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| inviato il 25 Aprile 2023 ore 21:55
Sì, infatti è proprio questo che intriga! Le antiche civiltà, anche lontane tra loro dal punto di vista geografico, erano tutte accomunate dal grande interesse per le stelle, basti pensare a Stonehenge, a Teotihuacan, o per l'appunto alle grandi piramidi di Giza... Anche i miti dell'antichità si somigliano e presentano punti in comune, penso ad esempio al racconto del diluvio. Mi chiedo quante conoscenze siano andate perdute nel corso dei secoli e rifletto anche su quanto la nostra mente si sia "adagiata" a motivo della tecnologia. Forse sbaglio a generalizzare, ma credo che l'uomo sia meno abituato ad osservare il cielo e a porsi domande di senso. Sono solo riflessioni personali, non voglio andare fuori tema... Spero di vedere altri lavori su questo argomento, sono curiosa! Buona serata! Mi segno anche Magli! |
| inviato il 26 Aprile 2023 ore 16:29
Concordo Viola. A parte le teorie un poco meno probabili e non provabili come quelle di Sitchin (non hanno scoperto Nibiru però Sedna si), è affascinante quanto abbiamo ancora da scoprire sulle antichissime civiltà, e soprattutto quale fosse il loro livello di pensiero logico e scientifico nel senso a noi comune. E' del tutto probabile che la complessa meccanica celeste fosse nota già in tempi remotissimi (millenni prima della cultura classica che chiamava l'astronomia la scienza 'regale'), tramandata in codice sotto forma di mito, con nomi nel tempo diversi si, ma con una straordinaria convergenza di eventi e significati. Il tempo e le sue frazioni avevano importanza rituale, ecco perché tanta precisione e meticolosità per costruire immensi indicatori temporali di pietra - orologi. E come potevano tagliare angoli perfetti e linee di tale accuratezza senza aver nozioni avanzate di geometria e di quella che noi chiamiamo 'meccanica applicata' ? I miti sono spesso simili a codici. A mio avviso non dobbiamo sorprenderci perché, per quanto uomini e donne di fede, i nostri stessi testi sacri sono scritti per chi 'sa leggere', come Barbara Thiering sostiene (La linea di sangue del Santo Graal - Gardner - è un volume bellissimo). Il simbolo di Cristo è il pesce? Non avrà attinenza con l'era iniziata circa 2000 anni fa in cui il sole sorge..... "I cinesi pensavano la terra quadrangolare. Ma non è affatto come pensiamo noi nel senso geometrico. La loro 'terra' è un piano ideale che passa per 4 punti dell'anno, solstizi ed equinozi. Dal momento che le 4 costellazioni che sorgono eliacamente ai due solstizi ed equinozi definiscono una 'terra' questa è detta quadrangolare. E dato che le costellazioni dominano i quattro angoli della terra solo temporaneamente si può parlare della fine di una simile terra e della nascita dalle acque di una terra 'nuova'. La nuova costellazione dell'equinozio di primavera sale dal mare alla terraferma sopra l'equatore, sul lato diametralmente opposto la costellazione che cessa di segnare l'equinozio autunnale scivola sotto l'equatore e viene sommersa." Alla geografia dobbiamo sostituire la cosmografia per comprendere. e così via.....pure le acque devastatrici nel mito di Deucalione.... |
| inviato il 26 Aprile 2023 ore 21:19
Bellissima immagine,e ottima didascalia. Un saluto Giovanni |
| inviato il 27 Aprile 2023 ore 22:14
ecco, almeno in apparenza, le piramidi sono più immediate |
| inviato il 27 Aprile 2023 ore 22:30
Chapeau, Fabio per la foto e per tutta il racconto che hai proposto con competenza e dovizia di informazioni Ciao, Carlo |
| inviato il 27 Aprile 2023 ore 22:50
Splendida immagine e didascalia ricca d'informazioni interessanti su questi mirabili monumenti! Complimenti Fabio e un saluto, Massimiliano |
| inviato il 27 Aprile 2023 ore 23:09
Ma quanto è intrigante e affascinante....!! Complimenti e grazie |
| inviato il 27 Aprile 2023 ore 23:28
affascinante lavoro e immagini |
| inviato il 27 Aprile 2023 ore 23:48
Ho finito ora la tua "siderale" ricostruzione. Ho letto con molto interesse anche i commenti di viola, in particolare mi ha affascinato l'affermazione “ credo che l'uomo sia meno abituato ad osservare il cielo e a porsi domande di senso „ che condivido in modo speciale. Caro Fabio ti ringrazio per questa significativa opportunità che ci hai donato |
| inviato il 28 Aprile 2023 ore 10:04
Simone, la cosa che affascina, almeno il sottoscritto, è che civiltà, popoli di semplici villaggi, isolati e mai entrati in contatto condividano storie e miti, a volte tradizioni orali che sono state messe su carta solo in epoca moderna, nelle quali si trovano convergenze che hanno dell'incredibile. Per quanto riguarda il mio 'modesto' racconto non vi è alcun merito, trattandosi di una semplice sintesi, spero resa in modo comprensibile. |
