto di essere stato lui il benefattore, e Bartali, anche dopo la morte del rivale, non diede mai una risposta univoca: affermò a volte di essere stato lui a dare la borraccia, ma spesso in modo ironico e lasciando intendere di non voler rivelare la verità. Tarcisio Vergani, massaggiatore di Bartali, sostenne che la borraccia era di Bartali, che nella foto ha ancora diversi contenitori nei vari portaborracce. È infatti ancora oggi uso comune gettare a terra le borracce vuote per poter prendere quelle date ai punti di rifornimento, e gli spazi sulla bicicletta di Coppi nella foto appaiono vuoti, l'unica borraccia residua è nella mano del ciclista. La foto valse a Martini il Premio Fotocronista Sportivo dell'anno, attribuitogli postumo nel 1988 (Martini era scomparso nel 1968). Secondo Vito Liverani, fotografo sportivo e poi proprietario dell'agenzia Omega Fotocronache, la fotografia fu creata da Martini d'accordo con i due corridori e con la direzione della corsa. Coppi e Bartali in realtà non si passarono una borraccia, ma una bottiglia d'acqua, probabilmente Perrier. Liverani ebbe a dichiarare: *****«Lo sapete che quella foto, in realtà, venne per così dire "costruita" a tavolino?***** [...] La scena, quella scena, era già accaduta durante la tappa precedente. Solo che nessuno l'aveva ripresa. All'epoca non era come oggi, non c'erano mille telecamere, riprese, fotografie, moviole varie. Così, quel fotogramma in realtà era sfuggito a tutti. Così, un cineoperatore, Chiaradia si chiamava, propose a Bartali e Coppi di rifarla il giorno dopo. Gino e Fausto furono d'accordo e il giorno dopo ripeterono il passaggio di quella che è stata sempre considerata una borraccia, ma che in realtà è una bottiglia... E comunque, fu Bartali a passare la bottiglia a Coppi e non viceversa»". [da: https://it.wikipedia.org/wiki/Rivalit%C3%A0_Bartali-Coppi ]

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Alcenero

inviato il 15 Agosto 2022 ore 21:45

Iconica immagine di due grandi del ciclismo italiano e mondiale
Splendida la tua interpretazione e didascalia
Un saluto
Pierpaolo

Merak.dubhe

inviato il 15 Agosto 2022 ore 22:40

Franco e Pierpaolo! felicissimo di trovarvi qui! grazie del passaggio e del vostro apprezzamento, ciao, cari saluti, giancarlo

@Franco: ringrazio e ricambio gli auguri di Buon Ferragosto, ormai pressoché passato anche lui; aggiungo che la cancellata l'ho fotografata a Poggio Picenze.

Roberto Arrigoni

inviato il 20 Agosto 2022 ore 22:14

Interessante il tuo controluce, ma soprattutto la didascalia che l'accompagna: avrei preferito credere che quel gesto tanto celebrato fosse sincero e spontaneo ma tant'è.
Buona serata, Giancarlo.
Roberto

Merak.dubhe

inviato il 22 Agosto 2022 ore 10:29

Cool

Grazie Roberto del tuo passaggio e apprezzamento; si....anch'io ho scoperto solo al momento di inserire questa mia foto qui in Juzaphoto ciò che mi è parso doveroso scrivere nella nota:...anch'io "avrei preferito credere che quel gesto tanto celebrato fosse sincero e spontaneo" Cool

:
...ricorderai il film "Flags of Our Fathers" di Clint Eastwood, la cui trama ruota intorno alla celebre fotografia scattata dal Premio Pulitzer Joe Rosenthal durante la battaglia di Iwo Jima, foto che ritrae cinque marines ed un marinaio intenti ad issare una bandiera statunitense sul monte Suribachi: indagando si scoprirà che "molte delle cose che il mondo crede di sapere sulla foto e sulla battaglia sono sbagliate; essa fu assunta come simbolo della vittoria mentre in realtà fu scattata solamente il quinto di quaranta giorni di sanguinosa battaglia"....evidentemente, le immagini pubbliche, reali o fatte a tavolino, innanzitutto, appagano i nostri bisogni di simboli, ideali, miti. Ciao, un caro saluto, giancarlo

Cesare Carloni

inviato il 22 Agosto 2022 ore 22:12

Questa immagine raffigura un gesto che è rimasto nella storia del ciclismo, che ha per protagonisti due tra i più grandi campioni si questo sport.
Bravo ad averla proposta anche se in questa versione, complimenti.

