| inviato il 13 Febbraio 2013 ore 14:27
Apro questo argomento nella speranza che resti confinato entro i limiti dell'aspetto soggettivo/artistico dell'argomento stesso e non venga preso come occasione per polemizzare sull'argomento (ormai certe polemiche sono ridicole e sono solo spunto per stupide diatribe). Vorrei condividere con Voi questo passo di un'intervista che ha rilasciato prima della sua scomparsa la grande poetessa Alda Merini ad un suo amico fotografo (che tra l'altro conosco personalmente). "...Il fotografo rivaluta la figura. La differenza tra un fotografo ed un comune artista sta nel fatto che un qualsiasi soggetto può diventare l'alter ego dello stesso soggetto dando vita ad un personaggio al quale il soggetto stesso deve rimanere fedele. È questa la grande fatica dell'immagine che stà esattamente alla divina sapienza come il sospiro sta all'amore. Niente è più deleterio dell'immagine e niente è più resistente. Il fotografo consegnerà ai posteri una sua interiorizzazione, una realtà che spesso sfugge alla persona stessa. È questo il mistero della fotografia che ha reso celebri molti poeti e artisti..." Spero che anche chi legge voglia condividere opinioni, citazioni e considerazioni personali in tal senso. Buona riflessione... Lorenzo |
| inviato il 13 Febbraio 2013 ore 15:31
Grazie per la condivisione di questa perla, non capisco solo la prima parte sul "soggetto" me ignorante |
| inviato il 13 Febbraio 2013 ore 15:42
Conoscendo abbastanza bene il suo pensiero, ritengo di poter interpretarlo così: un fotografo deve essere coerente a sè stesso e scattare secondo la propria personalità, anche se si cimenta in esperienze diverse. Il prodotto ottenuto sarà lasciato ai posteri (fondamentale per un artista) anche se può essere sfuggevole all'artista stesso. Questo molto semplicemente è quel che ho inteso io. |
| inviato il 13 Febbraio 2013 ore 15:59
Io ti fotografo, tu sei il soggetto, ma il significato e il messaggio è inscindibile dal fotografo, quindi tu sei il tramite che il fotografo usa per consegnare il suo messaggio. Io ho interpretato così. |
| inviato il 13 Febbraio 2013 ore 17:09
Interessante, mi piace soprattutto il concetto di “ realtà che spesso sfugge alla persona stessa „ , come se non fosse necessario percepire esattamente ciò che vuole trasmettere l'artista, ma più tosto fare una seconda interiorizzazione (la prima è quella del autore) estrapolando un proprio significato che non per forza deve essere quello di partenza; perché ognuno di noi quando guarda una foto filtra il suo messaggio attraverso le proprie esperienze culturali, ed è per questo che secondo me esistono i gusti personali. Lorenzo c'è un errore di trascrizione nell'ultima frase, hai scritto "molto" invece di "molti"... Off Topic: La Fotografia è bella, sarà che sono di parte ma per me la Musica è ad un altro livello... |
| inviato il 13 Febbraio 2013 ore 17:32
Grazie Ivan della tua riflessione. “ estrapolando un proprio significato che non per forza deve essere quello di partenza „ “ di noi quando guarda una foto filtra il suo messaggio attraverso le proprie esperienze culturali „ Concetti sacrosanti. Ecco perchè nell'arte si osserva, assapora, legge, ascolta ecc... la stessa cosa ma su livelli diversi ottenendo risultati diversi. “ c'è un errore di trascrizione nell'ultima frase „ Grazie della segnalazione. Avevo dato l'imprimatur troppo presto. Correggo subito. “ sarà che sono di parte ma per me la Musica è ad un altro livello „ Parliamo di arte; se la tua è la musica, significa che ti esprimi meglio con quella. Anch'io ho studiato musica (pianoforte classico) ma con l'età ho imparato ad apprezzare (anche) altre forme d'arte, rispettandole e cercando di capire cosa provasse l'artista per arrivare a comporre, dipingere ecc... quel prodotto. Con l'andar del tempo, se affronti la cosa in maniera approfondita, vedrai che bene o male le emozioni si equivalgono. |
| inviato il 15 Febbraio 2013 ore 2:51
credo stia dicendo che nel fotografo c'è una sorta di responsabilità perché le immagini che ritrae, secondo la sua capacità di percepire ed elaborare aspetti inconsci del soggetto ritratto, legano quel soggetto a quell'alter ego nel quale poi il soggetto rimane cristallizzato. ma temo che nella prima frase la parola "soggetto" sia stata usata con due significati diversi. onestamente però non riesco in questo momento a formulare un pensiero sul rapporto che c'è tra artista e soggetto diverso nella fotografia rispetto ad altre arti. credo solo che la fotografia si discosti dalle altre arti figurative perché ha la capacità di illudere che quanto ritratto sia "vero". |
| inviato il 15 Febbraio 2013 ore 9:01
