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Tanzania 2008


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Tanzania 2008, testo e foto by Memy. Pubblicato il 08 Settembre 2011; 13 risposte, 12541 visite.





Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 400mm, 1/800 f/5.6, ISO 400.

Mi riesce molto difficile scrivere un resoconto di questo viaggio senza dilungarmi nella descrizione di tutto quanto visto! Per cui ci rinuncio fin dall'inizio e chi ha voglia di leggere dovrà sopportarmi...
Rispetto ad altri anni ho visto un numero inferiore di grandi felini (ognuno ha le sue passioni...) ma le scene a cui abbiamo assistito sono state a dir poco fantastiche! E' stato uno dei safari più belli che abbia mai fatto anche se l'inizio, con la rottura di 2 macchine su 4 il primo giorno, non lasciva precludere nulla di buono...Tra i tanti safari organizzati con Emmanuel è la prima volta che capita un problema del genere... comunque le auto sono state sostituite al più presto (senza aspettare la riparazione..) e per fortuna, stress iniziale a parte, non ci hanno mai condizionato nello svolgimento del safari.
Di solito quando si arriva non si sa mai cosa si troverà ma questa volta, avendo parlato con Rizzato e con altri amici che vivono in Tanzania o che erano tornati da poco, sapevo esattamente che il Serengeti era piuttosto secco, che gli animali non erano dove sono di solito e dove speravo di trovarli e che le nascite erano iniziate il 5 Gennaio e tutto questo non mi lasciava per nulla tranquillo.....


4 Febbraio 2008

E' il giorno del nostro primo safari nel Ngorongoro ed ovviamente l'aspettativa è piuttosto alta.
Ci alziamo prima del 5 (sarà la costante del viaggio...) per arrivare al gate della strada che porta nel fondo del cratere prima dell'apertura; ritardano a consegnarci i breakfastbox ed i lunchbox ma al gate siamo comunque i primi. Per me essere il primo che scende è sempre una bellissima sensazione !!!
Niente alba spettacolare (costante negativa di quest'anno) perchè è nuvoloso ed appena arrivati sul fondo del cratere decidiamo di dividerci (siamo in 4 macchine) per batter più strade contemporaneamente: il primo che troverà qualche cosa avviserà gli altri ma purtroppo ci accorgiamo ben presto che siamo isolati perchè la radio non funziona...
Come al solito io vado a sinistra e mi incammino per le strade che, nella mia esperienza, mi hanno sempre dato maggiori soddisfazioni (purtroppo negli ultimi mesi ne hanno chiuse parecchie di quelle che preferivo). L'entusiasmo di tornare nel Ngorongoro e di fare un safari dopo un'anno e mezzo si fa sentire anche se per una mezz'oretta niente felini ma solo erbivori e passeri!!
Ci fermimo per osservare un bellismo maschio di otarda di cori (che verrà poi ribatezzata bottarga da Luca) che sta facendo una parata a dir poco fantastica e poi per fotografare una poiana di Augur mentre c'è una bellissima luce; alla faccia di chi dice che penso solo ai felini!




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 300mm, 1/800 f/5.6, ISO 500.

Seccessivamente abbiamo visto alcuni elefanti maschi di grandi dimensioni (nel fondo del cratere abitualmente si incontrano i maschi mentre le femmine ed i cuccioli stanno sui fianche e qualche volta nella forsta) e poi, sulla sinistra,a pochi metri dalla strada, nascosto tra l'erba, vedo il nostro primo leone!! Non è un maschio enorme ma è bello, ha la criniera bagnata e la luce è quella giusta (una delle rare volte...); dopo un po' che l'osserviamo si alza e, dopo aver fiustato l'aria probabilmente in cerca di qualche compagno, viene sul bordo della strada accucciandosi in un canalino per mangiare un poco d'erba!




Il primo leone vegetariano! Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 370mm, 1/1600 f/5.6, ISO 250.

Forse aveva qualche problema e sapeva che quell'erba poteva stare meglio... non so...
Comuqnue è la prima volta che ho osservato un simile comportamento. Dopo aver lasciato il "nostro" leone abbiamo continuato il safari verso la zona del Munge river dove mi è capitato più di una volta di vedere nascere gli gnu; ne abbiamo visti parecchi nati da poco, qualche madre con la placenta ancora attaccata ma nessuna nascita...
La mattinata è proseguita con un ghepardo un po' lontano ed alcuni rinoceronti neri ( in Tanzania c'è solo questa specie ) anche loro non troppo vicini ed altri leoni; il tutto in una cornice fantastica perchè il Ngorongoro era verde e ricoperto di un sacco di fiorellini bianchi che rendono ancora più speciale un paesaggio meraviglioso!




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 260mm, 1/1000 f/7.1, ISO 160.

Giusto per fare una lista di quello che abbiamo visto: leoni, rinoceronti, ghepardo, bufali, iene, sciacalli dorati e dalla gualdrappa, elefanti, ippopotami, gnu, zebre, gazzelle di thompson e di grant, facoceri, eland, alcelafi, vari tipi di aquile (rapace, delle steppe..), poiane di Augur, nibbi, otarde e gru coronate in parata, struzzi, albanelle, cicogne, cicogne di admin, umbrette, aironi, ibis sacri, guardabuoi, pavoncelle (armata e gragaria) anatre, oche egiziane ecc....non male direi!!




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 250mm, 1/1250 f/5.6, ISO 200.


Quasi mi dimenticavo che in m attinata avevamo visto di una femmina di sciacallo dorato con 2 cuccioli (nel momento più interessante l'autofocus del mio 100/400 mi ha abbandonato per poi riprendere a funzionare 10 minuti dopo!) che abbiamo osservati camminare ed abbeverarsi ad una pozza per circa un quarto d'ora; è stata una scena che mi è molto piaciuta. Inoltre, mentre stavamo osservando i fenicotteri sul lake Magadi, abbiamo anche visto uno sciacallo dalla gualdrappa (bandracca per gli amici...sempre lui...Luca!) che ne ha catturato uno ed ha iniziato a mangiarlo, altra scena interessantissima anche se un po' distante.
Ci ritroviamo con gli altri compagni di viaggio al picnic site per una velocissima sosta dedicata al pranzo ed alle foto dei nibbi bruni che ci volteggiano sopra le teste in cerca della possibilità di rubare un po' di cibo. Chi più e chi meno abbiamo visto tutti un sacco di animali anche se qualcuno, meno fortunato, si aspettava di vederli da più vicino...la giornata però non è ancora finita! Poco dopo essere ripartiti ci imbattiamo in un rinoceronte che questa volta è vicinissimo e ci attraversa la strada proprio davanti all'auto!




