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Nordkapp - Il grande Nord


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Nordkapp - Il grande Nord, testo e foto by Darioca. Pubblicato il 09 Settembre 2011; 8 risposte, 7315 visite.





C'è un posto nel vecchio continente dove tutti gli appassionati di motori sognano di andare con la propria compagna, a due o quattro ruote che sia. Si chiama Capo Nord! Capo Nord si trova in Norvegia ed è la punta estrema verso Nord dell'Europa. Almeno così si pensava una volta. In epoca più recente si è visto che in realtà il punto più a Nord d'Europa è situato all'estremo di una propaggine posta poco più ad ovest di quella che attualmente detiene questo primato.

Nell'immaginario collettivo è un viaggio avventuroso, raggiungere l'estremo del grande nord con la propria compagna a motore è sempre stato sinonimo di grande impresa. Ed in effetti un po lo è. Oggi un po della magia di questa avventura è svanita. Una volta quando partivi per questo viaggio non sapevi cosa ti saresti trovato ad affrontare, lo scoprivi solo giorno per giorno, curva dopo curva. Oggi hai mille possibilità di alloggi, strade asfaltate fino alla meta, rifornimenti di benzina a giusta percorrenza, diverse opzioni di itinerari e se hai qualche problema c'è sempre il telefono cellulare a portata di mano. Con un po di attenzione e spirito di adattamento è un viaggio che possono affrontare tutti. Rimane comunque intatto il fascino della meta. Arrivare a tali latitudini, affaciarsi sul mare di Barens e sapere che tra te ed il polo Nord ci son solo le isole Svalbard, è una sensazione unica dal sapore di conquista.

Il viaggio comunque è impegnativo, se non altro per le lunghe percorrenze da effettuare, qualunque sia il mezzo scelto è comunque tanta strada da fare. Dall'Italia, a secondo da dove si parte, sono dai 9000 ai 10000 km circa da percorrere. Il mio viaggio è cominciato con una telefonata. Ero al lavoro e mi chiama un mio amico??.."io vado a Capo Nord con il duetto Alfa Romeo insieme ad altri amici del club, vuoi venire con me?"
La risposta è scontata, quello che mi ha sorpreso, e che non è da me, è stata la celerità con cui l'ho data. In genere ci penso un po prima di dare conferme a cose così impegnative, ma prima che la telefonata fosse finita l'idea già mi piaceva, e mi piaceva molto! Sapevo che non sarebbe stato un viaggio adatto al mio hobby, la fotografia, ma comunque mi piaceva l'idea di andare a bordo di uno spider Italiano mitico verso il grande nord. Mi sembrava un po come fare il coast to coast negli Stati Uniti con una Chevrolet cabrio.




Ci sono diversi itinerari da poter fare. In genere chi affronta questo viaggio considera tutte le tappe come mere tappe di trasferimento, solo tutta strada da fare per raggiungere la meta. In genere si attraversa tutta l'Europa velocemente fino a raggiungere la Svezia da dove cominciano paesaggi spettacolari ed inusuali. L'intenzione era di attraversare l'Austria, la Germania e la Danimarca velocemente per arrivare a Malmo in Svezia, da dove raggiunti altri amici svedesi cominciavamo la grande avventura vera e propria. Da Malmo l'itinerario prevedeva di percorrere in direzione Nord la strada che corre lungo la costa est Svedese, da qui attraversare un pezzetto di Finlandia, dirigersi poi verse nord ovest in Norvegia e raggiungere Capo Nord. Per il ritorno avremmo percorso un tratto di costa della Norvegia, passando per alcuni fiordi, per poi rientrare in Svezia dove imboccata la Blue-road avremmo puntato ancora Malmo. Da qui via terra ancora attraverso Danimarca, Germania ed Austria per tornare a casa.

La Svezia è un bel paese, proprio come tutti ce lo immaginiamo, pieno di verde e laghi. La strada che abbiamo percorso all'andata in realtà è stata un po monotona. Un nastro d'asfalto che passa in mezzo a boschi di conifere.




