user10190 | inviato il 17 Febbraio 2014 ore 12:10
Questa mattina ho ricevuto un pacco dagli Stati Uniti, spedito per via aerea, arrivato a Orio al Serio e recapitatomi a Milano da DHL. Il pacco contiene libri e vi ho pagato 15 euro di diritti doganali. Ho già ricevuto un altro pacco dagli USA, ma spedito via nave, di valore simile e non ho pagato alcun diritto. Siccome la spedizione di 50 dollari l'ho pagata in anticipo assieme all'importo per il contenuto (100$), mi chiedo come mai questa volta ho dovuto pagare i diritti doganali. Che centri il diverso approdo o è il ricarico applicato da DHL? Qualcuno ha esperienza di questo? Grazie e buona giornata. |
| inviato il 17 Febbraio 2014 ore 12:36
Per pacchi provenienti al di fuori dell'UE si è esenti dal pagamento di tasse doganali/iva solamente se il totale non supera i 22€. Per valori superiori ai 22€ si dovrebbe, in teoria, sempre pagare qualcosa. Poi il fatto che la maggior parte dei pacchi passino senza essere controllati e quindi sottoposti a tasse è un'altra storia Secondo me con 100 dollari di spesa 15€ di tasse sono anche pochi! Guarda qui: www.poste.it/postali/estero/tariffe_sdoganamento.shtml Rientrando il tuo pacco nella fascia 22,01-150 (100 dollari = 73 uro) avresti dovuto pagare i diritti postali + l'iva, quindi 5,5€ + 16€ di iva, quindi in totale 21,5€ circa. Però forse l'iva va calcolata in modo diverso, perché sul sito c'è scritto “ (*) I valori di Dazio e IVA variano in funzione della categoria dell'oggetto che si sta importando. „ Quindi, in linea generale: secondo la legge la normalità dovrebbe essere che, per ogni oggetto proveniente da paesi extra UE, con valore maggiore di 22€, si debbano pagare delle tasse. Nella realtà però la maggior parte delle spedizioni arrivano a destinazione senza che siano controllate e tassate dalla dogana. |
user10190 | inviato il 17 Febbraio 2014 ore 13:15
Grazie Mattfala sei stato esaustivo e prezioso . Pensavo fosse un trucco dalla DHL e gli stavo per telefonare armato di tutta la dialettica d'attacco disponibile. Per fortuna che avevo i soldi in casa altrimenti dovevo chiedere una seconda consegna. I libri dovrebbero pagare molto di meno in quanto ci sono leggi che favoriscono la circolazione letteraria anche con agevolazioni fiscali. Non sono informato in dettaglio ma così dovrebbe. Adesso capisco perché i costi tipografici in Usa sono così bassi, sono al netto della loro iva... non lo avevo notato... |
| inviato il 19 Febbraio 2014 ore 21:54
l'i.v.a. dei libri dovrebbe essere al 4% |
| inviato il 20 Febbraio 2014 ore 11:41
Facciamo un esempio: io ho mio cugggino che abita in Australia o dove volete ed ha un 70-200 IS F2.8 da spedirmi Come funziona alla dogana? Questo non è un acquisto è uno scambio tra privati..... |
| inviato il 20 Febbraio 2014 ore 12:59
niente dogana per spedizione tra privati. almeno credo. in ogni caso non c'è vendita o non viene segnalata. probabilmente c'è chi si fa comprare dal parente americano un oggetto on line in america e poi se lo fa spedire privatamente. |
| inviato il 20 Febbraio 2014 ore 13:38
“ niente dogana per spedizione tra privati. „ Non è così: come potete vedere dal link che ho messo, anche le spedizioni tra privati prive di carattere commerciale sono sottoposte a tassazione se superano i 45€ di valore dell'oggetto. “ Invii non commerciali Valore dell'oggetto Dazio (*) IVA (*) Diritti Postali (**) 0,00 - 45,00 euro NO NO NO 45,01 - 1000,00 euro S? S? 5,50 euro > 1000,00 euro S? S? 11,00 euro „ |
| inviato il 20 Febbraio 2014 ore 14:03
come non detto!! ma se è un dono che i.v.a. paghi? il dazio non è una spesa assurda, i diritti postali sono accessibili ma è l'i.v.a. che è un bel botto che si avvicina al quarto del valore. |
| inviato il 21 Febbraio 2014 ore 7:28
Comunque dai 11 euro di tasse per l'obietivo spedito da mio cugggino li posso anche spendere! |
| inviato il 21 Febbraio 2014 ore 9:01
“ 11 euro di tasse „ 11€ sono i diritti postali, devi poi aggiungere dazio e iva. |
| inviato il 21 Febbraio 2014 ore 10:05
Si paga per tutte le spedizioni dall'estero, anche se sono regali. L'unica differenza è che per un regalo il limite di esenzione è un po' più alto (mi pare 45 euro invece di 22), l'unico caso in cui non si paga e se ci si spedisce le proprie valige. Mi sono documentato perchè mi sono fatto fare le fedi matrimoniali da un amico colombiano che fa oreficeria e nonostante fosse un invio tra privati e fosse indicato (correttamente, dato che non era una vendita) "gift" ho dovuto pagare iva e dazio sul valore per cui il pacco era assicurato, nel mio caso direttamente al corriere SDA che consegnava (mi pare) per FedEx. lì per lì mi sono parecchio arrabbiato ed ho chiamato fedex, dove mi hanno spiegato che si paga in ogni caso... mi sono quindi documentato per mio conto ed ho capito che dovevo mettermi il cuore in pace... tocca pagare! Nell'altro tuo invio non hai pagato perchè se si scelgono metodi di spedizione lenti (generalmente la posta) il pacco generalmente non viene controllato in dogana (e quindi non si paga), se invece spedisci con una spedizione sicura (corriere) è il corriere stesso che si occupa dello sdoganamento, quindi si paga sempre. Io in genere compro dall'estero piccole cose con la posta, quindi non pago sia perchè non c'è controllo sia perchè sono in ogni caso su valori inferiori rispetto a quelli tassati, ad es. l'ultima volta una borsa foto dalla cina per 20 euro (comunque esente quindi), nel caso di acquisti più "seri" è necessario considerare iva e dazi, dato che è tassativo (per sicurezza) usare il corriere ed al fisco non si sfugge. Ciao Andrea |
user10190 | inviato il 21 Febbraio 2014 ore 12:58
Molto interessante... Sull'iva sui libri non si capisce nulla dalla bolla. Su 15 euro sono 10 di diritti amministrativi, oneri doganali 2,93 e iva segnata a 22% di 2,20 euro. I libri precedentemente arrivati senza costi, venivano per nave... dopo 40 giorni! Nell'86 accompagnai un amico alla posta di Como per prendere un pacco con un regalo per lui da parte dei genitori della moglie giapponese. Era un Nikkor AIS 28 F3,5 che in Italia costava 150.000 lire. Pagò 35000 lire! Il doganiere gli fece aprire il pacco e controllò il valore sull'Almanacco Fotografare. Per fortuna era prezzato il valore reale e non gonfiato come spesso nei prezzi dei cataloghi. |
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