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 220mm, 1/1250 f/5.6, ISO 160.

Per il resto della giornata andiamo alla ricerca di una famiglia di leoni con i cuccioli che durante la mattinata hanno visto alcuni del gruppo, dei miei leoni maschi preferiti (che vedremo l'ultimo giorno) e magari di un serval...vediamo tre leonesse che dormono con un cucciolo ma niente leoni maschi ne serval (che normalmente non è molto facile da vedere); soprattutto ci godiamo la bellezza del cratere e l'abbandanza di animali.

Quando sono circa le 16.30 ed è il momento di tornare, scegliamo di fare una strada che ci porta nella zona dove c'era la famiglia dei leoni a poca distanza dal posto in cui abbiamo l'appuntamento con gli altri alle 17.00 per uscire dal cratere.
Fino a quel momento era stata una buona giornata di safari ma per gli standard del Ngorongoro nulla di speciale...mentre ci stiamo dirigendo verso il punto di incontro vediamo alcune macchine ferme lungo una strada secondaria e decidiamo di andare a controllare che cosa stanno osservando: a pochi metri dalla strada, di spalle, acquatatto fra l'erba c'è un serval (gattopardo africano)! Ormai è tardi ed abbiamo il tempo solo per qualche foto veloce, però il serval decide di farci un regalo ed alzandosi si incamina proprio nella nostra direzione passando a fianco della nostra macchina giusto un attimo prima che ripartissimo!




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 400mm, 1/1000 f/5.6, ISO 160.

Gran colpo! anche se l'esemplare in questione è un po' magro e sciupato e ci da l'impressione di non essere al massimo della forma..
Esaltati dalla conclusione di giornata ci avviamo verso l'uscita con la speranza di vedere magari un po' meglio la famiglia di leoni con i cuccioli. Arrivati in zona notiamo il gruppo che è ad oltre un centinaio di metri dalla strada e poco più in là un bufalo tranquillamente intento a brucare; il tempo stringe e dobbiamo andare per cui faccio solo l'ultima foto per documentare l'incontro.
In un minuto però lo scenario cambia completamente e notiamo 2 leonesse che stanno aggirando il bufalo iniziando la caccia!
Tentano un primo assalto salendo in groppa all'animale che però anche se non è grandissimo è troppo forte e non si lascia abbattere! Nel frattempo si sono fermate alcune auto ed il bufalo decide di tentare la fuga proprio in quella direzione tanto che nella foga ne incorna una! Noi non vediamo la scena perchè coperti da un'auto ma sentiamo benissimo il rumore...
Come se nulla fosse il bufalo passa oltre le macchine avvicinandosi nella nostra direzione e si ritrova circondato dalle femmine che hanno però un'attimo di indecisione; il bufalo riprende coraggio e minaccia più volte la carica. Nel frattempo arrivano anche i cucciolotti di leone che non fanno altro che creare confusione e complicare la caccia!




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 360mm, 1/800 f/5.6, ISO 400.

La femmina più combattiva e forse più esperta( l'unica a giudicare dal comportamento) attacca nuovamente il bufalo salendogli di nuovo in groppa mentre un cucciolo cerca di dare qualche zampata... ma nessun'altra l'aiuta e la preda scappa definitivamente!!!
Per un po' il buffalo corre nella nostra direzione con la leonessa attaccata dietro. Sembra incredibile ma dopo tutto quello che hanno tentato le leonesse sulla pelle del bufalo si notano solo i segni delle unghie incisi più che latro nel fango che ricopriva la pelle dell'animale! Nessun taglio! Alla leonessa ansimante non rimane che osservarlo mentre si allontana....

Euforici ci avviamo al punto di incontro dove a 1 Km ci aspettavano gli altri...Che dire è il bello del safari !! Bisogna trovarsi nel posto giusto al momento giusto...Ovviamente ci è andata molto bene e nell'ultima mezz'ora una bella giornata è diventata fantastica ed assolutamente indimenticabile!


5 Febbraio 2008

Nella seconda giornata era prevista una visita al lake Eyasi per vedere il mercato e le popolazioni della zona; in 12 abbiamo seguito il programma mentre in 6 hanno deciso di andare al Lake Manyara dove, tra l'altro, hanno visto tantissimi uccelli.
Oltre ai safari la Tanzania del nord offre molte altre cose e tra queste ci sono diverse tribù tribù.
Il Lake Eyasi è un tipico lago della Rift Valley ed oltre al bel paesaggio è interessante per le popolazioni Hadzabe e Datoga. Sono più di 10 anni che frequento l'area e le prime volte era fantastica perchè gli abitanti non erano abituati ai turisti, ora le cose stanno cambiando ma, a parte alcuni casi, non sono ancora "scafati" come da molte altre parti.
Come ogni volta che ci vado, ho programmato il viaggio per andarci nel giorno di uno dei mercati mensili più interessanti dell'Africa orientale (ovviamente per la mia esperienza..) ed è per questo che invece che fare 2 giorni consecutivi nel Ngorongoro abbiamo inserito il Lake Eyasi nel mezzo; scelta che si rivelerà quantomai fortunata perchè il giorno dopo vedremo il clou delle nascite...




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 400mm, 1/400 f/7.1, ISO 800.

Percorriamo una strada in buone condizioni attraversando un territorio collinare ed in gran parte coltivato, facciamo una sosta per cambiare una gomma che si era forata e cominciamo ad incontrare le prime persone che si dirigono al mercato. Siamo arrivati nella zona dove si tiene il mercato con ampio anticipo giusto in tempo per andare a visitare un villaggio Hadzabe.
Gli Hadzabe sono gli unici boscimani soppravvissuti nell' Africa orientale; migliaia di anni fa erano partiti dal Kalahari per colonizzando una buona parte dell'Africa ma poi sono stati scacciati quasi ovunque. L'accompagnatore che abbiamo dovuto prendere a Mangola, ci ha riferito che sono circa 1500 anche se io in precedenza sapevo che in realtà si trattava di poche centinaia di individui.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 310mm, 1/100 f/5.6, ISO 800.


