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| inviato il 22 Ottobre 2017 ore 14:33
Grazie GA, l'immagine è costruita e fa piacere che ne apprezziate le scelte. Quella che sottolinei tu mi fa molto piacere che venga letta. Andrea |
| inviato il 30 Ottobre 2017 ore 14:21
racconto triste ma ahimè reale ...immagine cha fa molto riflettere solo complimenti Pistinna ciao,Matteo |
| inviato il 03 Novembre 2017 ore 22:14
La nostra società è piena di violenti... violenze fisiche e violenze verbali... tutte atte a cercare di sminuire il prossimo.... Ottimo scatto... bellissimo bianco e nero.... bravo amico... come sempre |
| inviato il 03 Novembre 2017 ore 22:39
Matteo, quando si riesce a far riflettere lo spettatore secondo me è come regalare un po' di tempo a questo mondo, se questo scatto ci è riuscito sono due centesimi di secondo ben investiti Grazie |
| inviato il 03 Novembre 2017 ore 22:46
Hai ragione da vendere Cosimo! “ tutte atte a cercare di sminuire il prossimo „ , lì risiede molta della vigliaccheria dell'atto violento. |
| inviato il 03 Novembre 2017 ore 23:12
In questa mimesi in cui il narratore si nasconde , posso , dopo le tue delucidazioni ( racconto creato ) applaudire alla capacita di costruire in una scena un quadro perfetto oltre che espressivo |
| inviato il 03 Novembre 2017 ore 23:43
Grazie Spidermanweb, i due tuoi precedenti interventi sotto questo lavoro mi hanno fatto molto riflettere. Hai ragione quando sostieni che alcuni temi hanno bisogno di una attenta gestione. Non sono arrivato ancora ad una conclusione chiara, corretta cioè dal punto di vista etico, ma certamente ti ringrazio per il richiamo prezioso. Andrea |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 8:46
Guardo questa foto come fosse il fotogramma di un film. Mi piace l'ambientazione: le foglie secche a terra, gli scarabocchi sul muro, e quel tronco nero, con l'unica luce che proviene da uno sfocato che si allontana, tutto denota un ambiente urbano squallido, di per sé triste. I personaggi: il piccolo recita alla grande, il "violento" un po' meno, la sua mano sulla testa del bambino sembra piuttosto volerlo proteggere, incapace di fargli male, neanche per finta. Ciao Andrea. |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 10:04
C'è modo e modo di proteggere un piccolo, il gesto voleva essere il più "normale" possibile, un gesto che l'uomo è abituato a compiere proprio perché non controlla la propria violenza nemmeno nel l'apparente calma. Poi si sa, i piccoli sono attori nati. Grazie di concedere al grande di essere un discreto scenografo Ciao Paola. |
user107253 | inviato il 05 Novembre 2017 ore 11:40
Eccezionale Andrea! Se costruita oppure no è utile solo al fine di sentirsi sollevati per te per non aver veramente assistito ad una scena del genere (nel caso sia costruita). Il messaggio resta forte e chiaro! Gran "bella" immagine! Buona domenica, Romina |
| inviato il 05 Novembre 2017 ore 16:24
L'immagine è costruita e sul posto abbiamo impiegato circa un quarto d'ora a realizzarla. Un tempo relativamente breve ma è bastato perché passasse un papà con un bambino per mano mentre al piccolo venivano "tirati" i capelli. Ho incrociato il suo sguardo senza pronunciare parola. Nei suoi occhi il giudizio era eloquente: "ti salvi solo perché c'è la macchina fotografica, perché è spudoratamente costruita per l'obbiettivo". (Arrivava alle spalle della fotocamera) Credo che pochi non interverrebbero assistendo ad una scena del genere o almeno lo spero. Grazie Romina! Andrea |
user133558 | inviato il 09 Dicembre 2017 ore 10:08
Grande problema! Bella street, Felice |
| inviato il 13 Dicembre 2017 ore 16:52
Grazie del passaggio Felice! |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 16:23
Brutalmente vero.....lo scatto parla come se fosse un libro....solo complimenti. Ciao Raimondo Grazie per avermi messo tra i tuoi Amici.....( prv. Bolzano di dove??? ) |
| inviato il 22 Gennaio 2018 ore 11:35
Grazie a te Raimondo, il tuo è un giro diverso dal mio nelle gallerie di Juza che mi incuriosisce. Sono di Bolzano città! |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 0:32
Immagine, e relativo titolo, più efficaci di un trattato di pedagogia. Sapere che é costruita non dovrebbe risolvere l'ansia che proviamo nel guardarla, giacché a tutti noi credo sia capitato di assistere a scene come questa. Si é increduli di fronte a genitori che trattano con violenza i loro bambini, ed anche spiazzati ed impotenti. Perció apprezzo moltissimo il forte messaggio di denuncia che sei riuscito ad esprimere con questo scatto. Apprezzo, e molto, anche la composizione: a sinistra un'area d'ombra con elementi di degrado, a destra un percorso parallelo che appare una via di fuga. L'albero, simbolo di vita, divide ma nel contempo unisce i due percorsi. Il piccolo, che con le braccia alzate si ribella al padre, da grande forse ne imiterá la violenza, come il titolo esprime, o forse invece, si aggrapperá all'albero per allontanarsi da lui e con un balzo prendere l'altra via. |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 13:47
Sono contento che tu abbia apprezzato la figura dell'albero. “ Simbolo di vita „ lo hai definito emi trovi d'accordo; l'ho volutamente diviso tra tronco e radici (in primo piano e a fuoco) e rami con fogliame (sullo sfondo e sfocati) per sottolineare le due strade che comunque hai colto. Grazie per la bellissima lettura Litheski (Lucia)! Andrea |
| inviato il 17 Novembre 2019 ore 9:08
Immagine di grande impatto, che fa riflettere perfetto il titolo e il bianco e nero ruvido come la scena ripresa complimenti |
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