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Enjoy Ireland


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Enjoy Ireland, testo e foto by Alessandro Scalisi. Pubblicato il 19 Luglio 2016; 43 risposte, 7810 visite.


Dopo 9 mesi di attesa (voli prenotati a settembre 2014 con Ryanair a tariffa ottima) e dopo anni di sogni e decine e decine di libri e di film dedicati all'Isola di Smeraldo, si parte. L'Irlanda è una nazione che mi ha sempre affascinato, per tanti motivi, ma , forse, e soprattutto, per le sue contraddizioni. Un popolo fortemente cattolico in una zona di Europa a maggioranza protestante, un popolo così vicino geograficamente all'Inghilterra, ma così lontano dallo stereotipo del classico "British Style". Un popolo così fortemente ancorato alle proprie tradizioni, nel bene e anche nel male, da essere ostaggio da decenni, di una guerra civile quasi senza precedenti. Ma, allo stesso tempo, un popolo ricordato in tutto il mondo per la sua allegria, disponibilità, per la sua voglia di divertirsi, per la sua accoglienza riservata ai propri "ospiti", e un'isola rappresentata come l'essenza della bellezza della natura. Insomma, naturalmente senza alcun supporto storico o conferma alcuna, nella mia immaginazione ho sempre visto tanti punti di contatto con la mia Sicilia e le sue altrettanto evidenti contraddizioni. Dunque una settimana in Irlanda. Lasciamo la Sicilia, e i suoi 36 gradi, io mia moglie, le mie due bimbe di quattro e nove anni, 4 trolley e due macchine fotografiche. Volo diretto Comiso (Rg) - Dublino con arrivo in tarda serata. Volo in perfetto orario e taxi (ma come guidano i tassisti a Dublino ???) che ci porta fino all'ostello. Prima impressione? Dublino sembra ne più ne meno che una classica capitale europea. Le sorprese sono però in agguato. Dormiamo in una delle poche stanze "private" dell'ostello, sito in pieno centro, abitato da adolescenti provenienti da tutta Europa. Un naturale, rumoroso "andirivieni" per tutta notte, ma la stanchezza ha il sopravvento su tutto e ci ritroviamo già al mattino seguente. Ci svegliamo presto e dopo una veloce e anche scarna colazione, ci fiondiamo verso la prima, classica, tappa al Guinness StoreHouse.

E' una struttura che assolutamente vale la pena visitare... naturalmente se tra le cose che ami dell'Irlanda vi è anche la famosa scura. Visitando il Guinness Store iniziamo a capire quello che poi, secondo me, scopriremo essere forse l'aspetto più importante dell'Irlanda e degli irlandesi: l'amore per la propria terra, l'orgoglio per i propri simboli. Il Guinness StoreHouse è l'esempio di come poter far diventare redditizio per un intero popolo un proprio simbolo, concepito veramente bene.... è organizzato alla perfezione per le migliaia di turisti e visitatori quotidiani. Il personale è di una gentilezza quasi imbarazzante (enjoy! diventerà l'esclamazione simbolo della vacanza). Ogni piano è dedicato ad un diverso tema relativo alla Guinness: la sua storia, gli ingredienti con cui ancora oggi viene prodotta, i bellissimi gadgets, il marketing e le più famose campagne pubblicitarie, la spillatura (ti spiegano come realizzare "the perfect pint"), la degustazione e il Gravity Bar , al settimo piano, da cui puoi ammirare un panorama mozzafiato di Dublino sorseggiando una bella pinta. Terminata la visita al Guinness, tappe obbligatorie al Dublin Zoo ed al Wax Museum (bisogna accontentare tutti i membri della famiglia). Tutto si rivela semplice (consiglio vivamente di acquistare il Dublin Pass che, facendoti anche risparmiare, ti consente di evitare le code per entrare a visitare le attrazioni), i mezzi pubblici funzionano bene. Il centro di Dublino presenta scorci davvero interessanti

