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Conoscere le regole... per poterle infrangere


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avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2014 ore 11:45

Vero e mai come oggi mi guardo indietro per prendere ispirazione Sorriso

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2014 ore 11:46

Ciao a tutti.
Vorrei dire la mia. Anche io mi trovo d' accordo con Davide.
Penso che solo dopo lo scatto possiamo decidere come etichettare la fotografia.
E, spesso, generi si sovrappongono.
Giorgio, da quanto ho visto, è un ottimo fotografo di matrimonio. Quando fa un servizio unisce vari generi. Allo stesso tempo fa reportage, ritratto, street, paesaggio urbano,
È come un documentarista che riprende una cerimonia di una etnia esotica. Solo che lo fa in modo artistico.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2014 ore 11:55

Una cosa secondo me sta sfuggendo in questa discussione, stiamo parlando della fotografia di ieri e (forse) quella di oggi ma la rivoluzione digitale è tutt'altro che conclusa , probabilmente quello che viviamo oggi è un piccolo accenno, già attualmente la produzione annua d'immagini è circa il 10% della prodozione di tutta la storia fotogarfica precedente, l'evoluzione dei cellulari come mezzi fotografici è stata rapida e lo sarà ancora, la rete consente una grande diffusione delle immagini per ora in modo disordinato e grezzo ma si affinerà.. nasceranno nuove correnti, linguaggi e nello stile della rete saranno del tutto spontanei e incontrollabili, non è mai stato difficile come oggi sapere che direzione prenderà la fotografia..



grandissima Caterina. hai colto nel segno!!!!

uno studio ha rivelato che in epoca pre-dagherrotipo (e non parliamo dei tempi di Erode, eravamo appena a 150 anni fa!) un qualsiasi scolaro/studente vedeva nel corso della sua carriera scolastica si e no 50 immagini; oggi un solo film di media durata contiene dentro 200.000 fotografie

e poi vogliamo parlare dei social network come piattaforma di divulgazione?
oggigiorno vengono prodotte quotidianamente sul pianeta Terra 2 MILIARDI di fotografie al giorno, ma sappiate che di queste 300 MILIONI vengono veicolate attraverso Facebook

questo è il futuro, piaccia o no
(detto da uno che ODIA fare le foto con lo smarphone)

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2014 ore 12:27

Michael Kenna è un grande!!

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2014 ore 12:28

Arriveremo ad un cortocircuito dove l'eccesso di visibilità diventerà paradossalmente mancanza di visibilità.

avatarsupporter
inviato il 27 Maggio 2014 ore 12:47

Arriveremo ad un cortocircuito dove l'eccesso di visibilità diventerà paradossalmente mancanza di visibilità.

Concordo.
Senza dimenticare nemmeno in che stato viviamo e qual'è la considerazione data ad arte e cultura. La visibilità è una bella arma ma avere visibilità in Italia è utile come andare a pesca con un fucile a canne mozze. Arma fuori contesto.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2014 ore 12:51

Senza dimenticare nemmeno in che stato viviamo e qual'è la considerazione data ad arte e cultura



l'attualità infatti sono i commenti sul blog di Smargiassi all'articolo (intervista a Alex Majoli smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2014/05/26/andy-che-andava sulla morte del reporter in Ucraina, e dall'altra parte la risposta piccata di Maurizio De Bonis www.puntodisvista.net/2014/05/fotografia-documentazione-vs-giovane-fot a Berengo Gardin a proposito dei "giovani fotografi d'arte"

user6267
avatar
inviato il 27 Maggio 2014 ore 12:58

Arriveremo ad un cortocircuito dove l'eccesso di visibilità diventerà paradossalmente mancanza di visibilità
quoto ;-)

si, indubbiamente Kenna è un grande, i suoi paesaggi con forme ripetute e somiglianti alla fine lanciano messaggi un pò troppo morbidi e quasi placidi (imho), mentre la fotografia di Bill Brandt (n. 1904- m. 1983) è sicuramente più stimolante e spinta verso la percezione di significati più intensi e profondi ("Un fotografo deve possedere e mantenere il potere ricettivo di un bambino che vede il mondo per la prima volta") .