Ormai sono sempre più mescolati con le tribù confinanti ma molti di essi presentano ancora i tipici caratteri boscimani come il colore ambrato della pelle, la rugosità del volto...Sono dei raccolgitori/cacciatori nomadi che riescono a trovare il modo di nutrirsi e di bere in condizioni quasi proibitive per chiunque; gli anziani e parte delgi adulti parlano ancora il particolare linguaggio clik fatto di suoni e schiocchi della lingua.Visitando questi villaggi ho avuto alterne fortune e, a piacevoli esperienze, se ne sono alternate altre meno fortunate con situazione palesemente costruite per i turisti; io ho spiegato almeno 10 volte cosa stavamo cercando e mi sono raccomandato con l'accompagantore di portarci in un villaggio autentico...Mi ha rassicurato dicendomi che ci avrebbe portato nel posto più interessante dove gli Hadzabe vivono in specie di caverne!

Dopo circa una mezz'ora d'auto siamo arrivati al villaggio e con nostro disappunto ci avevano preceduto due auto...La zona era bella ma lo spettacolino l'ho trovato piuttosto deprimente, praticamente eravamo in fila per vederli! e, viste le raccomadazioni, mi sono ovviamente incavolato con la guida....Comunque facciamo le nostre foto ed alla fine è stato comunque interessante perchè i due uomini fra di loro parlavano il clik; purtroppo mentre li stavo filmando la loro voce era coperta dagli schiamazzi dell'altro gruppo!
Tornati indietro, visto che era ancora presto, abbiamo deciso di fare un giro sul lago anche se purtroppo era ancora nuvolo e non si riusciva ad apprezzare il paesaggio. Nel lago c'è una grande concentrazione di soda che si cristallizza quando evapora l'acqua; grazie a ciò il terreno vicino alle sponde del lago è particolarmente adatto per la coltivazione delle cipolle che vengono vendute in tutta la Tanzania.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 400mm, 1/320 f/5.6, ISO 400.

Finalmente arriva il momento del mercato e poco dopo è uscito anche il sole che ci cuocerà per il resto della giornata; come al solito ho rischiato di strinarmi...
Si tratta di un mercato fatto per le popolazioni locali e molte merci arrivano da Arusha a bordo di camion stracolmi.
E suddviso più o meno per articoli e così c'è una parte dedicata, ai generi di prima necessità, una ai vestiti, al cibo e la parte principale e più importate è dedicata alla compravendita del bestiame. Ci si trova di tutto, dalle medicine tradizionali alle maglie delle squadre di calcio europee.L'atmosfera è molto bella ed anche se è stata la prima volta che ho incontrato altri turisti (che però non si sono fermati a lungo), è ancora uno di quei posti dove si può fotografare senza doversi accordare prima e pagare...Si chiede e, se qualcuno dice di no, si evita di scattare.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 400mm, 1/800 f/5.6, ISO 400.

Ci siamo suddivisi per non essere troppo appariscenti e per non dare l'impressione di invadere il mercato; la bellezza di una simile situazione,a differenza della visita nei villaggi, è che li si può vedere intenti e concentrati nelle loro attività senza l'imbarazzo della foto in posa...Nel mercato si incontrano le tribù della zona tra cui spiccano i bellissimi Datoga o Tatoga: le donne sono spesso vestite di nero e portano vistosi e caratteristici monili d'ottone.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 400mm, 1/500 f/5.6, ISO 400.

Sono di ceppo nilotico come i Masai e, prima prima di essere scacciati dopo un'aspra battaglia proprio dai Masai, vivevano vicino al Ngorongoro dove ci sono i pascoli più fertili.
Nel mercato c'è anche un'ampia area dedicata ai " ristorantini " ed alle bevande alcoliche locali ricavate dalla fermentazione di chissa cosa...La visita è stata molto interessante ed una miniera di volti e di personaggi ; praticamente tutti sono stati sorprendentemente cordiali e disponibili. Verso le 15 siamo ripartiti con destinazione Ngorongoro dove ci siamo riuniti agli altri che erano tornati dla Lake Manyara. Per il giorno successivo è prevista la seconda giornata nel cratere ed il trasferimento a Ndutu...


6 Febbraio 2008

Dopo la giornata al lake Eyasi il programma prevedeva la mattina nel Ngorongoro e poi il trasferimento a Ndutu che si trova nella Ngorongoro Conservation Area al confine con il Serengeti. Prima del racconto vorrei fare una premessa che credo renda ancora più merito alla giornata; come se ce ne fosse bisogno..

Nella presentazione del viaggio avevo detto che era stato programmato in quelle date proprio perchè era il momento in cui nascono gli gnu e le zebre e che non sarebbe stato difficile assistere a qualche nascita...
Questo era quello che mi diceva la mia esperienza ma però devo dire che nei giorni prima della partenza non ero più tanto fiducioso: prima mi sono accorto che la luna luna piena c'era dopo la fine del nostro safari (si sa che ha una certa influenza e poi soprattutto perchè inaspettatamente, per la prima volta, i primi gnu nel Serengeti hanno iniziato a nascere il 4 Gennaio e le nascite sono continuate anche nei giorni successivi! Con questo quadro le possibilità si abbassavano di parecchio e visto che era tra gli obiettivi del viaggio la cosa non mi poteva certo far felice....
Comunque tornando al safari, durante la prima giornata nel cratere abbiamo visto diversi cuccioli nati da poco e parecchie femmine gravide e questo mi faceva pensare con rinnovata fiducia che potevamo riuscire nel nostro intento!
La copiosa pioggia caduta durante la notte mi ha dato quasi la certezza e fin da quando siamo partiti il mio piano era andare nella zona del cratere dove avevo più volte viste delle nascite in passato e dove normalmente stanno le mandrie con i piccoli durante la mattinata prima di scendere verso il lago Magadi al centro del cratere.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 210mm, 1/50 f/5.6, ISO 800.