, ed è facilmente visitabile a piedi. Tutte le attrazioni sono concentrate in pochi Kmq. E' venerdì e Temple Bar è invasa da tifosi scozzesi in Kilt arrivati per vedere Irlanda - Scozia di calcio che si terrà quella stessa sera. I pub sono stracolmi fin dal mattino, è difficile trovarne uno accessibile, ma a Dublino non puoi fare a meno di visitare alcuni tra i più antichi e famosi pub del mondo, per cui basta spostarsi di poche centinaia di metri da Temple Bar e trovi tantissimi locali storici. A me è piaciuto molto "The Brazen Head"

che sembra essere stato il Pub preferito da James Joyce. Si narra che l'edificio esista dal 12° secolo ed è veramente bello, ma tutti i Pub sono vissuti con una concezione completamente diversa rispetto alla nostra. Trovi tantissimi gruppi di persone anche non più giovanissime, sorseggiare una scura e trascorrerci ore e ore. Siamo in giro dalle 8 del mattino per cui è facile immaginare che alle 20.00 siamo già stanchissimi, dunque a letto presto e di buon'ora in piedi a goderci un paio di ore di una Dublino quasi desolata. Visita alla statua di Molly Malone (anch'essa in centro), Ha'penny bridge e subito dopo trasferimento verso l'aeroporto per noleggiare l'auto e trasferirci verso Galway, l'ovest, l'Atlantico, il Connemara e le sue influenze gaeliche. E' difficile descrivere le emozioni che si provano quando visiti luoghi, simboli e monumenti che hai sempre letto nei tuoi libri, visto nei tuoi film. E' come se qualcosa che prima apparteneva alla fantasia, ad un romanzo, quasi non vero, d'un colpo diventi realtà. Sei tu il protagonista del libro che hai appena finito di leggere o del film appena visto. E non vedi l'ora di poterne leggere/vedere un altro, con un'altra consapevolezza. Ma torniamo a noi..... Noleggiare l'auto? Guida a destra? E' stato il mio pensiero fisso da quando prenotammo il viaggio a settembre. Un incubo ricorrente. Invece, dopo il terrore dei primi metri di strada , si parte attraversando l'Irlanda da est verso ovest. Arriviamo intorno alle 16.30, il B&b è finalmente caratteristico e molto ospitale, Galway è città a misura d'uomo. Le persone si divertono, ci sono più locali che abitazioni.... musicisti, artisti da strada ovunque. Pinte di birra in mano a persone di ogni età. Nell'aria avverti fortemente allegria, giovialità, nessun momento di tensione. Le persone sono semplici, sembrano non esistere "sovrastrutture". E' sabato sera, in strada una marea umana; facciamo qualche tappa in qualche Pub e torniamo all'ostello. L'indomani ci aspetta una giornata impegnativa. Appena usciti fuori Galway si inizia a respirare quell'atmosfera unica, quell'atmosfera che forse è, nell'immaginario collettivo, il simbolo dell'Isola di Smeraldo, d'Irlanda la verde .... insomma... il Connemara e i suoi cottage , le sue case, i suoi villaggi che nascono e muoiono in una strada

Il verde ed il blu, la pioggia ed il vento, le rocce, i prati...... la natura, la terra... "vissuta" dall'uomo, non abbandonata a se stessa. Un perfetto equilibrio. Noi siamo stati fortunati, temperatura mite, condizioni meteo clementi, e con 12° gradi vedi bimbi piccolissimi farsi il bagno nell'Oceano Atlantico.

