JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Vorrei prendere uno schermo Wide gamut. Più che altro per essere sicuro di avere tutto lo spazio sRGB riproducibile dallo schermo. Quello che mi chiedo è se una certa terna RGB (per esempio 20,160,85) venga visualizzata allo stesso modo sia su uno schermo sRGB al 100% sia su uno schermo con uno spazio colore maggiore dell'sRGB. Vorrei evitare di ritoccare delle foto e poi vederle sul web con colori diversi.
Altra domanda...profilando un monitor che sia in grado di ripordurre al 100% lo spazio AdobeRGB e profilando un secondo schermo in grado di visualizzare al 100% lo spazio sRGB, è coretto dire che nello spazio colore sRGB ho meno tonalità ma con scalini tra tonalità più piccolo, mentre con adobeRGB ho più tonalità ma con scalini più grandi? Per intenderci è corretto dire che avendo solo 256 colori per canale nello spazio sRGB che è più ristretto ho una sfumatura "più graduale" mentre in adobe RGB è più "scalinata"?
Vorrei rimanere su uno spazio sRGB perchè nel laboratorio dove stampo utilizzano per la stampa tale profilo, quindi vorrei evitare di avere troppa differenza tra schermo e stampa. Quindi è possiblie con uno schermo wide gamut ottenere tale corrispondenza???
Grazie e tutti per le risposte a questo argomento difficile!
Se il monitor su cui è riprodotto il file che tu prepari non è correttamente profilato e calibrato, indipendentemente dal gamut e dalle caratteristiche del monitor stesso, difficilmente i colori che vedrai riprodotti saranno gli stessi.
Ad una stessa terna R,G,B corrisponde un colore diverso in ogni spazio colore, a meno che gli spazi colore che consideriamo non siano identici tra loro. Se in Photoshop provi ad usare sRGB, AdobeRGB e ProPhotoRGB (assegnando il profilo e non convertendo) vedrai che a numeri uguali corrispondono colori diversi.
L'idea che lavorare in sRGB ci aiuti affinché il file da noi faticosamente preparato venga visto da tutti come l'abbiamo pensato è purtroppo sbagliata. Diciamo che molti monitor hanno un gamut vicino a quello di sRGB come ampiezza, che però potrebbe essere diverso in altri aspetti. Inoltre gli utenti che non hanno la cura di calibrare e profilare generalmente hanno la luminanza settata a valori molto alti, per cui c'è anche un problema di luci e ombre non indifferente.
Se il colore è gestito correttamente e nel tuo file è incorporato un profilo esistono dei browser che sono in grado di rispettarlo. Altri semplicemente non lo fanno. Per questo si sceglie di convertire in sRGB prima della pubblicazione sul web (convertire e non assegnare in questo caso, ovvero si modificano i numeri per far corrispondere i colori).
Ti consiglio di consultare ColoreDigitaleBlog e di leggere un buon testo sulla gestione del colore per capirne di più.
Quanto dici su AdobeRGB e sRGB è teoricamente corretto (infatti il numero di coordinate resta lo stesso, ma devono coprire un "territorio" più ampio). Tuttavia considera che tra la teoria e l'applicazione pratica ci sono diversi "step". Un buon monitor AdobeRGB non ti farà rimpiangere un monitor sRGB in termini di sfumature, anzi. Ci sono molti altri discorsi tecnici dietro, purtroppo non ho abbastanza tempo per spiegarti tutto e probabilmente non sarei in grado di farlo in modo comprensibile. In ogni caso da diverso tempo esistono sistemi per cui è possibile lavorare a 10bit per canale colore (quindi 1024 teorici colori per canale e non 256). Ti serve CS5, DisplayPort, una scheda grafica ATI professionale (le Quadro di nVidia funzionano solo sulla carta).
Lo spazio colore sRGB è molto limitato e il fatto che lo usino per la stampa mi puzza un po', non ho visto stampanti in grado di replicarlo fedelmente. Credo che il laboratorio ti abbia suggerito sRGB perché è previsto che la loro macchina riceva in ingresso file con quello spazio colore allegato, ma non credo che sia effettivamente lo spazio colore della stampante.
Personalmente mi rivolgerei ad un altro laboratorio, dipendentemente dalle tue esigenze. Ti allego un confronto tra una buona stampante recente e lo spazio sRGB per darti un'idea dei colori che "tagli" se stampi con sRGB.
In rosso sRGB, a colori una stampante di ultima generazione.
Considera tra l'altro che molti colori inclusi nello spazio sRGB non possono essere riprodotti su carta (salvo casi eccezionali) per la loro natura (parlo di verde, giallo, blu, viola con valori L* "elevati", diciamo i colori più "sgargianti", mi perdonino gli esperti). Motivo ulteriore per dubitare del fatto che il profilo della stampante sia sRGB. Più che improbabile direi che è sostanzialmente impossibile. A livello numerico, dato che abbiamo già usato dei numeri in questa discussione, tagli più o meno la metà dei colori se parti da un file sRGB e posso dirti che la differenza su stampa è ben visibile in molte foto (avevo fatto una prova comparativa qualche tempo fa, se la ritrovo te la metto).
Concludo dicendoti che una corrispondenza perfetta tra schermo e stampa è molto complessa se non impossibile da ottenere. Partendo dalla "nitidezza", che su carta è percepita differentemente dallo schermo (non dimentichiamoci che una buona stampante arriva ad un numero di punti per area generalmente molto superiore a quelli rappresentabili a schermo), per arrivare ai "colori".