La luce era scarsa e piovigginava ed al contrario della volta precedente abbiamo fatto il giro che andava verso destra per arrivare al più presto dove speravamo nascessero gli gnu e, strada facendo, di incontrare il branco con i cuccioli che avevamo visto cacciare il primo giorno..Appena partiti abbiamo incontrato un branco di bufali con diversi nuovi nati, uno di questi era stato abbandonato o perso e terrorizzato e malfermo cercava di seguire da lontano il branco.
Osservandolo meglio abbiamo visto che era in forte difficoltà ma dal momento che che non c'era nessun predatore nei paraggi abbiamo preferito proseguire. Dopo aver attraversato la foresta mentre la pioggerellina si faceva più insisitente, vicino a dove avevamo assistito al tentativo di caccia, abbiamo incontrato una leonessa che camminava spedita.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 210mm, 1/50 f/5.6, ISO 800.

Vedendo un'auto che ci sembrava al di fuori delle strade abbiamo fatto una deviazione dal percorso previsto per andare a vedere cosa succedeva e ci siamo trovati di fornte ad una scena che ci ha sconcertato non poco! Un'auto, che poi ci accorgeremo guidata dai ranger, inseguiva da vicinissimo una madre di rinoceronte con un piccolo piuttosto giovane incalzandoli e costringendoli alla corsa! I rinoceronti erano chiaramente infastiditi e più di una volta la madre si è rigirata verso l'auto inscenando un attacco; ranger o non ranger ci è sembrato un comportamento molto violento e poco corretto; la scena è durata fino a quando i ranger non hanno raggiunto il loro scopo ed i rinoceronti hanno attraversato la strada. Probabilmente c'erano delle buone ragioni, magari volevano proteggere il preziosissimo cucciolo dai predatori, ma la scena non mi è piaciuta....




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 400mm, 1/1000 f/5.6, ISO 640.

Visti i piacevoli "imprevisti" eravamo ormai in ritardo sulla tabella di marcia ed era a rischio il nostro progetto di arrivare il prima possibile sul posto dove speravo di vedere nascere gli gnu...... Siamo ripartiti velocemente ma poco dopo abbiamo DOVUTO fare una deviazione per vedere due leoni che camminavano in mezzo alla strada e che poi si sono fermati in una pozza d'acqua per bere.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 275mm, 1/1000 f/5.6, ISO 500.

"Faticosamente" tra un'animale e l'altro, siamo arrivati finalmente nella zona dove sapevamo di trovare le mandrie con le femmine di gnu dove speravamo di assistere ad una nascita.

Abbiamo cominciato a girare tra mandrie piene di cuccioli nati da poco e con parecchie femmine che avevano ancora un pezzo di placenta attaccata e che gli pendeva dal corpo: la cosa ci ha un po' preoccupato perchè sembrava che tutte le femmine o quasi avessero partorito approfittando dell'aria frizzantina del primo mattino. Fortunatamente il grande Nicola si è accorto che, da una femmina sdraiata tra le altre, uscivano appena gli zoccoletti e ci siamo fermati ad assistere ad un evento che è sempre meraviglioso!! Si ripete per innumerevoli volte ma è più difficile da osservare di quanto si pensi....

http://www.juzaphoto.com/shared_files/articles/magazine/tanzania_2008/parto.jpg

Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 400mm, ISO 400.

Il parto è durato parecchio (forse un'oretta? non lo so precisamente perchè di certo non ho guardato l'orologio...) con la femmina che talvolta si stendeva e che, tra una contrazione e l'altra, brucava per riprendersi dallo sforzo.
Ogni tanto si spostava e qualche gnu ci impallava la vista con il timore di perderci proprio il momento finale; per fortuna quando il piccolo gnu è nato il campo era abbastanza libero. Nella parte terminale del parto la femmina si è stesa per terra e quando ormai il cucciolo era quasi uscito si è rialzata per finire il parto nel migliore dei modi; in passato una guida mi aveva spiegato che le femmine più esperte partoriscono in piedi ma anche alla luce di quanto vedremo in seguito ho l'impressione che sia il contrario...
Dopo la nascita la madre pulisce velocemente il piccolo che entro pochi minuti deve già reggersi sulle sue gambe e cercare il capezzolo della madre; mentre osservavamo la scena altri cuccioli nati da più tempo provavano le prime corse.

Ovviamente carichi per aver vissuto un momento bellissimo e realizzato uno degli obiettivi del viaggio abbiamo continuato a girare in zona nella speranza di vedere qualche predatore ed abbiamo trovato un branco di iene che probabilmente si erano cibate di qualche nuovo nato.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 250mm, 1/1250 f/5.6, ISO 500.


Abbiamo girato ancora un po' tra le mandrie fino a quando non abbiamo visto alcune macchine ferme e ci siamo subito accorti che un'altra femmina stava partorendo: questa volta il terreno era collinare e cespuglioso e la visuale non era proprio il massimo. Abbiamo scelto dove fermarci nel posto dove speravamo di riuscire a vedere meglio e la fortuna ci ha premiato perchè ci siamo trovati proprio nel posto giusto....




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 400mm, 1/1250 f/5.6, ISO 500.

Questa volta la femmina ha partorito in piedi ed il piccolo quando è nato ha picchiato violentemente in capo tanto che per riprendersi ci sono voluti una decina di minuti facendoci temere il peggio...Ancora più esaltati abbiamo finito il safari vedendo tra gli altri un altro leone che aveva la pancia piena ed ansimava sdraiato sotto il sole e due bellissimi rinoceronti.

Ancora una volta in Ngorongoro è riuscito a sorprendermi! Ci siamo riuniti alle altre macchine e dopo aver ritirato i bagagli dal lodge abbiamo iniziato il trasferimento a Ndutu scendendo dalle pendici del Ngorongoro fino alle piane che costituiscono un' ecosistema unico con il Serengeti. Purtroppo il cielo coperto non ha consentito di apprezzare al meglio il paesaggio ma intanto abbiamo iniziato a vedere le prime mandrie che facevano parte della migrazione anche se, viste le condizioni ambientali, erano sparse su di un territorio vastissimo.