A volte per decine e decine di chilometri non incontri niente e nessuno. All'inizio è piacevole ma a lungo andare percorre questa strada più o meno pianeggiante per centinaia di chilometri e vedere solo verde, acqua, cielo azzurro e qualche casa marrone, stanca. Le cose cambiano con l'approssimarsi del Circolo Polare Artico. In questo viaggio lo attraverseremo due volte, una all'andata ed una al ritorno. Noi decidiamo di fermarci solo al ritorno per le foto di rito. Il Circolo Polare Artico è quel parallelo oltre il quale il sole non sorge e non tramonta mai almeno una volta all'anno. E' quel limite nord oltre il quale a secondo del periodo dell'anno si può ammirare o il sole di mezzanotte o la notte polare con le sue aurore boreali. Lo steso discorso vale per l'emisfero sud del mondo, solo che lì le stagioni sono invertite e questo limite si chiama Circolo polare Antartico. Oltre questo limite il paesaggio comincia a cambiare, la vegetazione cambia natura e diventa più rada. Il paesaggio cambia in continuazione e con l'approssimarsi della Lapponia la cosa diventa sempre più evidente.

Le giornate si allungano spropositatamente. Le ore di luce diventano sempre di più, fino ad assistere al fenomeno del sole di mezzanotte. Il fenomeno non è visibile solo da capo nord, già dal circolo polare artico, in giugno, si può ammirare. Ovviamente più si sale e più a mezzanotte il sole sarà alto nel cielo.




Abbiamo comunque avuto tempo per entrare nell'ottica del fenomeno, già a Malmo non faceva buio del tutto. Man mano che salivamo verso nord faceva buio sempre più tardi, fino ad arrivare al punto che il sole non tramontava mai. In un primo momento il fenomeno desta curiosità e stupore ma quando è l'ora di andare a dormire iniziano le difficoltà. Il corpo ti dice di essere stanco dopo una giornata di viaggio in auto, ma quando a mezzanotte vedi il sole alto come se fossero le diciannove in estate da noi, il cervello rifiuta di ammettere che è ora di dormire. Ti devi forzare ad andare a letto. Ma la cosa che ti disorienta completamente è quando ti alzi nel cuore della notte, magari alle due, per andare al bagno e vedi il sole già alto nel cielo.

Il fattore comune di questo viaggio è stata la natura. Una natura predominante ed esuberante in tutte le sue manifestazioni. Un po per il rispetto che gli abitanti hanno per questi luoghi un po per lo scarso numero di abitanti, la natura è onnipresente e sembra fare il suo corso indisturbata. Con l'approssimarsi della Lapponia cominciamo ad avvistare anche le prime renne. Ne avvisteremo talmente tante che alla fine nemmeno le fotograferemo più. Quelle selvatiche sono molto rare, molte altre invece sono d'allevamento. Tutte comunque sono abbastanza abituate all'uomo e sono lasciate libere di pascolare nella tundra.

Sono talmente libere che a queste latitudini bisogna tenere gli occhi aperti quando si guida. Non di rado all'improvviso da un cespuglio sbuca fuori una renna e si piazza al centro della strada, investire questi animali dal peso di 200-250 kg non è molto salutare per nessuno. Ci avviciniamo ad Alta, un paesino in Norvegia posto a circa 200 km a sud di Capo Nord, da dove il giorno successivo faremo i balzo verso la meta del nostro viaggio.
Se con l'aprossimarsi della Lapponia bisogna fare attenzione alle renne, ad Alta facciamo un altro bell'incontro. Mentre ci dirigiamo al nostro alloggio situato sulle sponde di un lago immerso nel bosco, sul ciglio della strada avvistiamo un cucciolo di alce. Nonostante sia un cucciolo è grande come un nostro asinello, con zampe e collo un po più lunghe. I maschi arrivano a superare i 2 metri di altezza al garrese e superare i 550 kg di peso. E' il più grande della famiglia di cervidi.