Non dimentichiamo inoltre che la stampa va illuminata "correttamente", dato che i colori dipendono ovviamente dal tipo di sorgente luminosa, dall'osservatore (il nostro sistema visivo è facile da "ingannare", ci sono svariati test ed immagini online che lo dimostrano), e dal "campione" che stiamo analizzando.
Personalmente più che suggerire l'acquisto di qualcosa suggerisco di farsi un po' di cultura di gestione del colore prima di procedere ad acquisti.
Spero di non aver scritto troppe sciocchezze! Un saluto.
Ti ringrazio della risposta più che chiara ed esauriente...vedo che in materia sei più che afferrato.
Per il labo dove stampo mi sono espresso male e vagamente io. Ovviamente non hanno una stampante sRGB perfetta, diciamo che era più per dire che utilizzano macchinari che danno una risposta più fedele se si utilizzano immagini in sRGB, l'adobeRGB lo fanno solo su richiesta e mi è stato sconsigliato per via dei profili colori specialmente se lo schermo non copre pienamente l'adoveRGB. Da parte loro sarebbe più sensato utilizzare l'adobeRGB con un loro PC che sono profilati per avere una certa corrispondenza tra monitor e stampa. Mentre farlo da casa e poi stampare da loro si perderebbe molto (nel senso di tonalità).
Inoltre come detto non vedo molto senso elaborare tutto in adobeRGB e poi salvare in sRGB con il rischio di inserire artefatti o staurazione nei colori. Secondo me per foto non professionali tanto vale rimanere in sRGB senza tanti artefatti quando poi si converte il tutto (ma forse qui mi sbaglio!)
Diciamo che in poche parole l'idea base è di dire che se lavoro con un buono schermo (con spazio colore superiore al sRGB) e correttamente calibrato, quello che vedo a schermo è sicurmante dentro lo spazio colore, quindi non vi saranno artefatti o clipping (cosa che avviene se utilizzassi un cattivo schermo TN con gamut sicuramente inferiore al sRGB. Mal che vada in stampa perderò qualcosa ma non in modo esagerato! E credo che come ragionamento potrebbe andare bene.
Mentre se lavorassi in adobeRGB anche con uno schermo che coprisse pienamente questo spazio stampare da loro potrebbe essere più problematico se usano la loro macchina principale (la più grossa che utilizzano per stampare in grandi quantità), questo perchè non è in grado di coprire le tonalità dello spazio AdobeRGB, ovviamente vi è lo stesso problema per sRGB però in modo decisamente minore. Quindi se volessi un file in adobeRGB dovrebbero usare altre macchine con costi un pelo più alti.
Comunque oggi stavo pensando la seguente cosa: se io apro un immagine con profilo sRGB su uno schermo con gamut adobeRGB 100% (teoricamente perfetto) e poi apro la stessa immagine su uno schermo con gamut sRGB 100% (teoricamente perfetto) non dovrei vedere differenze di tonalità, questo perchè il primo schermo (adobeRGB) comprende pienamente quello del secondo (sRGB). Questo dovrebbe essero vero poichè nei profili ICC vado a vedere le coordinate CieLab e poi vado a guardare a quale coordinata RGB corrisponde! Ovviamente invertendo il processo appena detto questo non è possibile perchè dovrò comprimere dei colori con vari algoritmi. Sto dicendo del vero oppure sto sbagliando???
Già che ci sono pongo un altra domanda? Vorrei prendere il seguente shcermo: HP LP2475w. Voi cosa ne pensate? Dalle recensioni risulta essere un ottimo monitor per il fotoritocco amatoriale se calibrato, specialmente considerando il costo (avrei un occasione da 290 Euro con garanzia e nessun pixel difettoso)! La scelta è caduta su questo schermo proprio perchè non ha 10Bit interni ma 8bit. E lavorado da un notebook IBM con scheda quadro e quindi usando un cavo VGA sfrutterei a pieno lo schermo. Mentre il Dell U2410 pur essendo leggermente migliore ha una LUT interna di 10 Bit, quindi dubito che usandolo come schermo secondario da notebook possa essere sfruttanto a pieno.
Sto preparando un confronto un po' più dettagliato tra MiniLab e Plotter fotografico. Posso confermarti che c'è una differenza piuttosto percepibile tra una foto stampata da un minilab e quella stampata da un plotter fotografico. Certo i costi sono diversi, ma io valuterei attentamente, soprattutto perché per determinate foto si perde proprio tanto.
Per ora ti metto questi due video che ho caricato su YouTube, prossimamente ti metto il link ad un articolo un po' più lungo e dettagliato che sto scrivendo.
Questo è un confronto visuale tra il gamut di un plotter e quello di un minilab tra i migliori che ho potuto testare
Questo è un confronto (tramite softproof in Photoshop) che mostra i colori "vivaci" tagliati via da un MiniLab (in alto) e quelli tagliati via da un plotter fotografico (in basso).
I numeri per il minilab sono poco incoraggianti (riproduce meno della metà dei colori e il nero è molto meno profondo). L'impressione visiva conferma i numeri: il nero è grigio scuro, i toni più scuri tendono ad "impastarsi tra loro", i colori più vivaci spariscono dalla foto, il contrasto totale è minore (range dinamico più basso). Inoltre anche la percezione di nitidezza e la capacità di rendere bene i gradienti sono diverse.
Che cosa ne pensi di questo argomento?
Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