[IMG]Canon%2030D,%20Canon%20100-400%20L%20IS%20a%20300mm,%201/2500%20f/7.1,%20ISO%20500.[/IMG]

Come previsto appena scesi sotto i 1800/1700 metri abbiamo iniziato a vedere qualche giraffa; il loro sistema cardio-circolatorio non gli permette di superare questa altitudine ed è per questo che è uno dei pochi animali che manda nel cratere.
Ci siamo soffermati per vedere un gruppo di giraffe ferme nel bel mezzo di un prato di erba bassissima e ci siamo goduti per diversi minuti l' elegante rituale tra due giovani giraffe che si affrontando sferrando deboli calci ed intrecciavano i lunghi colli. Arrivati a Ndutu c'era una bella luce e mentre stavamo cercando il nostro special campsite abbiamo visto tantissimi uccelli tra cui parecchi rapaci e diversi inseparabili.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 400mm, 1/400 f/5.6, ISO 500.

Questa giornata ancora una volta indimenticabile si è conclusa in modo trionfale con meraviglioso special campsite dove, in mezzo al bush ed alla natura, c'eravamo solo noi ed i nostri accompagnatori!!


7 Febbraio 2008

Quando ripenso ai giorni del safari e riguardo le foto vengo regolarmente colpito dalla quantità di cose che abbiamo visto e la giornata del 7 Febbraio è stata a dir poco straordinaria!
Dopo una veloce colazione abbiamo iniziato il safari con il solito cielo nuvoloso (durante la giornata il sole e le nuvole si alternerannomolto frequentemente ) dirigendoci verso le piane dove c'erano le mandrie e dove di solito è più facile vedere i predatori. Poco dopo essere partiti dal campo su di un ramo c'era un capovaccaio pileato (Necrosyrtes monachus); nonostante la scarsa luce mi piaceva il posatoio. Appena arrivati sulle piane ho notato alcuni otocioni rannicchiati vicino alle loro tane e così abbiamo fatto una piccola opportuna deviazione per vederli. La caratteristica principale della zona di Ndutu è che, trattandosi di Conservation area, è possibile girare liberamente uscendo dalle strade !!!!




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 330mm, 1/800 f/5.6, ISO 400.

L'otocione (Otocyon Megalotis) è un animale molto curioso che, pur non essendo rarissimo, lo si vede poco perchè ha abitudini notturne ed esce molto spesso appena prima del tramonto. Si tratta di un buffo animale di piccole dimensioni imparentato con le volpi e caratterizzato dalle grandi orecchie lunghe fino a 13 cm che gli servono per per sentire e scovare le sue prede preferite: termiti e scarabei ma anche piccoli roditori, lucertole ed occasionalmente vegetali e uova di uccelli. La particolare struttura della mascella e l'anomala dentatura costituita 50 denti sono fatti proprio per masticare più velocemente gli insetti.Si è trattata di un'altra ottima occasione perchè in tanti altri safari mi è capitato di vederli quasi così bene solo un'altra volta perchè di solito appena ci si avvicina fuggono nelle tane; questa volta sono stati più confidenti forse perchè cercavano di scaldarsi con i primi raggi del sole che filtravano tra le nuvole.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 330mm, 1/640 f/5.6, ISO 400.

Successivamente abbiamo visto 2/3 macchine ferme che stavano osservando una bella famiglia di ghepardi costituita da 4 cuccioloni (probabilmente di 10/12 mesi) e dalla madre; siamo arrivati che stavano finendo di mangiare ed uno dei cuccioloni si è allontanando con quello che restava di una piccola gazzella di Thompson.

Si sono spostati più volte e noi, mentre le altre macchine hanno preferito cercare altro, li abbiamo seguiti perchè ci hanno regalato alcuni bei momenti leccandosi, giocando tra i rami, salendo su un piccolo tronco, saltando...




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 400mm, 1/1000 f/5.6, ISO 400.

Fin da subito si sono dimostrati molto confidenti e la nostra presenza non li ha per nulla infastiditi così come l'arrivo di tanto in tanto di qualche altra macchina. La mamma era piuttosto tranquilla mentre sembrava che i giorvani fossero ancora affamati e combattuti tra la voglia di giocare e la voglia di mangiare. Ad un certo punto, mentre stavano camminando intorno ad una pianta si è alzata di scatto una giovanissima gazzella che ha iniziato a correre! Da quel momento in poi abbiamo assistito ad una scena a dir poco interessante ed al tempo stesso bella e crudele... la loro prima caccia !!!




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 320mm, 1/1600 f/8, ISO 800.

I ghepardi fin dalla nascita hanno l'istinto si inseguire tutto quello che corre ma poi una volta raggiunta la preda non sanno cosa fare...
Durante la crescita assistino da lontano alla caccia della madre osservando ed imparando piano piano la tattica e la tecnica; diventare un esperto cacciatore è un processo lungo che richiede tempo...Così quando la gazzella correva loro al inseguivano, il primo che la raggiungeva la atterrava dandogli la zampata sulle zampine come avevano visto fare dalla madre ma poi una volta che era ferma vi si avvicinavano tutti senza sapere cosa fare!




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 400mm, 1/1250 f/7.1, ISO 800.


Chi perdeva interesse, chi la leccava e ci appoggiava sopra una zampa fino a quando, approfittandosi della loro distrazione la gazzellina riscappava e tutto ricominciava da capo...Il tutto mentre la madre li osservava in disparte senza intervenire; ad un certo punto dopo che l'avevano atterrata la madre ha messo la propria bocca suil colla della gazzella senza morderla, uno dei cuccioli l'ha poi imitata senza però affondare in denti nemmeno lui...
In tutto questo ovviamente la povera gazzella gemeva e cercava disperatamente una fuga senza speranze (una gazzella così piccola senza la madre non è in grado di sopravvivere perchè ha bisogno del latte).E' una scena dura ma è l'essenza della savana; è stata la terza volta che l'ho vista ma questa volta è durata veramente tantissimo. Dopo l'ennesimo atterramento la madre ha deciso che era il caso di intervenire ed ha soffocato la gazzellina; appena i cuccioli hanno sentito il sangue hanno capito che si trattava di cibo e si sono disputati avidamente la preda.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 275mm, 1/1250 f/5.6, ISO 800.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 380mm, 1/1600 f/5.6, ISO 800.

Essendo piccola hanno finito il pasto velocemente soffermandosi a leccare anche il sangue e dopo si sono dedicati alla reciproca pulizia leccandosi a vicenda per parecchi minuti prima di andare a riposarsi sotto da alcune acacie in una posizione dalla quale potevano tener d'occhio la savana circostante. Inutile dire che è stata una mattinata indimenticabile! Un' altro di quegli episodi che da soli valgono il viaggio...




