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Ciao a tutti, l'altra sera curiosando nel web mi sono nuovamente imbattuto nell'annos questione circa il n° max di scatti che l'otturatore di una macchina fotografica è in grado di sopportare senza rompersi e mi è venuta in mente questa domanda: il punto debole, meccanicamente, di una macchina fotografica è l'otturatore e di un obiettivo? Ovvero quanti scatti può sopportare? Mi spiego meglio: quante volte posso aprire e chiudere il diaframma (che lo ritengo analogo all'otturatore, ma magari c'è qualche altro punto debole) senza temere rotture? Dite che ho bevuto troppo l'altra sera? Eppure sembrava solo acqua frizzante nella bottiglia...
I punti deboli degli attuali obiettivi sono in primis il motore dell'AF e ancora di piu' l'IS. Poi il diaframma. Ad ogni modo l'IS e il diaframma te la cavi relativamente con poco (2/300 euro) il motore AF te sveni specie se USM.....Se poi e' fuori produzione so "sour dicks" come se dice a Oxford
Ho saputo di diversi fotografi che con lenti tipo il 17-55is e 24-105is usandoli principalmente con is disinserito, dopo centinaia di migliaia di scatti, che hanno avuto problemi di diaframma che si blocca. Dicono loro per usura e surriscaldamento. Parliamo infatti di 100 mila scatti in un anno circa in sessioni di 1500-2500 a weekend.
Tutto si può rompere. Consono peró vecchie ottiche che lavorano benissimo. Quindi il diaframma ha una durata notevole. Anche AF e IS sono molto affidabili se non prendono botte. Scattiamo e viviamo felici.
Grazie a tutti per le risposte, ad essere sincero all'AF e IS proprio non avevo pensato, ma in effetti sono meccanismi raffinati. Comunque mi pare di capire che, in ogni caso si parla di centinaia di migliaia di scatti, quindi mi sento di quotare in pieno facip: direi che per un normale uso da fotoamatore possiamo scattare senza farci troppi pensieri. Dopodichè la massima che ne ricavo è: basta acqua frizzante
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