Resto dell'idea che chi vive in Italia, in quasi tutte le regioni di Italia, difficilmente rimarrà affascinato dai paesaggi di un altro paese. Chi come me vive in Sicilia raramente vedrà un paesaggio marino così bello da rimanere a bocca aperta (e lo stesso vale per tante altre nostre regioni). Penso a chi vive in Umbria o in Toscana, altrettanto verde, altrettanti panorama stupendi, ma , dalle Alpi, alla Sicilia...tanto abbiamo da esportare da tutta Italia . Detto questo, il Connemara è bello, ma veramente bello, noi ci siamo fermati a Coral Strand e Dog's Bay, due spiagge molto belle, ma la cosa che maggiormente colpisce in questa regione d'Irlanda è l'armonia che esiste tra uomo e natura. Gli insediamenti umani sono perfettamente inseriti nell'ambiente. Nessun segno di violenza o prevaricazione, ne' da un lato ne' dall'altro. Le persone sembrano (o sono) felici, lo sono i proprietari dei b&b, lo sono i gestori dei pubs, lo sono (o lo sembrano) i commessi nei negozi. Mi figlia mi chiedeva sempre:"Papà, ma perchè ci sorridono sempre tutti?" E come già detto in introduzione, non stiamo parlando di un popolo con un passato, anche prossimo, tranquillo. Il '900 è stato un secolo abbastanza turbolento in Irlanda, quanto e più che in altri paesi europei, e i segni di tali "troubles" sono ancora freschi in molte zone. Rientriamo a Galway dopo una giornata entusiasmante, stanchi ma consci di aver finalmente conosciuto l'Irlanda nella sua intimità. Rapido giro in centro, cena veloce, e, ancora con la luce del giorno, si rientra per la notte. L'indomani ci aspettano le Cliffs of Moher, Doolin, Ballyvaghan e Bunratty.
Colazione ottima e abbondante, un saluto già carico di nostalgia con la proprietaria del B&b (classica 60enne irlandese simil siciliana per espansività e costante presenza) e si parte per quello che sin dall'inizio è sempre stato il momento forse più atteso. Le Cliffs sono meta di migliaia di visitatori quotidiani. Sono l'emblema del turismo Irlandese. Sono maestose

, selvagge. La giornata è ancora una volta bellissima, non piove da tre giorni e, a detta di tutti i nativi con cui scambiamo quattro chiacchere, sembra essere un record. Il blu e il verde sono "veri", non filtrati. Ci fermiamo 2 ore circa e ripartiamo alla ricerca della vicina cittadina di Doolin, piccolo e caratteristico villaggio sull'Atlantico che a prima vista sembra avere più Pub che abitanti. Pranziamo benissimo, beviamo altrettanto bene e ripartiamo per le Aillweecave a Ballyvaghan. Si tratta di un un luogo in cui vi sono delle cave sotterranee simpatiche da visitare con le bimbe ed un parco per uccelli rapaci. La visita impiega non più di due ore e poi di nuovo in auto. Destinazione Bunratty, dove avremmo trascorso la quinta notte. Tre cose da visitare: Bunratty Castle, il Folk Park e Durty Nellis. Il Bunratty Castle è carino e gestito benissimo (quanto dovremmo imparare in Italia) il Folk Park è un villaggio medievale a tutti gli effetti. Cottage, vecchie botteghe che ripropongono i vecchi mestieri, figuranti che impastano e cuociono il pane nel forno a legna, o buonissimi biscotti, il fabbro, il barbiere... insomma, molto interessante, ma Durty Nellys

.... Durty Nellys è il PUB, è un Pub bellissimo fondato nel 1620!!!. L'ennesima Guinness e la buonissima Pale Ale Smithwick's ( fantastica scoperta irlandese) hanno un sapore indimenticabile. Quanto desidererei non essere già arrivato oltre metà vacanza. A questo punto il programma prevedeva un lungo trasferimento verso la penisola di Dingle e il delfino Fungi, ma non ce la facciamo e decidiamo di puntare vs Killarney e il suo National Park. Si tratta della prima e unica variazione al programma. Con il senno di poi ce ne siamo pentiti, ma le bimbe iniziavano ad avvertire un po' di stanchezza , per cui va bene così. Killarney ( e poi anche Kilkenny) è un'altra Irlanda. Sono diversi gli irlandesi, Galway sembra lontanissima. Dove sono finiti gli irlandesi rossicci e lentigginosi? Killarney ci accoglie con la prima e ultima pioggerellina irlandese della settimana, ma sembra che noi siamo gli unici ad accorgercene. Per gli irlandesi è come se non piovesse, ombrelli aperti se ne vedono pochissimi. Il National Park è semplicemente fantastico. Penso non basti una giornata intera per visitarlo. Muckross Lake, Muckross House

