RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

La fotografia...







avatarjunior
inviato il 21 Maggio 2014 ore 21:34

La fotografia va pensata,immaginata,visualizzata.Era una tecnica usata dai fotografi professionisti nell'era della pellicola.Stiamo perdendo questa preziosa tecnica nel digitale?

avatarsenior
inviato il 21 Maggio 2014 ore 22:08

Diciamo,almeno per il mio parere,che la foto va oggi tuttora PENSATA,poi il digitale ti da una liberta maggiore nella realizzazione.Potrei fare un esempio.A me piace fotografare vecchie cascine,per lo piu abbandonate,e specie nel fotografare certi porticati possono sorgere problemi con la gestione della luce,molto differente in una stessa scena.Facendo un passo indietro,ai tempi della pellicola,un portico mi ha fatto veramente impegnare,e non poco,ed irisultati non hanno mai raggiunto quello che io avevo pensato,per via di un particolare piuttosto,anzi,piu luminoso del resto della scena.Ho provato tante volte,al mattino,nel pomeriggio,tardo pomeriggio,ma quella lama di luce piu forte mi ha sempre rovinato le foto,B/N,colore o dia che fossero.Ora arriviamo ad un paio di mesi fa.Altra cascina,ma problema quasi identico.Dopo un paio di tentativi andati buchi,ecco la soluzione:HDR!! Quindi,treppiede,calma,sequenza di tre scatti,poi una da 5 scatti,conversione da RAW a Jpeg,unione in HDR ed ho risolto il problema:ogni zona aveva la sua luce giusta.Ora,certamente ero un po imbranato io con la pellicola nel 1986,e c'era anche allora,forse,la soluzione,tipo mascheratura in fase di stampa,ma avrei dovuto stampare io le foto con annessi e connessi,mentre col digitale ho trovato una soluzione piu pratica,e non ho nemmeno scattato troppo,meno che con la pellicola e lo sciagurato esposimetro della Nikon FE.Ti ripeto,specie io,che faccio molti panorami,è sempre bene avere gia un'idea in testa,o farsela venire,guardare,immaginare la foto come la si vuole o vorrebbe,poi,con la reflex,tradurre le idee in immagini,magari non scattando troppe foto con l'idea tipo,"poi le butto,se non vanno bene",immaginare sempre di avere il rullino max 36 pose.Ma vedi,io sono un po "antico",qualcuno puo pensarla diversamente.

avatarjunior
inviato il 22 Maggio 2014 ore 4:54

Pensare una foto,visualizzarla,o per i più immaginarla era prassi normale nell'era della pellicola.Dico e ripeto,dovevi pensare la fotografia in quanto non avevi il vantaggio del digitale.Ed in questo la differenza è spiccatissima.Nella pellicola dovevi conoscere la luce e le sue variazioni durante il giorno,come del resto ancora adesso,come hai detto tu esplicitamente nel tuo post,dovevi conoscere la pellicola che usavi,i tempi di esposizione,i diaframmi.E le fotografie su pellicola Avevano un loro costo specifico.Se una foto veniva male erano soldi buttati via per cui necessariamente dovevi pensarla.Il motivo?dello scatto non ne sapevi nulla fino allo sviluppo del rullino.Nel digitale questo problema non esiste in quanto scatti e vedi subito il risultato,con il vantaggio che se non ti piace lo elimini a costo zero.La differenza sostanziale e che nella pellicola imprimi il soggetto in modo reale,cioè fotografi quello che vedi attraverso l'obiettivo DIRETTAMENTE ,nel digitale invece l'immagine è costruita elettronicamente partendo da una serie di numeri binari elaborati attraverso una CPU.Pensare una fotografia in entrambi i casi vuol dire crearla nella mente.Una volta,in una discarica abusiva creata accanto ad una strada a Marghera nella ormai ex zona industriale,notai nell'insieme un armadio,un divano,vari tavolini una cucina economica scassata un tappeto pieno di buchi e materiale vario utile alla scena..rete da letto compresa.Con l'aiuto di un amico ho creato la scena,finito ho fatto accomodare una coppia vestita in modo elegante sul divano nell'atto di prendere il tè alla luce calda del tramonto...con tutto il contorno di una montagna di spazzatura ai lati e dietro di loro e per di più sui binari del treno..Poi,preso dall'angolazione giusta ho iniziato a scattare diverse foto e ho scelto quella più bella in base alla luce,alle posizioni dei "modelli"alle tonalità dei colori,dal momento che difficilmente uso programmi di foto-ritocco.Poi l'ho mandata a chi di dovere e l'ho intitolata"Napoli chiama Marghera risponde."In 48 ore hanno pulito tutto e hanno recintato la zona..Se la mandavo al Gazzettino me la pagavano pure.Peccato non averci pensato.Una volta in studio c'era da fotografare una modella....Bellissima,giovane una cascata di capelli corvini a ricciolini su un volto bellissimo.Troppo banale,così scattano tutti e viene fuori una immagine standard..più o meno bella ma standard.Pensai e se facessi una foto diversa,originale,da tutte quelle fino ad ora scattate?Mi immaginai la reazione della modella se avessi avuto modo di procurarle uno spavento...Detto e fatto...E' bastato gridarle"attenta!!!"che è venuta fuori una fotografia super..I capelli mossi,l'espressione spaventata e disorientata,nessuna ombra sul viso...da manuale.Perfetta in tutto e vincitrice di un concorso."Partita a scacchi con la morte"...Dall'omonimo film degli anni 60.Mi sto già immaginando la scena che voglio ricostruire....Una cantina di quelle interrate,fatta di mattoni,bottiglie di vino vuote ed impolverate a terra..spare tutto attorno.Un tavolino,una scacchiera ed i due personaggi base.La morte con la sua falce poggiata distrattamente sullo schienale della sedia e di fronte a lei lo sfidante mentre legge un giornale fumandosi un sigaro.Il tutto illuminato da un raggio di sole che penetra da una finestra.Non a colori ma in B/N.Ecco la mia idea di pensare,immaginare,visualizzare nella mente una foto.
Ciao e grazie del passaggio.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2014 ore 9:00

Di questo se ne discute fin troppo ... La sostanza grosso modo è questa: ora come allora la differenza tra un fotografo e uno che usa la reflex è la medesima... La sostanziale differenza nell era digitale sta nella smania di condividere tutto... Quante famiglia avevano il loro album fatto in casa ma non Lo mostrava?
Oggi invece si posta dappertutto anche il gatto che si lecca...
Ma non c è nulla di cui vergognarsi... Io sono il primo a dire di non essere un fotografo ma uno che strumentalizza la reflex al fine di raccogliere immagini o informazioni Su una determinata cosa..

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.







Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me