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Costo stampe in proprio







avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2014 ore 15:07

Ho attivato con il plotter IPF6450 Canon il pannello contabilità. Si tratta di inserire la tipologia di carta, larghezza , lunghezza e prezzo. Prezzo delle singole cartucce di inchiostro (o valore fisso o per ogni singola tanica nel caso ci siano differenze di prezzo e capienza). Ho usato un rotolo di carta Canon da 260g matte (prezzo 85,00 Euro) e ho messo Euro 60,00 per ogni tanica da 130 ml (prezzi IVA esclusa).
Dopo ogni stampa mi viene indicata la lunghezza residua del rotolo; la carta cansumata nella stampa; l'inchiostro stimato per ogni singolo serbatoio; i costi di carta e inchiostri.
Sono rimasto stupito che una stampa 40x60 alla fine ha comportato un costo stimato di circa 4,00 Euro. E' vero che si deve ammortizzare il costo del plotter, ma se la stima è reale c'è un ben risparmio rispetto agli stampatori online. Ovvio mi direte: devono guadagnarci. Sono d'accordo ma smentisce l'assioma: stampare a casa è bello e permette di controllare tutto, ma i costi sono ben superiori rispetto ai laboratori esterni.
Tutto è ancora sotto verifica perchè solo dopo molte stampe ed il consumo di qualche rotolo e cartucci potrò avere un riscontro sulla precisione della stima del driver.

avatarjunior
inviato il 09 Maggio 2014 ore 21:16

Io ho avuto 3 plotter Canon: 6100, 6300 e 8300 e ti posso dire che quei costi che vedi sono molto ottimisti perchè non considerano l'inchiostro perso nelle pulizie che possono arrivare anche al 50% del totale (a seconda del tipo di uso), e perchè non considerano che sulle Canon devi sostituire le due testine ogni 1 o 2 anni circa e costano 400€ l'una circa quindi sono circa 800€ ai quali nessuno sfugge (la durata può variare notevolmente ma al 90% è compresa fra 6 mesi e 2,5 anni).
Inoltre un costo di 4€ per un A2 implica l'uso di carte entry-level come quella citata, non certo delle più pregiate Fine-Art che costano il doppio o anche di più.
Infine devi tenere conto degli scarti della carta, per prove, profili, stampe sbagliate e residui non utilizzabili.
Non capisco poi perchè non consideri l'ammortamento. Per esempio, un prezzo di circa 3000€ da dividere per 300 stampe A2 (moltissime per un fotoamatore da fare in 3 anni) ecco che hai altri 10€ per stampa A2. A meno che non stampi per altri senza P.IVA...
Alla fine, una stampa A2 su vera carta Fine-Art arriva quindi a un costo reale superiore ai 20€.

Per tua informazione il mio IPF6300 è finito nella discarica comunale dopo che al 13° mese dall'acquisto (un mese dopo la scadenza della garanzia) si è guastata la scheda-madre...e lì ho perso il valore totale della macchina e cioè quasi 3000€ all'acquisto.

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2014 ore 8:22

Moulin usi ancora canon ?
Non calcolo il costo di ammortamento a metà
. Lo acquistato con la società. Quindi IVA recuperata. Restano 2.600,00 euro che comunque scarico. Ho una carta base per le prove iniziali poi passerò ad altro.
Ho avuto il dubbio delle testine ... ma dopo avere letto online diverse recensioni alla fine i canon mi sono sembrati quelli con meno rogne (per esempio rispetto a epson). Tutti le marche però ho capito che danno qualche grattacapo.