Torc Waterfall sono posti incantati e incantevoli. Un giro in carrozza ( se non piovesse sarebbe stato bello noleggiare delle biciclette)

rende il parco ancora più caratteristico. Non possiamo fare a meno di notare come tutto sia semplice. Sembra che tutto sia organizzato a misura d'uomo e soprattuto di turista. Non devi perdere tempo a tentare di capire come organizzare le attività. La tappa successiva è Kilkenny, tappa intermedia prima di arrivare nuovamente a Dublino. Non avevamo previsto alcuna visita programmata. Bello e imponente il castello, curato il parco quasi fino alla perfezione, carino il centro pedonale. A kilkenny si trova il Kyteler's Inn un altro dei pub più antichi di Irlanda interessante anche per la leggenda che lo riguarda. Pare infatti che la prima proprietaria, Alice, fu accusata di stregoneria nel Medioevo per le morti misteriose dei suoi 4 mariti. Abbiamo avuto la fortuna di beccare una serata con musica live ed il classico cantastorie

. Il pub è sicuramente molto turistico, pochi gli irlandesi presenti, ma chi se ne frega, perchè pensare che "turistico" sia sempre sinonimo di poco interessante? Trascorriamo l'ultima e unica notte in hotel dopo le precedenti in ostello e b&b e ci prepariamo a tornare a Dublino per rientrare in Italia. E' tempo di tirare le somme. La vacanza fa già parte del passato.
Si parte felici perchè tutto è andato al meglio, anzi forse meglio di ogni aspettativa. L'Irlanda è una bella terra ma, e torno volutamente sull'argomento, noi viviamo in un Paese che non ha nulla da invidiare. Partiamo infatti anche con un'altra consapevolezza - nuova e inaspettata - L'Italia, e nel nostro caso la Sicilia, ha ancora tanto credito all'estero, l' Isola del sole. E' stato bello vedere tante famiglie irlandesi atterrare al ritorno in Sicilia con la stessa emozione che noi avevamo all'andata quando siamo atterrati a Dublino, e immagino quanto possa essere simile la sensazione di un italiano seduto al Pub che fu frequentato da Joyce a sorseggiare una Guinness, a quella di un irlandese seduto in un bar di Taormina , all'aperto, magari in aprile, a mangiarsi una granita!


Alessandro Scalisi scrive di sè: "Sono nato a Messina nel 1970. Impiegato in un'azienda privata, sposato e padre di due bellissime bimbe, da pochi anni condivido con mia moglie l'hobby della fotografia. Credo che l'effetto collaterale più bello di questo hobby, sia quello di incentivare ed amplificare la voglia di visitare nuovi posti. L'Irlanda è invece una passione che dura da più di 20 anni."