Per me è una gradita sorpresa, pensavo che gli alci vivessero solo in nord America. In realtà gli alci vivono anche più a sud, ma avvistarli è molto più difficile rispetto alle renne. In tutte la vacanza ne abbiamo avvistati solo due e fotografato uno. Arriviamo al nostro alloggio immerso nella natura e la pace e la tranquillità è totale. Unici elementi di disturbo all'ambiente siamo noi. Il laghetto posto a poca distanza dall'albergo in mezzo al bosco, al sole delle undici di sera crea una bellissima atmosfera.

La mattina dopo con tempo brutto ci dirigiamoverso nord. Il paesaggio cambia continuamente ed ad un certo punto si verifica quello di cui ci avano avvisato. Improvvisamente due renne si parano davanti la macchina incuranti del nostro arrivo. Hanno una andatura buffa e continuano ad attraversare la strada in un verso e nell'altro, non c'è niente da fare, bisogna fermarsi ed aspettare che abbiano fatto il loro comodi, d'altro canto qui comandano loro.










Ad un certo punto la vegetazione sparisce e la tundra prevale su tutto. Percorriamo con lo stupore e la curiosità di un esploratore il nastro d'asfalto che l'attraversa. Curva dopo curva scopriamo paesaggi sempre diversi. Si alternano corsi d'acqua, cascate, laghetti, insenature e isolotti nascosti che ospitano le case dei pescatori che hanno cormorani come sentinelle.

Più ci avviciniamo a Honningsvag, a pochi chilometri da Capo Nord, più il tempo peggiora, ma i paesaggi diventano spettacolari forse anche per questo. Oltrepassato Honningsvag continuano gli avvistamenti di renne e notiamo anche i cumuli di pietre che lasciano i viaggiatori a testimonianza del loro passaggio.
Finalmente, dopo aver pagato il pedaggio, arriviamo a Capo Nord. Come ci aspettavamo non c'è niente. Un promontorio a picco sul mare, roccioso, privo quasi completamente di vegetazione. Il vento freddo e forte ci spinge indietro. Fa freddo, anche se siamo al 21 Giugno ci sono 4-5 gradi. Facciamo un giro intorno al visitors center e poi ci dirigiamo per le foto di rito sotto il simbolo sferico di Capo Nord.




La fantasia del viaggio avventuroso muore definitivamente quando troviamo turisti della Costa crociere che sono arrivati lì comodamente in nave, acorata poco a largo di Honningsvag. Rimane comunque la nostra sodisfazione di essere arrivati in un posto all'estremo del vecchio continente alla vecchia maniera, sulla strada! Il paesaggio che si può ammirare rimane spettacolare, e sapere che volgendo lo sguardo verso nord l'unica cosa che ti separa dal polo nord, limite esrtemo del pianeta, sono le isole Svalbard, ti fa sentire comunque, nel tuo piccolo, di aver compiuto una grande impresa.
Dopo aver sostato per qualche ora a Capo Nord, torniamo verso Alta dove dormiremo allo stesso alloggio della sera precedente. La mattina seguente facciamo rotta verso sud ovest e la costa della Norvegia. Durante il tragitto gli scenari che si parano davanti a noi, ci danno un'idea della magnificenza che devono essere i fiordi a Sud Ovest della Norvegia. Noi ahimè noi arriveremo laggiù.

Durante il tragitto un'aquila di mare ci degna della sua compagnia per un centianio di metri. Vola proprio sopra la macchina, giusto il tempo di cambiare obiettivo, fare qualche scatto e poi sparisce nel bosco. Che bella che era.
Curva dopo curva il paesaggio diventa sempre più bello. Troviamo la neve primaverile ancora ai lati della strada. I monti che formano le pareti dei fiordi si tuffano a picco nel mare accompagnati dalle lingue di neve che lambiscono la superfice dell'acqua. Lingue di terra si spingono nello specchio d'acqua ospitando le piccole colorate case dei pescatori. I traghetti rimablzano tra una sponda e l'altra dei firodi. L'acqua di scigliomento delle nevi primaverili forma fragorose cascate che spumeggianti rompono lo specchio d'acqua che riflette tutto il resto. Paesaggi fantastici. La svezia è bella ma la Norvegia è stupenda.