avatarjunior
inviato il 10 Maggio 2014 ore 9:53

Si lo scarichi. Ma incide sul costo definitivo del bene prodotto (in questo caso stampe). Devi calcorare be tutto quello che ti ha menzionato Moulin sopra. Vedi che i costi cambiano. Comincerai ad abbassarli quando avrai completamente ammortizzato il bene (ovvero fra 3 anni, poi devi vedere le tabelle di ammortamento) quando il valore del residuo del bene sarà a zero. Ma a quel punto inizieranno i costi di manutenzione straordinaria quasi obbligatoria.... ;-)

avatarjunior
inviato il 10 Maggio 2014 ore 10:21

Dopo la débacle del 6300 sono passato a Epson: ho 7900, 7880 e 9900. Finora non ho avuto nessun problema ma è vero quello che dici e cioè che tutte le macchine possono essere soggette a guasti.
In linea di massima il segreto è usarle regolarmente tutti i giorni: per questo hanno senso solo per chi le usa in modo professionale e cioè stampa per gli altri. Usarle una volta alla settimana vuol dire che prima o poi potresti avere dei guasti importanti
Non ho capito se tu hai un laboratorio professionale con P.IVA oppure se stampi solo per te: nel secondo caso io ritengo che una spesa simile non sia giustificata.
Naturalmente è solo la mia opinione, basata però su molti anni di attività professionale.

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2014 ore 14:20

Ho una società che svolge attività compatibili con l'acquisto di un plotter. Quindi, viene recuperata l'IVA integralmente e scaricato/ammortizzato il costo.
Non ho un laboratorio e non sarà la mia attività. Del resto ritengo che per proporre ad altri un servizio a pagamento serva la professionalità .... come puoi ben intuire anche dalle curiosità che pongo sto iniziando ad esplorare questo settore.
Semplicemente vorrei (per puro piacere) finalizzare le mie foto con stampe. Vorrei cioè seguire tutto il processo senza affidarmi a terzi.
Del resto tanti hobby hanno costi e richiedono impegno. Spesso il fai da te non è la soluzione economicamente preferibile, ma può dare soddisfazioni.
Io da quello che ho letto (ma si parla di statistiche su piccoli numeri) mentre Canon richiede il cambio delle testine * , Epson è molto più soggetta ai problemi di inchiostro. Spesso si risolvono con un paio di pulizie che, però, consumano molto inchiostro.
Può essere che per uso professionale intenso questo "problema" di Epson sia meno evidente, mentre con Canon le testine vanno comunque sostituite.
Io credo che avrò un volume a metà tra gli estremi che hai indicato: non da professionista vende il prodotto , ma neppure una stampa a settimana. Diciamo che al momento sono, per dare un'idea, sulle 4-5 stampe a settimane in formato 40x60 e 2-3 in formato 50x70. Quindi, sempre stima, 25 stampe al mese. Calcolando qualche flessione diciamo 200 stampe in un anno, mediamente 40x60.
* sulle testine ho letto anche io durate molto variabili ma con un uso corretto la media è sui 2 anni.
Per quello che riguarda i costi mi pare di capire che: - è meglio indicare circa il doppio del costo effettivo degli inchiostri così da compensare le pulizie; la carta ok nel senso che il programma è preciso; inserire quota usura testine; inserire una quota ammortamento-manutenzione.
Probabilmente ci sbatterò contro al problema costi. Faccio una considerazione inversa: molti di quelli che vendono stampe di qualità usano plotter canon o epson; devono necessariamente ammortizzare il costo di acquisto; devono recuperare i costi vivi di ogni stampa; fanno manutenzione ... o ricomprano un plotter; devono pagare le spese dell'attività (locali, tasse, ecc ...); devono pagarsi uno stipendio. Pertanto, si tratta di calcolare quale sia il volume di stampe minime per giustificare la spesa del privato .... ma un volume c'è per forza, perchè tutti i ricarichi relativi a tasse, spese generali gestione attività (e non sono poche), proprio compenso, ecc ... per il privato non ci sono.

avatarjunior
inviato il 10 Maggio 2014 ore 20:47

Ho trattato bilanci per anni e calcolato il costo di un prodotto. L'ammortamento non è altro che portare in deduzione all'utile una quota parte di un bene (per n anni in base a tbelle ministeriali). Pertanto visto che la tassazione non è all 100% scarichi effettivamente l'aliquota marginale (esempio utile 100 quota ammortamento 30 pagi le tasse su 70. Se per ipotesi l'aliquota marginale è 50% risparmi 15 e non 30 perché pagi 35 di tasse al posto di 50...) perciò una parte di costo ti rimane attaccato. Quello lo devi inserire nel costo della stampa.

