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| inviato il 16 Giugno 2018 ore 18:52
Grazie ancora Jancuia, sei molto gentile. Un caro saluto! ! |
| inviato il 16 Giugno 2018 ore 18:58
Parole sacrosante caro Rosario,non bisogna mai sottovalutare gli imprevisti e prendere ogni precauzione. Purtroppo una fatalità puo accadere anche ai più esperti,ma ti assicuro che in tanti anni di escursioni ho visto fare certe imprudenze alla gente da non riuscire a crederci...grazie di cuore per il bel commento, è sempre un piacere scambiare due parole con te. Un caro saluto! ! |
| inviato il 17 Giugno 2018 ore 22:14
La est del M.Rosa è la nostra parete Rupal in piccolo... si fa per dire ovviamente. Bella foto che esprime la potenza della montagna. Interessante la storia allegata. Non conosco il personaggio descritto. Quanti di questi pionieri un po matti sono rimasti degli sconosciuti. Bel lavoro Simone. bye gios |
| inviato il 17 Giugno 2018 ore 23:31
Uno l'ho conosciuto personalmente,un mio collega di lavoro di quei tempi(anni 80),un ragazzo di 24 anni con un obbiettivo fisso: il Cervino. Dopo aver frequentato un paio di corsi di arrampicata,parte da solo per l'impresa della sua vita,nonostante noi tutti lo sconsigliassimo. Arrivato poco sopra il Picco Tyndall,sul versante italiano,lo sorprende un furioso temporale,si accoccola dentro una buca scavata nel ghiaccio e passa la notte li,su una cengia larga come un letto legato a due piccozze!!! Dal rifugio dell'Orionde',dove per fortuna aveva detto cosa voleva fare,parte l'allarme e l'elicottero comincia a cercarlo appena fa chiaro. Per non farla troppo lunga,lo trovano alle due del pomeriggio mentre cercava di scendere e lo portano subito in ospedale. Quando e' tornato al lavoro,una settimana dopo, aveva ancora la voce tremante e gli occhi sbarrati dalla paura provata...ti ringrazio moltissimo Gios per il graditissimo intervento! Un caro saluto!! |
| inviato il 17 Giugno 2018 ore 23:39
Storia fantastica Simone, non sapevo niente di questo Zapparoli. Se era un americano ci avevano già fatto un film. Grazie per aver riportato questo fatto e per aver postato questa bella foto d'epoca. un abbraccio Pierpaolo |
| inviato il 17 Giugno 2018 ore 23:51
Ciao Pierpaolo! Hai veramente ragione,credo che sarebbe interessante un film su questo personaggio,avvicinerebbe un po' la gente al rispetto della natura. Moltissime grazie per il bell'apprezzamento,un forte abbraccio e un caro saluto!! |
| inviato il 18 Giugno 2018 ore 11:31
Triste storia, è morto insieme alla sua solitudine amata , la sua montagna. Imponente al punto da averne soggezione. Bellissima ripresa Simone Un saluto Mary |
| inviato il 18 Giugno 2018 ore 12:17
Un respiro di aria buona Strabella ciaoooo |
| inviato il 18 Giugno 2018 ore 13:44
Cari amici Mariangela Maurizio Vi ringrazio tantissimo per essere passati e per i bei commenti. Un caro saluto! ! |
| inviato il 18 Giugno 2018 ore 20:47
Splendido scatto della parete himalayana del Rosa ! L'hai scattata dallo Zamboni-Zappa all'Alpe Pedriola ? Bravissimo Simone e grazie per questo panorama che amo moltissimo e che mi ricorda tante belle escursioni a Macugnaga. Complimenti ! Ciao. Massimo |
| inviato il 18 Giugno 2018 ore 20:58
Questo scatto è stato fatto dal passo di Monte Moro,una stupenda balconata per ammirare la bellezza della parete e percorrere con lo sguardo e con l'aiuto di un buon binocolo alcune delle principali vie di salita ai "quattromila" del massiccio. Grazie di cuore per la graditissima visita e apprezzamento Massimo,un caro saluto! ! |
user59947 | inviato il 20 Giugno 2018 ore 21:11
Bella simone |
| inviato il 20 Giugno 2018 ore 23:13
Ciao Ardian,contento che ti sia piaciuta,grazie mille. Un caro saluto!! |
| inviato il 21 Giugno 2018 ore 0:09
Ciao Simone ho letto con interesse l'ennesima impresa improvvisata. E' finita bene e questo è quello che conta. La montagna e Cesare (lo conoscerai più avanti) mi hanno da subito insegnato due cose: essere padroni della situazione in ogni circostanza, ma soprattutto non fare mai il passo più lungo della gamba e sapewr rinunciare quando è il momento. E' un vecchio detto che però calza a pennello. Io ne ho viste di tutti i colori e ti posso garantire che di disgrazie ne succedono poche in proporzione ai rischi che la gente corre. Sono salito con l'amico Mauro fino al Dente del Leone poi abbiamo rinunciato per i troppi sassi che scaricava il Cervino quel giorno. Ciao e alle prossime. gios |
| inviato il 21 Giugno 2018 ore 9:33
Condivido in pieno quello che dici,purtroppo,a volte,qualcosa gira storto già di suo,e non puoi farci niente,ma proprio andarsele a cercare è imperdonabile. E soprattutto è importante capire se e quando si rompe il feeling tra te e la montagna,quando il disagio supera la gioia di essere lì, quando senti quel senso di insicurezza diventare importante, come è capitato a me sul Gran Paradiso,l'ultima foto con cui chiudero' questa galleria. È dura,ma bisogna capire che è ora di lasciare il passo...ti ringrazio tantissimo per il tuo sempre apprezzatissimo intervento Gios,un caro saluto! ! |
| inviato il 26 Giugno 2018 ore 0:35
Una storia incredibile ......... Ciao Fabrizio |
| inviato il 26 Giugno 2018 ore 8:54
Veramente...per chi abita da quelle parti è una leggenda, un personaggio tra il reale e il fantastico. ..molte grazie per il graditissimo passaggio Fabrizio, un caro saluto! ! |
| inviato il 27 Giugno 2018 ore 21:35
Stupenda immagine,ricordi meravigliosi di scalate affascinanti.Bravissimo.Ciao 360 gradi |
| inviato il 27 Giugno 2018 ore 22:29
Grazie molte per il bell'apprezzamento 360,mi fa piacere! Ciao, a presto! ! |
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