| inviato il 28 Aprile 2023 ore 10:05
ti importuno ancora un attimo. perchè ho definito siderale la tua dissertazione? "siderale" vuol dire relativo alle stelle e fin qui ... ma "siderale", etimologicamente e intrinsecamente è legato al termine "desiderio" che difatto significa mancanza delle stelle. da qui ogni spunto per comprendere le religioni e il moto dell'uomo all'infinito può amplificarsi e trovare nuove argomentazioni, anzi nuove visioni. ciao s |
| inviato il 28 Aprile 2023 ore 10:07
ci siamo sovrapposti! |
| inviato il 28 Aprile 2023 ore 11:13
grazie di nuovo Simone. un altro piccolo indizio..."Anche il mito opera misure, con precisione spietata: non sono però le misure di uno Spazio indefinito e omogeneo, bensì quelle di un Tempo ciclico e qualitativo, segnato da scansioni scritte nel cielo, fatali perché sono il Fato stesso. È questo Tempo che muove il «mulino di Amleto», che gli fa macinare, di èra in èra, prima «pace e abbondanza», poi «sale», infine «rocce e sabbia», mentre sotto di esso ribolle e vortica l'immane Maelstrom...." |
| inviato il 29 Aprile 2023 ore 3:27 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)
È bello vedere questa famosa opera d'arte! Cin cin. It is great to see this famous art piece! Cheers. |
| inviato il 29 Aprile 2023 ore 8:29
qualche altro indizio.... "Tuttavia questi miti si presentano, per la maggior parte, con una denominazione ingannevole: sono stati infatti intesi come miti che trattano della fine del mondo. Ma i miti genuinamente escatologici sono pochissimi. Il crepuscolo degli Dei, per esempio, viene inteso come la fine del mondo: eppure nella Voluspa e in altri capitoli dell'Edda vi sono passi che testimoniano esplicitamente il contrario. Ciò che ha fine, in realtà, è un mondo inteso come un'età del mondo. La catastrofe spazza via il passato, che viene sostituito da un nuovo cielo ed una nuova terra su cui regna una nuova stella polare. Anche il diluvio biblico è la fine del mondo, e l'avventura di Noè viene ripetuta in molte tradizioni e molte forme in tutta la terra. I greci erano a conoscenza di ben tre distruzioni successive. A queste congerie di tradizioni è possibile ridare coerenza se ci si rende conto che qui si intende il più grandioso dei fenomeni celesti. La precessione degli Equinozi." "Il telescopio dell'antichità, come ha detto sir Norman Lockyer, era la linea dell'orizzonte. Se ci si accorgeva che una certa stella, usa sorgere poco prima del sole equinoziale, non era più visibile in quel giorno, era chiaro che gli ingranaggi del cielo si erano spostati. Se la stella era l'ultima di una data figura zodiacale, ciò significava che l'equinozio stava entrando in un'altra figura." In epoca moderna l'eclittica (la terra cioè popolata dai corpi celesti 'erranti') è stata suddivisa in 12 zone ciascuna di ampiezza di 30 gradi (360/12) chiamate segni zodiacali con nomi equivalenti alle costellazioni. Occorre però notare che non c'è corrispondenza precisa tra segni e costellazioni, alcune infatti sono molto più piccole dei 30 gradi ed alcune molto più estese. Questo comporta la divisione delle ere moderne in intervalli di durata costante, privando di forza e significato la precessione degli equinozi e delle ere che i popoli più antichi ad essa associavano (ere di durata non costante). Inoltre il 'segno' equinoziale viene chiamato Ariete indipendentemente dalla costellazione che nella realtà sorge prima del sole all'equinozio di primavera. Quando il sole sorge assieme ad una costellazione la rende invisibile, così il pianeta o la costellazione vengono 'sacrificati'. Cristo aprì l'età del mondo in cui i Pesci sorgono eliacamente, viene così definito 'l'agnello sacrificato'. |
| inviato il 29 Aprile 2023 ore 19:00
Il fascino delle Piramidi! |
| inviato il 29 Aprile 2023 ore 23:46
Uno scatto molto suggestivo e una didascalia molto interessante Complimenti e un saluto, Vito |
| inviato il 30 Aprile 2023 ore 10:43
Bella immagine e bel lavoro! Complimenti. Ciao Francesco |
| inviato il 30 Aprile 2023 ore 15:18
G an nel lavoro Complimenti Un saluto |
| inviato il 30 Aprile 2023 ore 21:30
Una serie ricca di fascino questa che ci hai proposto. Belle le riprese che hai rielaborato così come la meticolosa cura nell'aver così ben documentato il tutto. Si vede la tua grande passione. Massimo. |
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