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2014 ore 21:00

è corretto dire di considerare le pulizie, io ho una epson 3800 e tra quando la accendi e quando la spegni consuma parecchio, quindi bisogna sempre cercare di stampare in blocco e non una stampa alla volta.
I plotter della HP invece hanno dei sensori valutano lo stato degli ugelli e puliscono solo quelli che lo necessitano, consentendo un netto risparmio da questo punto di vista.


avatarjunior
inviato il 10 Maggio 2014 ore 21:14

Anche i plotter Epson hanno quel sensore. In teoria si può escludere il nozzle-check automatico, ma in pratica lo fanno lo stesso in modo imprevedibile (cioè non legato a parametri definibili). E' un mistero!
Sulla nuova generazione (9900 e 9890) è molto più controllato che sulla vecchia (9800 e 9880)
In generale tutte le stampanti fanno un uso molto liberale dell'inchiostro...e ci credo...e lì che le case guadagnano, non col prezzo del plotter e ancor meno della stampantina domestica.

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2014 ore 21:59

Concordo, la 3800 è MOLTO liberale nelle pulizieConfuso
Devo però anche dire che mi è capitato di lasciarla ferma anche quasi un anno ed è bastato accenderla per stampare senza alcun problema, quindi almeno le pulizie funzionano....

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2014 ore 7:02

Dopo ogni stampa mi viene indicata la lunghezza residua del rotolo; la carta cansumata nella stampa; l'inchiostro stimato per ogni singolo serbatoio; i costi di carta e inchiostri.
Sono rimasto stupito che una stampa 40x60 alla fine ha comportato un costo stimato di circa 4,00 Euro. E' vero che si deve ammortizzare il costo del plotter, ma se la stima è reale c'è un ben risparmio rispetto agli stampatori online. Ovvio mi direte: devono guadagnarci. Sono d'accordo ma smentisce l'assioma: stampare a casa è bello e permette di controllare tutto, ma i costi sono ben superiori rispetto ai laboratori esterni.


Io credo che avrò un volume a metà tra gli estremi che hai indicato: non da professionista vende il prodotto , ma neppure una stampa a settimana. Diciamo che al momento sono, per dare un'idea, sulle 4-5 stampe a settimane in formato 40x60 e 2-3 in formato 50x70. Quindi, sempre stima, 25 stampe al mese. Calcolando qualche flessione diciamo 200 stampe in un anno, mediamente 40x60.


Partiamo dal presupposto che stiamo parlando di stampare in proprio per piacere e non per fare reddito. Detto questo credo che il tuo discorso sui costi sia ottimistico, anzi molto ottimistico, ovviamente escludendo il tempo impiegato e il luogo fisico per il laboratorio di stampa/rifinitura, come per molti hobby.