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 275mm, 1/1600 f/5.6, ISO 800.

Una volta che ci siamo allontanati siamo stati avvertiti da una delle altre auto del gruppo che sulle rive del Lake Ndutu c'erno un bel leone maschio e tre femmine. Li abbiamo trovati che sonnecchiavano tormentati da una grandissima quantità di mosche.Una femmmina, dopo essersi pulita e leccata nel vano tentativo di tener lontane le mosche, ad un certo punto si è alzata ed è andata a strusciarsi contro il bellissimo maschio facendogli annusare il posteriore...Il maschio non ha avuto nessuna reazione ( se non era ancora pronta perchè sprecare le forze?...) ed ha ripreso a tranquillamente a dormire; la femmina si è consolata scambiando qualche effusione con una'altra leonessa.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 150mm, 1/1250 f/9, ISO 800.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 320mm, 1/1250 f/9, ISO 800.

Dopo abbiamo continuato a girare tra le piane con mandrie a perdita d'occhio anche se, rispetto al giorno prima, si erano un po' spostate. Girando con cautela nella savana resa scivolosa dalla pioggia abbiamo visto un gruppo di avvoltoi si disputavano i resti di un piccolo gnu: la disputa di una carcassa da parte degli avvoltoi è sempre intreressante perchè gli avvoltoi hanno un atteggiamento molto aggressivo tra di loro ed emettono suoni e sibili che sembrano più adatti ai serpenti piuttosto che agli uccelli.

Prima di lasciare Ndutu, siamo tornati ancora una volta dai ghepardi che si stavano riposando sotto ad alcune acacie; la nostra intenzione era quella di andare nel Serengeti per tentare di vedere un leopardo vicino a Seronera...
Al gate tra il Ngorongoro ed il Serengeti abbiamo perso quasi 2 ore " grazie " al nuovo regolamento che obbliga a pagare i permessi con le carte di credito: il problema è che talvolta non le legge e bisogna riprovarci fino a che decide di funzionare!!! A noi non è andata benissimo e se qualcuno ci va potrà leggere il mio pensiero sul libro dei commenti che si trova sulla reception...Entrato nel Serengeti mi sono reso conto che in effetti era piovuto meno del previsto, c'erano meno animali e l'erba era meno verde del solito.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 275mm, 1/1600 f/9, ISO 800.

Lungo la strada che porta al Seronera c'erano tantissimi rapaci tra cui i falchi pigmei e la solita pianta su cui dormono decine di grillai; prima di arrivare al Seronera abbiamo anche visto 2 ghepardi che scrutavano la savana dall'alto del Kopjes.
Arrivati al 2 fiume abbiamo visto un assembramento di macchine con parecchie persone sul tetto: chiaro segnale della presenza di qulhe cosa di interessante! Tutti stavano guardano tra l'erba dove doveva esserci un fantomatico leoaprdo che però nessuno è riuscito a vedere...Pazienza, a questa giornata non potevamo certo chiedere di più!
Una parte di noi ha dormito nel campeggio di Pimbi ( il mio preferito ) mentre gli altri si sono stabiliti al Seronera Lodge. Noi ce ne siamo approfittati spudoratamente e dopo cena ogni sera andavamo tutti al lodge per fare 2 chiacchere, scaricare le foto, per fare la doccia...e con la speranza di fare qualche incontro interessante durante lo spostamento notturno.


8 Febbraio 2008

Prima giornata di safari dedicata completamente al Serengeti ed in particolare ai Gol Kopjes, la zona che preferisco e che mi ha sempre regalato tantissime emozioni. Quest'anno avevo meno certezze perchè sapevo che, contrariamente al solito, c'erano pochi animali essendo piovuto nelle vicinanze ma mai in quella precisa zona...

Dal momento che hanno chiuso tutte le strade dirette (perchè? forse per poter controllare meglio che tutti paghino il ranger fee..), per raggiungere la zona dal Seronera si deve tornare al gate di Naabi facendo un bel pezzo di strada e, se non si incontrano animali...tra una cosa e l'altra occorre circa un'ora e mezza.
E' una decisione che non capisco perchè per pagare 10 Usd ad auto si è costretti a farsi un'ora di strada polverosa per raggiungere il gate per poi ripetere la stessa cosa al ritorno; girare significa sollevare polvere ed inquinare e farlo inutilmente non mi sembra abbia un senso...Così nella speranza di arrivare ai Gol Kopjes quando ancora c'era una bella luce siamo partiti molto presto con il buio.
Il cielo era nuvolo ed alle primissime luci, dopo un branco di una decina di elefanti che attraversava la pianura, nella zona dei Masai kopjes abbiamo visto una coppia di bellissimi leoni e poco distante un'altra coppia acquattata nell'erba ed un bellissimo maschio che si aggirava nei paraggi e che sembrava il fratello del primo.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 100mm, 1/80 f/5.6, ISO 1600.

Queste prime foto, vista la scarsa luce, sono state tutte scattate con Iso piuttosto alti. Mentre stavamo osservando la prima coppia ci è passato di fianco alla macchina il maschio più bello che camminando velocemente si stava dirigendo verso un piccolo kopjes. L'abbiamo seguito e dopo aver bevuto in una pozza d'acqua piovana sulla roccia si è piazzato nel punto più alto da cui dominava tutta la savana circostante. La posizione scelta e la bellissima criniera mi hanno fatto immediatamente pensare ad uno dei film preferiti dalle mie figlie: il "Re Leone". Anche se la luce per fare foto non era il massimo ci siamo goduti la scena in un'altmosfera resa ancora più magica dalla leggera nebbia dovuta all'umidità.

Siamo poi tornati dalla prima coppia di leoni giusto in tempo per vederli accoppiarsi in mezzo alla strada e poi per altre due volte un po' distante tra l'erba abbastanza alta.




Questo è il momento in cui finito il rapporto si staccano e la femmina ha sempre una reazione piuttosto aggressiva nei confronti del maschio; personalmente ho notato che questa reazione è sempre più debole a mano a mano che i rapporti si susseguono. Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 170mm, 1/200 f/5.6, ISO 400.