Tanto per fare un paio di esempi:
allworldisastage.files.wordpress.com/2011/11/east_sussex_1957.jpg

www.charlesisaacs.com/artists/large.php/1/Brandt/1







avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2014 ore 13:03

de gustibus ovviamente;-)

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2014 ore 13:25

"

uno studio ha rivelato che in epoca pre-dagherrotipo (e non parliamo dei tempi di Erode, eravamo appena a 150 anni fa!) un qualsiasi scolaro/studente vedeva nel corso della sua carriera scolastica si e no 50 immagini; oggi un solo film di media durata contiene dentro 200.000 fotografie

e poi vogliamo parlare dei social network come piattaforma di divulgazione?
oggigiorno vengono prodotte quotidianamente sul pianeta Terra 2 MILIARDI di fotografie al giorno, ma sappiate che di queste 300 MILIONI vengono veicolate attraverso Facebook

Questo sara il futuro certamente,spero pero' che la Fotografia ne resti fuori.
Ti tutte queste immagini a monitor quante vi rimango impresse in mente?
Vedendo una foto stampata ed appesa alla parete di casa o di una mostra provate lo stesso "piacere" di quelle che guardate sullo smartphone?
Io seguo il settore delle gioiellerie e fra una vetrina con 100 anelli ed una con tre pezzi mi soffermo solamente su quest'ultima perche' riesco a ammirare ,valutare,valorizzare,apprezzare e soprattutto trarre piacere solo da quest'ultima.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2014 ore 13:25

Arriveremo ad un cortocircuito dove l'eccesso di visibilità diventerà paradossalmente mancanza di visibilità.


Ci siamo già. Troppe immagini = nessun'immagine. Vale per tutto, non solo per le foto.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2014 ore 13:30

Questo sara il futuro certamente,spero pero' che la Fotografia ne resti fuori.
Ti tutte queste immagini a monitor quante vi rimango impresse in mente?
Vedendo una foto stampata ed appesa alla parete di casa o di una mostra provate lo stesso "piacere" di quelle che guardate sullo smartphone?
Io seguo il settore delle gioiellerie e fra una vetrina con 100 anelli ed una con tre pezzi mi soffermo solamente su quest'ultima perche' riesco a ammirare ,valutare,valorizzare,apprezzare e soprattutto trarre piacere solo da quest'ultima.

Come non quotare. Sembra un paradosso, ma oggi la fotografia si salva solo stampata. Libro, rivista, incorniciata, pannellata, in casa, museo o galleria. Queste rimangono impresse, si studiano, si osservano con attenzione e danno un appagamento che la fotografia in rete non riesce a dare. Ogni giorno vedo centinaia di foto tra juza, flickr e facebook, ma le sensazioni sono effimere come un battito d'ali e si sciolgono come neve al sole. Non rimane nulla, o poco più.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2014 ore 13:35

Venendo al nocciolo del topic, le regole le conosco e se tempo/gusto/soggetto lo permettono, le seguo, sopratutto la regola dei terzi. Ma ogni scatto che faccio ha comunque una vita propria. Le regole bisogna conoscerle, perché ci permettono di crescere, ma non devono essere scritte nel marmo, altrimenti sai che palle. Poi però può valere anche il contrario ed un fotografo può creare un proprio stile, una propria ricerca o progetto, seguendo maniacalmente le regole. E questo non sarebbe da prendere come una mancanza di stile o inventiva, anche perché oggi si è molto più innovativi a seguire le regole piuttosto che il contrario.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2014 ore 14:03

Forse nell' interpretare questo topic , parlando di regole compositive,abbiamo preso in considerazione solo le regole "schematiche" i terzi,la divisione aurea,la spirale aurea,le diagonali ecc..ecc....
Io mi sono dato altre regole compositive e cioe : la luce che prediligo,atmosfere particolari, il rispetto di mettermi il piu possibile ad altezza occhi del soggetto, mi sforzo a cercare punti di ripresa meno scontati,utilizzo di ottiche non standard,non mi piacciono ombre marcate se non per il bianco e nero ed altre piccole cosette abbinate alla regola principale che e' la ricerca di una scena o soggetto che mi attrae.
Tutto questo ovviamente quando non si devono fare scatti obbligati .

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2014 ore 15:54

Forse nell' interpretare questo topic , parlando di regole compositive,abbiamo preso in considerazione solo le regole "schematiche" i terzi,la divisione aurea,la spirale aurea,le diagonali ecc..ecc....
Io mi sono dato altre regole compositive e cioe : la luce che prediligo,atmosfere particolari, il rispetto di mettermi il piu possibile ad altezza occhi del soggetto, mi sforzo a cercare punti di ripresa meno scontati,utilizzo di ottiche non standard,non mi piacciono ombre marcate se non per il bianco e nero ed altre piccole cosette abbinate alla regola principale che e' la ricerca di una scena o soggetto che mi attrae.
Tutto questo ovviamente quando non si devono fare scatti obbligati .


Concordo in pieno, ma uno come me, che non lo fà per professione, che legge e si documenta, cerca di stare nelle regole, guarda e "cerca" di imparare, come si deve comportare, per il solo fatto che piace mettermi in gioco??.......Sorriso

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