La sera in direzione sud, la norvegia ci stupisce ancora. Attraversiamo una zona rocciosa dall'aspetto lunare, disseminata di infiniti piccolissimi laghetti, poca vegetazione e tante case colorate in legno adagiate su immensi massi ognuna con il proprio privato laghetto. Sostiamo per la notte in un ostello che d'inverno ospita gli sciatori a Riksgransen. Il mattino seguente scendendo sempre per la Norvegia, ancora spettacolari paesaggi ci aspettano, bassa marea e brutto tempo ci accompagnano per un pò, rendendo ancora una volta diversi gli scenari.







Dopo una breve sosta per il pranzo sulle sponde di un laghetto, torniamo in Svezia ed imbocchiamo quella che viene definita la Blue-Road. E' una strada che corre al centro della Svezia attravesandola in senso longitudinale e viene definita così perchè nei giorni di bel tempo, come lo abbiamo trovato noi, è accompagnata dal costante colore blu riflesso del cielo nelle migliaia di laghetti che la costeggiano. In realtà l'acqua di questi laghi non è blu nè trasparente ma di un colore marroncino, probabilmente dovuto a dei sedimenti nel terreno. Questo fenomeno l'ho notato in tutti i laghi della Svezia che ho visto, a differenza della Norvegia dove l'acqua è limpida. Il resto del viaggio di ritorno in direzione Malmo è tutto un susseguirsi di laghetti e boschi. Arrivati a Malmo prima della ripartenza il giorno dopo, facciamo un giro per la città. Ad essere sinceri non è un granchè, tipica città moderna. Quello che colpisce è la pulizia, l'ordine e il silenzio. Che comunque non è poco.

La mattina prima della partenza faccio un salto al molo difronte all'albergo. Qui trovo ad accogliermi mamma cigno con tre piccoli. Provo ad avvicinarmi per fare delle foto da vicino ma scateno la furia di mamma cigno. Si gira verso di me, apre il becco, comincia a soffiare e spalanca le ali. Vi sembrerà ridicolo ma mi ha spaventato! Mi sono dovuto accontentare di uno scatto fatto con teleobiettivo.
Il resto sono state tappe di trasferimento. Abbiamo attraversato velocemente la Danimarca, la Germania e l'Austria. Per arrivare finalmente a casa e godere dei bei ricordi dell'impresa compiuta.

Atrezzatura
L'attrezzatura utilizzata in questo viaggio è stata la seguente:
- Nikon D300
- Sigma 10-20 f 4-5.6 EX DC HSM
- Nikkor 18-70mm f/3.5-4.5G ED-IF AF-S DX
- Nikon AF-S VR 70-300 mm f/4,5-5,6G
Il 90% delle foto sono state scattate con il 18-70 e dall'auto in movimento.



Dario Capuozzo, classe 1971, è appassionato di fotografia a 360 gradi. Il suo interesse per la fotografia ha radici lontane, fin da piccolo lo ha sempre affascinato quella scatoletta magica che sfornava immagini. Con l'avvento del digitale si è avvicinato alla fotografia con maggore assiduità e curiosità, ma la svolta è avvenuta nel 2007 con l'acquisto della prima reflex, una Nikon D80. Attualmente utilizza una Nikon D300 ma, essendo amante dei paesaggi, aspira ad una fotocamera a formato pieno. Essendo anche amante della natura non ci è voluto molto a coadiuvare i due interessi e nel campo della fotografia naturalistica preferisce i paesaggi. Naturale approdo in rete poi è stato lo Juza Forum, dal quale ha imparato molto. Altra sua passione sono i viaggi e quando è possibile cerca di far coincidere le due passioni cercando di portare a casa scatti quanto più rappresentativi delle culture e dei posti che visita. Potete trovare le sue foto sul sito www.darcaphoto.site90.net