In questa foto si vede un atteggiamento tra lo spaventato e l'aggressivo perchè dal posto di guida ero in una posizione sfavorevole e per farla mi sono alzato sopra al tettuccio: fino a quando facciamo parte della sagoma della macchina non veniamo recepiti come minaccia ma quando vedono la figura umana le cose cambiano... del resto non è che uomini e leoni siano stati sempre amici..... Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 120mm, 1/250 f/6.3, ISO 400.

Siamo quindi ripartiti di corsa per raggiungere il Naabi Gate e mano a mano che ci siamo avvicinati ai Kopjes ci siamo resi conto che in effetti l'erba era pià secca che altrove ma anche che, nonostante questo, le mandrie cominciavano ad arrivare e soprattutto nella confinante Ngorongoro Conservation Area il colpo d'occhio non era niente male. Arrivati ai primi Kopjes siamo stati accolti da diversi avvoltoi che sostavano sulle rocce. Non ci è voluto molto per trovare i primi 2 ghepardi che, a giudicare dalla pancia, non avevano mangiato e che sembravano intenzionati a cacciare così li abbiamo seguiti per un po'...




Ci siamo piazzati in modo da non interferire con le possibili prede.

Proprio in questa precisa zona mi è già capitato più volte di vedere i ghepardi in azione e già pregustavo una nuova caccia... Sfortunatamente si sono rivelati 2 giovani piuttosto inesperti ed incapaci di avvicinarsi alle prede senza farsi scoprire. Si distraevano giocando tra di loro, camminavano tranquillamente nell'erba bassa ed ogni possibile preda era in allerta molto prima che si potessero avvicinare. Mentre camminavano sono stati circondati da una mandria di gnu che li ha letteralmente accerchiati e spinti ad allontanarsi velocemente. Secondo me vagavano nella savana in cerca di qualche piccolo di gazzella di cui cibarsi: le gazzelle nei primi giorni di vita nelle situazioni di pericolo rimangono acquattate immobili nell'erba mentre la madre si allontana, per cui in un momento di abbondanza come Febbraio, in attesa di affinare le tecniche di caccia, questa può essere un metodo sicuro di procurarsi il cibo.

Visto che non cacciavano e che si stavano allontanando dalle strade ci siamo aggirati tra i Kopjes fino a quando su uno di questi non abbiamo trovato un branco di leoni costituito da leonesse e da cuccioli che dormivano sulle rocce scaldate sotto il sole a picco.




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 300mm, 1/500 f/13, ISO 160.

Le femmine dormivano mentre i cuccioli erano gli unici che davano segni di vita e che ogni tanto si muovevano se non altro per allontanare le mosche che li infastidivano. Visto che in zona sembrava che non ci fosse molto altro, ho poi deciso di andare verso i Barafu Kopjes per vedere la zona meno frequentata ed in cui sembrava che non possassero auto da parecchio tempo tanto che non c'erano più strade ed anche le vecchie piste che mi ricordavo erano sparite!
Non senza difficoltà, grazie alle bussole di Fabio e Luca... abbiamo ritrovato la giusta via e siamo riusciti ad arrivare ai Masai Kopjes che si trovano vicini al Seronera dove c'erano le altre 2 macchine...Arrivati in zona abbiamo sentito per radio che gli altri stavano osservando da un po' di tempo un leopardo che dormiva su di una pianta e così ci siamo messi alla loro ricerca. Visto che ormai il tramonto si avvicinava e che ovviamente volevamo vedere il leopardo, per la fretta abbiamo dovuto trascurare un po' di passeri; ho ancora il rimpianto di non essermi fermato da una coppia di falchi giocolieri posati su di un ramo vicino alla strada perfettamente illuminati da una bellissima luce!

Quando ormai il tramonto era imminente siamo finalmente arrivati dove c'era il leopardo che dormiva su di un albero ai cui piedi c'era un maschio di gazzella di Grant di cui si era cibato e che era ancora troppo pesante per riuscire a portarla sulla pianta.

Dopo poco il leopardo ha aperto gli occhi ed ha cambiato posizione ed anche se c'era poca luce la scena era notevole e, per alcuni istanti abbiamo visto il lepardo da vicinissimo passando addirittura sotto alla pianta; fa un certo effetto vedere un leopardo che ti osserva appollaiato pochissimi metri sopra la testa...Quando ho scattato queste foto non ero per nulla ottimista sulla riuscita però devo dire che, visti i tempi lunghi scattando a mano a mano libera.., anche se non sono perfette, mi piacciono molto perchè innanzitutto non è facile vedere il leopardo così da vicino (sono tutte no crop!) e soprattutto perchè penso che colgano al meglio lo sguardo di un leopardo selvaggio che secondo me è la quintessenza dei felini. Io amo i leoni ( ualcuno se n'era accorto ?) eppure ogni volta che mi trovo al cospetto di un leopardo ne rimango affascinato: è molto schivo e svela la sua presenza solo quando ne ha voglia, è forte ed agile e soprattutto esprime tutto ciò attraverso due meravigliosi occhi magnetici.
Incrociare lo sguardo con un leopardo, almeno per me, è sempre emozionante...




Canon 30D, Canon 100-400 L IS a 360mm, 1/50 f/5.6, ISO 800.


L'emozione è stata grande perchè vedere un leopardo così da vicino non è molto facile; magari fossimo arrivati un'ora prima avremmo trovato la luce giusto ed avremmo potuto fare foto migliori ed a cui ambisco ma non ci si può certo lamentare! Mentre tornavamo al campeggio abbiamo concluso la giornata vedendo un serval che dopo averci attraversato la strada correva saltellando tra l'erba; nella prima giornata nel Serengeti abbiamo visto leoni, ghepardi, il leopardo ed il serval! davvero niente male...Di regola è sempre meglio concludere la giornata lungo il Seronera proprio perchè è uno dei posti in cui è più facile vedere i leopardi in tutta l'Africa: noi ne abbiamo avuto una bella conferma dal momento che in cinque sere ne abbiamo visti quattro!