Merak.dubhe

inviato il 22 Agosto 2022 ore 23:11

Grazie Cesare, grazie delle tue parole; ciao, cari saluti, giancarlo

Maxbottax

inviato il 23 Agosto 2022 ore 21:25

La foto è affascinante, tecnicamente preferisco non capirci un H ma gustarmi l'immagine che è molto bella.
Così come la famosa storia della borraccia che hai descritto nella didascalia.
Una versione particolarissima, ma ben riuscita.
Massimo.

Merak.dubhe

inviato il 24 Agosto 2022 ore 16:34

Grazie Massimo, sono felice che ti sia piaciuta, ciao, cari saluti, giancarlo

Francesco_s

inviato il 25 Agosto 2022 ore 9:57

Una scena che ha fatto storia! Molto bella l'immagine.
Ciao
Francesco

Merak.dubhe

inviato il 25 Agosto 2022 ore 10:56

Ah, grazie mille Francesco, sono felice del tuo apprezzamento, ciao, un caro saluto, giancarlo

Claudio Cortesi

inviato il 25 Agosto 2022 ore 19:03

Bellissima, si riconosce la fotografia originaria. Sorriso

Merak.dubhe

inviato il 25 Agosto 2022 ore 19:18

Grazie mille Claudio, sono sempre felicissimo dei tuoi passaggi e apprezzamenti, ciao, un caro saluto, giancarlo

Massimo_Photo

inviato il 25 Agosto 2022 ore 21:33

rimarranno nel mito di questo sport , non solo per la parte sportiva, ma anche per le gesta.
interessante leggere la didascalia, un saluto

Merak.dubhe

inviato il 26 Agosto 2022 ore 22:55

Grazie mille Massimo per il passaggio e il commento; ciao, un caro saluto, giancarlo

SimoneOssola

inviato il 27 Agosto 2022 ore 12:25

Ciao complimenti per questa foto di questa cancellata - opera che si rifà ad una storia di sport, di un impresa epica di due grandi protagonisti del ciclismo nazionale se non addirittura mondiale.
Simone

Merak.dubhe

inviato il 27 Agosto 2022 ore 15:54

Grazie mille Simone per il tuo apprezzamento, mi fa molto piacere, ciao, un caro saluto, giancarlo

Mauro Monesi

inviato il 27 Agosto 2022 ore 18:47

Splendida immagine e realizzazione
Complimenti Merak.dubhe
Saluti
Mauro

Dario1960

inviato il 27 Agosto 2022 ore 20:37

Ottima realizzazione, complimenti Giancarlo.
Ciao, Dario

Merak.dubhe

inviato il 27 Agosto 2022 ore 22:33

Mauro e Dario, un piacere trovarvi qui: sono felice che vi sia piaciuta, grazie dei vostri complimenti, ciao, un caro saluto, giancarlo

Giordano Giacomo

inviato il 28 Agosto 2022 ore 10:52

Come in un romanzo "giallo", in cui si cela il mistero.
Si inizia da bambini ad assaporare cocenti disillusioni (vedasi Babbo Natale) per proseguire poi sullo stesso tenore durante il proseguo della vita. Bisogna essere preparati affinchè non ci facciamo troppo male.
Di contro, abbiamo bisogno di riferimenti morali e, piuttosto che niente, accontentiamoci almeno di quelli inventati...
Sarebbe bello però che anche le storie "vere" fossero altrettanto rimarcate. Cito solo ad esempio la vicenda dell'eroe Perlasca, ignorato in patria fino a che non fu posto all'attenzione e all'onore del mondo da Israele...
Immagine, comunque, che accompagna la storia dell sport.

Buona domenica
GG

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