Voto : 9.0 (media su 1 voti; scala da 0 a 10, dove 0 è pessimo e 10 è ottimo)Coordinate : 43.528797, 11.858888 (
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Soggetti : Giovi d'Arezzo è una frazione del comune di Arezzo, 241 m sul livello del mare, arroccata sulla riva sinistra del fiume Arno sopra lo strapiombo dominante la confluenza del torrente Chiassa. Al limite della piana di Arezzo, dista 6,16 km in direzione nord dalla città. Allocato nei pressi dell'intersezione fra la S.R. 71 (ex S.S. Umbro Casentinese) e la S.P. della Libbia che, ad est, attraverso i valichi della Scheggia e di Anghiari raggiunge la Valtiberina e, ad ovest innesta, in località Quarata, sulla S.P. Setteponti che dirige verso il Valdarno e Firenze. Nel 2008 la sua popolazione era di 737 abitanti, e la sua parrocchia, comprendente Borgo a Giovi, Ponte alla Chiassa, Petrognano e frazioni minori, aveva una consistenza di 1750 abitanti residenti.
Attrezzatura necessaria : Corredo standard: obiettivo "normale" un grandangolo, va benissimo anche una compatta o il semplice smarphone
Periodo : tutto l'anno
Come arrivare : Strada Provinciale/comunale.l centro storico, se pur di modesta dimensione, è il nucleo abitativo primitivo in cui sorsero, prima, la torre di guardia e successivamente, il castello e le restanti case del paese che si affacciano l'unica piazza dalla caratteristica forma a squadra. La strada di accesso è caratterizzata da una strettoia delimitata da Villa Peruzzi (nobile famiglia fiorentina). L'edificio, databile intorno al 1600/1700, fu, probabilmente, costruito sui resti della più antica dimora della nobile famiglia dei Camaiani (estinta nel 1600 con Faustina, andata in moglie al capitano Benedetto Guelfi da Sansepolcro). Ultima testimonianza della loro presenza è lo stemma marmoreo inserito sul muro di cinta dell'edificio, oggi invisibile perché completamente nascosto dall'edera e dal glicine.Sulla piazza sorge l'antica trattoria “Al Principe”, caratteristico edificio addossato alle mura castellane. Il fabbricato originario presenta interventi di ampliamento succedutisi in epoche successive e recenti. Davanti al ristorante i resti dell'antica fontana pubblica che, nel passato, provenendo a getto continuo da una sorgente naturale, approvvigionava l'intero paese.A nord-ovest, nell'angolo centrale della piazza, svetta la torre campanaria della chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta, ricostruita sulle rovine dell'antico fortilizio, del quale rimangono alcuni tratti delle antiche mura e la porta di accesso, denominata Portaccia.
Visite : L'ingresso è libero, si possono fare passeggiate fino a Pieve a Sietina, il luogo è storico ed ameno.
Note :