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avatarjunior
inviato il 11 Maggio 2012 ore 10:29

dal nord italia a Nordkapp really on the road !!! ... un piccolo sogno che anche per me si avvera ... e mancano solo un paio di mesi alla parteza !!! ... da quanto hai condiviso pare proprio che mi aspetti un gran bel viaggio !!!! MrGreen
e l'HIPE (when someone gets excited about something) cresce in modo esponenziale !!!
PS: anch'io in compagnia di un buon amico (ahimè niente donna..non sò se è un vantaggio o svantaggio!!!) ...e da una super 5D3.

avatarjunior
inviato il 20 Maggio 2012 ore 11:09

Fatto l'anno scorso in moto con donna sulla sella posteriore ;-)! Un viaggio indimenticabile davvero, farlo in moto lo ha reso ancora più magico! Le strade degli ultimi 1000 km verso/da Nordkapp spesso non erano asfaltate per lunghi tratti, perchè in rifacimento prima dell'inverno, un bel casino con la moto stracarica e sotto la pioggia, però ha aggiunto avventura all'avventura Cool
Stupendi i posti, stupende le persone che si incontrano, sia del posto che altri viaggiatori, unica la soddisfazione quando si arriva sotto il mappamondo, nonostante effettivamente non sia più dura com un tempo ci si sente ugualmente di aver compiuto una impresa non da tutti MrGreen

avatarjunior
inviato il 23 Settembre 2012 ore 12:58

C'è un posto nel vecchio continente dove tutti gli appassionati di motori sognano di andare con la propria compagna, a due o quattro ruote che sia.

aggiungerei con o senza motore :D
Verona-nordkapp e ritorno in bicicletta,Fatto MrGreen... prendetevi una bella pausa e affrontate un viaggio che stravolgerà la vostra vita, per sempre!!

avatarjunior
inviato il 23 Settembre 2012 ore 13:29

... che meraviglia in bicicletta !!!!!!!!!!!!!!!!!!! Eeeek!!! ... ci sono andato in auto in agosto, caponord e lofoten, partendo da nord italia... però in bicicletta dev'essere proprio tutta un'altra storia !!!!! fatica apparte ... il viaggio verso caponord assume proprio un significato diverso e immagino che possa veramente cambiarti qualcosa nella vita !!!! ;-) ... complimenti e ancora complimenti ANTONINO !!!! ... hai tutta la mia stima !!!!!!!!!!!!

PS: guardato le tue foto ... grandiose ;-)

avatarjunior
inviato il 25 Settembre 2012 ore 21:34

grazie Joe, esperienza magnifica,la solitudine,la natura,l'immensità del cielo,gli animali e tante tante altre cose che non dimenticherò mai più!! Viaggiare con le proprie forze è qualcosa di incredibile, fantastico, sto gia pensando a l'islanda MrGreen

avatarjunior
inviato il 26 Settembre 2012 ore 8:58

Eeeek!!! Eeeek!!! Eeeek!!! ...sei senzadubbio fortunato ad avere certi pensieri !!! ;-) ........ buona futura pedalata antonino (invidiaaa!) !!!!!!

avatarsenior
inviato il 31 Ottobre 2012 ore 19:00

il fatto è che quasi nessuno di quelli che vanno a Capo Nord...ci arriva davvero!!!!! infatti il vero Capo Nord è quella penisola piuttosto bassa che si vede in lontananza nella nona foto; quello è il vero Capo Nord e ci si va a piedi con due-tre ore di cammino; il Capo Nord dove arriva la strada è un po...più a Sud perchè era il posto più indicato per costruirci tutto l'ambaradan che hanno fatto.
Ma arrrivare al VERO Capo Nord proprio a mezzanotte e col sole, è impareggiabile, sporattutto perchè di solito non c'è un'anima ma solo foche e pulcinella di mare!!!

avatarjunior
inviato il 01 Novembre 2012 ore 13:09

... confermo;-) ...sono 3 ore di camminata non troppo dura per il VERO caponord... e confermo anche che il sole a mezzanotte nel VERO capo nord è spettacolare...nel suo silenzio!!!!!!!!!!! ... 13agosto2012 ...ci tornerei altre 10 volte nel VERO caponord Cool


la scogliera a sinistra è caponord turistico ;)
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