Mettendo da parte la tua situazione personale, parliamo in senso generale per tutti gli utenti del forum. Un privato l'IVA la paga e gli rimane sul groppone, così come non può scaricarsi l'imponibile di qualsiasi stampante, che in tutti i casi è un costo che devi dividere per il numero di stampe che utilizzerai nel corso della vita operativa della stampante stessa. Intanto te dici che fai circa 200 foto annue tra il 40x60 e il 50x70 dove converrai con me che per un uso personale sono tantissime (ma hai un museo in casa MrGreen ?). Comunque, prendendo questa media che è da capogiro, se paghi una stampante 4000 € ivata e la tua stampante ti dura ottimisticamente 3 anni senza metterci mano, devi aggiungere al costo di ogni tua stampa la bellezza di 6,66 €. Un utente privato che riesce ad effettuare un'esposizione all'anno potrà effettuare 40 stampe 50x70 annue, e se per grazia ricevuta la stampante gli dura 5 anni senza rogne (praticamente un unto del Signore), il costo di ammortamento da aggiungere ai costi di stampa è 16€. Ma se prendiamo un utente medio, dove il primo anno potrà fare 50 stampe perché ha un'esposizione, bruciandosi il grosso della sua produzione fotografica, i restanti anni cosa e quanto stampa? Poi io ho degli scarti mica da ridere di carta e inchiostri, e questi costi li vedrai nel corso del tempo.Personalmente calcolo un 10% di carta buttata nel cesso sul formato pieno, ma chi sfrutta mai il formato pieno? Appena ho due minuti dovrò rimettermi a fare due conti precisi e sono convinto che lo scarto sarà maggiore.
Poi bisogna creare dei profili ad-hoc. Certo potresti usare i profili forniti dalle case madri, ma è come comprare una Ferrari e metterci il GPL. Qui hai due scelte. O prendi uno spettrofotometro o ti fai fare i profili da un service esterno. Se poniamo il prezzo di uno spettrofotometro intorno ai 1000/1500 €, devi aggiungere anche questi al costo di ogni stampa, quindi aggiungiamo da 1,5 a 6 € / copia, sempre in base ai due scenari visti sopra. Oppure potresti farti fare i profili da service esterni al costo di 50/60 € a profilo per ogni tipo di carta. Profilo che dovresti aggiornare al variare delle condizioni di stampa. Forse in questo caso, sopratutto se restringi le stampe a due/tre tipologie di carte, potrebbe essere più conveniente ed inciderebbe poco sulla stampa, ma comunque inciderebbe sempre.
Poi c'è il monitor ed il relativo colorimetro. Qui non riesco ad esserti di aiuto perché in studio passiamo da monitor decenti Dell dal 500 € ad Eizo da oltre 2000 €, quindi non so cosa ci sia nel mezzo. I Dell li usiamo per tutte quelle situazione dove il passaggio finale del colore non è importante, ma se c'è di mezzo il colore usiamo gli Eizo. Detto questo sono convinto che con un po' di esperienza, sopratutto se si stampa per sé stessi e quindi si riesce a compensare "in diretta" i limiti di corrispondenza monitor/stampa, anche con un monitor non di punta si possano ottenere risultati impeccabili. Ovvio che questi limiti comportino spreco di carta. Il colorimetro non lo metto nei costi perché, secondo me, qualsiasi fotografo / illustratore digitale, dovrebbe avere un monitor decente ed un colorimetro in house.
Poi arriviamo alla rifinitura. L'ideale sarebbe avere una taglierina. Il massimo sono le Rotatrim, ma costano qualche centinaia di Euro, e anche queste vanno a incidere sulla stampa. Però sono buono e non aggiungo un centesimo perché, se la taglierina è buona, sopravvive a molte generazioni di stampanti e la manutenzione ha costi modesti. Se non si vuole spendere per una taglierina si può optare per un tavolo da taglio e relativi cutter. Anche qui dipende dalla produzione e dall'ipotetico scarto che ci può essere in fase di taglio.
Insomma non voglio dire che fai male, anzi secondo me hai intrapreso una strada bellissima che completa "lo scatto", però i costi da te indicati non tengono in conto di tante varianti tangibili, non astratte.