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avatarsenior
inviato il 19 Luglio 2016 ore 14:09

Bellissimo racconto!!MrGreenMrGreen

avatarsupporter
inviato il 19 Luglio 2016 ore 14:17

Mi hai coinvolto nel tuo viaggio fatto con il cuore, complimenti vivissimi, coinvolgente la lettura e molto descrittive le foto
Un saluto
Maurizio

avatarjunior
inviato il 19 Luglio 2016 ore 14:39

L'ho letto tutto d'un fiato, sembrava che stavo lì insieme a te e alla tua famiglia.
Complimenti, Fabio.

avatarjunior
inviato il 19 Luglio 2016 ore 14:40

Bellissimo racconto per un viaggio in un bellissimo paese.
Sono stato li nel 2004, ma so che prima o poi ritornerò. Confermo la descrizione di questo popolo che si ama subito.
Un saluti
Giancarlo

avatarjunior
inviato il 19 Luglio 2016 ore 14:53

Grazie per i commenti e per i complimenti. È il primo articolo che scrivo e non è stato semplicissimo. L'obiettivo che mi ero ripromesso quando ho iniziato a elaborare l'idea di scrivere era certamente quello di raccontare e descrivere un Paese fantastico, come hanno fatto in tanti sicuramente meglio, ma anche quello di riflettere e far riflettere sulle bellezze della nostra nazione che sono seconde a poche altre, e che potrebbero creare turismo come in nessun altro posto al mondo ( o quasi). Io spero nelle prossime generazioni. Spero che possano trarre il meglio dalla nostra Italia.
Grazie ancora!

avatarjunior
inviato il 19 Luglio 2016 ore 15:09

Bellissimo racconto e ottime foto, complimenti.

Sono stato in Irlanda qualche anno fa con un viaggio organizzato e curiosamente ho fatto quasi il tuo stesso itinerario, rivedere certi posti mi ha fatto venire molta nostalgia!

avatarsenior
inviato il 19 Luglio 2016 ore 15:17

Racconto davvero emozionante, è come se fossimo andati da quelle parti in tua compagnia. Grazie Stefano

avatarsenior
inviato il 19 Luglio 2016 ore 15:33

Bel viaggio e racconto.
Affascinante.

avatarsenior
inviato il 19 Luglio 2016 ore 15:33

Bel viaggio e racconto.
Affascinante.

avatarjunior
inviato il 19 Luglio 2016 ore 15:50

fantastica l'irlanda, ci sono stato 4 giorni in solitaria a marzo e non vedo l'ora di tornarci, le scogliere di moher sono spaventosamente bellissime!

avatarjunior
inviato il 19 Luglio 2016 ore 18:26

Bravo, racconto coinvolgente e belle immagini.
In Irlanda ci sono stato nel 1994 e nel 2005 è l'ho trovata molto cambiata adesso spero di tornarci presto e di visitarla con più calma rimanendo più giorni nello stesso posto.
Grazie per il viaggio e buona luce.
Davide

avatarjunior
inviato il 19 Luglio 2016 ore 18:51

Grazie per i commenti ragazzi. É veramente bello leggere che l'articolo ci sia piaciuto.
Aton75, in realtà avrei voluto fare una tappa anche a Dingle ma non ce l'abbiamo fatta.
Samux, scogliere bellissime e peraltro ho beccato una giornata perfetta
Davide, cosa hai trovato di diverso dopo 10 anni?

Grazie ancora

avatarsenior
inviato il 19 Luglio 2016 ore 19:37

Fantastico.

avatarjunior
inviato il 19 Luglio 2016 ore 21:20

Complimenti per le foto e per il racconto. Mi hai fatto salire un pò l'invidia

avatarjunior
inviato il 19 Luglio 2016 ore 23:03

Traffico, le cliffs of Moher che non avevano il sentiero "protetto", nelle campagne nel 1994 sembravano 15 anni indietro rispetto all'Italia non tutti avevano il telefono ad esempio, nel 2005 avevano fatto un salto in avanti non c'era più differenza tra Italia ed Irlanda, non so se abbiamo rallentato noi o accellerato loro probabilmente entrambe le cose.
Anche la mia predisposizione d'animo era diversa e sicuramente ha influito.
Il paesaggio e le persone sono restate comunque stupende. La costa ovest è fantastica!!!
Dublino non mi ha entusiasmato ne prima ne dopo. Preferisco Edinburgo.
Un saluto.
Davide





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