| inviato il 07 Luglio 2014 ore 17:49
le pellicole a bassa sensibilità non vanno tirate, non sono fatte per quello: i rivelatori non ce la fanno. in generale se sovraesponi e sottosviluppi abbassi il contrasto e aumenti la gamma tonale se sottoesponi e sovrasviluppi aumenti grana e contrasto a differenza dei sensori le pellicole ad iso più alti hanno più dinamica - latitudine di posa - anche se meno dettaglio. quindi per es. per fare ritratti in esterni è meglio una 400 iso di una 100. per scattare con i 100 iso in studio devi stare molto più attento a dosare le luci per avere meno contrasto |
| inviato il 11 Luglio 2014 ore 21:15
Stavo leggendo i post precedenti, e devo dire che sono rimasto sorpreso dal fatto che si è partiti parlando di fotocamere analogiche, pellicole, sviluppi fai da te, camera oscura etc. Per me, roba di altri tempi, ho avuto la camera oscura fissa in casa per una quindicina di anni, ho attraversato (1980/1995) diversi sistemi di stampa in b/n e a colori, sviluppi dedicati e personalizzati per il b/n, sviluppo del negativo a colori (C41) stampa a colori da negativo, da dia, stampa diretta per laminazione (Extaflex), delegando ai laboratori il solo sviluppo delle dia. Leggere che si vuole scansionare i negativi (digitalizzarli) ottenendone dei file tiff da mandare a stampare in esterno, non mi trova d'accordo neanche un pochino!! Sia che si lavori in analogico, oppure in digitale, è fondamentale avere sotto controllo tutte le fasi del processo!! |
| inviato il 12 Luglio 2014 ore 20:12
Che dire: io personalmente non ci vedo nulla di sbagliato nello scannerizzare i negativi per poterli lavorare su pc, è un modo come un altro di elaborare i propri lavori, sinceramente del risultato che può darmi la stampa (senza prima aver visionato con cura cosa non mi piace) beh, non ne sarei entusiasta. |
| inviato il 13 Luglio 2014 ore 7:42
@Babu Ho tutt'ora uno scanner pro con diversi software di acquisizione, profili colore creati ad hoc e modulo trasparenze. Visto e considerato il mio archivio analogico che mi sono creato negli anni, è capitato diverse volte di acquisire immagini da negativo/diapositiva. Non voglio dire che i risultati non siano all'altezza, sarebbe sbagliato..., ma ti assicuro che oggi, con il pieno controllo del flusso digitale ottengo risultati straordinari e non confrontabili. In analogico ho sempre avuto reflex nikon con diverse ottiche fisse originali. Oggi (superata la psicosi delle ottiche originali) utilizzo una d610, con tamron 24-70 2.8 e 70-200 2.8 più un samyang 14 2.8. La versatilità, unita alla qualità che sono in grado di raggiungere oggi, non è paragonabile a quanto potessi ottenere negli anni passati! Gestire oggi tutto il processo interamente in digitale è anche meno costoso rispetto al passato, non ho sensi di colpa e ricordo con piacere le lunghe serate/nottate passate in camera oscura |
| inviato il 29 Dicembre 2020 ore 20:58
ma se scatto a 400 asa con una pellico da 100asa e poi la rimetto a 100 asa cosa succede? chiedo perche ho sbagliato sulle prime foto a non metterla agli asa giusti cioè 100 |
| inviato il 29 Dicembre 2020 ore 22:17
Avrai semplicemente sottoesposto quegli scatti. |
| inviato il 29 Dicembre 2020 ore 22:31
come scrive Roby hai sottoesposto di 2 stop ... se quegli scatti fossero per te importanti (e il rullino in bn), potresti proseguire finendo il rullino a 400 o e poi sovrasvilupparlo usando uno sviluppo dedicato per i tiraggi (che pellicola è ?) tipo microphen /DDX ilford ... |
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