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2014 ore 12:29

Mass. ritengo che la parte monitor non sia da considerare in quanto legata alla fotografia. Certo per la stampa è maggiormente evidente l'utilità di un buon monitor calibrato, ma resta il fatto che dovrebbe già essere nella dotazione di partenza (come non considero costi di stampa la suite Adobe).
A parte i singoli costi io il plotter IPF6450 (quindi già un 24 pollici) l'ho pagato senza IVA circa 2.600,00 Euro (anche con iva ben sotto i 4.000,00 Euro). Poi, si possono scegliere stampanti/plotter in formato A2 di pari qualità con prezzi molto più bassi. Escludo le stampanti A3 semplicemente perchè nascono per volumi di stampa inferiori con cartucce davvero troppo piccole (vedi R2880 ma anche R3000 e le varie Canon).
Mi resta però sempre scoperto un aspetto dove nessuno mi ha risposto: il punto di pareggio rispetto ad uno stampatore esterno.
Tutti i costi citati : inchiostro, carta .... e relativi sprechi, plotter che si rompe, rimpiazzi e manutenzioni sono comuni anche per chi vende le stampe (vedi Moulin che parla di avere posseduto o possedere ben 6 plotter, non credo comprati in 20 anni. I costi di acquisto li avrà sicuramente scaricati sui lavori fatturati). Un plotter super sfruttato avrà una vita inferiore di uno usato con meno intensità (NON poco utilizzato altrimenti i problemi sono maggiori).
Eppure pensa se nel tuo ragionamento mettessimo dentro i costi per affitto/acquisto attività; i compensi per chi lavora nel laboratorio; commercialista; tasse su fatturato, ecc ...
Mi viene in mente la trasmissione "affari a quattro ruote" (non so chi la vede). Il povero meccanico lavora ore, ha una officina, e il "guadagno" viene rapportato ai costi vivi sostenuti senza considerare le ore di lavoro.
Io come hobbysta faccio lo stesso ragionamento: non considero il tempo impiegato perchè è il momento in cui faccio qualcosa che mi piace e cioè coltivo il mio hobby.
Quindi, che siano 10, 50, 100, 200, .... 1000 stampe in un anno ci deve essere per forza un n. di stampe (prendiamo 40x60) per il quale si può dire: considerato il costo del plotter (ammortizzandolo del tutto cioè potendolo buttare nel rusco), degli inchiostri e carte, se avessi stampato queste n. fotografie presso un laboratorio avrei speso di più.
Questo è certo a meno che: - il laboratorio goda sconti particolari sulle forniture (io pago 75,00 una cartuccia di inchiostro il laboratorio 30,00; io pago la carta 150,00 il laboratorio 80,00); faccia del nero e/o lavori già in un'attività che fa anche altro e non imputa costi generali ai prezzi praticati alle stampe (es. sono un fotografo che offre anche questo servizio e i costi fissi li imputo ai servizi fotografici ... ma non considera neppure il tempo lavoro sulla fase di stampa).

avatarjunior
inviato il 11 Maggio 2014 ore 13:04

Per fare il conto è semplice. 2600€/3anni= 865€ annuo.
Quante stampe ipotizziamo all'anno? 100? Il plotter incide 8,65€ a stampa.
A cui va aggiunto costo di carta, inchiostro, manutenzione e energia elettrica.
Tu dici carta e inchiostro 4€ + il 20% per gli scarti 4,8 €.
Mettiamo 1€a stampa per la manutenzione. 1 € per la corrente. Siamo a 15,55€ ottimisticamente a stampa salvo imprevisti. Io un 40x60 professionale opaco in laboratorio lo pago 13€.....

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2014 ore 13:54

Interessante.
100 stampe non sarebbero ancora un ipotetico punto di pareggio. Con 200 stampe avremmo, semplificando molto, 4,30 Euro per ammortamento plotter e costo stampa di Euro 11,25.
Io una stampa la pago di più. Un 40x60 su tela, montato su telaio, Euro 55,00 circa. La tela costa circa il doppio della carta fotografica, un telaio lo pago circa 8,00 Euro .... se parto da 16,00 Euro (stima tua su 100 stampe), aggiungo 10,00 Euro per maggior costo tela, aggiungo 10 Euro per il telaio e punti .... arrivo a 36,00 Euro molto meno dei 55,00 che pago oggi.

avatarjunior
inviato il 11 Maggio 2014 ore 14:19

La questione è che Facip lo fa per passione non per vantaggio economico e sotto questo punto di vista è una scelta accettabilissima e lodevolissima.
Dal punto di vista economico non ho dubbi che un plotter non si giustifica se non si stampa per gli altri. Ma, come detto, non è questo il nocciolo della questione.

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