L'attrezzatura

Le foto sono state realizzate tutte con Canon EOS 30D più il Canon 100-400 L IS USM che, nonostante la qualità non eccezionale, rappresenta la soluzione più utilizzata e comoda per fotografare in Tanzania dove gli animali molto spesso sono vicini e serve uno zoom; per i paesaggi mi sono portato il Canon 17-40 L USM.
Normalmente non serve ma in questo caso in cui la luce non è stata ottimale, uno obiettivo più luminoso sarebbe stato utile.; ovviamente, se l'avessi non rinuncerei mai a portare un'obiettivo come il 500mm che nei rari casi in cui gli animali erano lontani o per gli uccelli era l'ideale senza parlare della qualità dell'immagine decisamente superiore.
Generalmente io sottoespongo sempre un pochino (mi sono abituato con le diapo) perchè mi piace un'immagine bella satura ed anche perchè mi da fastidio il rumore e piuttosto preferisco aggiustare i livelli in ps.
Quando invece si fotografano le persone in Africa invece bisogna sovraesporre leggermente perchè altrimenti tra il colore della pelle e lo sfondo che spesso è molto luminoso si rischia di ottenre un soggetto troppo scuro.



Massimiliano Orpelli è un amante della fotografia naturalistica e dell'Africa in particolare, paese in cui ha compiuto numerosi viaggi. Le sue foto e le sue parole sono una testimonianza della bellezza di questo continente, paradiso per gli amanti della natura.



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avatarjunior
inviato il 23 Novembre 2011 ore 18:47

bellissime fotografie ed eccezionale reportage... forse nn ho letto benissimo, ma in quale periodo sei andato?
io dovrei fare un safari in tanzania, lago manyara - ngorongoro - serengeti (5 gg), e pensavo di partire ai primi di marzo... che ne dici?

da quanto ho letto sembra il periodo tra la fine delle piccole piogge e l'inizio delle grandi piogge, che sono però ancora lontane.

credo proprio che in qualche maniera mi doterò di un canon100-400 ed un secondo corpo :)

grazie x aver condiviso questo splendidi documenti!!

avatarsupporter
inviato il 23 Novembre 2011 ore 23:16

Grazie Alcarin
Io sono stato in Tanzania quasi 20 volte ed ho visto diversi periodi... comunque le foto si riferiscono ad un viaggio fatto in Febbraio che io ho sempre considerato il top; il prossimo viaggio sarà proprio a marzo.
Se devi fare un safari di soli 5 giorni però ti consiglierei di lasciare perdere il Lake Manyara che soprattutto a Marzo di solito non è gran che... E' un viaggio organizzato ?

avatarjunior
inviato il 24 Novembre 2011 ore 9:38

sì è un viaggio organizzato... non sono mai stato in tanzania e siamo solo in 2, io e la mia ragazza, quindi sarebbe un pò incasinato gestirci da soli...
cmq potrei provare a proporre qualcosa di diverso all'agenzia!

secondo te come potrei gestore al meglio questi 5 giorni? magari sostituire il lago manyara con il Tarangire?

edit: tra l'altro non come non ho fatto a leggere il periodo in cui sei andato visto che l'hai scritto giorno per giorno... ero veramente a livello bollitura ;-)

avatarsenior
inviato il 01 Dicembre 2011 ore 12:19

Sono finalmente riuscito a ritagliarmi il tempo giusto da dedicare alla lettura..dai non è poi tanto lungo ;-) Complimenti Memy per il viaggio e per come ci hai mostrato nel dettaglio scene di vita (e morte) quotidiane della svana. Il mini documentario sulla prima caccia dei cuccioli di ghepardo è stata la parte che forse mi ha più colpito ed interessato! Le sequenze fotografiche sono documenti preziosi!

avatarsenior
inviato il 22 Dicembre 2011 ore 15:20

questo m'era sfuggito...
dettagliato resoconto di una serie di avvistamenti notevoli, corredato da fotografie stupende e un utilissimo manuale di come dovrebbe essere un safari. bravo memy.

avatarjunior
inviato il 09 Maggio 2013 ore 22:24

Posso confermare le meraviglie di questi luoghi descritti da Massimiliano. Proprio con lui ho pianificato il safari che io e mia moglie abbiamo fatto nel settembre del 2005.

avatarsupporter
inviato il 17 Maggio 2013 ore 11:42

Ciao Stefano!!:-P:-P

avatarjunior
inviato il 28 Maggio 2013 ore 10:17

Ciao, quanto tempo! Come stai? Ho visto che sei andato anche al Nord! Bello.

avatarjunior
inviato il 24 Novembre 2016 ore 22:02

Molto ben documentato e con foto straordinarie. Ho fatto un safari solo una volta, negli anni 80 e mi hai fatto venir voglia di provarci ancora. Ciao e grazie.
Sebastiano

avatarsupporter
inviato il 27 Gennaio 2017 ore 10:26

ciao a tutti!!!
In effetti è ora di tornarci......
Io lo farò il 25 Marzo!!MrGreen;-)

avatarjunior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 16:19

Ciao Memy (Massimiliano), ho letto con molto interesse il tuo bellissimo ed intensissimo reportage. Grazie.
Sono in procinto di partire (23/02 c.a.) Tarangire, Manyara, Sud-Serengheti, Ngorongoro; 5gg in tutto. Non ho mai fatto safari in 60 anni di vita... ma ho abbastanza viaggiato. Safari organizzato, scelto all'ultimo momento in sostituzione del viaggio in Iran, di cui sarebbe stata imprevedibile la data di partenza: fatto incompatibile con le ferie (ahimè non sono ancora "a riposo").
Sono abbastanza a digiuno di foto naturalistica, ma ci proverò volentieri.
A quanto ho visto in giro, mi sono fatto l'idea che il corredo micro 4/3 possa complessivamente funzionare. In particolare doppio corpo Oly EM5 con 14-150 (oppure 12-50) e 75-300. Iso auto da 100 a 4000, nel dubbio sottoesporre. Giusto? Penso di portare in Jeep anche 9-18 e qualche fisso.
Consigli (please) apprezzatissimi, grazie ancora, ciao.

avatarsenior
inviato il 09 Marzo 2017 ore 9:44

Stavo cercando info sui safari e mi sono imbattuto in questo tuo articolo, bellissimo! se queste sono le scene che si possono vedere in un safari sono a dir poco impressionanti.

avatarsupporter
inviato il 09 Marzo 2017 ore 10:55

Il safari in Tanzania regala sempre grandissime emozioni!!:-P:-P





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