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Libero sfogo inviato il 13 Luglio 2015 ore 22:51 da Leandra.russo. 0 commenti, 506 visite.
"In tutti noi [...] c'è una rabbia inespressa che, se non è sublimata dal lavoro o dall'amore, troverà una moltitudine di sfoghi. Ciò che mi interessa è l'incontrollabile, le emozioni che improvvisamente prendono possesso di un uomo ignaro di averle." ? Joseph L. Mankiewicz
Rabbia, ira, furia, furore, collera definiscono in un climax ascendente attimi del medesimo sentimento che porta a non saper resistere al controllo dell'espressione della propria violenza. Di fronte alla ragione che cede alla furia irrazionale della bestia che è in noi, non è facile trovare giustificazione: la collera prende il sopravvento quando non sono sufficienti le parole per manifestare il furore e ci si avvale delle proprie forze fisiche per esprimerlo, arrivando anche alla totale distruzione. Basta poco per far scattare quella scintilla, per spezzare quella sottile corda che dalla razionalità porta al disordine, al momento preciso in cui si scatena la propria rabbia. Soprattutto quando, come in questo caso, si desta attenzione, concentrazione, passione in quello che si sta facendo, tutto sembra apparentemente perfetto quando, basta un niente, e non si è più capaci di portare a termine il proprio lavoro, non si raggiungere quindi il proprio obiettivo così come ci si era prefissati, e si inizia a dare sfogo ad una furia sfrenata; ed è allora che tutto quello in cui si credeva fino a quell'istante, che si era costruito fino a quel momento crolla, e si lancia tutto in aria distruggendolo. Ma cosa si è concluso una volta che vengono fatte esplodere le proprie emozioni in tal senso? Nulla, si dovrà solo ricominciare tutto con la speranza di riuscire veramente nel proprio intento ma con un nuovo sentimento in atto, la paura di non riuscire nuovamente a portare a termine tutto.
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