@ Black Imp: “ temo che nella prima frase la parola "soggetto" sia stata usata con due significati diversi. „ Tipico. Giusta osservazione. “ credo solo che la fotografia si discosti dalle altre arti figurative perché ha la capacità di illudere che quanto ritratto sia "vero" „ Mi piace molto questa tua riflessione. Molto bello l'aver usato il verbo "illudere" (infatti, il suo etimo è "scherzare, prendere in giro"). “ secondo la sua capacità di percepire ed elaborare aspetti inconsci del soggetto ritratto, legano quel soggetto a quell'alter ego nel quale poi il soggetto rimane cristallizzato „ Anche questa bella riflessione. Se conosci Alda Merini, quando si inizia a leggere e riflettere sulle sue poesie, si entra in una spirale di emozioni, riflessioni ed analisi che... ci si perde. Ma il perdersi lì dentro è estasiante. Poesia pura. Vitamine per la mente e per lo spirito. Ri-complimenti per le tue riflessioni e considerazioni. Lorenzo |
| inviato il 15 Febbraio 2013 ore 10:50
“ credo stia dicendo che nel fotografo c'è una sorta di responsabilità perché le immagini che ritrae, secondo la sua capacità di percepire ed elaborare aspetti inconsci del soggetto ritratto, legano quel soggetto a quell'alter ego nel quale poi il soggetto rimane cristallizzato. ma temo che nella prima frase la parola "soggetto" sia stata usata con due significati diversi. onestamente però non riesco in questo momento a formulare un pensiero sul rapporto che c'è tra artista e soggetto diverso nella fotografia rispetto ad altre arti. credo solo che la fotografia si discosti dalle altre arti figurative perché ha la capacità di illudere che quanto ritratto sia "vero". „ That's incredible: sttoscrivo parola per parola quanto afferma Black Imp   “ La Fotografia è bella, sarà che sono di parte ma per me la Musica è ad un altro livello... „ Oddio, dipende. In questo momento, purtroppo visti i motivi, sono in uno di quei periodi in cui scatto molto poco e faccio molta più formazione, in particolare sto seguendo gli insegnamenti di un tipo che non manca mai di fare paralleli con la musica... per lui quello di diventare un "musicista della fotografia", un artista in questo senso, è uno degli obiettivi. E qui ci si riallaccia alla riflessione della Merini: così come non siamo disposti ad accettare il playback dal musicista, a cui richiediamo serietà, professionalità, creatività, interpretazione direi (ma possiamo usare terminologie diverse) secondo lui allo stesso modo non dovremmo essere disposti ad accettare il "playback fotografico". Questo tipo scatta solo e sempre in manuale, ha spento l'autofocus da tutti i suoi obiettivi (io quando faccio sport non lo potrei mai e poi mai fare, ndr) ecc ecc, sostiene che serietà ed interpretazione, cioè l'arte più in generale, passino dalla capacità anche umorale di gestire il mezzo tecnico. La quantità di luce, lo sfocato, il mosso ecc ecc descrivono il soggetto e gli appiccicano addosso un'etichetta (ecco il discorso di Alda Merini) che poi non gli si scolla più, questa è una responsabilità ma contemporaneamente il vero mestiere del fotografo. Dato che è appena morto parliamo pure di Basilico: è uno che della fotografia ne ha fatto un mezzo per descrivere relazioni, sembra assurdo ma un fotografo di architettura riusciva a parlare della gente fotografando le loro opere, opere che descrivono il loro habitat e quindi le loro relazioni. Ecco, quando si arriva a certi livelli abbi pazienza Ivan, ma la fotografia ha la stessa identica dignità di qualunque altra forma d'arte, musica inclusa. Guarda, ieri sera mi sono goduto un live solo di PJ Harvey, poi ho pensato che "musica" è anche gli 883... non so... serve altro? |
| inviato il 15 Febbraio 2013 ore 11:24
@ Franzpi: giuste considerazioni anche le tue. Circa la superiorità di un'arte rispetto ad un'altra, ritengo che si equivalgano tutte. Quel che cambia è il grado di emozione che si prova; e questo è assolutamente soggettivo. |
| inviato il 15 Febbraio 2013 ore 23:13
“ Se conosci Alda Merini, quando si inizia a leggere e riflettere sulle sue poesie, si entra in una spirale di emozioni, riflessioni ed analisi che... ci si perde. Ma il perdersi lì dentro è estasiante. Poesia pura. Vitamine per la mente e per lo spirito. Ri-complimenti per le tue riflessioni e considerazioni. „ grazie, ho sempre solo letto citazioni tratte da lei e mi piace. La leggerò volentieri. “ That's incredible: sttoscrivo parola per parola quanto afferma Black Imp „ troppo buonismo ultimamente, devo insultare gente a caso |
| inviato il 17 Febbraio 2013 ore 7:35
Sì, penso anch'io che Alda Merini si riferisca a quella cosa che sinteticamente è definibile come "stile". Quando riconosci un artista dallo stile, significa che questi è fedele ad un suo modo di esprimersi, o comunque lo fa con caratteristiche in qualche modo uniche. Per me è il miglior riconoscimento che un artista possa avere. Trasponendolo alla fotografia, ha in un certo senso ancor più valore, proprio perchè la fotografia consente, induce a riprendere un soggetto nel migliore dei modi per renderlo "fedele alla realtà", facendo spesso prevalere aspetti tecnici (qualità dei mezzi-illuminazione-regole compositive-...) rispetto a quelli interpretativi. In un certo senso è anche quello che differenzia il fotografo artista da quello di professione, che suo malgrado deve rispettare le esigenze del committente. ciao |
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